Io, lei e il gatto
Dannate ronde, che senso ha farle ancora?
La Push non è più terra di vampiri.
I mostri esistono ancora?
Noi.
Spalanco la porta della camera e lei è in ginocchio sul
letto,
Mi sorride e poi torna a guardarlo.
“Aveva freddo di là in sala, Jake.”
“Ma se ha la pelliccia.”
“Anche tu, ma mica ti lascio dormire per strada.”
Sorride e l’accarezza dietro le orecchie.
Gatto bastardo.
Mi avvicino e mi soffia contro.
Sbuffo e la bacio.
“Ma deve stare proprio sul letto?” Chiedo.
“Dipende. Vuoi usare il letto per scopi più
nobili?”
“Molto nobili.”
Ride. Dio, sono fortunato ad averla, gatto escluso.
“Raccontami una
storia, Jake.”
Afferra la mia mano
e sento il suo calore.
Guardo la gente
passarci accanto,
incuranti.
È così che accade,
la vita scorre e poi, in un attimo
tutto cambia.
Come l’attimo in cui
mi ha sorriso la prima volta.
“Non sono bravo a
raccontare storie.”
“Allora ti va di
ascoltarne una?”
Annuisco.
“C’era una volta un
ragazzo….”
“Che voleva
diventare un bambino vero?”
Rido e lei alza gli
occhi al cielo.
“No, era solo
arrogante e presuntuoso.”
“Ma c’era una
principessa per cui era perfetto.”
“O forse lei era
perfetta per lui.”
Sorrido ancora.
Succede sempre da
quando c’è lei.
“Per niente, ha un
gatto.”
Poso a terra la sua valigia e lei
mi guarda.
“E ricordati di dargli da mangiare, ma non il pollo, non
gli piace e…”
“Adesso devo anche fargli scegliere il
menù?”
“È un gatto raffinato.”
Scuoto la testa e lei si morde le labbra.
“Mi mancherai.”
L’abbraccio.
“È solo per un mese.”
Sussurro.
Magari finirò per crederci anche io,
credere che lei sia diversa, credere che questo non sia
un addio.
Annuisce e i capelli biondi le coprono il viso.
“Ti amo.”
“Lo so.”
Afferra la valigia e mi guarda.
“Se quando torno non l’hai ucciso ti sposo,
Jake.”
Sgrano gli occhi. “Scherzi?”
“No, ti amo, mica scappo.”
Angolo autrice.
Che succede a mettere insieme un
autrice pazza, che
risponde a una sfida nata su facebook: Gruppo
Lampo Flash
Contest! e tre foto, come quelle che vedete
all’inizio?
Un universo alternativo per Jacob Black.
Spero vi strappi una risata.
Con affetto
Noemi