Il vento gelido di gennaio entra nella stanza.

Un brivido mi attraversa il corpo.

Le mie braccia assumono la caratteristica “pelle d’oca”.

Ho freddo, ma non mi va di coprirmi.

O forse dovrei dire che non ho voglia di sistemare le coperte, aggrovigliate a terra.

“Chissà se anche tu hai i brividi…”

Tu che stai accanto a me.

Tu che mi dai le spalle.

Tu.

Draco Malfoy.

Non ci guardiamo mai negli occhi.

Mai dopo quello che facciamo.

Sempre, prima, per far capire all’altro che vorremmo.

“Quanto è strana la vita! Ti ho odiato per cinque lunghissimi anni e ora entrambi siamo nudi su un letto comparso nella Stanza delle Necessità!”

È buffo.

Le prime volte che ci vedevamo di nascosto, dicevi sempre che “Ne abbiamo la necessità!”.

Abbiamo bisogno di un morbido giaciglio dove consumare la nostra voglia proibita e una doccia per toglierci il profumo dell’altro dalla pelle.

Ora hai smesso di dirlo.

Per fare certe cose non c’è bisogno di parlare.

Servono solo il corpo e la bocca.

Io mi lavo anche quella, e con foga, per cancellare ogni traccia di sapore non tuo.

“Perchè tu non sei mio. Non lo sarai mai!”.

Io per te sono solo un passatempo, un giocattolo dell’ultimo minuto da maneggiare senza che lei lo venga a sapere.

Lei. Un’altra ragazza succube del Principe delle Serpi.

“Eppure a me va bene così…”

Non sono felice perché sono trattata come una puttana, ma nemmeno m’ingelosisco se scopro che sei stato con lei.

“Ma allora perché una volta sola, nel mio letto, piango?”

Forse perché quella lei è la mia migliore amica.

Ginny Weasley.

Anche lei è una tua vittima, ma crede d’essere la sola per te, l’unica che ami.

“Sbagliato. Tu non sai cosa significhi amare”.

E non sai nemmeno perché hai accettato di stare con Ginny.

Forse per farla smettere di cercarti, corteggiarti, chiamarti insistentemente come solo lei sa fare.

Un modo per farla tacere, insomma.

Stai con lei, eppure vieni da me.

Piango perché la mia amica non sa di quello che faccio con te.

O meglio…facciamo.

Non sono l’unica che distrugge le sue speranze.

Le sue certezze.

Sicuramente qualcun’altra è già caduta tra le tue spire.

E anche lei, magari un’ingenua ragazzina del primo anno, diventerà un tuo oggetto di divertimento.

Ma a te piace così.

Entrare e uscire da letti di ragazze sempre diverse, giocare con i loro corpi.

Tu, un biondo vampiro che cerca le sue prede nel buio della notte e si sazia avidamente dei loro sospiri.

Non c’è amore.

È solo sesso.

Fare sesso senza amore ti lascia come un vuoto dentro.

Si sente, quando manca.

“Vorrei urlare a tutti quanto sei bastardo, Draco! Te ne approfitti! Ma me ne sto zitta…sono colpevole anche io visto che sono consenziente. Come tutte”.

L’hai detto tu.

Se non acconsentissi, me la faresti pagare prendendotela con le persone a cui tengo di più.

E non mi va di essere la causa della sofferenza dei miei amici.

Soprattutto di Harry e Ron.

Loro che mi sono sempre stati vicini.

Loro che sanno tutto di me.

Tranne questo.

Che direbbero se dicessi loro che da ragazza pudica che sono sempre stata, mi sono ridotta a passare le notti con te?

No, non lo sapranno mai.

Sento i tuoi profondi respiri nel silenzio della stanza.

So che non stai dormendo.

Stai lì, girato su un fianco a guardare la parete.

“Chissà se pensi a quello che abbiamo fatto…”

Far puzzare le lenzuola di una passione segreta e sussurrare urla e gemiti che sente solo quella luna pallida, lassù.

Muta testimone dei nostri giochi da amanti.

“è questo il tuo scopo, la gioia più grande, vero? Portarti a letto il maggior numero di ragazze solo per soddisfare qualche tuo pensiero da maniaco!”

Non lo rimpiango, Draco.

Continuo a sperare che un giorno, come nelle fiabe, arriverà un principe a cavallo di un destriero candido come la neve, che mi nutrirà di ciò che tu ora mi neghi.

Tu, invece, sarai per sempre schiavo di questa tua mania senza senso che ti diverte tanto.

E allora io sarò felice, mentre berrò a grandi sorsi, calici colmi di quel sentimento che tu non proverai mai!