N.B. non conosco i genitori
di Kami e dunque ho provato ad immaginarmeli, questi fatti sono puramente inventati.
“Come stai, Kami?”
“Abbastanza bene”
“ Bella roba, un raffreddore a natale”
“Come ogni anno”
[occhi che si appannano]
“Sai, Kozi, i miei genitori mi consideravano una disgrazia”
“Kami, noi non siamo i tuoi genitori”
[una mano saetta verso la guancia del malato, che stringe le palpebre inconsciamente]
[la mano carezza rapita la guancia pallida]
“Quando mia madre faceva quel gesto era solo per darmi un ceffone”
“Tua madre non è qui. Ora ci sono solo io”
“Mi basta largamente”
[Kozi s’inchina col suo scatto che lo contraddistingue]
[bocche che s’incontrano, piccolo schiocco, occhi sgranati]
“Kozi… ti avrò attaccato il raffreddore”
[occhi languidi dovuti al malanno]
“Non m’importa, Kami… non è nulla di grave”
“Come stai, Kami?”
“Abbastanza bene”
“Bella roba, ammalarti così all’inizio dell’estate”
“Ma non è Natale, e non è un raffreddore”
[occhi che si appannano]
“Sai, Kozi, credo che i miei genitori mi abbiano dimenticato”
“Kami, noi non siamo i tuoi genitori, te l’ho già detto”
[una mano saetta verso la guancia del malato, che la segue con gli occhi]
[la mano carezza rapita la guancia pallida]
“Quando mia madre faceva quel gesto…”
“… era solo per darti un ceffone… ma tua madre non è qui. Ci sono solo io”
“Per sempre, Kozi?”
“Per sempre”
[Kozi s’inchina col suo scatto che lo contraddistingue]
[bocche che s’incontrano, piccolo schiocco, occhi rilassati]
“Kozi… ti avrò attaccato…”
“Kami... questo non è un raffreddore”
[palpebre che si abbassano dovute al malanno]
[destinate a non riaprirsi]
“Comunque… non m’importa, Kami…”
[lacrima che scende veloce e cade nella palpebra chiusa dell’altro]
“… Non è nulla di grave”