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Autore: angelad    11/02/2013    5 recensioni
Si avvicina il giorno di San Valentino e Castle non sa cosa regalare alla sua Kate. Qualcuno gli verrà in aiuto...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Richard Castle | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Un regalo davvero speciale...

UN REGALO DAVVERO SPECIALE…

 

 

“E con questo il caso è definitivamente chiuso!”.

Kate Beckett sistemò gli ultimi incartamenti nella scatola destinata all’archivio e rivolse lo sguardo verso il suo amato scrittore. Rick aveva deciso, nonostante si fosse fatto tardi, di tornare a casa con lei quella sera, e l’attendeva pazientemente seduto sulla sua storica sedia, smanettando con cellulare.

Abbozzò un sorriso dolce a quella visione e si perse per qualche istante ad ammirarlo, ma dovette ben presto far sparire quell’aria sognante dal suo viso poiché, purtroppo, erano al distretto e, in quel luogo, dovevano ancora far finta di essere solo colleghi.

Doveva ammetterlo a se stessa: ogni giorno diventava sempre più difficile. Si ritrovava a toccarlo senza più alcuna paura quando meno se lo aspettava, e qualche volta le era addirittura scappata una carezza dalla quale Castle si era ritratto con molta tristezza, visto che non potevano rischiare di essere scoperti. Se la Gates ne fosse stata a conoscenza, di certo non avrebbe capito e non avrebbe più permesso loro di lavorare insieme.

Meno male che si rifacevano una volta usciti di lì e raggiunta casa potevano dare sfogo al loro amore come una qualunque coppia di fidanzati.

“Kate che fai? Sogni ad occhi aperti?”. La voce di Rick la riportò alla realtà.

“Sì, scusa mi ero incantata. Ho quasi finito, devo ancora consegnare queste poche scartoffie e potremo andarcene”.

“Non vedo l’ora. Mi sembra di essere agli arresti domiciliari. Non siamo usciti di qui dentro per l’intera giornata, mi sono decisamente annoiato!” sbuffò lo scrittore.

“Lo so, lo so. Ma non preoccuparti, farò in modo di farmi perdonare più tardi..” disse Kate avvicinandosi a lui col viso.

Lo stesso fece Rick e si ritrovarono a pochi centimetri l’uno dall’altra perdendosi l’uno negli occhi dell’altro.

“Quindi mi devo considerare tuo ospite questa sera?”.

“Solo se lo vuoi” disse Kate strizzando l’occhio.

Rick si fece serio: “Sai che ho una voglia matta di baciarti?”.

Kate diventò rossa, quell’uomo e la sua dolcezza disarmante riuscivano ancora a metterla in imbarazzo. Attenta a non farsi notare gli accarezzò un braccio.

“A chi lo dici.. Senti non perdiamo un minuto di più. Vado in archivio e ritorno immediatamente. Dopo sarò tutta tua! Non ti lascerò scappare stanotte”.

“E’ la migliore minaccia che io abbia mai ricevuto detective” disse l’uomo sorridendole, mentre Kate si alzava dalla sedia e, dopo avergli regalato un ultimo sorriso, sparì lungo il corridoio con la scatola nelle mani.

Castle la seguì con lo sguardo finchè la vista glielo permise. Ancora non poteva del tutto credere che quella magnifica donna gli avesse donato il suo cuore, lo considerava ancora un sogno ad occhi aperti. Ma quando erano soli e non si dovevano nascondere, percepiva davvero quanto i loro sentimenti fossero reali, veri e forti.

Non era mai stato innamorato in quel modo prima di allora e si sentiva come catapultato in un’altra dimensione.

L’indomani sarebbe stato San Valentino, la festa di tutti gli innamorati, e lui voleva regalarle una giornata decisamente speciale, omicidi permettendo. Non avrebbe potuto portarla a cena fuori in qualche bel locale di lusso senza scatenare i paparazzi, dopotutto lui era sempre il famoso Richard Castle e non voleva ancora gettarla nel ciclone di un fantomatico tormentone mediatico.

Si stava spremendo le meningi da quella mattina e, mentre Kate compilava quell’enorme quantitativo di rapporti, lui aveva girovagato su internet alla ricerca di un’idea illuminante con poco successo.

Non sapeva nemmeno se Kate avrebbe gradito una sorpresa, se avesse mai festeggiato veramente. Quando usciva con Josh, aveva preferito trascorrere l’intera giornata con lui per risolvere l’omicidio della moglie del suo amico Daniel piuttosto di festeggiare, ma erano cambiate molte cose da allora.

Specialmente lei era cambiata: una decisa razione di coccole e di amore se la meritava decisamente.

Ma cosa?

Non poteva credere che nonostante tutta la fantasia che possedeva non riuscisse ad elaborare un  programma decente per lei!

“Signor Castle, è ancora qui?”.

Una voce squillante dietro di lui lo fece sobbalzare. Si voltò e vide il capitano Gates ferma davanti alla porta del suo ufficio, con le mani appoggiate sui fianchi: “Crede che questo distretto sia diventato un albergo? È stato sfrattato da casa sua?”.

“No capitano, anche se mia figlia ci sta provando. Sa vuole dare una festa speciale per San Valentino, ma io non sono molto d’accordo. In fondo è casa mia e credo d’averne ancora il monopolio assoluto..”

La Gates lo fermò: “Non mi interessa un fico secco della sua vita signor Castle, ma non ha ancora risposto alla mia domanda. Cosa ci fa ancora qui? È quasi notte e l’accordo col suo amico sindaco non prevede il pernottamento!”.

Quella donna sapeva essere proprio odiosa quando ci si metteva, ma non poteva raccontarle la verità, così optò per raccontargliene solo una minima parte: “Sto aspettando il detective Beckett che deve riaccompagnarmi a casa. Sa ho la macchina rotta..”.

Castle sperò con tutto il suo cuore che la sua bugia reggesse, sul momento non aveva saputo inventarsi nulla di meglio.

La Gates lo guardò torva: “Sa che è veramente poco galante da parte sua? Poteva prendersi la metro. Il detective Beckett ha avuto una giornata impegnativa, se fosse stanca e non ne avesse voglia? Mi meraviglio di lei, insomma..”.

Rick alzò gli occhi al cielo, ma da quando si preoccupava così per Kate? Oddio, non l’avrebbe retta un minuto di più! Nonostante ciò il capitano continuava a parlare ininterrottamente.

“.. Non è un comportamento da uomo, se ne rende conto? Spero almeno che abbia pensato a un regalo di San Valentino coi fiocchi, perché per sopportarla ce ne vuole. Allora cosa le regala? Spero non un libro..”.

Castle senza pensare rispose: “Dice di no? E io che l’avevo considerata come un’opzione carina. A Kate piace tanto leggere…”.

Improvvisamente le parole gli si gelarono in gola e un brivido l’attraversò per tutta la schiena. Cosa aveva fatto? Si era tradito come un bambino. Kate lo avrebbe ucciso, anzi si sarebbe ucciso da solo se solo avesse potuto. Si era scoperto..

Decise allora di cercare di sdrammatizzare: “Non intendevo quello capitano, non si faccia strani pensieri.. Io e Beckett insieme per San Valentino? Ma non diciamo fesserie..”.

Non era mai stato in imbarazzo così tanto in tutta la sua vita, ma quando si voltò e vide la Gates ridacchiare sotto i baffi, capì di essere veramente un imbecille patentato. Era caduto nel suo tranello con tutte le scarpe!

“Avanti signor Castle! Qui anche i muri hanno le orecchie e non solo.. hanno anche occhi. Dovete smetterla di tenervi per mano appena facciamo finta di girare l’angolo. Davvero si credeva che questa vostra love story, chiamiamola così, fosse un gran segreto?”.

“Non lo era?” chiese l’uomo arricciando un po’ il naso.

“Decisamente no!” concluse la donna con fare sicuro. Prese la sedia di Kate e si sedette proprio di fronte a lui.

“Ora parliamo di cose serie. Allora vuole dirmi cosa pensa di regalarle?”.

Castle non aveva scelta, doveva stare al gioco! Non poteva credere di stare facendo quel genere di conversazione proprio con Victoria Gates. Era incredibile..

“Lei quindi scarta a priori l’idea del libro? Pensavo a qualche prima edizione speciale, un romanzo significativo per lei..”.

“Per cortesia signor Castle! Ma si sente quando parla? È come se Kate le regalasse un paio di manette della marca migliore. Non faccia quella faccia, so benissimo che in un certo contesto potrebbero anche esservi utili, ma non credo che voi ne abbiate bisogno. La fantasia non vi manca ad entrambi ..”

“Effettivamente ci stringiamo la mano molto spesso..”

“Scusi?”

“No, niente lasci perdere”.

“Bene come le stavo dicendo, deve pensare a qualcosa di veramente speciale. Solo per voi due..”.

“Beh lei da donna cosa mi suggerisce?”.

“Elimini i cioccolatini, fanno venire i brufoli e ingrassano e anche i palloncini a forma di cuore, non siete al circo..”

“Come niente palloncini? Neanche uno? Un mega cuscino gigante con scritto “I love you”? Non va bene neanche quello?”.

“Ma non deve essere megalomane! Non faccia parlare un oggetto, glielo dica lei che la ama! I fiori, invece, sono sempre bene accetti, vada sulle rose rosse. Qualunque donna impazzisce per le rose rosse! Ma non le invada tutta casa, altrimenti crederà di essere da un fiorista!”.

Rick prese un foglio e una penna dalla scrivania di Kate:“Aspetti, aspetti che prendo appunti. No palloncini e cioccolatini. Sì fiori, rose rosse. Poche… Sento già Kate lamentarsi di quanto io sia taccagno, ma non importa. Continui, questa conversazione si sta rivelando molto utile.. Quindi in sostanza, cosa mi suggerisce di comprare?”.

“Io le sto solo dicendo cosa non deve fare, ciò che vuole donare alla sua bella lo può decidere solo lei. Lei conosce Kate meglio di qualunque altro. Pensi bene a ciò che la sua fidanzata desidera veramente e vedrà che una delle sue idee geniali non tarderà ad arrivare”.

Castle aggrottò la fronte attonito: “Ma come? Sul più bello mi lascia a bocca asciutta? Ora che ha distrutto tutte le mie certezze necessito di un consiglio..”.

La Gates alzò gli occhi al cielo: “E cosa ho appena fatto? Indirizzandola sulla strada giusta le ho impedito di fare un errore grossolano per il vostro primo San Valentino. Si faccia solo una domanda: c’è qualcosa che Kate desidera più di tutto? So che non mi deluderà, in fondo, anche se io e lei abbiamo avuto dei leggeri battibecchi in passato, so che è un uomo piuttosto brillante se si applica. Ora devo proprio andare, si sta facendo tardi. Oh santo cielo è quasi mezzanotte.. scappo, buonanotte signor Castle. Mi saluti il detective Beckett e le dica che domani ha il giorno libero. Ci penseranno o Esposito o Carposwi a coprire il suo turno” e si eclissò nell’ascensore.

Castle restò per qualche secondo inebetito, le aveva lasciato il giorno libero, cosa stava a significare? Sicuramente era un messaggio implicito per lui..

Improvvisamente sul suo viso nacque un dolce sorriso, aveva capito.. Sapeva precisamente cosa fare.

Prese velocemente il cellulare ed inoltrò una chiamata, tanto che quando Kate ritornò dall’archivio lo trovò ancora al telefono. Lo guardò stupita, con chi poteva essere a quell’ora al telefono?

“Rick qualcosa non va?”.

L’uomo le sorrise: “In parte. Era Alexis. Mi ha occupato casa col suo nuovo fidanzato. Sono stato ufficialmente sfrattato..”.

Kate si avvicinò e gli sussurrò all’orecchio: “Meglio, così posso darti ospitalità io ufficialmente.. Sai ho un letto molto comodo a casa mia”.

“Credo proprio di ricordarmelo! Avanti andiamo?”.

Kate annuì, raccolse la sua giacca ed uscì dal distretto in compagnia di Castle. Si mise al volante della sua auto e ben presto si ritrovarono nell’appartamento della donna.

Non appena ebbe chiuso la porta alle loro spalle, Kate lo attirò a sé e lo baciò con passione.

“Era tutto il giorno che desideravo farlo!”.

“A chi lo dici! Stavo per avere una crisi d’astinenza” rispose Castle guardandola negli occhi, mentre le sue mani scendevano lentamente verso il lato B della sua fidanzata.

“Beh perché non raggiungiamo la camera da letto? Stanotte ti fermi a dormire qui” sentenziò felice la giovane donna.

Rick si limitò a sorridere.

In quel preciso istante il campanello di casa Beckett suonò.

Kate era molto perplessa, chi poteva essere a quell’ora? Stava per avvicinarsi alla porta, quando Castle la superò e disse: “Tranquilla, apro io! È per me”.

“Come è per te?”.

Castle non l’ascoltò neanche e, aperta la porta, si sistemò in modo che la sua mole impedisse alla fidanzata di vedere chi si trovava sul pianerottolo.

“Chiudi gli occhi, sennò non posso girarmi!”

“Castle dai, sai che non amo le sorprese. Fammi vedere cosa hai dietro la schiena!”

“No, no. Chiudi gli occhi. Fammi contento, ti prometto che non sarà nulla d’imbarazzante”.

La donna decise di accontentarlo, in fin dei conti non c’era nulla di male. Non riusciva a vedere nulla, ma lo sentì avvicinarsi a lei e un dolcissimo profumo le inebriò il naso. Sul suo bel viso non poté non nascere un sorriso.

“Ora puoi guardare!”.

Kate ubbidì e si ritrovò davanti agli occhi un piccolo mazzo di 8 rose rosse.

“Queste sono per te, una per ogni mese della nostra storia. Buon San Valentino, amore mio”.

Il cuore della giovane donna aveva sussultato immediatamente ed istintivamente infilò il naso tra i fiori per poterne assaporare meglio il profumo. Erano davvero bellissime!

“Grazie Castle, sono meravigliose! Sei un po’ in anticipo, però. San Valentino è domani”.

“Mi dispiace doverti contraddire amore, ma tecnicamente la mezzanotte è già passata, quindi domani è già arrivato”.

Kate rise: “Ok, mi hai messo al tappeto scrittore. Sei un uomo troppo romantico, io non sarò mai alla tua altezza. A volte credo di non meritarti, ma ti amo troppo per lasciarti andare!”.

Rick l’accarezzò: “E pensa che mi sono contenuto! Avrei potuto ingaggiare un elicottero e farti scrivere in cielo “I love you Kate”, ma avrei rischiato una pallottola vero?”.

“Decisamente!”.

L’uomo rise di gusto: “Ah ah lo sapevo! Però, aspetta, il mio regalo non è mica finito! Quella era solo un assaggino, la parte migliore arriva adesso”.

Indietreggiò di qualche passo all’indietro ed estrasse dalle tasche del cappotto i loro due cellulari.

“Hei, come mai hai il mio telefono? Era nella tasca dei miei pantaloni” chiese Kate sorpresa.

“Diciamo che mentre ti abbracciavo poco fa è caduto casualmente addosso a me! Dai non fare quella faccia, è stato un furtarello a fin di bene!” disse mentre con un’abile mossa spegneva entrambi gli apparecchi lasciando la giovane donna a bocca aperta.

“Bene, ora hai ricevuto il tuo regalo in toto”.

Kate lo fissava ancora con aria stupita, non aveva capito del tutto quello che stava accadendo: “Rick scusa, ma in che modo io potrei trarre beneficio dal fatto d’aver spento due telefoni?”.

Rick le tolse i fiori dalle mani e dopo averli posati sul tavolino, l’abbracciò stringendole la schiena, le donò un piccolo bacio e le disse: “La nostra relazione non è ancora di dominio pubblico, siamo ancora nella fase clandestina agli occhi del mondo. Giusto? Non riusciamo mai a stare veramente da soli per un periodo di tempo troppo lungo, senza che qualcuno ci cerchi o il distretto ti richiami al lavoro. Perfino quando ci siamo concessi una vacanza negli Hamptons un omicidio ha guastato i nostri piani. Oggi però, il tuo più grande desiderio sarà esaudito”.

“Il mio più grande desiderio?”.

“Beh sì, ricordi cosa hai risposto quando ti ho chiesto cosa volessi quella lontana notte di giugno quando ti sei presentata a casa mia, dopo il nostro furioso litigio, bagnata fradicia per il temporale?”.

Kate lo accarezzò dolcemente: “Come posso dimenticarlo? “I just want you”. Te, volevo soltanto te! E ti ho avuto completamente nella maniera più dolce che avessi mai potuto immaginare”.

“Mai come davvero avremmo voluto. Ma oggi la musica cambierà: per 24 ore precise potremo dimenticarci del mondo. Lo lasceremo fuori da noi, ci saremo solo tu ed io. Gli omicidi, gli editori, una mamma attrice, una figlia adolescente, un padre lontano, gli amici e i colleghi per un giorno non esisteranno. Ci saranno solo Rick, Kate ed il loro amore”.

La giovane donna appoggiò la testa nell’incavo della sua spalla e sussurrò: “Nessuno aveva mai fatto una cosa così romantica per me. Non sono mai stata più felice”.

“Quindi non sei rimasta delusa?”.

“Assolutamente no! Quindi qual è il programma per questo San Valentino? Cosa vuoi fare?”.

“Qualunque cosa tu voglia! Per prima cosa, però, voglio dirti una cosa molto importante. Lo sai che ti amo da morire Kate Beckett? Farei qualunque cosa per te e non sto scherzando. Ormai non potrei più fare a meno di te!”.

“ Lo so Rick. Me lo hai dimostrato moltissime volte! Ti amo anch’io, non sai quanto”. Lo strinse a se ancor di più e lui la prese in braccio con un rapido gesto e la fece volteggiare per la sala.

Kate non protestò e lo lasciò fare. Con lui si sentiva al sicuro qualunque cosa sarebbe successa nella sua vita, ma per qualche ora poteva non pensarci. Doveva trascorrere il momento più indimenticabile della sua esistenza e non voleva rovinarlo con cattivi pensieri. Spense la mente e lasciò che fosse solo esclusivamente il suo cuore a guidarla.

Rick aveva ragione, quello era il giorno degli innamorati.

E loro due lo erano immensamente.

Il suo regalo poteva essere non convenzionale, ma in fondo è quello che ogni donna vuole: il suo uomo, il suo unico amore.

Di certo era quello che voleva lei.

Non avrebbe potuto chiedere di meglio!

 

 

 

 

Angolo mio!

Eccoci qua! Visto Dile, l’ho scritta! La nostra idea pazza di quella sera è diventata realtà. Spero sia riuscita bene!

Che ne dite, vi piace il regalo per Kate?

Un bacione a tutte!!!

 

  
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