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Autore: Cax    06/08/2004    6 recensioni
Una versione simpatica e spumeggiante della trasformazione di Remus in lupo mannaro! Vi prego leggete è la mia primissima fic ^.^
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The damned moon

The damned moon

 

Il sole era particolarmente bello mentre si ergeva nel cielo sgombro da ogni nuvola di quella domenica mattina e inondava di calore la stazione di King’s Cross .I babbani si muovevano tranquilli in quell’ambiente a loro tanto familiare e nessuno pareva rendersi minimamente conto che decine di maghi e streghe erano in procinto di imbarcarsi sull’espresso di Hogwarts,mezzo che li avrebbe portati fino alla scuola di magia più famosa della Gran Bretagna.

“Accidenti,sono in ritardo!”esclamò un ragazzo biondo mentre per l’ennesima volta portava i suoi  occhi nocciola sull’orologio da polso e spostava il peso del suo corpo da una gamba all’altra con fare impaziente,ma subito un pensiero lo fece sorridere.Come poteva aspettarsi che quei due scapestrati si presentassero in orario ad un appuntamento?Era nel loro stile fare tardi e di certo, non avrebbero cambiato abitudini per lui!Il ragazzo tornò a fissare la folla di persone davanti a sé e si sorprese a pensare che i babbani,in fondo,non erano poi così patetici.Loro non dovevano prestare attenzione a scale che cambiavano direzione,a strani passaggi segreti che comparivano ogni dieci giorni o a sinistre merendine che ti facevano riempire di piume.Vivevano in estrema tranquillità facendo finta che la magia non esistesse e forse era proprio quello che voleva lui,uscire per sempre dal mondo della magia,svegliarsi e scoprire che i cinque anni passati ad Hogwarts erano stati solo un brutto sogno …un incubo.

“ No,io amo il mondo della magia” si disse una volta resosi conto della natura dei suoi pensieri.Ormai sempre più spesso gli capitava di desiderare di non essere un  mago,di non doversi nascondere,di poter essere libero e mostrarsi per quello che era davvero un… mostro…le parole che appena l’anno prima gli aveva rivolto il suo più acerrimo nemico Severus Piton gli ritornarono alla mente come mille lame di fuoco e ancora una volta gli lacerarono l’anima. Già,se lui non fosse stato un mago per nessun motivo sarebbe entrato in una foresta stregata di notte e di sicuro,non sarebbe stato morso da un Lupo Mannaro.Mille ricordi riaffiorarono prepotentemente nel suo cuore e la sua mente cominciò a galoppare di nuovo in un passato remoto…

 

 

“Stavo andando a lezione di Erbologia quando la scala ha deciso di capovolgersi ed io sono piombato addosso a Kristine.”raccontava con orgoglio un ragazzo dai lunghi capelli neri e gli occhi di ghiaccio.

“E poi?”chiese un altro che ascoltava impaziente “L’hai invitata ad Hogsmide?”

“Certo Piter, per chi mi hai preso?”rispose lui sventolandogli davanti al naso un pezzetto di pergamena “E mi ha dato anche questo,ma non so cosa sia esattamente.”

“Sono dei numeri!”esclamò un terzo ragazzo che aveva strappato il pezzetto di carta dalle mani dell’amico e lo osservava curioso.Aveva arruffati capelli castani e tondi occhiali neri che incorniciavano perfettamente dei vispi occhietti marroni.

“No James,è il numero di un cellulare”lo corresse il ragazzo biondo sbirciando da sopra la spalla dell’amico.

“Un che cosa Remus?”chiese il proprietario del biglietto.

“Il cellulare è un apparecchio babbano che i non maghi usano per comunicare tra loro!”spiegò lui,ma vedendo le facce perplesse dei suoi amici si affretto a dire “E’ un po’ come lo specchietto che tu e James avete stregato per parlarvi quando siete lontani,solo che c’è un numero da comporre!”

“Ah…”esclamarono i tre all’unisono e Remus ebbe la netta sensazione che non avessero capito una parola di quello che aveva detto.

“Bhe…comunque è un altro punto per me e con il numero di cillulaore fanno due !”disse trionfante  il primo.

“D’accordo Sirius, tanto io intendo rifarmi con Emy Dorris,quella ragazza è davvero carina”esclamò James.

“Sentite un po’ voi due,ma cosa succederà quando le ragazze con cui uscite scopriranno che le usate?”domandò Remus con tono pungente.

“Ma noi non le usiamo!”risposero James e Sirius ridacchiando.

“Ah, davvero?Allora come si chiama quando due ragazzi hanno fatto una stupida scommessa sul numero di ragazze con cui riusciranno a uscire?”disse acido,ma uno squittio soffocato non lo lasciò terminare.

“Cosa c’è Piter?”domandò Sirius.

“N-niente è solo che v-vedere la foresta proibita mi fa v-venire i brividi!”balbettò il ragazzo paffuto mentre tirava le tende e oscurava il paesaggio fuori dalla finestra.

“Patetico!”constatò il ragazzo con gli occhiali,ma subito una luce sinistra gli attraversò gli occhi e uno strano sorrisetto gli si stampò sul bel viso “Secondo voi è vero che ci sono i Lupi Mannari?”

“I l-lupi m-mannari?”domandò Piter mentre assumeva un colorito giallognolo.

“Si,molti dicono che di notte, se ti avvicini al limitare della foresta, senti i loro ululati e se ti addentri tra gli alberi di quel posto, non fai più ritorno!”aggiunse Sirius capendo al volo cosa voleva fare l’amico “E lo sai perché Piter?”

Il paffuto ragazzo scosse la testa e inghiottì il vuoto desiderando che lui non glielo dicesse.

“Perché loro ti catturano e poi ti mangiano!”aggiunse James in coda alla frase del compare.

“M-ma loro non p-possono entrare n-nel castello,v-vero?”

“Chi lo sa Piter,forse no,forse si!”esclamarono i due mentre si avvicinavano a lui con fare minaccioso,ma il grassoccio ragazzo era così spaventato che scatto in piedi come una molla e scappò via urlando.

“Che tonto!”disse Sirius tornando ad osservare il numero di cellulare.

“Povero Piter,lo avete spaventato a morte,siete stati scorretti! E poi,potrebbe anche essere vero che ci sono i Lupi Mannari!In fondo siamo ad Hogwarts,non in una normale scuola babbana.”esclamò Remus mentre si sedeva sul letto.

“E che possiamo fare per scoprirlo?”domandò James con un sorriso diabolico.

“Andare a vedere di persona!”rispose il ragazzo con i capelli neri balzando in piedi e assumendo anche lui l’aria tipica di chi ne sta per combinare una delle sue.

“Ma…e se ci scoprissero?Insomma,non possiamo mica renderci invisibili!”cercò di convincerli Remus.

“Si,se James accetta che gli dia il mio regalo di natale in anticipo!”il ragazzo era sempre più eccitato.

“E a cosa dovrebbe servirci il tuo regalo?”disse il diretto interessato mentre guardava l’amico tuffarsi nel baule e afferrare un pacchetto.

“Ci servirà e come!”esclamò Sirius porgendogli l’involucro con un sorriso a 32 denti.

James,dal canto suo,non se lo fece ripetere due volte e con estrema impazienza strappo la carta ritrovandosi davanti una mezza specie di vecchio mantello.

“Ma cosa…?”

“E’ un mantello dell’invisibilità,ho pensato che ci…ti potesse essere utile.”spiegò Sirius.

“Cacchio…mi sa che dovrò farti un altro regalo,il mio non regge il confronto!”esclamò James mentre si provava il mantello “Allora?Direi che ormai abbiamo tutto,alla prossima luna piena ci addentreremo nella foresta proibita e scopriremo se le leggende sono vere!”

Remus deglutì il vuoto e scostando le pesanti tende rosse guardò fuori dalla finestra,la foresta proibita era davvero inquietante quella sera…

Era iniziato tutto come un gioco,ma quella stupidissima curiosità avrebbe cambiato la vita di tutti e quattro in modo radicale,niente sarebbe più stato come prima e la loro amicizia avrebbe rischiato di finire per sempre.Ricordava perfettamente le sensazioni provate,il senso di smarrimento e la paura di non essere più accettato ,di non poter più vivere una vita normale ,di doversi nascondere.Il giorno della gita arrivò presto,troppo presto e loro come previsto si avventurarono nella Foresta Proibita.

“Ehi Piter,quello era il mio piede!”esclamò Sirius.

“S-scusa non volevo pestartelo,è c-che questo p-posto è c-così buio che io…”rispose il grassoccio ragazzo guardandosi intorno e rabbrividendo ad ogni più piccolo rumore.

“Cosa ti aspettavi,siamo nella foresta proibita,non nella serra di Erbologia”rispose lui strattonando via il braccio dalle grinfie dell’amico che per la paura gli si era incollato a dosso.

“E adesso che siamo qui,che facciamo?”chiese Remus mentre Sirius e Piter continuavano a litigare.

“In effetti questa è l’unica cosa che abbiamo trascurato,ma che vuoi,siamo dei tipi impulsivi !!!”rispose James guardandosi intorno e sorridendo alla spettacolare opportunità che gli si era creata,in un posto come quello sarebbe stato un gioco da ragazzi far spaventare a morte Piter e naturalmente lui e Sirius avevano già organizzato tutto.

“Cos’è stato?”esclamò Remus sfoderando la sua bacchetta come fosse stata una spada.

“Io non ho sentito niente!”rispose Sirius cercando per l’ennesima volta di scollarsi di dosso Piter che continuava imperterrito ad emettere squittii soffocati ogni due passi.

“Forse era solo il vento!”esclamò James guardandosi intorno e illuminando i cespugli che li circondavano con la punta della sua bacchetta accesa dall’incantesimo “Lumos”.

“Quello non era il vento!”disse Remus che cominciava ad avere una certa paura.“Forse è meglio tornare a scuola,non abbiamo nient’altro da fare qui.”

“Dai Rem,non dirmi che ti sei fatto contagiare dal fifone per eccellenza!”esclamò James indicando Piter ancora attaccato al braccio di Sirius.

“Già, che ti è preso?Sei diventato improvvisamente un codardo?”esclamò quest’ultimo “Ed io che credevo ti fosse rimasta ancora un po’ di spina dorsale!Dai amico,ormai siamo qui, tanto vale continuare no?”

James fissò il suo migliore amico dritto negli occhi e in un attimo capì che ormai era pervaso dall’adrenalina,voleva fare qualcosa di pericoloso ed eccitante,in fondo per loro il rischio era come una droga,qualcosa di estremamente dolce a cui non si poteva resistere,un vizio.

“Si,hai ragione.”rispose girandosi di nuovo e continuando per il sentiero ignorando il ragazzo biondo,ma ancora una volta un fruscio lo bloccò non dando a Remus il tempo di sgridarlo per il suo comportamento.

“E questo,cos’era il vento di nuovo?”chiese invece il ragazzo entrando completamente nel panico.

“No,questo l’ho sentito anch’io!”esclamò Sirius sfoderando la bacchetta.

“Zitti,fatemi sentire”disse James tendendo l’orecchio e cercando di ascoltare ogni minimo rumore,ma il silenzio era calato di nuovo sulla notte.

“A-a-andiamo via,vi prego!”li supplicò Piter cominciando ad indietreggiare,ma James con un gesto della mano lo fece tacere.

“Ascoltate…”disse “c’è qualcosa qui vicino.”

Gli altri al suono di quelle parole tacquero all’istante e si misero in attesa. James non mentiva,c’era qualcosa li vicino che effettuava respiri lunghi e profondi.

“Sembra…”azzardò Sirius “un cane…almeno dagli occhi!”

“Un cane?”domandarono gli altri tre all’unisono,mentre il loro amico con gesti lenti e controllati indicava un angolo di un cespuglio nel quale si intravedevano due spaventosi occhi scuri che li fissavano e studiavano ogni loro minimo movimento.

“Oh cazzo…cosa…”esclamò James che era il più vicino,ma non fece in tempo a fare o dire nulla che un orrendo Lupo Mannaro gli si avventò sopra scaraventandolo contro un albero.

“JAMES” urlò Sirius cercando di soccorrere l’amico,purtroppo senza successo visto che l’enorme lupo si avventò di nuovo sul ragazzo graffiandogli il fianco e facendolo urlare di dolore.

“Rictusempra!”esclamò Remus facendo volare l’animale lontano dal loro amico.

“Iuhuuuuuuuuuuuuu,Rem sei grande!!! E ora diamo una bella lezione al nostro peloso amico.”esultò Sirius mentre dava una mano a James che cercava di rialzarsi.

“Ed ecco svelato il mistero,la Foresta Proibita ospita davvero dei Lupi Mannari!”aggiunse ansimando per il dolore al fianco l’altro.

“Voi siete matti,come fate a scherzare in un momento come questo,un lupo vi ha quasi ucciso!!!”disse Remus che ormai aveva perso completamente la pazienza,ma il mostro interruppe il loro battibecco emettendo un ululato spaventoso e dirigendosi verso i quattro amici.

“Ti va di giocare con noi cagnone?Vediamo…Vingardium Leviosa!”esclamò l’occhialuto ragazzo e riunendo tutte le sue forze riuscì a far precipitare sulla schiena della bestia un grosso macigno.

“Vai così,ora se non sbaglio tocca a me.Questo ti piacerà,vedrai…Petrificus Parties!”disse Sirius incantando le gambe del mostro che si pietrificarono all’istante cosicché perse l’equilibrio e cadde in avanti.

“Dio Sir,sei incredibile”esultò James dimenticandosi momentaneamente della sua ferita .

“Lo so,lo so”rispose il diretto interessato facendo finta di inchinarsi all’amico “Ed ora che ne dite di legarlo e portarcelo al castello come trofeo?Potremmo dargli in pasto babbei come Piter che non prestano nessun servizio alla scuola e che sono assolutamente inutili!”

“N-non state d-dicendo d-davvero!”balbettò Piter che fino ad allora era rimasto in disparte ad osservare la lotta.

“Tu dici?”rincarò James.

« Ragazzi,dateci un taglio ! »intervenne Remus mentre osservava preoccupato il mostro che si divincolava e cercava di rialzarsi senza avere successo.

“Si Mamma!”risposero gli altri due.

“Ed ora?Che ne facciamo di questo bestione?”aggiunse James.

“E’ ovvio lo lasciamo qui e ci allontaniamo il più in fretta possibile da lui!”rispose Remus.

“Ma dai,sarebbe un peccato!Perché invece non lo infiliamo nel letto di Mocciosus,tra bestie ci si intende .”scherzò Sirius.

“E magari se abbiamo fortuna il lupo ha voglia di fare uno spuntino .”aggiunse James in coda alla frase del compare.

“Volete smetterla voi due idioti?Questa è una situazione seria,se ci scoprono passeremo dei guai terribili!”ribatté il biondino.

“Hai detto bene,se…”dissero in coro James e Sirius.

“O-ora è m-meglio tornare a s-scuola,non trovate?”balbettò Piter interrompendo il piccolo litigio che era scoppiato fra i tre.

“Si Piter ora ce ne andiamo!”rispose Remus incurante delle proteste degli altri,ma un fruscio tra gli alberi lo fece allarmare di nuovo.

“N-ne stanno a-arrivando altri!”urlò il paffuto ragazzo in preda al panico.

“No,era un uccello,i Lupi Mannari non volano .”esclamò Sirius ridendo della stupidità dell’amico,ma in un attimo quel sorriso venne cancellato dal suo volto.

Il mostro era riuscito a sciogliersi dall’incantesimo e si era lanciato su James pronto a colpirlo di nuovo,ma non ci era riuscito perché Remus si era messo tra lui e la feroce bestia.

“Nooooooooooooooooooooooo,Remus!”urlò James mentre osservava il suo amico cadere a terra e il mostro affondare i suo denti aguzzi nella sua spalla.

“Petrificus Totalus!”esclamò prontamente Sirius riuscendo a immobilizzare una volta per tute il lupo.

“O-oddio,è m-morto?”domandò Piter.

“Imbecille,non vedi che è sveglio!”disse James mentre si tuffava a soccorrere il malcapitato che si stringeva con forza la spalla e respirava a fatica.

“O mio Dio Remus,come stai amico?”gli chiese Sirius avvicinandosi.

“Fa…proprio male…” sentiva un sinistro calore invadergli il corpo e una tremenda fame si stava pian piano impossessando di lui,ma non volva mangiare uno zuccotto di zucca o delle api frizzole,quello di cui aveva bisogno in quel momento era carne,carne umana. D’un tratto il ragazzo cominciò ad essere scosso dalle convulsioni e una folta peluria lo ricoprì completamente mentre il viso si allungava trasformandosi in quello di un animale.Le urla di dolore di Remus riecheggiarono un’ultima volta nella notte prima che il ragazzo gentile,premuroso e calcolatore di sempre lasciasse spazio ad un immenso e spaventoso Lupo Mannaro.In un secondo James,Sirius e Piter videro svanire completamente il sogno di una vita normale e tranquilla…

 

 

Orribile era l’unica parola che poteva descrivere quella notte che per sempre sarebbe rimasta impressa nella sua mente.Tutte quelle certezze che aveva covato per anni erano svanite in un lampo, lasciando spazio a paure e sentimenti mai provati prima…

 

 

Il giorno dopo si svegliò in infermeria con solo un vago ricordo di quello che era successo la notte prima e si stupì non poco nel vedere che aveva polsi e caviglie legati al letto,ma poi in un lampo mille immagini sfocate si affollarono nella sua mente e fu tutto chiaro.

“Bene,vedo che si è svegliato signor Lupin!”a rivolgergli la parola era stata una Madama Chips allegra e pimpante,o per lo meno così voleva apparire “Eravamo tutti molto preoccupati,ha dormito per due giorni interi e le sue ferite non volevano proprio saperne di sparire.”

“Si,capisco,ma una cosa non mi è chiara .”rispose lui guardandosi intorno spaventato “Come sono finito qui,che mi è successo?”

La donna si fece improvvisamente tetra in volto “Non credo che…bhe,non credo sia il momento giusto per parlarne,devi mangiare e riposarti,vado a prenderti qualcosa da sgranocchiare d’accordo?”

Remus ebbe la netta sensazione che lei stesse evitando il suo sguardo “Preferirei che mi slegasse prima”

“Oh…io…mi ero dimenticata…scusa…”disse Madama Chips con fare impacciato e imbarazzato  cosa che lo fece insospettire ancora di più.

“Grazie” esclamò lui una volta libero mentre si strofinava i polsi insanguinati /Ma che diavolo è successo?Perché il sangue?Sembra quasi che io abbia lottato per tutta la notte cercando di liberarmi,ma non posso aver fatto una cosa simile, perché avrei dovuto?E poi me lo ricorderei ./ si domandò e subito la sua attenzione venne catturata dalla spalla fasciata.

Il suo volto sbiancò,le sue mani cominciarono a tremare e un’espressione di puro terrore gli increspò il viso “Mio Dio…quel mostro mi ha morso!”

“Vado a chiamare il Professor Silente ha detto che voleva parlarti appena ti saresti svegliato,c’è molto di cui discutere .”disse la donna  dopo aver sentito quelle parole.

“Non ce ne sarà bisogno .”esclamò la voce austera del preside di Hogwarts che era comparso in quel momento sulla porta dell’infermeria“Come vedi sono già qui.”

“Professore,io…noi… volevamo solo scoprire se era vero che c’erano dei Lupi Mannari nella foresta,ma quel mostro ha tentato di aggredire James e io…mi ha morso…non diventerò come lui,vero?”disse tutto d’un fiato Remus balzando a sedere.

“Calma,calma,non c’è fretta Signor Lupin!”disse Silente.

“Ma professore…”cercò di intervenire il ragazzo.

“Oh…vedo che i suoi amici le hanno portato parecchie scorte di dolci .”esclamò di nuovo il preside mentre si avvicinava al letto del malato e apriva una confezione di api frizzale.

“La prego,non cerchi di cambiare discorso,voglio sapere la verità .”disse secco il biondino.

“Ahhh…la gente crede sempre di voler sapere la verità,ma spesso è più dolce la menzogna purtroppo”ribatté l’anziano mago mentre si avvicinava alla finestra e scrutava il paesaggio immerso nel fuoco del tramonto.

“Cosa vuole dire?”domandò Remus che proprio non capiva dove volesse arrivare il preside.

“So che sei uno studente modello Remus,che hai ottimi voti,quindi suppongo che tu sappia già cosa ti è successo,ma che sei troppo sconvolto per capacitartene!”rispose semplicemente lui.

“No…io non posso essere…insomma non…forse vi state sbagliando,forse…”cercò di convincerlo lui,ma si sentì rispondere un secco“Nessun errore,mi dispiace…”

 

Svanita,questa era la parola giusta,in un attimo la sua adolescenza felice e spensierata era svanita lasciandosi dietro solo una nuvola di denso fumo grigio. Felicità e normalità ,in quel momento,sembravano obbiettivi impossibili da raggiungere e la paura cresceva nel cuore.

 

“No,io non sono un mostro!”urlò in preda al panico.

“Remus,noi stessi siamo responsabili delle nostre azioni,ma sia tu che io sappiamo che nel  caso dei Lupi Mannari non è così…”esclamò Silente mentre il ragazzo annuiva troppo sconvolto per proferire parola “Quindi prima di giudicarli come mostri cerchiamo di vedere le cose dal loro punto di vista.”

“Già,la fa facile lei,ma sarò io quello costretto a nascondermi per sempre .”sussurrò il ragazzo.

“Non sono disposto a perdere uno dei miei studenti più brillanti per una marachella,c’è sempre un modo per raggirare il destino,non lo scordare mai  Remus .”fu l’ultima cosa che gli disse l’anziano preside prima di uscire dall’infermeria portandosi dietro le caramelle che poco prima aveva scartato e mangiandone alcune.

 

Un raggio di speranza,un piccolo raggio di speranza che lo avrebbe accompagnato per tutta la sua convalescenza,era questo che Silente era riuscito a donargli. Quelle parole…“Non sono disposto a perdere uno dei miei studenti più brillanti per una marachella,c’è sempre un modo per raggirare il destino,non lo scordare mai  Remus.”…così semplici e complicate allo stesso tempo lo avevano in un certo senso tranquillizzato e finalmente dopo quei  pochi minuti di conversazione che parvero secoli,Remus aveva riacquistato della speranza.

 

Il giorno dopo Sirius e Piter si presentarono in infermeria e dopo aver pregato e implorato Madama Chips riuscirono ad avere il permesso di far visita al loro amico.

“Allora Rem,come stai?”esclamò il primo entrando nella stanza.

“Come uno che è caduto vittima delle amorevoli cure di Madama Chips,benissimo!”rispose lui per poi sussurrare “Ma portatemi altri viveri perché non ne posso più di quel suo orrendo brodino di pollo!”

Sirius sghignazzò.

“Ehi,ma dov’è James?”chiese ancora Remus.

 Il sorriso che era stampato sul volto dei due scomparve quasi all’istante e Piter cominciò a balbettare “Bhe…L-lui aveva da f-fare,credo…”

“Cosa significa che lo credi ?Sirius,vuoi spiegarmelo tu per favore?”domandò il biondino girandosi a fissare l’amico con occhi indagatori.

“Allenamenti di Quiddich!”esclamò svelto il moretto ma si sentì rispondere con un secco “Sospesi!”

“Ah…allora che ne dici di Emy Dorris?”

“Ha già segnato il punto e non la vede più”

“Riunione dei prefetti per qualche punizione da assegnargli?”

“Rimandata!”

“Colloquio con il prof di Incantesimi?”

“Sospeso fino a quando il suo ufficio non viene liberato da tutti quegli Schiopodi Sparacoda imbizzarriti!”

“Sonnellino pomeridiano?”

“Ma che dici?Mica ha tre anni!”

“Lo sai com’ è fatto no?Ha solo…si,insomma…è solo un po’ scosso dall’accaduto,tutto qui!”rispose lui mentre con una mano andava a spostare una ciocca di capelli corvini che gli era scivolata davanti all’occhio e sfoderava un sorriso “Scommetto che in questo momento è di nuovo a stuzzicare la Evans,sai quanto gli piace farla impazzire oppure…”

“O-oppure si s-sta divertendo c-con Piton!” intervenne Piter.

“Giusto,oppure sta torturando Mocciosus!!!”rincarò il ragazzo dai capelli corvini e subito scoppiò a ridere di gusto al pensiero del loro acerrimo nemico con le gambe all’aria che urlava pietà.

“Ti conosco troppo bene,so quando menti…”intervenne improvvisamente Remus che non aveva smesso un attimo di guardarlo dritto negli occhi “Lui…ha paura di me,vero?”

Sirius al suono di quelle parole si immobilizzò e dopo aver fatto un grande sospiro si sedetté sul bordo del letto dicendo “E’ stato aggredito da un Lupo Mannaro e anche se non lo dà a vedere sono sicuro che ha subito un forte schok…dagli tempo vedrai che si abituerà a questa nuova situazione!”

Il silenzio calò nella stanza fino a quando Madama Chips non richiamò Sirius e Piter dicendo che dovevano andarsene perché l’orario delle visite era finito da un pezzo.

 

I giorni passarono in fretta e ben presto Remus fu dimesso dall’infermeria saturo di nuova forza e speranza .La vita ricominciò con tutte le sue infinite dolcezze e seccature,ma qualcosa si era spezzato per sempre all’interno dei quattro ragazzi e forse non si sarebbe mai aggiustato. Remus,Sirius e Piter passavano intere giornate insieme a ridere e scherzare,ma tutti evitavano di parlare di James che ,dal giorno in cui erano ritornati dal bosco, non avevano più visto.Il loro amico,infatti,evitava accuratamente di incontrarli,era sempre il primo ad arrivare a lezione ed era altrettanto rapido ad andarsene,aveva preso la brutta abitudine di saltare i pasti ed ogni volta che provavano ad incontrarlo nella Sala Comune di Grifondoro scoprivano che era già andato a dormire.Ormai tutta la scuola sapeva che dopo anni e anni di punizioni passate insieme,scherzi e marachelle il famoso quartetto si era rotto lasciando un infinito vuoto nella storia di Hogwarts.Gli studenti non facevano che meravigliarsi delle stranezze che accadevano a scuola da quando James e gli altri avevano abbandonato il loro ruolo di combina guai: il custode era sempre più bisbetico e sgarbato e non faceva che lamentarsi che ormai non aveva più nulla da fare perché nessuno era così coraggioso da sfidare la sua autorità lanciando caccabombe,fresbi zannuti o pallottole puzzole nei corridoi e c’era perfino chi era pronto a giurare di averlo visto pregare James in ginocchio di combinarne una delle sue,Piton aveva smesso di usare uno specchio per guardare dietro gli angoli perché per ben due volte aveva incontrato Sirius senza ritrovarsi a testa in giù con le mutande alla mercé della scuola,gli elfi domestici avevano cominciato a fare strane domande agli studenti di Grifondoro(ogni volta che ne vedevano uno) chiedendo come mai la loro Sala Comune era sempre così in ordine e accusandoli di pulire da soli,mentre i professori non facevano che lanciare sguardi preoccupati ai quattro ragazzi e la McGrannitt era perfino arrivata a credere che stessero preparando uno scherzo così terribile che le conseguenze sarebbero state devastanti e che era per questo che c’era così tanta calma. Tuttavia nessuno di loro poteva credere che il più famoso quartetto della scuola si fosse davvero sciolto.

 

Già…ripensandoci a distanza di anni era stato un periodo davvero buffo e se solo non fossero stati così tristi ,avrebbero riso fino alle lacrime della McGrannitt e di tutti i professori che si inventavano scuse assurde per punirli e che erano diventati  paranoici,ma la malinconia c’era ed era così profonda che ad ogni respiro si gonfiava nel cuore.

 

“Ah,ecco Mr.Sensibilità!!!”esclamò un giorno Sirius mentre tutti e tre si avviavano a lezione di Erbologia,James era poco più distante e parlava con la professoressa Sprite,o meglio la donna parlava e lui faceva dei vaghi segni di assenso con la testa anche se sembrava pensasse a qualcos’altro.

“Cosa?Chi?”domandò Remus.

“Quel traditore di James,chi altro?”ribatté Sirius fissando il suo ex migliore amico con odio crescente “Si sta comportando in un modo…in un modo che…si sta comportando esattamente come farebbe quel lurido,viscido,verme che è  Malfoy!!!”

“Sai che non è colpa sua,è solo spaventato da tutta questa situazione,in fondo lo ha colto alla sprovvista!”disse  Remus con tono pacato,ma le sue parole non riuscirono a convincere nessuno.

“Anche noi siamo stati presi alla sprovvista da questa cosa,ma non ti abbiamo abbandonato come fa lui .”esclamò di nuovo il ragazzo dai capelli corvini e poi con movimenti rapidi e decisi attraversò il campo fino a ritrovarsi davanti a James che finito di parlare con la donna si stava dirigendo alle serre.

“Guarda un po’ chi si rivede…dicci,come ci si sente ad essere un vigliacco?”

“Lasciami in pace Sirius!”gli intimò l’occhialuto ragazzo ricominciando a camminare,ma una mano lo fermò e lo fece cadere a terra.

“E’ bello aver voltato la faccia ai  tuoi ex migliori amici?Che c’è,il gatto ti ha mangiato la lingua?”gli urlò Sirius.

“Smettila,sei patetico,io non vi ho affatto voltato la faccia,ho…ho solo voglia di starmene da solo!!!”rispose in un sussurro il moretto.

“Solo?Ma ti senti?Ed io che credevo di conoscerti…alla prima difficoltà ci hai abbandonato,non ti riconosco più,mi fai schifo!!!”continuò Sirius tirandolo di nuovo in piedi e allontanandolo da lui con una spinta provocatoria.

“Smettila Sirius,cosa vuoi fare,picchiarlo?”esclamò Remus raggiungendolo.

“E se anche fosse?Forse è proprio questo che voglio,fargliela pagare per…”

“Per cosa?Io non ho fatto niente”intervenne James.

“Ma non ti senti neanche un po’ in colpa per il tuo comportamento?Remus è stato due settimane in infermeria e tu non ti sei degnato neanche una volta di andare a vedere come stava,inoltre è da quel giorno nella foresta che ti nascondi come un ladro e ci eviti in tutti i modi possibili!”continuò Sirius che sentiva la collera scorrergli nelle vene.

“Io…ho avuto da fare!”sussurrò James.

“Da fare?Cosa è così importante da farti dimenticare così dei tuoi amici?”urlò di nuovo il ragazzo dai capelli corvini. “Dannazione James,Remus è stato morso per salvare te,è colpa tua se lui  si trova in questa situazione!!!”

Improvvisamente il silenzio cadde sui quattro,Sirius aveva detto quello che per troppo tempo tutti avevano pensato,lo stesso Remus più di una volta si era ritrovato ad imprecare contro il suo amico e a maledire tutto il bene che gli voleva e che,inconsciamente,lo aveva portato al gesto estremo di sacrificarsi per lui.

Poi,improvvisamente il silenzio fu rotto da James che in un sussurro disse “Lo so…ed è per questo che non sono degno di avere la sua amicizia,non potrò mai riscattare quello che lui ha fatto per me.Ora se volete scusarmi devo andare,sono in ritardo per la lezione.”

E così era questa,era questa la ragione che aveva spinto James ad isolarsi dal resto del mondo e ad allontanarsi dai suoi amici,si sentiva in colpa.

“Non potrà mai essere come Malfoy,lui una coscienza ce l’ha e pure molto severa!”esclamò Sirius mentre per la prima volta da settimane lui e Remus scoppiavano a ridere di gusto lasciando Piter sbalordito,ma loro non si curavano di lui,continuavano a ridere e a urlare perché finalmente avevano sentito il cuore alleggerirsi e liberarsi da tutta l’ansia che aveva ospitato per tanto tempo.Finalmente erano certi che James era sempre James. Remus era così contento che per un secondo credette di scoppiare,allora il suo amico non era spaventato da lui,si sentiva semplicemente in colpa e questa,era una cosa che si poteva risolvere benissimo,ne era certo e una volta che James avesse capito che era stata una sua scelta quella di sacrificarsi per lui sicuramente sarebbe tornato tutto come prima.

Noi giorni che seguirono ,purtroppo,i tre ragazzi non incontrarono più James e questo bastò a ritrasportarli in uno stato di  tristezza,non erano ancora riusciti a chiarire con lui.

 

Quanti problemi,troppi problemi aveva causato quella stupida gita.

 

Poi,un giorno,proprio mentre i tre cominciavano a credere che non ci sarebbe stata più speranza per la loro amicizia, James saltò fuori da dietro un angolo urlando di felicità e con i vestiti (se li si poteva chiamare ancora così) strappati in più punti.

“Remus,ce l’ho fatta,ci sono riuscito!!!”urlò aggrappandosi al collo dell’amico che era rimasto pietrificato come d’altronde anche Sirius e Piter “Iuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu,vedrai che scoperta!Evviva,speravo tanto di farcela,ci ho provato così tanto ma non succedeva mai e ora invece,siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!”

“J-James,cosa ti è successo?”domandò il bel licantropo fissandolo sbalordito e dimenticando per un secondo i problemi dei mesi prima.

“Vieni,devo farti vedere,venite anche voi,presto di qua!”esclamò il moretto saltellando a destra e a sinistra, per la prima volta in tutto quel tempo, veramente rilassato.

Il ragazzo li condusse nella loro stanza al dormitorio maschile di Grifondoro e iniziò a togliersi i vestiti dicendo “Se si strappano più di così Madama McClann mi uccidera!”

“Ma,che diavolo vuoi fare?In cosa sei riuscito?”domandò Sirius curioso.

“Guarda”fu la risposta che gli diede l’amico poco prima di chiudere gli occhi e di essere avvolto da una luce azzurra che costrinse gli altri a distogliere momentaneamente lo sguardo da lui.Quando tutti riaprirono gli occhi quello che videro li lasciò a bocca aperta,davanti a loro non c’era più James,ma uno splendido cervo che li guardava .Il cervo si avvicinò a Remus e con il muso si strofinò a lui prima di tornare nella stanza e di essere avvolto dalla solita luce.

“Allora che ne pensate?”domandò James raggiante.

“Ma che…”cercò di dire Remus che fu però interrotto dal moretto che avvicinatosi a lui e posatagli una mano sulla spalla disse “Il professor Silente è venuto a farmi visita ,dopo quella notte, e mi ha spiegato che non ci sarebbero state conseguenze e che nessuno avrebbe saputo niente dell’accaduto.Poi,però,mi ha detto anche che tu saresti stato costretto a passare una notte al mese in una specie di casa che aveva fatto costruire per te e mi sono sentito tremendamente in colpa…”

“Ma non devi!”disse Sirius che però fu zittito da un gesto di Remus che invece esclamò “Continua,voglio sapere che…cos’era quello.”

“Bhe…ho pensato che in qualche modo dovevo pur aiutarti e ho cominciato a fare delle ricerche…sono diventato un Animagus,capisci?”James notò subito la sua espressione scettica e si affettò ad aggiungere “I lupi Mannari hanno l’istinto di ferire e uccidere gli uomini,ma con gli animali sono più clementi,e poi essendomi trasformato in un cervo posso cercare di tenere a bada il tuo lato lupesco quando c’è la luna piena,capisci?Sarò li con te,ti darò sostegno!!!Non è fantastico?”

In un attimo gli occhi di Remus si illuminarono,certo…se ci fosse stato James sicuramente sarebbe riuscito a farsi meno male e magari,perché no,ad annullare del tutto gli effetti della sua maledizione.

“James…tu…tu...hai fatto tutto questo per me ?”domandò ancora incredulo.

“Ehi non ci allarghiamo,lo sai che sono un tipo egocentrico,l’ho fatto per la mia coscienza,non per te!”scherzò James.

“Era questa la cosa che ti faceva saltare i pasti e ti teneva lontano da noi?”domandò Sirius  brusco.

“Si”rispose l’altro con un sorriso a trentaquattro denti.

“Sei proprio pazzo!!!” esclamò il ragazzo dai capelli corvini saltando al collo dell’amico che impreparato crollò a terra “Però sei un pazzo simpatico e leale!”

“Ehi Sir,se era un complimento non ti è riuscito bene!”scherzò il licantropo.

“Hai assolutamente ragione Lunastorta!”disse James.

“Che?”

“E’ un soprannome che ho pensato per te,da oggi sarai Lunastorta!”

“D’accordo e tu sarai …Ramoso,ti calza a pennello!”ribatté Remus.

“E noi saremo i Malandrini,la più scalmanata banda di Animagus della scuola,e forse anche l’unica!”intervenne Sirius attirandosi gli sguardi interrogativi degli altri tre “Ehi,non vorrete divertirvi solo voi due!E poi se c’è riuscito quel testone sono sicuro che ce la farò anch’io!!!”

“Con il mio aiuto ci può riuscire perfino quel buono a nulla di Piter!!!”disse l’occhialuto ragazzo “Ma prima di tutto ci vuole un motto per la nascita dei Malandrini!”

Sirius e James si fissarono per un paio di secondi in quel modo furbetto che non annunciava nulla di buono, poi contemporaneamente si portarono la mano al cuore e dissero “Giuro solennemente di non avere buone intenzioni!!!”

Finalmente tutto era tornato come prima,la loro amicizia si era restaurata diventando ancora più forte e nonostante tutto il dolore che avrebbe dovuto affrontare Remus era certo di una cosa,non sarebbe mai più stato solo.

 

“Ehi Lunastorta,ti senti bene?”gli domandò James facendolo tornare bruscamente alla realtà e distogliendolo dai suoi ricordi.

“Cosa?”domandò un po’ confuso.

“Bhe,te ne stavi li a fissare i babbani che prendono il treno e non parlavi.”rincarò Sirius.

“Insomma ragazzi,non si può neanche più pensare adesso?”esclamò con tono di rimprovero.

“No”dissero all’unisono i due Malandrini “Non lo sai che pensare troppo fa venire l’ulcera”aggiunse James ridendo.

“E questa dove l’hai imparata?”domandò Sirius guardandolo sbalordito.

“Lo dice mia cugina,lei è babbana,ma bho…se ne esce sempre con queste sciocchezze!!!”rispose il ragazzo.

“A proposito,siete in ridardo!”li sgridò Remus.

“Scusaci mamma”risposero in coro.

“Non cambierete mai vero?”

“No” ^___^

                      

 

  FINE

 

N.d.a. Evvivaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa,finalmente ho finito la mia adorata ficci !!! Allora gente,che ve ne pare? Ho cercato di rispettare la mia visione dei Malandrini e di questa storia rendendola il più “simpatica” possibile.So che secondo quello che ci ha detto fino ad ora la Rowling non sarebbe possibile una cosa del genere,ma le fic non sono forse storie inventate da noi fan?A me personalmente sarebbe piaciuto parecchio se le cose fossero andate davvero così e ho deciso di…scriverci sopra ^___^ Comunque…avevo alcune cosette da dirvi:

1-Ho deciso di rendere Piter balbuziente perché gli si addice proprio a quel CENSURA,di un CENSURA,che è anche CENSURA e ancora CENSURA e CENSURA (leggasi tra le righe che non lo posso soffrire e che volevo fargliela pagare in qualche modo);

2-Ho deciso di scrivere Piter in questo modo invece di Peater  perché impiegavo meno tempo (e non voglio soffermarmi su quel CENSURA,CENSURA,CENSURA e CENSURA più del dovuto);

3- Bhe…non c’è un 3 ^////^

Ed ora l’ultima cosa,questa è la mia prima fic anche se ne ho già in mente molte altre quindi voglio tantissimi commenti e suggerimenti per migliorarla da parte vostra ok? E ricordate che so essere moooooooooooooolto vendicativa ,chiarite queste ultime cosette vi saluto…

1…2…3…ciaooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!

 

ATTENZIONE: Stavo quasi per dimenticare la cosa più importante,questa mia storia la dedico a una delle persone più belle,gentili,intelligenti e simpatiche che io abbia mai conosciuto,la mia carissima amica Marta che è stata così paziente da starmi a sentire mentre per tutto l’anno scolastico la stressavo con nuove idee che mi venivano su questa e altre fic che scriverò (perché dovete sapere che è stato un lavoro lungo il mio,non mi decidevo mai a scriverla questa benedetta fic) e che,inoltre,compie i suoi 14 anni oggi quindi ci tengo a dirle…AUGURIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII !!! Sia per il tuo complex che per la tua carriera di scrittrice. T.v.b. Choppy!!!

 

 

 

 

  
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