Lo avevano lasciato lì. Non gli avevano detto nulla. Non gli avevano promesso nulla. Probabilmente ora stavano parlando con Thor che sarebbe stato la su rovina. In quel momento la porta si aprì e Thor fece il suo ingresso, un sorriso ebete sul volto. Loki strinse i pugni. Lo odiava.
-Sono felice per te Loki. Sono felice che tu abbia finalmente trovato quello che io ho scoperto in Jane. – Loki lo guardò basito.
-Che cosa vuoi dire?- chiese.
-Ti aiuterò.- Loki fece un sorriso spento.
-Come mi aiutasti all’epoca dei miei primi figli?- Thor scosse la testa.
-Questa volta sono dalla tua parte.- Loki abbassò il capo e sorrise. Un sorriso tirato e sincero.
-Grazie.- sussurrò. Thor annuì e lasciò la stanza.

Camminava come un leone in gabbia. Se Thanos avesse scoperto la sua richiesta d’aiuto li avrebbe uccisi. Più i giorni passavano più Loki si chiudeva in se stesso, terrorizzato. Stark era l’unico ce riuscisse ad immaginare il terrore del dio. Suo figlio non era ancora nato a già lui lo amava alla follia. Loki sorrideva quando lo vedeva entrare nella sua stanza solare. Uno di quei giorni Loki scoppiò a ridere facendo incupire Stark.
-Che hai da ridere Bambi?- Loki scosse il capo e sorrise, lo sguardo spento.
-Sei uguale a me Stark. Anche io ero al settimo cielo quando me lo disse. Thor mi credeva morto e per questo ero convinto che non li avrebbe portati via da me.- Stark alzò un sopracciglio.
-Ogni padre sarebbe felice della nascita del proprio figlio.- Loki annuì. Stark si girò e fece per andarsene.
-Non trovi strano Stark, che da tanta morte causata, possa nascere qualcosa di così puro?- Stark si girò di scatto.
-Esci dalla mia mente!!- Loki alzò le mani.
-Non ho più i miei poteri Satrk. Era ciò che pensavo. Ho ucciso Stark. Ho goito uccidendo. Ma tutto è cambiato da quando li ho trovati.- abbassò il capo. – avrei voluto non doverlo fare. Avrei voluto non uccidere tutti quei Midgardiani, ma la loro vita mi era sembrata più importante. Preferirei morir che saperli nelle mani di Thanos.- Stark lo guardò stupito. Tutti lo credevano pazzo ma ragionava come lui. Gli sorrise rincuorando un poco il dio caduto.
-Quanti anni dovrebbe avere?- Loki lo guardò con un sopracciglio alzato, senza capire.
-Tuo figlio, Sigel.- Loki annuì e Stark vide il suo sguardo velarsi di lacrime. Tra loro calò il silenzio interrotto dopo qualche minuto dal dio.
-Sette.- Stark gli sorrise e lasciò la sala senza che Loki se ne accorgesse. Rogers gli andò incontro.
-Che ti ha detto quel pazzo?- Stark lo guardò stuoito.
-Quell’uomo non è pazzo.- Rogers lo guardò allontanarsi. Stranito.

Loki stava dormendo nella stanza che lo S.H.I.E.L.D. gli aveva messo a disposizione. Stark aveva fatto pressioni per trattarlo come un essere umano. Per la prima volta dopo mesi cedette alla stanchezza. La fase Onirica lo prese con se e Loki si ritrovò a viaggiare per i mondi. Atterrò di schiena in una cella buia. Due fagotti per terra lo fece sbiancare. Una risata alle sua spalle trasalire. Si girò di scatto e si trovò davanti gli occhi rossi di Thanos. Loki indietreggiò.
-Lasciali andare. Lasciali andare, loro non centrano nulla.- Thanos rise crudelmente.
-Non mi hai portato il Tesseract. Non hai piegato Midgard. Mi hai deluso Loki. E per questo prenderò loro come pagamento.- Alzò la mano e con un urlo il fagotto più piccolo si alzò a sedere. Una luce tenue filtrava da una finestra illuminando ciò che Loki non avrebbe mai voluto vedere. Il viso di Sigel era sfigurato dal dolore e la parte sinistra del voto era solcata da una ferita aperta. La gamba destra era in una posizione contorta dal ginocchio in giù evidentemente fratturata. Le braccia del bambino erano solcate da taglie ed alcune dita erano state calpestate. Il bambino fece per aprire le ali ma gemette ricadendo di faccia sul pavimento. Loki inorridì. L’ala destra era parzialmente staccata dalla schiena mentre la sinistra era rotta e fuori asse. L’uomo si girò verso Thanos e strinse i pugni.
-Tu! Loro non centrano nulla! Lasciali!.- Thanos rise e Loki urlò. Urlò con tutto il fiato che aveva in gola ed una luce bianca partì dal suo corpo allontanando Thanos da suo figlio. Loki si inginocchiò davanti al bambino e lo prese in braccio. Gli accarezzò il capo e gli baciò la fronte.
-Verrò a prenderti Sigel, è una promessa.- Loki si sentì scrollare le spalle e vide la stanza sbiadirsi sempre più. Stark e Thor stavano cercando di svegliarlo scuotendolo e prendendolo a sberle. Il dio aprì gli occhi e urlò. Thor gli strinse le spalle e gli sorrise.
-Era un incubo Loki, solo un incubo.- Rogers accese la luce ed inorridì. Stark lasciò Loki e fece un passo indietro. Loki abbassò il capo e vide: un’enorme macchi di sangue si spandeva sulla sua maglia. Sangue del suo sangue. Il sangue di suo figlio. Il dio alzò il viso al cielo ed urlò tutto il suo dolore.

Da quel giorno Loki impazzì. Camminava in cerchio nella stanza e non chiudeva occhio. Il buio lo terrorizzava perché vedeva tra le tenebre i due fagotti di quella notte. Thor tentava si riportarlo alla realtà, senza successo. Erano passate due settimane e Stark decise di provare a riportarlo in se. Aprì la porta e Loki non fece caso a lui continuando a camminare per la stanza.
-Hei piccolo cervo.- Loki non lo guardò. Stark si appoggiò al tavolo e si portò indietro i capelli sospirando. Lo guardò camminare ancora per dieci minuti. Si alzò e prese le braccia dell’uomo e lo spinse contro il muro. Loki lo fissava con gli occhi spenti.
-Ora ascoltami bene Bambi!.- Loki abbassò gli occhi e Tony lo scosse per farsi guardare.
-Guardami!- Loki alzò lo sguardo.- devi riprenderti Loki! Se rimani in queste condizioni non riuscirai mai a salvarli!- Loki piegò la testa verso la spalla destra gurdandolo stranito.
-Maledizione Loki! Riprenditi!- lo spinse a terra ed uscì sbattendo la porta. Loki fissò la porta poi si alzò e ricominciò a camminare.

Tony stava bevendo il suo caffè fissando Thor fino a quando non riuscì più a trattenersi.
-Si può sapere che cosa gli è successo?- Thor sospirò e poggiò la sua birra.
-È complicato…- Tony sbatté la tazza a terra.
-Loki è impazzito, e tra le mani di Thanos c’è la vita di un bambino. Che cosa è successo?- Thor sospirò e si poggiò allo schienale.
-Quando dormiamo noi Asgardiani entriamo nelle Fase Onirica. Mentre dormiamo il nostro spirito viaggia per i mondi ed alcune volte ci fermiamo quando qualcuno ci chiama. Non so cosa abbia visto Loki ,a ciò che succede nella Fase Onirica è reale e si ripercuote sul nostro corpo. Se per esempio fosse stato azzannato da un lupo avrebbe avuto le ferite dello spirito.- Stark abbassò gli occhi.
-Non era ferito. Di chi era allora quel sangue?- Thor alzò le spalle.
-Per farlo impazzire così.. temo sia quello di Sigel o di Samoi.- Stark spalancò la bocca.
-E lo dici con questa leggerezza?- si azlò di scatto e sparì alla vista del dio del tuono.

Tony spalancò la porta e si fiondò aull’uscio.
-Loki- il dio lo guardò con gli occhi spenti. – sono sicuro Loki. Sono sicuro che siano ancora vivi.- lo sguardo del dio si illuminò.
-Come fai a dirlo?- gli sussurrò. Tony gli posò una mano sulla spalla.
-Tu che dici? Saresti ancora vivo altrimenti? Te lo avrebbe fatto sapere e tu non saresti qui.- Loki strinse i pugni. Tony gli sorrise.
-Avevi ragione Loki. Io e te siamo uguali.- Loki lo guardò uscire. Tony si fermò sulla porta.
-Ti aiuterò Loki, a qualunque costo. Tu però devi scoprire dove sono. Ti aiuteremo.-



note:
ciao a tutti... okayy non uccidetemi vi prego!! Forse sono stata un po' cattiva con Loki ma è stato più forte di me nonostante sia il mio preferito...
spero vi sia piaciuto e fatemi sapere cosa ne pensate!
Al prossimo capitolo!