The damned moon
Il sole era particolarmente
bello mentre si ergeva nel cielo sgombro da ogni nuvola di quella domenica
mattina e inondava di calore la stazione di King’s Cross .I babbani si
muovevano tranquilli in quell’ambiente a loro tanto familiare e nessuno pareva
rendersi minimamente conto che decine di maghi e streghe erano in procinto di
imbarcarsi sull’espresso di Hogwarts,mezzo che li avrebbe portati fino alla
scuola di magia più famosa della Gran Bretagna.
“Accidenti,sono in ritardo!”esclamò un ragazzo biondo mentre
per l’ennesima volta portava i suoi
occhi nocciola sull’orologio da polso e spostava il peso del suo corpo
da una gamba all’altra con fare impaziente,ma subito un pensiero lo fece
sorridere.Come poteva aspettarsi che quei due scapestrati si presentassero in
orario ad un appuntamento?Era nel loro stile fare tardi e di certo, non
avrebbero cambiato abitudini per lui!Il ragazzo tornò a fissare la folla di
persone davanti a sé e si sorprese a pensare che i babbani,in fondo,non erano
poi così patetici.Loro non dovevano prestare attenzione a scale che cambiavano
direzione,a strani passaggi segreti che comparivano ogni dieci giorni o a
sinistre merendine che ti facevano riempire di piume.Vivevano in estrema
tranquillità facendo finta che la magia non esistesse e forse era proprio
quello che voleva lui,uscire per sempre dal mondo della magia,svegliarsi e
scoprire che i cinque anni passati ad Hogwarts erano stati solo un brutto sogno
…un incubo.
“ No,io amo il mondo della magia” si disse una volta resosi
conto della natura dei suoi pensieri.Ormai sempre più spesso gli capitava di
desiderare di non essere un mago,di non
doversi nascondere,di poter essere libero e mostrarsi per quello che era
davvero un… mostro…le parole che appena l’anno prima gli aveva rivolto il suo
più acerrimo nemico Severus Piton gli ritornarono alla mente come mille lame di
fuoco e ancora una volta gli lacerarono l’anima. Già,se lui non fosse stato un
mago per nessun motivo sarebbe entrato in una foresta stregata di notte e di
sicuro,non sarebbe stato morso da un Lupo Mannaro.Mille ricordi riaffiorarono
prepotentemente nel suo cuore e la sua mente cominciò a galoppare di nuovo in
un passato remoto…
“Stavo andando a lezione di Erbologia quando la scala ha
deciso di capovolgersi ed io sono piombato addosso a Kristine.”raccontava con
orgoglio un ragazzo dai lunghi capelli neri e gli occhi di ghiaccio.
“E poi?”chiese un altro che ascoltava impaziente “L’hai
invitata ad Hogsmide?”
“Certo Piter, per chi mi hai preso?”rispose lui
sventolandogli davanti al naso un pezzetto di pergamena “E mi ha dato anche
questo,ma non so cosa sia esattamente.”
“Sono dei numeri!”esclamò un terzo ragazzo che aveva
strappato il pezzetto di carta dalle mani dell’amico e lo osservava
curioso.Aveva arruffati capelli castani e tondi occhiali neri che
incorniciavano perfettamente dei vispi occhietti marroni.
“No James,è il numero di un cellulare”lo corresse il ragazzo
biondo sbirciando da sopra la spalla dell’amico.
“Un che cosa Remus?”chiese il proprietario del biglietto.
“Il cellulare è un apparecchio babbano che i non maghi usano
per comunicare tra loro!”spiegò lui,ma vedendo le facce perplesse dei suoi
amici si affretto a dire “E’ un po’ come lo specchietto che tu e James avete stregato
per parlarvi quando siete lontani,solo che c’è un numero da comporre!”
“Ah…”esclamarono i tre all’unisono e Remus ebbe la netta
sensazione che non avessero capito una parola di quello che aveva detto.
“Bhe…comunque è un altro punto per me e con il numero di
cillulaore fanno due !”disse trionfante
il primo.
“D’accordo Sirius, tanto io intendo rifarmi con Emy
Dorris,quella ragazza è davvero carina”esclamò James.
“Sentite un po’ voi due,ma cosa succederà quando le ragazze
con cui uscite scopriranno che le usate?”domandò Remus con tono pungente.
“Ma noi non le usiamo!”risposero James e Sirius
ridacchiando.
“Ah, davvero?Allora come si chiama quando due ragazzi hanno
fatto una stupida scommessa sul numero di ragazze con cui riusciranno a
uscire?”disse acido,ma uno squittio soffocato non lo lasciò terminare.
“Cosa c’è Piter?”domandò Sirius.
“N-niente è solo che v-vedere la foresta proibita mi fa
v-venire i brividi!”balbettò il ragazzo paffuto mentre tirava le tende e
oscurava il paesaggio fuori dalla finestra.
“Patetico!”constatò il ragazzo con gli occhiali,ma subito
una luce sinistra gli attraversò gli occhi e uno strano sorrisetto gli si
stampò sul bel viso “Secondo voi è vero che ci sono i Lupi Mannari?”
“I l-lupi m-mannari?”domandò Piter mentre assumeva un
colorito giallognolo.
“Si,molti dicono che di notte, se ti avvicini al limitare
della foresta, senti i loro ululati e se ti addentri tra gli alberi di quel
posto, non fai più ritorno!”aggiunse Sirius capendo al volo cosa voleva fare
l’amico “E lo sai perché Piter?”
Il paffuto ragazzo scosse la testa e inghiottì il vuoto
desiderando che lui non glielo dicesse.
“Perché loro ti catturano e poi ti mangiano!”aggiunse James
in coda alla frase del compare.
“M-ma loro non p-possono entrare n-nel castello,v-vero?”
“Chi lo sa Piter,forse no,forse si!”esclamarono i due mentre
si avvicinavano a lui con fare minaccioso,ma il grassoccio ragazzo era così
spaventato che scatto in piedi come una molla e scappò via urlando.
“Che tonto!”disse Sirius tornando ad osservare il numero di
cellulare.
“Povero Piter,lo avete spaventato a morte,siete stati
scorretti! E poi,potrebbe anche essere vero che ci sono i Lupi Mannari!In fondo
siamo ad Hogwarts,non in una normale scuola babbana.”esclamò Remus mentre si
sedeva sul letto.
“E che possiamo fare per scoprirlo?”domandò James con un
sorriso diabolico.
“Andare a vedere di persona!”rispose il ragazzo con i
capelli neri balzando in piedi e assumendo anche lui l’aria tipica di chi ne
sta per combinare una delle sue.
“Ma…e se ci scoprissero?Insomma,non possiamo mica renderci
invisibili!”cercò di convincerli Remus.
“Si,se James accetta che gli dia il mio regalo di natale in
anticipo!”il ragazzo era sempre più eccitato.
“E a cosa dovrebbe servirci il tuo regalo?”disse il diretto
interessato mentre guardava l’amico tuffarsi nel baule e afferrare un
pacchetto.
“Ci servirà e come!”esclamò Sirius porgendogli l’involucro
con un sorriso a 32 denti.
James,dal canto suo,non se lo fece ripetere due volte e con
estrema impazienza strappo la carta ritrovandosi davanti una mezza specie di
vecchio mantello.
“Ma cosa…?”
“E’ un mantello dell’invisibilità,ho pensato che ci…ti
potesse essere utile.”spiegò Sirius.
“Cacchio…mi sa che dovrò farti un altro regalo,il mio non
regge il confronto!”esclamò James mentre si provava il mantello “Allora?Direi
che ormai abbiamo tutto,alla prossima luna piena ci addentreremo nella foresta
proibita e scopriremo se le leggende sono vere!”
Remus deglutì il vuoto e scostando le pesanti tende rosse
guardò fuori dalla finestra,la foresta proibita era davvero inquietante quella
sera…
Era iniziato tutto come un gioco,ma quella stupidissima
curiosità avrebbe cambiato la vita di tutti e quattro in modo radicale,niente
sarebbe più stato come prima e la loro amicizia avrebbe rischiato di finire per
sempre.Ricordava perfettamente le sensazioni provate,il senso di smarrimento e
la paura di non essere più accettato ,di non poter più vivere una vita normale
,di doversi nascondere.Il giorno della gita arrivò presto,troppo presto e loro
come previsto si avventurarono nella Foresta Proibita.
“Ehi Piter,quello era il mio piede!”esclamò Sirius.
“S-scusa non volevo pestartelo,è c-che questo p-posto è
c-così buio che io…”rispose il grassoccio ragazzo guardandosi intorno e
rabbrividendo ad ogni più piccolo rumore.
“Cosa ti aspettavi,siamo nella foresta proibita,non nella
serra di Erbologia”rispose lui strattonando via il braccio dalle grinfie
dell’amico che per la paura gli si era incollato a dosso.
“E adesso che siamo qui,che facciamo?”chiese Remus mentre
Sirius e Piter continuavano a litigare.
“In effetti questa è l’unica cosa che abbiamo trascurato,ma
che vuoi,siamo dei tipi impulsivi !!!”rispose James guardandosi intorno e
sorridendo alla spettacolare opportunità che gli si era creata,in un posto come
quello sarebbe stato un gioco da ragazzi far spaventare a morte Piter e
naturalmente lui e Sirius avevano già organizzato tutto.
“Cos’è stato?”esclamò Remus sfoderando la sua bacchetta come
fosse stata una spada.
“Io non ho sentito niente!”rispose Sirius cercando per
l’ennesima volta di scollarsi di dosso Piter che continuava imperterrito ad
emettere squittii soffocati ogni due passi.
“Forse era solo il vento!”esclamò James guardandosi intorno
e illuminando i cespugli che li circondavano con la punta della sua bacchetta
accesa dall’incantesimo “Lumos”.
“Quello non era il vento!”disse Remus che cominciava ad
avere una certa paura.“Forse è meglio tornare a scuola,non abbiamo nient’altro
da fare qui.”
“Dai Rem,non dirmi che ti sei fatto contagiare dal fifone
per eccellenza!”esclamò James indicando Piter ancora attaccato al braccio di
Sirius.
“Già, che ti è preso?Sei diventato improvvisamente un
codardo?”esclamò quest’ultimo “Ed io che credevo ti fosse rimasta ancora un po’
di spina dorsale!Dai amico,ormai siamo qui, tanto vale continuare no?”
James fissò il suo migliore amico dritto negli occhi e in un
attimo capì che ormai era pervaso dall’adrenalina,voleva fare qualcosa di
pericoloso ed eccitante,in fondo per loro il rischio era come una
droga,qualcosa di estremamente dolce a cui non si poteva resistere,un vizio.
“Si,hai ragione.”rispose girandosi di nuovo e continuando
per il sentiero ignorando il ragazzo biondo,ma ancora una volta un fruscio lo
bloccò non dando a Remus il tempo di sgridarlo per il suo comportamento.
“E questo,cos’era il vento di nuovo?”chiese invece il
ragazzo entrando completamente nel panico.
“No,questo l’ho sentito anch’io!”esclamò Sirius sfoderando
la bacchetta.
“Zitti,fatemi sentire”disse James tendendo l’orecchio e
cercando di ascoltare ogni minimo rumore,ma il silenzio era calato di nuovo
sulla notte.
“A-a-andiamo via,vi prego!”li supplicò Piter cominciando ad
indietreggiare,ma James con un gesto della mano lo fece tacere.
“Ascoltate…”disse “c’è qualcosa qui vicino.”
Gli altri al suono di quelle parole tacquero all’istante e
si misero in attesa. James non mentiva,c’era qualcosa li vicino che effettuava
respiri lunghi e profondi.
“Sembra…”azzardò Sirius “un cane…almeno dagli occhi!”
“Un cane?”domandarono gli altri tre all’unisono,mentre il
loro amico con gesti lenti e controllati indicava un angolo di un cespuglio nel
quale si intravedevano due spaventosi occhi scuri che li fissavano e studiavano
ogni loro minimo movimento.
“Oh cazzo…cosa…”esclamò James che era il più vicino,ma non
fece in tempo a fare o dire nulla che un orrendo Lupo Mannaro gli si avventò
sopra scaraventandolo contro un albero.
“JAMES” urlò Sirius cercando di soccorrere l’amico,purtroppo
senza successo visto che l’enorme lupo si avventò di nuovo sul ragazzo
graffiandogli il fianco e facendolo urlare di dolore.
“Rictusempra!”esclamò Remus facendo volare l’animale lontano
dal loro amico.
“Iuhuuuuuuuuuuuuu,Rem
sei grande!!! E ora diamo una bella lezione al nostro peloso
amico.”esultò Sirius mentre dava una mano a James che cercava di rialzarsi.
“Ed ecco svelato il mistero,la Foresta Proibita ospita
davvero dei Lupi Mannari!”aggiunse ansimando per il dolore al fianco l’altro.
“Voi siete matti,come fate a scherzare in un momento come
questo,un lupo vi ha quasi ucciso!!!”disse Remus che ormai aveva perso
completamente la pazienza,ma il mostro interruppe il loro battibecco emettendo
un ululato spaventoso e dirigendosi verso i quattro amici.
“Ti va di giocare con noi cagnone?Vediamo…Vingardium
Leviosa!”esclamò l’occhialuto ragazzo e riunendo tutte le sue forze riuscì a
far precipitare sulla schiena della bestia un grosso macigno.
“Vai così,ora se non sbaglio tocca a me.Questo ti
piacerà,vedrai…Petrificus Parties!”disse Sirius incantando le gambe del mostro
che si pietrificarono all’istante cosicché perse l’equilibrio e cadde in
avanti.
“Dio Sir,sei incredibile”esultò James dimenticandosi
momentaneamente della sua ferita .
“Lo so,lo so”rispose il diretto interessato facendo finta di
inchinarsi all’amico “Ed ora che ne dite di legarlo e portarcelo al castello
come trofeo?Potremmo dargli in pasto babbei come Piter che non prestano nessun
servizio alla scuola e che sono assolutamente inutili!”
“N-non state d-dicendo d-davvero!”balbettò Piter che fino ad
allora era rimasto in disparte ad osservare la lotta.
“Tu dici?”rincarò
James.
« Ragazzi,dateci un taglio ! »intervenne
Remus mentre osservava preoccupato il mostro che si divincolava e cercava di
rialzarsi senza avere successo.
“Si Mamma!”risposero gli altri due.
“Ed ora?Che ne facciamo di questo bestione?”aggiunse James.
“E’ ovvio lo lasciamo qui e ci allontaniamo il più in fretta
possibile da lui!”rispose Remus.
“Ma dai,sarebbe un peccato!Perché invece non lo infiliamo
nel letto di Mocciosus,tra bestie ci si intende .”scherzò Sirius.
“E magari se abbiamo fortuna il lupo ha voglia di fare uno
spuntino .”aggiunse James in coda alla frase del compare.
“Volete smetterla voi due idioti?Questa è una situazione
seria,se ci scoprono passeremo dei guai terribili!”ribatté il biondino.
“Hai detto bene,se…”dissero in coro James e Sirius.
“O-ora è m-meglio tornare a s-scuola,non trovate?”balbettò
Piter interrompendo il piccolo litigio che era scoppiato fra i tre.
“Si Piter ora ce ne andiamo!”rispose Remus incurante delle
proteste degli altri,ma un fruscio tra gli alberi lo fece allarmare di nuovo.
“N-ne stanno a-arrivando altri!”urlò il paffuto ragazzo in
preda al panico.
“No,era un uccello,i Lupi Mannari non volano .”esclamò
Sirius ridendo della stupidità dell’amico,ma in un attimo quel sorriso venne
cancellato dal suo volto.
Il mostro era riuscito a sciogliersi dall’incantesimo
e si era lanciato su James pronto a colpirlo di nuovo,ma non ci era riuscito
perché Remus si era messo tra lui e la feroce bestia.
“Nooooooooooooooooooooooo,Remus!”urlò James mentre
osservava il suo amico cadere a terra e il mostro affondare i suo denti aguzzi
nella sua spalla.
“Petrificus Totalus!”esclamò prontamente Sirius
riuscendo a immobilizzare una volta per tute il lupo.
“O-oddio,è m-morto?”domandò Piter.
“Imbecille,non vedi che è sveglio!”disse James mentre
si tuffava a soccorrere il malcapitato che si stringeva con forza la spalla e
respirava a fatica.
“O mio Dio Remus,come stai amico?”gli chiese Sirius
avvicinandosi.
“Fa…proprio male…” sentiva un sinistro calore invadergli il
corpo e una tremenda fame si stava pian piano impossessando di lui,ma non volva
mangiare uno zuccotto di zucca o delle api frizzole,quello di cui aveva bisogno
in quel momento era carne,carne umana. D’un tratto il ragazzo cominciò ad
essere scosso dalle convulsioni e una folta peluria lo ricoprì completamente
mentre il viso si allungava trasformandosi in quello di un animale.Le urla di
dolore di Remus riecheggiarono un’ultima volta nella notte prima che il ragazzo
gentile,premuroso e calcolatore di sempre lasciasse spazio ad un immenso e
spaventoso Lupo Mannaro.In un secondo James,Sirius e Piter videro svanire
completamente il sogno di una vita normale e tranquilla…
Orribile era l’unica parola che poteva descrivere quella
notte che per sempre sarebbe rimasta impressa nella sua mente.Tutte quelle
certezze che aveva covato per anni erano svanite in un lampo, lasciando spazio
a paure e sentimenti mai provati prima…
Il giorno dopo si svegliò in infermeria con solo un vago
ricordo di quello che era successo la notte prima e si stupì non poco nel
vedere che aveva polsi e caviglie legati al letto,ma poi in un lampo mille
immagini sfocate si affollarono nella sua mente e fu tutto chiaro.
“Bene,vedo che si è svegliato signor Lupin!”a rivolgergli la
parola era stata una Madama Chips allegra e pimpante,o per lo meno così voleva
apparire “Eravamo tutti molto preoccupati,ha dormito per due giorni interi e le
sue ferite non volevano proprio saperne di sparire.”
“Si,capisco,ma una cosa non mi è chiara .”rispose lui
guardandosi intorno spaventato “Come sono finito qui,che mi è successo?”
La donna si fece improvvisamente tetra in volto “Non credo
che…bhe,non credo sia il momento giusto per parlarne,devi mangiare e riposarti,vado
a prenderti qualcosa da sgranocchiare d’accordo?”
Remus ebbe la netta sensazione che lei stesse evitando il
suo sguardo “Preferirei che mi slegasse prima”
“Oh…io…mi ero dimenticata…scusa…”disse Madama Chips con fare
impacciato e imbarazzato cosa che lo
fece insospettire ancora di più.
“Grazie” esclamò lui una volta libero mentre si strofinava i
polsi insanguinati /Ma che diavolo è successo?Perché il sangue?Sembra quasi che
io abbia lottato per tutta la notte cercando di liberarmi,ma non posso aver
fatto una cosa simile, perché avrei dovuto?E poi me lo ricorderei ./ si domandò
e subito la sua attenzione venne catturata dalla spalla fasciata.
Il suo volto sbiancò,le sue mani cominciarono a tremare e
un’espressione di puro terrore gli increspò il viso “Mio Dio…quel mostro mi ha
morso!”
“Vado a chiamare il Professor Silente ha detto che voleva
parlarti appena ti saresti svegliato,c’è molto di cui discutere .”disse la
donna dopo aver sentito quelle parole.
“Non ce ne sarà bisogno .”esclamò la voce austera del
preside di Hogwarts che era comparso in quel momento sulla porta
dell’infermeria“Come vedi sono già qui.”
“Professore,io…noi… volevamo solo scoprire se era vero che
c’erano dei Lupi Mannari nella foresta,ma quel mostro ha tentato di aggredire
James e io…mi ha morso…non diventerò come lui,vero?”disse tutto d’un fiato
Remus balzando a sedere.
“Calma,calma,non c’è fretta Signor Lupin!”disse Silente.
“Ma professore…”cercò di intervenire il ragazzo.
“Oh…vedo che i suoi amici le hanno portato parecchie scorte
di dolci .”esclamò di nuovo il preside mentre si avvicinava al letto del malato
e apriva una confezione di api frizzale.
“La prego,non cerchi di cambiare discorso,voglio sapere la
verità .”disse secco il biondino.
“Ahhh…la gente crede sempre di voler sapere la verità,ma
spesso è più dolce la menzogna purtroppo”ribatté l’anziano mago mentre si
avvicinava alla finestra e scrutava il paesaggio immerso nel fuoco del
tramonto.
“Cosa vuole dire?”domandò Remus che proprio non capiva dove
volesse arrivare il preside.
“So che sei uno studente modello Remus,che hai ottimi
voti,quindi suppongo che tu sappia già cosa ti è successo,ma che sei troppo
sconvolto per capacitartene!”rispose semplicemente lui.
“No…io non posso essere…insomma non…forse vi state
sbagliando,forse…”cercò di convincerlo lui,ma si sentì rispondere un
secco“Nessun errore,mi dispiace…”
Svanita,questa era la parola giusta,in un attimo la sua
adolescenza felice e spensierata era svanita lasciandosi dietro solo una nuvola
di denso fumo grigio. Felicità e normalità ,in quel momento,sembravano
obbiettivi impossibili da raggiungere e la paura cresceva nel cuore.
“No,io non sono un mostro!”urlò in preda al panico.
“Remus,noi stessi siamo responsabili delle nostre azioni,ma
sia tu che io sappiamo che nel caso dei
Lupi Mannari non è così…”esclamò Silente mentre il ragazzo annuiva troppo
sconvolto per proferire parola “Quindi prima di giudicarli come mostri cerchiamo
di vedere le cose dal loro punto di vista.”
“Già,la fa facile lei,ma sarò io quello costretto a
nascondermi per sempre .”sussurrò il ragazzo.
“Non sono disposto a perdere uno dei miei studenti più
brillanti per una marachella,c’è sempre un modo per raggirare il destino,non lo
scordare mai Remus .”fu l’ultima cosa
che gli disse l’anziano preside prima di uscire dall’infermeria portandosi
dietro le caramelle che poco prima aveva scartato e mangiandone alcune.
Un raggio di speranza,un piccolo raggio di speranza che lo
avrebbe accompagnato per tutta la sua convalescenza,era questo che Silente era
riuscito a donargli. Quelle parole…“Non sono disposto a perdere uno dei miei
studenti più brillanti per una marachella,c’è sempre un modo per raggirare il
destino,non lo scordare mai
Remus.”…così semplici e complicate allo stesso tempo lo avevano in un
certo senso tranquillizzato e finalmente dopo quei pochi minuti di conversazione che parvero secoli,Remus aveva
riacquistato della speranza.
Il giorno dopo Sirius e Piter si presentarono in infermeria
e dopo aver pregato e implorato Madama Chips riuscirono ad avere il permesso di
far visita al loro amico.
“Allora Rem,come stai?”esclamò il primo entrando nella
stanza.
“Come uno che è caduto vittima delle amorevoli cure di
Madama Chips,benissimo!”rispose lui per poi sussurrare “Ma portatemi altri
viveri perché non ne posso più di quel suo orrendo brodino di pollo!”
Sirius sghignazzò.
“Ehi,ma dov’è James?”chiese ancora Remus.
Il sorriso che era
stampato sul volto dei due scomparve quasi all’istante e Piter cominciò a
balbettare “Bhe…L-lui aveva da f-fare,credo…”
“Cosa significa che lo credi ?Sirius,vuoi spiegarmelo tu per
favore?”domandò il biondino girandosi a fissare l’amico con occhi indagatori.
“Allenamenti di Quiddich!”esclamò svelto il moretto ma si sentì
rispondere con un secco “Sospesi!”
“Ah…allora che ne dici di Emy Dorris?”
“Ha già segnato il punto e non la vede più”
“Riunione dei prefetti per qualche punizione da
assegnargli?”
“Rimandata!”
“Colloquio con il prof di Incantesimi?”
“Sospeso fino a quando il suo ufficio non viene liberato da
tutti quegli Schiopodi Sparacoda imbizzarriti!”
“Sonnellino pomeridiano?”
“Ma che dici?Mica ha tre anni!”
“Lo sai com’ è fatto no?Ha solo…si,insomma…è solo un po’
scosso dall’accaduto,tutto qui!”rispose lui mentre con una mano andava a
spostare una ciocca di capelli corvini che gli era scivolata davanti all’occhio
e sfoderava un sorriso “Scommetto che in questo momento è di nuovo a stuzzicare
la Evans,sai quanto gli piace farla impazzire oppure…”
“O-oppure si s-sta divertendo c-con Piton!” intervenne
Piter.
“Giusto,oppure sta torturando Mocciosus!!!”rincarò il
ragazzo dai capelli corvini e subito scoppiò a ridere di gusto al pensiero del
loro acerrimo nemico con le gambe all’aria che urlava pietà.
“Ti conosco troppo bene,so quando menti…”intervenne
improvvisamente Remus che non aveva smesso un attimo di guardarlo dritto negli
occhi “Lui…ha paura di me,vero?”
Sirius al suono di quelle parole si immobilizzò e dopo aver
fatto un grande sospiro si sedetté sul bordo del letto dicendo “E’ stato
aggredito da un Lupo Mannaro e anche se non lo dà a vedere sono sicuro che ha
subito un forte schok…dagli tempo vedrai che si abituerà a questa nuova
situazione!”
Il silenzio calò nella stanza fino a quando Madama Chips non
richiamò Sirius e Piter dicendo che dovevano andarsene perché l’orario delle
visite era finito da un pezzo.
I giorni passarono in fretta e ben presto Remus fu dimesso
dall’infermeria saturo di nuova forza e speranza .La vita ricominciò con tutte
le sue infinite dolcezze e seccature,ma qualcosa si era spezzato per sempre
all’interno dei quattro ragazzi e forse non si sarebbe mai aggiustato.
Remus,Sirius e Piter passavano intere giornate insieme a ridere e scherzare,ma
tutti evitavano di parlare di James che ,dal giorno in cui erano ritornati dal
bosco, non avevano più visto.Il loro amico,infatti,evitava accuratamente di
incontrarli,era sempre il primo ad arrivare a lezione ed era altrettanto rapido
ad andarsene,aveva preso la brutta abitudine di saltare i pasti ed ogni volta
che provavano ad incontrarlo nella Sala Comune di Grifondoro scoprivano che era
già andato a dormire.Ormai tutta la scuola sapeva che dopo anni e anni di
punizioni passate insieme,scherzi e marachelle il famoso quartetto si era rotto
lasciando un infinito vuoto nella storia di Hogwarts.Gli studenti non facevano
che meravigliarsi delle stranezze che accadevano a scuola da quando James e gli
altri avevano abbandonato il loro ruolo di combina guai: il custode era sempre
più bisbetico e sgarbato e non faceva che lamentarsi che ormai non aveva più
nulla da fare perché nessuno era così coraggioso da sfidare la sua autorità
lanciando caccabombe,fresbi zannuti o pallottole puzzole nei corridoi e c’era
perfino chi era pronto a giurare di averlo visto pregare James in ginocchio di
combinarne una delle sue,Piton aveva smesso di usare uno specchio per guardare
dietro gli angoli perché per ben due volte aveva incontrato Sirius senza
ritrovarsi a testa in giù con le mutande alla mercé della scuola,gli elfi domestici
avevano cominciato a fare strane domande agli studenti di Grifondoro(ogni volta
che ne vedevano uno) chiedendo come mai la loro Sala Comune era sempre così in
ordine e accusandoli di pulire da soli,mentre i professori non facevano che
lanciare sguardi preoccupati ai quattro ragazzi e la McGrannitt era perfino
arrivata a credere che stessero preparando uno scherzo così terribile che le
conseguenze sarebbero state devastanti e che era per questo che c’era così
tanta calma. Tuttavia nessuno di loro poteva credere che il più famoso
quartetto della scuola si fosse davvero sciolto.
Già…ripensandoci a distanza di anni era stato un periodo
davvero buffo e se solo non fossero stati così tristi ,avrebbero riso fino alle
lacrime della McGrannitt e di tutti i professori che si inventavano scuse
assurde per punirli e che erano diventati
paranoici,ma la malinconia c’era ed era così profonda che ad ogni
respiro si gonfiava nel cuore.
“Ah,ecco Mr.Sensibilità!!!”esclamò un giorno Sirius mentre
tutti e tre si avviavano a lezione di Erbologia,James era poco più distante e
parlava con la professoressa Sprite,o meglio la donna parlava e lui faceva dei
vaghi segni di assenso con la testa anche se sembrava pensasse a qualcos’altro.
“Cosa?Chi?”domandò Remus.
“Quel traditore di James,chi altro?”ribatté Sirius fissando
il suo ex migliore amico con odio crescente “Si sta comportando in un modo…in
un modo che…si sta comportando esattamente come farebbe quel
lurido,viscido,verme che è Malfoy!!!”
“Sai che non è colpa sua,è solo spaventato da tutta questa
situazione,in fondo lo ha colto alla sprovvista!”disse Remus con tono pacato,ma le sue parole non
riuscirono a convincere nessuno.
“Anche noi siamo stati presi alla sprovvista da questa
cosa,ma non ti abbiamo abbandonato come fa lui .”esclamò di nuovo il ragazzo
dai capelli corvini e poi con movimenti rapidi e decisi attraversò il campo
fino a ritrovarsi davanti a James che finito di parlare con la donna si stava
dirigendo alle serre.
“Guarda un po’ chi si rivede…dicci,come ci si sente ad
essere un vigliacco?”
“Lasciami in pace Sirius!”gli intimò l’occhialuto ragazzo
ricominciando a camminare,ma una mano lo fermò e lo fece cadere a terra.
“E’ bello aver voltato la faccia ai tuoi ex migliori amici?Che c’è,il gatto ti
ha mangiato la lingua?”gli urlò Sirius.
“Smettila,sei patetico,io non vi ho affatto voltato la
faccia,ho…ho solo voglia di starmene da solo!!!”rispose in un sussurro il
moretto.
“Solo?Ma ti senti?Ed io che credevo di conoscerti…alla prima
difficoltà ci hai abbandonato,non ti riconosco più,mi fai schifo!!!”continuò
Sirius tirandolo di nuovo in piedi e allontanandolo da lui con una spinta
provocatoria.
“Smettila Sirius,cosa vuoi fare,picchiarlo?”esclamò Remus
raggiungendolo.
“E se anche fosse?Forse è proprio questo che voglio,fargliela
pagare per…”
“Per cosa?Io non ho fatto niente”intervenne James.
“Ma non ti senti neanche un po’ in colpa per il tuo
comportamento?Remus è stato due settimane in infermeria e tu non ti sei degnato
neanche una volta di andare a vedere come stava,inoltre è da quel giorno nella
foresta che ti nascondi come un ladro e ci eviti in tutti i modi
possibili!”continuò Sirius che sentiva la collera scorrergli nelle vene.
“Io…ho avuto da fare!”sussurrò James.
“Da fare?Cosa è così importante da farti dimenticare così
dei tuoi amici?”urlò di nuovo il ragazzo dai capelli corvini. “Dannazione
James,Remus è stato morso per salvare te,è colpa tua se lui si trova in questa situazione!!!”
Improvvisamente il silenzio cadde sui quattro,Sirius aveva
detto quello che per troppo tempo tutti avevano pensato,lo stesso Remus più di
una volta si era ritrovato ad imprecare contro il suo amico e a maledire tutto
il bene che gli voleva e che,inconsciamente,lo aveva portato al gesto estremo
di sacrificarsi per lui.
Poi,improvvisamente il silenzio fu rotto da James che in un
sussurro disse “Lo so…ed è per questo che non sono degno di avere la sua
amicizia,non potrò mai riscattare quello che lui ha fatto per me.Ora se volete
scusarmi devo andare,sono in ritardo per la lezione.”
E così era questa,era questa la ragione che aveva spinto
James ad isolarsi dal resto del mondo e ad allontanarsi dai suoi amici,si
sentiva in colpa.
“Non potrà mai essere come Malfoy,lui una coscienza ce l’ha
e pure molto severa!”esclamò Sirius mentre per la prima volta da settimane lui
e Remus scoppiavano a ridere di gusto lasciando Piter sbalordito,ma loro non si
curavano di lui,continuavano a ridere e a urlare perché finalmente avevano
sentito il cuore alleggerirsi e liberarsi da tutta l’ansia che aveva ospitato
per tanto tempo.Finalmente erano certi che James era sempre James. Remus era
così contento che per un secondo credette di scoppiare,allora il suo amico non
era spaventato da lui,si sentiva semplicemente in colpa e questa,era una cosa
che si poteva risolvere benissimo,ne era certo e una volta che James avesse
capito che era stata una sua scelta quella di sacrificarsi per lui sicuramente
sarebbe tornato tutto come prima.
Noi giorni che seguirono ,purtroppo,i tre ragazzi non
incontrarono più James e questo bastò a ritrasportarli in uno stato di tristezza,non erano ancora riusciti a
chiarire con lui.
Quanti problemi,troppi problemi aveva causato quella stupida
gita.
Poi,un giorno,proprio mentre i tre cominciavano a credere
che non ci sarebbe stata più speranza per la loro amicizia, James saltò fuori
da dietro un angolo urlando di felicità e con i vestiti (se li si poteva
chiamare ancora così) strappati in più punti.
“Remus,ce l’ho fatta,ci sono riuscito!!!”urlò aggrappandosi
al collo dell’amico che era rimasto pietrificato come d’altronde anche Sirius e
Piter “Iuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu,vedrai che scoperta!Evviva,speravo tanto
di farcela,ci ho provato così tanto ma non succedeva mai e ora
invece,siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!”
“J-James,cosa ti è successo?”domandò il bel licantropo
fissandolo sbalordito e dimenticando per un secondo i problemi dei mesi prima.
“Vieni,devo farti vedere,venite anche voi,presto di
qua!”esclamò il moretto saltellando a destra e a sinistra, per la prima volta in
tutto quel tempo, veramente rilassato.
Il ragazzo li condusse nella loro stanza al dormitorio
maschile di Grifondoro e iniziò a togliersi i vestiti dicendo “Se si strappano
più di così Madama McClann mi uccidera!”
“Ma,che diavolo vuoi fare?In cosa sei riuscito?”domandò
Sirius curioso.
“Guarda”fu la risposta che gli diede l’amico poco prima di
chiudere gli occhi e di essere avvolto da una luce azzurra che costrinse gli
altri a distogliere momentaneamente lo sguardo da lui.Quando tutti riaprirono
gli occhi quello che videro li lasciò a bocca aperta,davanti a loro non c’era
più James,ma uno splendido cervo che li guardava .Il cervo si avvicinò a Remus
e con il muso si strofinò a lui prima di tornare nella stanza e di essere
avvolto dalla solita luce.
“Allora che ne pensate?”domandò James raggiante.
“Ma che…”cercò di dire Remus che fu però interrotto dal
moretto che avvicinatosi a lui e posatagli una mano sulla spalla disse “Il
professor Silente è venuto a farmi visita ,dopo quella notte, e mi ha spiegato
che non ci sarebbero state conseguenze e che nessuno avrebbe saputo niente
dell’accaduto.Poi,però,mi ha detto anche che tu saresti stato costretto a
passare una notte al mese in una specie di casa che aveva fatto costruire per
te e mi sono sentito tremendamente in colpa…”
“Ma non devi!”disse Sirius che però fu zittito da un gesto
di Remus che invece esclamò “Continua,voglio sapere che…cos’era quello.”
“Bhe…ho pensato che in qualche modo dovevo pur aiutarti e ho
cominciato a fare delle ricerche…sono diventato un Animagus,capisci?”James notò
subito la sua espressione scettica e si affettò ad aggiungere “I lupi Mannari
hanno l’istinto di ferire e uccidere gli uomini,ma con gli animali sono più
clementi,e poi essendomi trasformato in un cervo posso cercare di tenere a bada
il tuo lato lupesco quando c’è la luna piena,capisci?Sarò li con te,ti darò
sostegno!!!Non è fantastico?”
In un attimo gli occhi di Remus si illuminarono,certo…se ci
fosse stato James sicuramente sarebbe riuscito a farsi meno male e
magari,perché no,ad annullare del tutto gli effetti della sua maledizione.
“James…tu…tu...hai fatto tutto questo per me ?”domandò
ancora incredulo.
“Ehi non ci allarghiamo,lo sai che sono un tipo
egocentrico,l’ho fatto per la mia coscienza,non per te!”scherzò James.
“Era questa la cosa che ti faceva saltare i pasti e ti
teneva lontano da noi?”domandò Sirius
brusco.
“Si”rispose l’altro con un sorriso a trentaquattro denti.
“Sei proprio pazzo!!!” esclamò il ragazzo dai capelli
corvini saltando al collo dell’amico che impreparato crollò a terra “Però sei
un pazzo simpatico e leale!”
“Ehi Sir,se era un complimento non ti è riuscito
bene!”scherzò il licantropo.
“Hai assolutamente ragione Lunastorta!”disse James.
“Che?”
“E’ un soprannome che ho pensato per te,da oggi sarai Lunastorta!”
“D’accordo e tu sarai …Ramoso,ti calza a pennello!”ribatté
Remus.
“E noi saremo i Malandrini,la più scalmanata banda di
Animagus della scuola,e forse anche l’unica!”intervenne Sirius attirandosi gli
sguardi interrogativi degli altri tre “Ehi,non vorrete divertirvi solo voi
due!E poi se c’è riuscito quel testone sono sicuro che ce la farò anch’io!!!”
“Con il mio aiuto ci può riuscire perfino quel buono a nulla
di Piter!!!”disse l’occhialuto ragazzo “Ma prima di tutto ci vuole un motto per
la nascita dei Malandrini!”
Sirius e James si fissarono per un paio di secondi in quel
modo furbetto che non annunciava nulla di buono, poi contemporaneamente si
portarono la mano al cuore e dissero “Giuro solennemente di non avere buone
intenzioni!!!”
Finalmente tutto era tornato come prima,la loro amicizia si
era restaurata diventando ancora più forte e nonostante tutto il dolore che
avrebbe dovuto affrontare Remus era certo di una cosa,non sarebbe mai più stato
solo.
“Ehi Lunastorta,ti senti bene?”gli domandò James facendolo
tornare bruscamente alla realtà e distogliendolo dai suoi ricordi.
“Cosa?”domandò un po’ confuso.
“Bhe,te ne stavi li a fissare i babbani che prendono il
treno e non parlavi.”rincarò Sirius.
“Insomma ragazzi,non si può neanche più pensare
adesso?”esclamò con tono di rimprovero.
“No”dissero all’unisono i due Malandrini “Non lo sai che
pensare troppo fa venire l’ulcera”aggiunse James ridendo.
“E questa dove l’hai imparata?”domandò Sirius guardandolo
sbalordito.
“Lo dice mia cugina,lei è babbana,ma bho…se ne esce sempre
con queste sciocchezze!!!”rispose il ragazzo.
“A proposito,siete in ridardo!”li sgridò Remus.
“Scusaci mamma”risposero in coro.
“Non cambierete mai vero?”
“No” ^___^
FINE
N.d.a.
Evvivaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa,finalmente ho finito la mia
adorata ficci !!! Allora gente,che ve ne pare? Ho cercato di rispettare la mia
visione dei Malandrini e di questa storia rendendola il più “simpatica” possibile.So
che secondo quello che ci ha detto fino ad ora la Rowling non sarebbe possibile
una cosa del genere,ma le fic non sono forse storie inventate da noi fan?A me
personalmente sarebbe piaciuto parecchio se le cose fossero andate davvero così
e ho deciso di…scriverci sopra ^___^ Comunque…avevo alcune cosette da dirvi:
1-Ho deciso di rendere Piter balbuziente perché gli si
addice proprio a quel CENSURA,di un CENSURA,che è anche CENSURA e ancora
CENSURA e CENSURA (leggasi tra le righe che non lo posso soffrire e che volevo
fargliela pagare in qualche modo);
2-Ho deciso di scrivere Piter in questo modo invece di
Peater perché impiegavo meno tempo (e
non voglio soffermarmi su quel CENSURA,CENSURA,CENSURA e CENSURA più del
dovuto);
3- Bhe…non c’è un 3 ^////^
Ed ora l’ultima cosa,questa è la mia prima fic anche se ne
ho già in mente molte altre quindi voglio tantissimi commenti e suggerimenti
per migliorarla da parte vostra ok? E ricordate che so essere
moooooooooooooolto vendicativa ,chiarite queste ultime cosette vi saluto…
1…2…3…ciaooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!
ATTENZIONE: Stavo quasi per dimenticare la cosa più
importante,questa mia storia la dedico a una delle persone più
belle,gentili,intelligenti e simpatiche che io abbia mai conosciuto,la mia
carissima amica Marta che è stata così paziente da starmi a sentire mentre per
tutto l’anno scolastico la stressavo con nuove idee che mi venivano su questa e
altre fic che scriverò (perché dovete sapere che è stato un lavoro lungo il
mio,non mi decidevo mai a scriverla questa benedetta fic) e che,inoltre,compie
i suoi 14 anni oggi quindi ci tengo a
dirle…AUGURIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII
!!! Sia per il tuo complex che per la tua carriera di scrittrice. T.v.b. Choppy!!!