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Autore: BloodyMoon    01/09/2007    2 recensioni
Modi di dire, modi di amare: Diverse storie per raccontare di amori ed emozioni attraverso proverbi e modi di dire. Dopotutto, omnia vincit amor. O quasi...
#02: «E' successo solo una volta, Sirius, se la cosa può farti sentire meglio... [...] E poi Severus non è così male.»
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash | Personaggi: Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: Remus/Sirius
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Attenzione! Questa storia tratta di omossessualità e accenni a threesome. Se queste tematiche non sono di vostro interesse siete pregati di non leggere. Per tutti gli altri: Buona Lettura.

Purtroppo non credo di essere particolarmente brava a descrivere Remus e Sirius, forse perché non ho scritto praticamente alcuna fanfiction su di loro… È che sono una coppia talmente canon che non trovo molti spunti per loro. Questa volta però ho avuto l’illuminazione, se così vogliamo dire, ringraziamo i proverbi =P
Ringrazio (in ordine di apparizione) Eneri_Mess, Bree, Hendora, lilyj.
Grazie infinite. Spero gradirete anche questa, sebbene completamente diversa dalla precedente ^^” compresa la lunghezza: una bella one-shot dopo tanto tempo! Un bacio a tutti, soprattutto a chi recensisce, ma – sì, dai, sono troppo buona – anche a chi legge soltanto e a chi salta proprio le mie storie xD




“Le braccia strette forte al petto in segno di chiusura
Quell'espressione, il broncio tipico
Che non hai perso mai
Davanti a un cappuccino
Assaggi la sua schiuma
E vagamente erotico con gli occhi assaggio te.”

(“Primavera non è più” — Tiziano Ferro)



Can dell'ortolano non mangia la lattuga e non la lascia mangiar agli altri


«Come hai potuto, Remus?!» Sirius urla, incredulo e indignato.

«Mi dispiace, Sirius, non avrei voluto che lo scoprissi in questo modo...» Remus sposta lo sguardo su un punto indefinito poco sopra la spalla di Sirius, non riuscendo a sostenere i suoi occhi grigi, che sembrano color del fumo più fitto, una nebbia che li separa, di nuovo dopo tanto tempo.

«Snivellus, Remus. Come hai potuto proprio con lui?» Sirius non stacca gli occhi dalla figura del Licantropo, che ora alza gli occhi al cielo.

«Sei stato via per dodici anni, e io ti credevo colpevole della morte di Lily e James. Credi davvero che avrei potuto aspettarti ancora?» ribatte Remus, assottigliando gli occhi.

«No. Ma questo forse potrei anche capirlo; accettarlo, persino... ma perché proprio con lui?!» continua Sirius, la bocca corrucciata nel broncio tipico dei bambini, per poi guardarlo con occhi supplichevoli, quasi pregandolo di saltar fuori dicendo che in realtà è tutto uno scherzo, un pesce d'aprile nonostante il mese non sia decisamente il più adatto.

«E' successo solo una volta, Sirius, se la cosa può farti sentire meglio...» inizia il Licantropo, mentre l'Animagus inarca un sopracciglio, incrociando le braccia al petto, in segno di chiusura, allontanamento.

«...E poi Severus non è così male.» riprende con noncuranza, facendo un tranquillo gesto della mano, come a sottolineare la veridicità delle sue parole.

Sirius non può che sgranare gli occhi e fissarli, sconvolto, su Remus e lasciar ricadere le braccia, probabilmente la forza che l'abbandona, o il cervello che ha smesso di mandare segnali al resto del corpo.

«Cosa?!» Il suono esce eccessivamente stridulo, per il solito Sirius virile e sicuro di sé. «Potrei vomitare…» Nuovamente il broncio fa la sua comparsa sulle labbra dell'Animagus, mentre distoglie ancora una volta lo sguardo. Ma questa volta le braccia sono lasciate lungo i fianchi; forse un passo verso il riavvicinamento.

Incoraggiato, Remus si avvicina, lentamente, di qualche passo, quel tanto che basta per ritrovarsi di fronte al suo compagno, guardandolo dal basso di qualche centimetro, com'è sempre stato. Con gli occhi ambrati percorre ogni singolo centimetro del viso di Sirius, lentamente, come a non volersi perdere niente, come a volerlo riscoprire, fino a soffermarsi sulle sue labbra, sulle quali si avventa poco dopo.

Chiaramente ancora offeso, ma per nulla restio a placa fino a raggiungere uno stadio di dolcezza.

«Stai cercando di farti perdonare?» mugugna Sirius, posando le mani sui fianchi dell'altro uomo, in un gesto possessivo ma altrettanto tenero.

«Direi proprio di sì. E poi si sta avvicinando la luna piena...» commenta il licantropo, eloquente, circondandogli il collo con le braccia, e parlando direttamente al suo orecchio. E Sirius può giurare di averlo sentito fare le fusa.

Lo avvicina improvvisamente a sé, facendo scontrare i loro bacini.

«Non voglio che tu abbia ancora incontri ravvicinati con Snivellus, non te lo permetto...» Possessiva è la frase che viene pronunciata in un sussurro, mettendo in mostra i canini, lo sguardo predatore, così come la presa sull'altro, che si fa più pressante.

Un momento di silenzio segue quelle parole, mentre Remus si rilassa tra le sue braccia.

Improvvisamente un pensiero lo colpisce, un'idea. E la esprime al suo compagno con espressione seria, quasi innocente, ma con un'occhiata più approfondita si potrebbe certamente leggere divertimento nei suoi occhi ambrati.

«Che ne dici di un ménage à trois?»




Note: Remus è un pochino OoC, probabilmente, per la sua proposta (infatti l’ho messo tra le avvertenze), ma diciamo che si avvicina la luna piena e gli istinti prendono il sopravvento xD
E poi, avete avuto anche voi l’immagine di un Sev vestito da lattuga?! Io sì, e sto ancora ridendo! XD

  
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