Neri alabastri rilucono nel fumoso velo
ch'ogni giorno riveste;
soffoca e opprime, sopendo i più alti pensieri
dell'animo umano vestigia e immago.
Tutto sembra sprofondare nel baratro
ed ogni appiglio è perso.
Il mondo muore, marcescente e iniquo
e gioia dipinta è quella sul suo volto!
Ogni speranza appare perduta:
rimorto è di nuovo l'amore, ora ridotto
a una mera maschera, un'ipocrita beltà.
Amicizia, stupore, immaginazione;
giace supino il loro corpo
ai piedi della Morte Civile,
di conquistatrice il mondo.
Voci stridono nel silenzio
urla di ingiustizia e soprusi.
Anime sole affievoliscono il loro splendore,
sconsolate nella più nera rassegnazione.
Nascosta, rubata
è la luce del mondo:
speranza ancor vive in chi fiero s'erge
sopra ogni corrotta virtù.
Unitevi, o fratelli: del cambiamento è giunta l'ora.
Lasciate che le nuvole si diradino
mostrando i timidi raggi del sole: che questi
possano risplendere con tutta la loro forza!
Unite la vostra voce alla mia, ruggite
la opprimente stanchezza, il vostro insoddisfatto desiderio
di retta giustizia e di osannata virtù.