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Autore: Ornyl    12/02/2013    0 recensioni
I'm Miss World,watch me break and watch me burn.
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Era finita,finalmente. Erano suonate le tredici e venti di quel cazzo di giovedì ed era finita,con l'ultima ora di latino.
Era finita e voleva farla finita con loro,quindi accese il telefono e mise le cuffie.
Era partita,da sola,Miss World delle Hole. 
Miss World,Live Through This.
E c'era una tizia in lacrime,una prom queen come tante. Diciamo la sua antitesi,va. 
Anche Courtney Love era la sua antitesi:bionda,figa e maledetta. Forse per questo l'adorava come una qualsiasi divinità scesa direttamente dall'Olimpo Kinderwhore degli anni 90,lei c'era nata e se l'era persi.

I am the girl you can't look you in the eye,I am the girl you know so sick I cannot try.

Era andata come andava ormai da tre anni,l'indifferenza totale.
Nè odio,nè amore,indifferenza. E cazzo come faceva male,soprattutto quando si impossessava delle sue mani e si graffiava le braccia,ed era piena di graffi rosa che poi sparivano.
E cazzo come faceva male quando anche le gambe eran piene di graffi,ed anche la pancia.
Ma andava bene,tutto sommato,come quell'interrogazione dell'ultima ora in cui aveva riusciuto a pararsi il culo.
Era andata dai,non uno sguardo nè un saluto,o almeno non ne aveva visti. Adesso attraversava l'agorà con le cuffie nelle orecchie e guardava davanti,circondata da sconosciuti che come lei raggiungevano la breve libertà pomeridiana attraverso quella porta a vetri che veniva lavata soltanto se veniva qualche personalità random. 
Eh beh,con le loro felpe e scarpe pastello e jeans azzurrini erano tutte molto graziose e unite.
Le PowerPuff Girls del Liceo,ce n'erano troppe e pazienza,lei faceva MojoJojo con il felpone da pusher e pazienza.
Non cambiava molto,rise ma se ne pentì perchè ridendo da sola l'avrebbero presa per pazza.

I am the girl you know so sick,I cannot try.
E quante volte aveva soffocato il cuscino tentando di soffocarsi,e le avevano detto di aprirsi di più.
E lei non si era aperta,non si era mostrata disponbile?
Sì o no? Lo avevi fatto? Ade rispondimi,lo avevi fatto o no?
L'aveva fatto,una due tre volte e niente,niente.
Ormai l'inferno era stato oltrepassato e si immischiava tra la folla di studenti che uscivano,con i loro Eastpack immacolati e le loro Lucky Bag del cazzo,tanto per far vedere che il papi è architetto dai. Poi sui motorini,qualche sigaretta,e affanculo a casa,aspettando il sabato per andare alla seratina.
Lei non aspettava nessun giorno in particolare,aspettava le notti e basta.
E stava bene dai.
E stava male,non è vero.
Io sto bene,io sto male.
Io non so come stare.
Io sto bene,io sto male e continuava a mentire.

Adesso si limitava a continuare a camminare,verso la fermata.
Li aveva lasciati alle spalle,non si era voltata perchè se si voltava era lei a cadere di nuovo all'inferno.
Ade stava a metà canzone,Ade andava alla fermata e guardava A. scorrere accanto a lei,silenzioso con lo sguardo basso,silenzioso senza nemmeno notarla.
A. ricordava il suo ex migliore amico,che si chiamava anche A.
A. e A. avevano per giunta gli stessi occhi e le stesse labbra,e a solo pensarci le veniva da piangere perchè voleva sotto sotto che tornasse.
A. attraversava e spariva dietro l'angolo,e ciao a domani.
No,nessun ciao.
Toccava a lei attraversare e mise in pausa la canzone,si guardò a destra e poi a sinistra e attraversò.
E Miss World voleva morire,voleva morire con certe pillole.
E Ade non voleva morire con le pillole,morire e basta,basta che morisse.
E Ade al funerale voleva Dumb dei Nirvana o Whatsername dei Green Day,basta che non piangessero perchè erano tutti ipocriti e basta,tutti uguali e basta,e tutti la odiavano e basta perchè lei si odiava e basta e non si bastava mai.
Doveva attraversare altri due metri,due metri alla fermata.
Là non si fermava mai nessuno,le macchine sfrecciavano e non si fermavano mai.
Poi ecco,ora o mai più e si erano fermati.
E adesso era ora di far ripartire la canzone.

I'm Miss World,watch me break and watch me burn.
A destra c'erano i gruppetti che parlottavano e ridacchiavano,ridacchiavano e parlottavano e lei li odiava tutti,tutti.
Odiava le loro risate,la loro serenità,la loro gioia di vivere da sedicenni poco intelligenti tutta fatta di risate sulle minchiate,su quelle facce pulite e lucide o magari truccate perfettamente.
Forse era invidiosa,molto invidiosa,e lo scambiava per odio.
In genere si odia qualcosa che fa male,giusto Ade?
E allora io odio te.
Odio te con le tue lacrime.
Odio te con la tua faccia rossa e gonfia di pianto.
Odio te con le tue unghia lunghe.
Odio te che con le unghia ti graffi,e odio anche i tuoi graffi che sono ovunque,braccia e gambe.
Odio le tue mani,Ade,odio quando le stringi a pugno e ti colpisci sulle gambe,vuoi farti i lividi,giusto Ade?
Ma sappi che odio anche la tua pelle,Ade,che non li fa vedere i tanto attesi lividi nè i graffi rosa e ti fa tenere tutto dentro,e ti odio anche perchè non sai vomitare tutto questo.
VOMITA BRUTTA STRONZA.
VOMITA E GIU' SOTTO IL BUS,SULLE STRISCE E FALLE DIVENTARE ROSA.
PREGA CHE FINISCA ADE.
PREGA CHE FINISCA,ADE.

Il bus sarebbe arrivato tardi,come al solito.
Intanto Miss World era finita.
E poi sarebbe andata a casa,avrebbe mangiato,si sarebbe depressa su Tumblr sperando di diventare una giapponese perfetta con le parti intime di una bambina e avrebbe studiato,poi il tè delle cinque e poi a nanna.
E sarebbe ricominciato tutto,Ade.
Ade si sentiva impotente,forse perchè lo era.
Ade impotente che skippava le canzoni sul telefono.
Ade impotente che si bruciava gli occhi con pc e lacrime e libri.
Ade che bruciava e basta,avrebbe voluto bruciare sotto le ruote del bus ma non ne aveva le palle.

I am the girl you know can't look you in the eye.
   
 
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