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Autore: 1rebeccam    10/02/2013    14 recensioni
Non stavo piangendo…
Sussurri lasciando andare la testa all’indietro, incastrandola nell’incavo del mio collo ed io non posso fare a meno di sorridere.
Bugiarda! Ho le prove.
Rispondo passandoti un dito sul viso, asciugando quella sottile striscia bagnata che non sei riuscita ad eliminare in tempo.
Spoiler 5 stagione
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kate Beckett, Rick Castle
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Nel futuro
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‘…Vorrei ringraziare in particolar modo i coraggiosi uomini e donne del dipartimento di polizia di New York, che hanno sventato questo attacco…’
 
Metti in pausa lo schermo, proprio sul primo piano del senatore Bracken, appoggi il telecomando sulle labbra e resti immobile a guardarlo.
Sono rientrato da un paio di minuti, stai ascoltando la conferenza stampa in piedi davanti alla tv e sei così assorta nei tuoi pensieri che non mi hai sentito arrivare. Non riesco a vedere il tuo volto, ma la posizione delle spalle e le braccia chiuse davanti a te, come a proteggerti, mostrano tutta la tua sofferenza.
Hai avuto la possibilità di chiudere con l’assassino di tua madre.
Hai avuto la possibilità di cancellarlo dalla faccia della terra, ma non hai potuto farlo e adesso, davanti a quel primo piano dell’uomo che un giorno potrebbe anche concorrere per la Casa Bianca, senti il peso della tua decisione, perché, per quanto sai di aver fatto la cosa giusta, pesa su di te come un macigno.
Poso le chiavi sul tavolo e il loro tintinnìo ti riscuote. Vedo che ti asciughi gli occhi e giri il viso verso di me.
Sorridi appena e torni a guardare lo schermo. Mi avvicino, ti avvolgo con le braccia accostando il viso al tuo e ti bacio dolcemente la guancia.
-Non stavo piangendo…-
Sussurri lasciando andare la testa all’indietro, incastrandola nell’incavo del mio collo ed io non posso fare a meno di sorridere.
-Bugiarda! Ho le prove.-
Rispondo passandoti un dito sul viso, asciugando quella sottile striscia bagnata che non sei riuscita ad eliminare in tempo.
-Sono state ore frenetiche e pesanti, dovevo sfogarmi in qualche modo e non avendo nessuno sotto mano da uccidere, ho optato per un bel pianto!-
Lo dici sorridendo ed io scosto il viso per guardarti meglio.
-Allora meno male che sono andato a comprare il gelato, sarei stato io quello sotto mano.-
Scoppi a ridere e ti volti verso di me, accarezzi il colletto della mia camicia e inclini la testa di lato per guardare il tavolo alle mie spalle.
-Gelato!? Che gusti hai preso?-
-Caffè e cioccolato.-
Sorridi ammiccando per la mia scelta e fai per allontanarti verso il tavolo, ma io ti blocco tra le mie braccia e ti guardo fisso negli occhi.
-Sei straordinaria Kate…-
Corrucci la fronte alla mia affermazione improvvisa ed io ti guardo ancora più intensamente.
-Io non so se sarei stato capace di salvarlo.-
Dico indicando lo schermo della tv.
-Non so se lo avrei protetto dall’esplosione, rischiando la mia stessa vita.-
Scuoti la testa, mi prendi per mano e ci sediamo a terra appoggiando la schiena al divano.
-Quando ho trovato quella lettera ho avuto modo di riflettere, non ho dovuto decidere in maniera immediata su quello che era giusto fare. L’ho letta, l’ho conservata e il cervello mi ha parlato in modo razionale: lo voglio morto, questo mi ha detto e la stessa cosa ho sentito quando ho avuto la possibilità di fermare McManus. Così mi sono ritrovata con un fiammifero in mano pronta a bruciare una prova, anche se poi non l’ho fatto e… non ho potuto…-
Abbassi lo sguardo.
-…non ho voluto fermare McManus.-
Ti sollevo il viso mettendoti due dita sotto al mento. Sorrido alzando un sopracciglio, sapendo che c’è un ma e di rimando sorridi anche tu.
-Ma quando ho sentito il click dell’accendino ed ho capito che la bomba era nell’auto, ho agito subito e sono corsa verso di lui d’impulso, senza pensarci.-
Siamo uno di fronte all’altra e vorrei baciarti, stringerti, farti stare bene. Sorridi mesta sollevando le spalle.
-Forse il mio istinto di poliziotto è riuscito a prendere il sopravvento sulla razionalità.-
Io scuoto la testa e ti accarezzo il viso.
-La Johanna Beckett che è dentro di te… ha preso il sopravvento.-
Mi guardi corrucciando la fronte, su cui appare quella piccola rughetta che adoro.
-Tua madre è morta perché voleva riaprire il caso di un mafioso finito in prigione per un omicidio che non aveva commesso. Non le importava che fosse un assassino incallito. Quell’uomo era in prigione per una falsa accusa e questo a lei era bastato per aiutarlo, per scoprire la verità e dargli giustizia. Tua madre non avrebbe mai lasciato morire il senatore Bracken, questo non l’avrebbe portata né alla verità, né alla giustizia! Questo è il tuo istinto.-
Stringi le labbra e deglutisci, vuoi fermare le due lacrime traballanti che si sono formate all’interno dei tuoi occhi.
-Kate, lei è dentro di te, ha sempre guidato ogni tua azione, ogni tua decisione con i suoi insegnamenti. Ti ha inculcato il senso della morale e della  giustizia da quando sei nata. Sei così simile a lei, ma tu non te ne rendi conto. La fai rivivere ogni giorno in ogni tua scelta ed io ho imparato a conoscerla attraverso te.-
Chini la testa di lato per assaporare la mia carezza e quelle due lacrime traballanti crollano sul tuo viso, bagnando anche la mia mano.
-Lo pensi davvero?!-
Sussurri appena. Ti stringo a me e ti lasci andare affondando il viso sul mio petto.
-Se lo penso? Sei una donna straordinaria Kate, come lo era tua madre, ed io non smetterò mai di amarti per questo.-
Sollevi lo sguardo su di me e apri la bocca per dire qualcosa, ma ti blocchi. Non capisco perché ti venga così difficile, ma a me non importa, so benissimo quello che provi. Ti asciugo le lacrime con i pollici e sorrido.
-Non dirmi niente Kate, non serve…-
Chiudi gli occhi, sospiri e ti stringi forte a me nascondendo ancora il viso sul mio petto.
-Un giorno riuscirò ad incastrarlo, troverò le prove necessarie per mettergli le manette, le stringerò ai suoi polsi e mentre gli leggerò i suoi diritti, pronuncerò lentamente i nomi delle sue vittime. Dovrà ricordare Johanna Beckett e Roy Montgomery… e me, quando sarà chiuso dentro una cella di sicurezza per il resto dei suoi giorni.-
Ti scosto da me e ti bacio la fronte.
-E quel giorno io posso essere quello che butta via la chiave!?-
Sorridi e hai lo sguardo tenero di una bambina, gli occhi lucidi ed il viso rosso.
-Sei più dolce del gelato, lo sai?-
Mi sfiori le labbra con le tue, ma io mi scosto per guardarti.
-Cosa sono, caffè o cioccolato?-
Ridi abbassando la testa.
-Cioccolato, decisamente: tira su il morale e non stanca mai.-
Sollevo un sopracciglio soddisfatto e mostro un sorriso malizioso.
-Già… il caffè puoi essere solo tu: a volte innervosisce, tiene sveglio la notte… ma non puoi farne a meno…-
Indugi qualche istante prima di sollevare lo sguardo su di me, le tue labbra cercano di reprimere un sorriso e gli occhi emanano scintille. Accarezzi ancora il colletto della mia camicia e mi sfiori il collo.
-Sei nervoso in questo momento?-
Mi chiedi avvicinandoti pericolosamente alle mie labbra ed io ti sfioro il naso con il mio.
-In effetti ho un tantino di tachicardia, sento il cuore in gola.-
Sganci il primo bottone della mia camicia e mi sfiori il collo con le labbra, poi mi guardi.
-Troppo caffè Castle, non dovresti abusarne, sai!?-
Sussurri lasciandomi il fiato addosso.
-Lo so… ma non posso farne a meno…-
Ti bacio il collo e porti la testa all’indietro sospirando.
-Non puoi proprio farne a meno?-
Scuoto la testa e ti guardo serio.
-Allora credo… che resterai sveglio anche stanotte...-
Sottolinei l’ultima frase, mentre sganci il secondo bottone, mi baci di nuovo ed io non posso fare altro che sospirare.
-Kate… il gelato si sta sciogliendo…-
Ti fermi e sollevi ancora lo sguardo su di me.
-Meglio, il cioccolato si amalgama al caffè… sai che meraviglia!-
Mi togli la camicia, ti prendo il viso tra le mani e ti bacio.
Con lentezza, io assaggio il caffè e tu il cioccolato… ci amalgamiamo proprio bene e con l’ultimo barlume di lucidità che mi resta, penso che hai maledettamente ragione Kate…
Che meraviglia!


Angolo di Rebecca:

Ciao *-*
Lo so, lo so... aspettavate altro, ma quando l'ispirazione arriva non puoi chiuderle la porta in faccia :D
Non so se ve ne siete accorte, ma sono riuscita a scrivere una shot, nel senso che non è lunga, non è a capitoli,
ma solo e semplicemente una shot :p
Baci <3

 
  
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