Eccomi di nuovo qui!
Dopo non so quanti mesi rieccomi.
Ringrazio mali6, questo capitolo è tutto per te, grazie per il
messaggio.
Kiss Vampy
*** 13 ***
S. Louise era a 5 ore di distanza, perciò
sarebbe stato un lungo viaggio, soprattutto con a bordo quei due, era questo a
cui pensava Itachi.
Di fianco a lui c’era il fratello imbronciato e
dietro Sakura.
Fecero due o tre soste nei vari autogrill e poi
finalmente arrivarono a destinazione.
Per prima cosa cercarono un hotel, ne trovarono
uno carino e non molto caro.
Presero due camere e poi uscirono dirigendosi
verso l’università per cercare degli indizi.
Era tardo pomeriggio perciò in giro non c’era
nessuno e poterono investigare senza alcun tipo di problema.
Nei dintorni non trovarono nulla, tornarono in
albergo ed andarono nella camera dei due fratelli per discutere.
Entrarono e si sedettero al tavolo rotondo in
mezzo alla stanza.
<< domani mattina conviene andare
all’obitorio per controllare i cadaveri e assicurarci che si tratti di vampiri
>> suggerì la rosa
<< già, è meglio controllare tu cosa ne
pensi Sasuke? >> chiese al fratello
<< si non è una cattiva idea, abbiamo
anche bisogno di informazione, dovremmo chiedere all’interno dell’università,
professori e studenti >> propose
<< allora domani mattina prima tappa
obitorio e poi università >> riassume la rosa
<< uno di noi dovrà infiltrarsi tra gli
studenti, di sicuro non diranno tutto a degli agenti dell’FBI >> continuò
Sasuke guardando la ragazza
<< è inutile che mi guardi, non farò
l’infiltrata >> disse guardandolo fisso
<< Sakura, forse Sasuke ha ragione, tu
saresti perfetta e poi una ragazza bella come te non ci metterà molto ad avere
informazioni, per favore >> le chiese dolcemente
<< tsk.. >>
Itachi diede una gomitata al fratello
<< per favore >> chiese a denti
stretti
<< ok >> rispose lei sorridente
<< vado a dormire ci vediamo domani mattina, notte >>
<< notte >>
Usci dalla stanza per entrare nella sua, farsi
una doccia e poi filare a letto.
I due restarono sveglia ancora un po’ a parlare.
<< tsk… adesso stai dalla sua parte
>>
<< ohh Sasuke mi sembri un bambino, ti ci
voleva così tanto chiederglielo cortesemente? E poi adesso anche lei è con noi
perciò dobbiamo lavorare insieme >>
<< tsk >>
Si alzò e andò in bagno a farsi una doccia.
“spero tanto di risolvere in fretta questo caso,
altrimenti quei due mi faranno diventare pazzo “ pensò sconsolato per poi
mettersi a letto.
Poco dopo uscì il fratello e andò a dormire pure
lui.
La mattina Sakura sentendo il suono della
sveglia, si alzò e andò a farsi una bella doccia.
Aprì il rubinetto e sentendo l’acqua calda
scorrere sul suo corpo chiuse gli occhi rilassandosi.
Sentì bussare alla porta, così usci di fretta
dalla doccia e si mise intorno al corpo un asciugamano e dopo essersi
assicurata i averlo stretto bene andò ad aprire.
Si trovò davanti un Sasuke vestito con un
completo elegante, composto da giacca, pantaloni e cravatta nera snodata e
sotto una camicia bianca con due bottoni sbottonati lasciando intravedere il
suo torace perfetto.
Per un attimo restò a bocca aperta, ma si
riprese subito, lo stesso succedeva a Sasuke non appena se la ritrovò davanti
mezza nuda e con i capelli gocciolanti.
<< che vuoi? >> chiese lei
<< muoviti, non abbiamo tutta la mattina
>>
<< adesso arrivo, dammi 10 minuti >>
e detto questo gli chiuse la porta in faccia
Sasuke ritornò nella sua stanza.
<< lo sapevo che ci avrebbe fatto solo
perdere tempo >> sbottò arrabbiato
<< cos’hai adesso? >> chiese
esasperato il fratello
<< si deve ancora vestire,e io sto morendo
dentro sto coso >> disse allentandosi ancora di più la cravatta
<< ti vuoi calmare, siediti e aspettiamo
>>
Dopo 5 minuti uscirono dirigendosi verso la
macchina iniziandola a riscaldare, poi sentirono dei ragazzi fischiare e
incuriositi si girarono e quello che videro li lasciò a bocca aperta.
Sakura camminava verso di loro sicura di se.
Indossava una camicia bianca aderente con due
bottoni aperti, lasciando intravedere incavo dei seni, una gonna nera sopra la
ginocchio, collant trasparenti e scarpe con un piccolo tacco.
I capelli lunghi li aveva legati in una coda di
cavallo e poi un filo di trucco leggero.
I due, ma soprattutto Sasuke continuarono a
guardarla come se fosse un oggetto di rara bellezza, la osservarono entrare in
macchina e poi entrarono anche loro, ma prima il moro fulminò quei ragazzi che
avevano osato farle degli apprezzamenti.
Nel giro di mezz’ora arrivarono all’obitorio.
All’entrata una signora di mezza età, vedendo i
loro distintivi li accompagnò dal medico legale che si trattava di un uomo di
circa trent’anni, alto e magro anche se non troppo.
Portava un lungo camice bianco con una
mascherina che gli copriva bocca e naso, aveva gli occhi scuri e i capelli
color argento.
<< salve sono il dottor Kakashi Hatake,
cosa posso fare per voi? >> chiese cordialmente andandogli incontro
<< sono Micheal Carter e loro i miei
colleghi Simon Rouge e Silvy Lunch >> disse Sasuke indicando il fratello
e la ragazza << siamo agenti dell’FBI e volevamo farle qualche domanda
riguardo al ritrovamento di quei corpi dissanguati >>
<< oh certo, piacere di conoscervi
>> disse stringendo la mano ai due e quando fu il turno di Sakura gliela
baciò sul dorso facendola arrossire e provocando Sasuke
<< ehm.. >> li interruppe
<< certo, venite >>
Li portò nel laboratorio.
Sul tavolo operatorio c’era una ragazza sulla
ventina, con i capelli castani.
<< questa è l’ultima che abbiamo trovato,
il suo nome era Ten Ten Hiushy. L’hanno ritrovata nel parco dell’università,
nuda e con questi fori >> disse, sollevando il telo che le copriva il
corpo.
Sul polso, polpaccio destro e fianco sinistro
c’erano su tutti dei piccoli fori.
<< è già il quarto corpo che arriva in
queste condizioni, qualcuno si diverte a giocare al vampiro >> continuò
l’uomo
Coprì di nuovo il cadavere e li portò nel suo
studio, facendoli accomodare di fronte a lui.
Parlarono ancora un po’ quando Sakura lo
interruppe
<< mi scusi può dirmi dov’è il bagno?
>>
<< certo, la porta in fondo a sinistra
>> le rispose sorridendole
<< grazie >>
Uscì sotto gli sguardi dei tre
<< siete davvero fortunati ad avere una
collega così bella, non tutti hanno questa fortuna.. >>
<< già, adesso ci può dire qualcos’altro
sulle vittime >> tagliò corto il minore
Intanto Sakura era scesa ancora nel laboratorio.
Aprì lentamente la porta e andò vicino al
cadavere togliendoli completamente il telo per poterlo esaminare meglio.
I fori erano profondi, ed erano tutti di diversa
larghezza.
Fece forza e le aprì la bocca, i denti erano
perfetti e tutti di media lunghezza, ma sollevando il labbro superiore
intravide altri due fori, esattamente sopra i canini.
A un certo punto gli occhi del cadavere si
spalancarono di colpo e da quei buchi uscirono delle zanne.
Ma la rosa già preparata, le iniettò nel petto
con una siringa un liquido rosso e subito la morta richiuse gli occhi, questa
volta per sempre.
<< mi dispiace mia cara, ma io sono più
furba di te >> disse sorridendo
Quel liquido rossastro che le aveva iniettato
era sangue.
L’unico modo per uccidere un vampiro è tagliarli
la testa, bruciarlo oppure iniettarli del sangue di una persona morta da poco,
massimo 2 giorni.
Le pallottole d’argento lo rallentano e i
paletti di legno non gli fanno assolutamente nulla.
Si ricompose, e ritornò dagli altri che stavano
sulla soglia dell’ufficio e stavano ringraziando il medico
<< grazie per le informazioni >>
<< grazie a voi >> disse stringendo
la mano per poi rivolgersi a Sakura
<< beh spero di rivederla in una
situazione diversa, magari a cena >> chiese fissandola negli occhi verdi
<< mi farebbe piacere >>
<< a presto >>
Salutato il dottore uscirono e salirono sulla
macchina
“ spero di rivederla in una situazione diversa,
magari a cena.. Cretino “ pensò scocciato Sasuke guardando male la compagna che
si accorse del suo sguardo
<< cos’hai da guardarmi in quel modo?
>>
<< lascia stare, avanti cos’hai scoperto?
>>
<< quella ragazza e stata morsa da tre
vampiri >>
<< tre? >> chiese il maggiore
<< già, quei morsi erano tutti di diversa
grandezza e qualcuno di loro l’ha trasformata in un succhia sangue >>
<< allora ci dovremmo ritornare e uccidere
definitivamente quella ragazza prima che si svegli e attacchi qualcuno >>
<< già fatto.. Quando ero giù si è
svegliata ma lei ho iniettato del sangue di un morto >>
<< ottimo lavoro Sakura! >> si
complimentò Itachi
<< grazie, cmq dobbiamo cercare gli altri
corpi >>
<< noi ci occupiamo dei cadaveri e tu
cerchi informazioni a scuola >> disse Sasuke
<< ok, ma prima ritorniamo all’hotel
>>
<< non abbiamo tempo da perdere per
ritornare >>
<< Sasuke vuoi che mi presenti così a
scuola? >> chiese la ragazza indicandosi
Sasuke la guardò dallo specchietto e sbottò
<< anche tu non potevi mettermi qualcosa di meno appariscente? >>
<< mio caro non è nulla di che.. >>
<< si certo, intanto il dottore per poco
non ti saltava addosso >>
<< sei per caso geloso? >> chiese
lei sorridendo
Frenò di botto e si girò verso di lei
<< IO-NON-SONO-GELOSO >> scandì bene
le parole
< ok allora andiamo all’università, forse
vestita così avrò più informazioni, forza Sasuke andiamo al campus >>
<< no adesso ti porto all’albergo e ti
metti qualcosa di meno provocante >>
<< ahh e così sarei provocante mio caro?
>> gli chiese con voce sensuale avvicinandosi e mettendogli le mani sulle
spalle
Lo vide arrossire di botto e sia lei che Itachi
scoppiarono in una fragorosa risata.
<< sei tutto rosso >>
<< andate al diavolo! Sto morendo di caldo
per colpa di questo vestito >> rispose infuriato
<< sisi, certo >>
Arrivati all’hotel, la ragazza entrò nella sua
camera e si cambiò.
Nel giro di tre minuti uscì.
Indossava un dolcevita nero, un paio di jeans
scuri e delle scarpe da tennis, i capelli li lasciò legati ma con se portava
una tracolla militare.
Entrò in macchina e la accompagnarono alla
scuola.
Scese dalla macchina una volta giunta ed entrò
all’interno.
Cerco la segreteria ma non la trovò, così chiese
a un ragazzo che passava.
<< scusa puoi indicarmi dove si trova la
segreteria? >>
<< certo, guarda stavo andando proprio li
>> le sorrise
Era un ragazzo carino, molto alto, occhi azzurri
quasi blu, i capelli biondi disordinati e un sorriso bianchissimo, messo in
risalto dall’abbronzatura .
Indossava una maglietta a maniche lunghe che
fasciava come una seconda pelle il petto muscoloso e un paio di jeans.
<< mi chiamo Minato >>