E gli sembra rimpiangere tutto.
Gli sembra  di avere una disperata nostalgia del passato.
Gli sembra di ricordare tutti i loro baci e le loro carezze.
Dei loro ‘Ti amo ’ sussurrati.
E rimpiange terribilmente quando aveva lui accanto, sempre.
Quando si apriva, e sotto quella corazza lasciava vedere lui com’era realmente.
Tutte le volte in cui gli ha detto che era un musicista meraviglioso, e che lo voleva bene davvero.
Di tutte quelle volte che non hanno finto e si sono amati come fosse l’unica cosa al mondo importante.
Gli sembra di ricordare, che anche dopo aver sposato Yoko lui gli è stato sempre vicino.
Gli sembra di ricordare, quante volte lui aveva abbandonato quell’odio verso il suo stesso corpo e aveva ascoltato ciò che diceva Paul, ciò che gli diceva, per fargli capire quanto ai suoi occhi fosse perfetto.
Ogni ricordo vivido, e malinconico, pura nostalgia di tempi, amori e di lui.
Gli sembra di ricordare tutto ciò che non è mai successo ,mentre Carl Perkins cantava e suonava davanti di   lui.
Perché niente di ciò che prima voleva rimpiangere o  ricordare era successo.
Ma lui non vedeva Carl.
John parlava attraverso quella canzone.
Il suo amico..
Gli sembra di ricordare che John era vivo e gli era accanto.
“if we never meet again this side of life, in a little while, over yonder, where there’s peace and quiet, my old friend, won’t you think about me every now and then?”
E la realtà avanzò prepotente.
Le ultime parole che gli aveva detto 'Pensami ogni tanto, vecchio amico mio’.
Pianse. Come mai aveva fatto.
Un pianto violento e disilluso.
 E i ricordi veri.
Concerti, le loro battute, il loro viaggio a Parigi e tutte le cose realmente accadute, fatte insieme Paul e John, una coppia musicale?
John e Paul.
Una coppia strana, contornata da inevitabili litigi.
Tutti e due presuntuosi, che volevano la meglio sull’altro, ma in fondo vedevano quell’uguaglianza nei loro occhi  e quell’unione che sembrava difenderli dal mondo.
Amicizia?
Potevano essere ancora Paul e John?
C’era solo Paul.
E non si odiò mai così tanto come in quel momento.
Forse se l’avrebbe convinto a restare con lui, a Londra, a Liverpool..
In qualsiasi posto, da soli, con lui, insieme.
Protetti dal mondo, egoisticamente felici.
In un mondo in cui amarsi non era una cosa poi tanto sbagliata.
E insieme.
L’avrebbe protetto, con tutte le sue forze!
Se solo avesse potuto tornare lì, indietro…
Si sarebbe messo davanti a John, proteggendolo dai proiettili.
Sarebbe morto lui.
Se solo….
Se solo gli avesse detto che lo voleva bene, e avrebbe lasciato da parte quell’orgoglio, se avrebbe lasciato da parte quello stupido mondo.
Solo lui era importante in quel momento.
Le lacrime sgorgavano.
‘Se tu sarai accanto a me ,comunque, ti penserò sempre amico ’ 
Si sarebbero rincontrati un giorno, e lui gli sarebbe stato sempre accanto.
Lo sapeva.
          
 
 
 
                                                                                                                                                                                                                                                                            A John, perché sia ricordato.
    Alla sua ingiusta, prematura morte.
 Alle sue canzoni di pace, perché  diventino una realtà.
 A tutti quelli che amano John e sanno che ci è accanto.