When you're gone

{Fandom: Axis Powers Hetalia
Personaggi: Prussia x Hungary
Pairing: Prungary
Parole: 507 (grazie a: http://www.freetiamo.altervista.org/index.php/conta-parole.html)}


25 febbraio. Una data brutta, troppo brutta, per Gilbert.

Ma era altrettanto brutta per lei, Ungheria.

Lei che era stata lì, quando la Prussia venne eliminata dalla cartina, e che ricordava ancora tutto come se fosse stato ieri.

 

"Ed è così, dunque, che il Consiglio di controllo alleato ha deciso la cancellazione della Prussia dalla cartina..." Un urlo, acuto, fortissimo, squarciò il silenzio. Elizaveta si alzò in piedi, allarmata. Aveva riconosciuto chi l'avesse lanciato: Gilbert. Fino ad allora era stata lì, seduta su una sedia fuori dalla porta della sala dove si stava tenendo la riunione del Consiglio di controllo alleato, in attesa che Prussia uscisse per poi poter tornare insieme a casa, ma ora quel grido l'aveva terribilmente spaventata. E non solo perché era stato improvviso, ma anche, e soprattutto, perché era un grido di dolore, uscito da un petto dilaniato dalla sofferenza. La porta sbattè, e la figura di Gilbert uscì, rabbiosa, camminando svelta e a pugni chiusi, mantenendo il capo chino. Eliza gli andò incontro, per cercare di capire cosa fosse successo. Lo sguardo che le rivolse era agghiacciante, quasi non sembrava il suo. Il rosso vivo che aveva infiammato per anni i suoi occhi, si era tutto a un tratto spento, lasciando spazio a un volto inespressivo, vitreo.

"Gilbert...che ti prende...?"
"Ungheria, sarà meglio non rivederci più, tu non hai bisogno di una ormai ex nazione, e io...io non ti potrò essere in alcun modo utile. È per il bene di entrambi che lo faccio, ma soprattutto per il bene tuo, Eliza. E ora...ora addio."

Non le diede il tempo nemmeno di riflettere, di trovare una risposta adeguata alla sua affermazione, che il ragazzo corse via, abbandonandola lì, al suo destino. E ora, cosa avrebbe fatto? Sentì qualcosa frantumarsi in tanti piccoli pezzi, lì, nel petto, giusto sotto lo sterno. Era così che ci si sentiva quando la persona per te più importante al mondo ti delude? Gli corse dietro, incapace di tener fede a ciò che lui le aveva appena detto, e lo abbracciò, nascondendo il viso nella sua schiena, scossa dai singhiozzi.

"Gilbert...ti prego, non lasciarmi...non puoi farlo..."

Il giovane la allontanò da sè, poi si voltò verso di lei tenendola a distanza, con le mani sulle sue esili spalle.

"Eliza. Io non sono più una nazione, lo capisci? Potrei sparire da un momento all'altro, quindi soffriresti comunque. È meglio così, che io me ne vada, lasciando in tutti il ricordo dei miei momenti migliori. Dopotutto il Magnifico deve uscire di scena in modo altrettanto Magnifico, no?"

Le posò un bacio sulla fronte.

"Auf Wiedersehen, meine liebe." le sussurrò all'orecchio, per poi mollare la presa sulle sue spalle e voltarsi nuovamente, andando via. E, stavolta, davvero per sempre.



Elizaveta crollò in ginocchio a terra, scoppiando in un pianto silenzioso, nascondendo il capo tra le mani. Ora sì che era rimasta completamente sola al mondo.

 

«When you're gone
The pieces of my heart are missing you
When you're gone
The face I came to know is missing too
When you're gone
The words I need to hear
to always get me through the day
and make it okay
I miss you...»