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Autore: Leke_96    11/02/2013    3 recensioni
"Quando Kyouya sentì la pressione delle orecchie da gatto sulla testa poco mancò che saltasse al collo dell’altro per azzannarlo. « Sei carino » si difese Ginga ridacchiando « Così sembri proprio un leone »"
Sì, è "una" KyoGin (mi piace per il nome della coppia x) ) e sì, sto sclerando di brutto...
Perchè "una" tra virgolette? Leggete e scoprite ;)
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Ginka Hagane, Kyoya Tategami
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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#01- Orecchie
Quando Kyouya sentì la pressione delle orecchie da gatto sulla testa poco mancò che saltasse al collo dell’altro per azzannarlo. « Sei carino » si difese Ginga ridacchiando « Così sembri proprio un leone »
#02- Freddo
« P-Perché f-fa così f-f-fred-do » balbettò Ginga, la coperta tirata fino al naso. « S-si è rotto l’impianto d’are-areazione » rispose Kyouya. Poi quando i loro corpi s’incontrarono sotto il tempore del piumone, una sensazione di calore li avvolse, ricordandogli che forse non faceva poi così tanto freddo.
#03- Mare
Era una bella sensazione sentire l’acqua fresca sulla pelle, sentire il peso svanire a contatto con quel liquido trasparente, constatare come il calore del sole venisse battuto dal freddo del mare, e sarebbe stata una sensazione altrettanto bella potersi godere un bagno senza il rischio di morire affogato a causa di Kyouya e dei suoi maledetti “scherzi innocenti”.
#04- Occhi
A Ginga piacevano gli occhi di Kyouya, erano affilati, leonini, freddi come il ghiaccio, e accesi da quella passione che Tategami riservava solo a lui durante le loro notti a letto.
#05- Sguardo
Lo sguardo di Ginga era quello di un cerbiatto. Grande, felice, di un colore che assomigliava molto al nocciola. A Kyouya piaceva quello sguardo, ma ancora di più gli piaceva quello che era solito mostrare a letto: lo sguardo più puro e dolce che si fosse mai visto in natura. (che volete farci? Ginga è pucciosooooo xD ndAutrice)
#06- Gelosia
La gelosia era un punto morto del loro rapporto. Se glielo avessero chiesto, avrebbe risposto che, in fondo, la gelosia del suo ragazzo non gli dispiaceva, ma quando Kyouya era arrivato a trascinarlo fuori da un bar di peso perché stava conversando con una sua vecchia amica, avrebbe preferito di gran lunga sprofondare fino al centro della Terra.
#07- Gatto
« Kyouya-san, possiamo tenerlo? » pregò Ginga stringendo tra le mani un piccolo gattino color panna, l’altro fece per rispondere con un secco “no” quando la voce dell’altro si sovrappose alla sua « Ti preeeeegooo! ». Tategami sospirò, e Hagane lo ringraziò con un veloce bacio sulla fronte.
#08- Neve
« Kyouya sta nevicando! » « E allora? » « Andiamo a giocare? » « Cosa siamo bambini? ».
Due minuti dopo una palla di neve colpì in pieno viso Tategami.
#09- Beyblade
C’era un momento della giornata in cui si sentivano veramente uniti, non era quando si stuzzicavano tra di loro, non era quando si trovavano d’accordo su un’qualcosa, o quando facevano pace dopo l’ennesimo litigio. E non era nemmeno quando a fine giornata si accoccolavano sotto le coperte. Quel momento lo trovavano durante uno scontro tra bey. Quando Rock Leone e Galaxy Pegasus ingaggiavano quella danza distruttiva tra loro, annientandosi a vicenda quasi come fossero l’uno una metà dell’altro. Era in quel momento che tra di loro non c’era nemmeno bisogno di parlare per sapere i pensieri dell’altro.
#10- Pazzia
Ginga l’aveva sempre saputo Kyouya Tategami era un pazzo scatenato, ne ebbe la conferma quando lo trovò, con un piede che scavava un solco nella pancia di Benkei, ad urlare addosso a quest’ultimo per ragioni a lui del tutto sconosciute. E il povero “bullo” in preda a tremori terrorizzati.
#11- Studio
« K-Kyouya po-possiamo sederci alla… scrivania? » balbettò Ginga più rosso dei suoi capelli. Kyouya ghignò « Perché? Do fastidio? » « N-no ma… » « Allora finisci quei problemi! ». Erano seduti sul letto, Ginga, a gambe incrociate, dava le spalle al possessore di Leone, un libro di algebra poggiato sul copriletto proprio davanti a lui, e il respiro caldo dell’altro sul collo, Kyouya invece aveva le gambe divaricate, per permettere al possessore di Pegasus di appoggiarsi al suo petto, le braccia strette attorno alla sua vita e le labbra pericolosamente vicine al collo scoperto dell’altro. La cosa esilarante era che stavano studiando in quella assurda posizione. Ginga girò appena la testa e fissò il compagno con un’espressione confusa « Kyouya… perché li sto facendo io i tuoi compiti di algebra? »
#12- Benda
Quando per la festa di Halloween Kyouya si presentò con una misera benda da pirata sull’occhio il lavoro da “crocerossina” che Ginga aveva eseguito presso casa sua tutte le volte che il padre tornava coperto da tagli e lividi per chissà quali oscure ragioni, si rivelò molto utile. Kyouya era una splendida mummia.
#13- Stelle
Che ormai la sapienza di Ginga sulle costellazioni superasse di gran lunga quella di Yuki era cosa ormai risaputa, ma che, in fatto di astronomia, Kyouya ne sapesse ancora di più di loro due messi insieme era un segreto gelosamente custodito. Dio solo sa cosa si sarebbe dovuto inventare per tirarsi fuori da, altrimenti, lezioni assicurate su astri e firmamento.
#14- Leone
Kyouya era un leone. Forte, crudele, feroce, azzannava chiunque si mettesse sulla sua, strada, chiunque tentasse di fermarlo, o anche solo di indebolirlo. Non risparmiava nessuno, tutti sapevano quanto fosse pericoloso istigarlo, o quanto fosse rischioso anche solo rivolgergli la parola la mattina presto. C’era una sola eccezione a tutto questo, l’unica persona che, bene o male, vedeva ricevere un po’ di affetto da quel ragazzo dai tratti da predatore. Ginga era l’unico con cui gli istinti “bestiali” di Kyouya si riducessero al minimo.
#15- Pegaso
Ginga era come Pegaso. Volava alto nel cielo, raggiungeva vette che per l’uomo erano impossibili da vedere, batteva avversari anche molto più forti di lui. Era rispettato e temuto dai suoi avversari e persino dai suoi amici, col tempo avevano capito che a stuzzicarlo, ci si poteva guadagnare una sonora sconfitta. Eppure, nonostante tutto, c’era una persona che non accettava mai una sconfitta da lui, c’era una persona che era stata capace di volare in alto come lui. Kyouya era stato l’unico in grado di raggiungerlo, ed ora in quel momento, era l’unico che fosse in grado di ricoprire un ruolo così importante nella sua vita.
 
 
Seh… bé, nevica… =_=
Sto sclerando, scusate =_=””
Il titolo non ha senso, lo so, ma sul momento m’è venuto quello.
  
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