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"Finalmente stiamo chiudendo! Questa sera è stata estenuante" esclamò la ragazza.

Si era seduta su una delle poltroncine del locale in cui lavorava, all'improvviso il telefono del locale prese a squillare. Non voleva rispondere, era abbastanza stanca, ma lo fece in qualunque caso, si era alzata e aveva alzato la cornetta lentamente, senza prendere fretta. 

 

"Pronto?" disse con voce stancante la ragazza 

"Salve sono Zain, un amico di Nicole. So che lavora nel vostro locale, al cellulare non risponde e ho bisogno urgentemente di parlare con lei. È una cosa davvero importante. "  udii dal telefono, la voce di quel ragazzo chiamato Zain Malik. 

Era uno degli amici più stretti di suo fratello Logan. Si chiese, tra sé, cosa voleva da lei. Fino d'ora lui non aveva nessun interessamento, di qualsiasi tipo su di lei. Capii immediatamente che qualcosa era successo. 

"Sono io, Zain. Che cosa è successo?"   Iniziò a preoccuparsi, cosa era successo di nuovo?

Erano, per un'altra volta, finiti in prigione? O i soldi, li avevano consumati tutti quanti per alcolici e sigarette, magari anche per della mariujana? Nicole, non si sarebbe sorpresa se Zain l'aveva chiamata per uno dei questi motivi. Di solito, era sempre cosi. Non erano dei ragazzi immaturi, ma solo con una grande voglia di svagarsi e vivere la pieno la loro propria vita. Ma non per questo erano dei cattivi ragazzi.

"Logan" furono le parole del ragazzo. 

Riusciva a sentire, che era abbastanza agitato, lo turbava qualcosa. Qualcosa di grave. Non riusciva a continuare a parlare che iniziò a piangere, tramite telefono. La ragazza capii immediatamente, doveva tornare a casa.

"Dove siete? Sto tornando a casa" disse la ragazza, andandosene via dal locale. Ma prima lasciò un biglietto, dove c'era scritto il motivo del suo ritorno a casa, probabilmente quel biglietto verrà letto dal suo capo. 

Qualcosa stava iniziando ad agitarsi nel corpo della ragazza. Il suo stomaco sembrava divorarle ogni minima parte del suo corpo dentro essa. La ragazza era corsa verso la stazione più vicina che poteva trovare, era diretta a Mulligar. La sua città natale. 

"Zain ora sto aspettando il prossimo treno per Mulligar, sarò li 3 ore. Se ora non cerchi di riprenderti, io non riuscirò a capire dove siete e cosa sia successo a mio fratello" mandò questo messaggio al diretto interessato. 

Cercò di non pensare negativo ma cosa poteva essere successo nel cuore della notte? Zain non l'avrebbe mai chiamata, non avrebbe mai iniziato a piangere per telefono. Non sarebbero mai successe queste cose se non fosse successo qualcosa di brutto.  
Non era neanche passato un minuto che Zain la stava chiamando al cellulare, rispose senza farlo aspettare. 

"Siamo all'ospedale, vicino alla scuola elementare. Non so se hai presente quale sia." sentiva che era la sua voce non era più tremante come prima, non stava più piangendo. 

"Si so qual'è . Ma ora ce la fai a dirmi cosa è successo?" questa volta era la ragazza che iniziava a tremare.

"Stavamo tornando da una festa, eravamo ubriachi. Io stavo guidando, per sbaglio non avevo visto che il semaforo era rosso e una macchina ci è venuta addosso. Miracolosamente io sono uscito con leggere ferite in confronto a tuo fratello. Nicole è tutta colpa mia, mi dispiace così tanto." Il ragazzo non riusciva a trattenere le sue lacrime, i sensi di colpa. 

"Corri,ti prego. Torna a casa, ho bisogno di te." furono le ultime parole che era riuscita a udire la ragazza. 
 

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Holas! Questo è il prologo di una storia scritta da due autrici: Noele e PrettySquirrel
Non è la prima volta che scriviamo una storia insieme, quindi abbiamo deciso di pubblicarne una delle tante. Non se se vi può piacere, ma in qualunque caso, speriamo che possa di essere di vostro gradimento. Se potete lasciare una piccola recensione al prologo, ne saremmo davvero grate. 
Il Prologo non è lungo, ma con quel poco che abbiamo scritto, vi possa mettere curiosità e seguirci nei prossimi capitoli.