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Autore: howtimeflies    12/02/2013    3 recensioni
Chris Colfer arriva ai SAG Awards accompagnato da un ragazzo con il quale si scambia un fugace bacio ripreso ovviamente dai paparazzi. Nessuno conosce l'identità del suo accompagnatore e questo mette in crisi la persona più isospettabile di tutti: il suo migliore amico Darren. [...]La verità era che desiderava solo scappare a quel punto. O dimenticare. O tornare in dietro nel tempo, al giorno il cui tutto era cominciato così…con un semplice sguardo.[...]
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Author's Corner
 
Salve a tutti! Oook so che sono molto in ritardo visto che la riot c'è stata tipo una settimana fa ma...capitemi per me è stato un colpo sapere che Chris ha baciato un ragazzo ai SAG Avards di fronte a un botto di paparazzi mentre Darren era da qualche parte nei dintorni! *my CrissColfer feelings :c*

Anyway, finite le scorte di Klainex (che non credevo avrei mai utilizzato per la CC) e i kili di gelato al cioccolato per addolcire la pillola, sono stata davvero felice che il nostro Chris abbia trovato qualcuno (perchè se ci si fa vedere in giro vuol dire che deve essere una cosa seria...) quindi sono automaticamente sfociata in una, al quanto angst, one-shot incentrata, di fatto, più su Darren che sulla CC.

Spero comunque che vi sia piaccia :3 perchè i sentimenti di Darren sono un po' i miei, nel momento in cui ho visto questo video: (
http://www.youtube.com/watch?v=1NYCZuUaXjQ)
Chiara :)


 
 
What’s wrong with me? Did I fall in love?

 

“Lui è Will. E’…un mio amico.” Disse Chris sorridendo gentilmente, affiancato dal suo ragazzo.

“Piacere. Darren…Darren Criss.” rispose il moro stringendo la mano che l’altro gli aveva posto, accompagnato da un sorriso sincero.


 
Darren chiuse lentamente la porta del suo appartamento e si lasciò cadere al suolo, la schiena a contatto con il legno freddo. Dopo ciò che aveva visto tutto intorno a lui pareva essersi bloccato, come se qualcuno avesse premuto un pulsante e avesse messo in pausa la sua vita…ferma ancora a quel momento. Rimanevano solo una tremenda sensazione di vuoto e il silenzio opprimente della sua stessa dimora.

Che cosa aveva di sbagliato?

Quella domanda gli attanagliava la mente da troppo tempo ormai.

La verità era che desiderava solo scappare a quel punto.

O dimenticare.

O tornare in dietro nel tempo, al giorno il cui tutto era cominciato così…con un semplice sguardo.

Il giorno in cui tutto era cambiato.

Il giorno in cui Christopher Colfer era entrato nella sua vita.


 
“Allora, come vi siete conosciuti?” chiese il moro.

“Oh, ci siamo incontrati a Disneyland quando Chri-” Will venne interrotto proprio dal controtenore, che lo afferrò per un braccio e lo trascinò via, biascicando qualche vaga scusa seguita da un: “A dopo Dare!” ovvero l’ultima parola che udì da lui  per tutta la serata. Il ragazzo riccio, confuso, lo vide allontanarsi tra la folla, poi sorrise nuovamente prima di raggiungere gli altri membri del cast.


 
Un rumore fastidioso e stridulo invase i suoi timpani ritraendolo da quei pensieri confusionali.
Il suo cellulare squillava quasi incessantemente da quando aveva lasciato l’after-party in onore dei SAG Awards: aveva salutato tutti frettolosamente e si era infilato nella prima limousine disponibile dimenticandosi perfino del suo amico Joey.

Che cosa aveva di sbagliato?

Si sfilò da una tasca il suo i-Phone nel tentativo di spegnerlo e così mettere fine al suo forte mal di testa, un misto di alcol e tristezza, per poi leggere con amarezza il nome scritto sul display: Chris.

Cinque minuscole lettere che non avevano alcun bisogno di essere affiancate da un cognome per farsi riconoscere tra mille altre. O almeno…non per Darren.

Osservò ancora per qualche secondo i caratteri lampeggianti sullo schermo prima di rifiutare, con il cuore pesante, la chiamata.
 


“Hai visto come sono teneri?” chiese Lea, spuntando improvvisamente alle spalle del moro, radiosa e sorridente come sempre.

“Chi?”

“Ma Chris e Will ovviamente! Non li hai visti che dolci? Scommetto che si sono conosciuti nel suo viaggio in Francia e deve essere una cosa seria se lo ha portato con sé anche questa sera! Secondo te?”

Darren si voltò seguendo lo sguardo luminoso della collega e vide Chris intento a sedersi vicino al ragazzo, che poco prima gli era stato presentato come suo nuovo  amico, mentre parlavano e ridevano serenamente, lanciandosi sguardi dolci e intensi…sguardi che aveva visto illuminare il viso del controtenore solo ed esclusivamente sul set, nei panni di Kurt.

“Devono esser diventati grandi amici in poco tempo…” rispose in fine, cercando di convincere più sé stesso che la ragazza.

Lea lo guardò, leggermente confusa: “Ma come? Non sai che Will è il su-” venne interrotta da Dianna che la prese per mano e la portò via vaneggiando su un certo ragazzo che aveva avvistato, lasciando il moro nuovamente confuso.



Il telefono tornò a squillare e il moro sospirò stancamente aprendo i primi bottoni della camicia bianca per poi sfilare dal collo il papillon nero.

Tra lui e Chris era scattata una forte intesa sin dal primo momento i cui si erano conosciuti e lui stesso lo aveva invitato a cena quella sera. Quel bellissimo ragazzo seduto a poche sedie da lui era un attore, un cantante, uno scrittore…ma soprattutto era il suo migliore amico e tra di loro non c’erano mai stati segreti di alcun genere.

Ecco per quale motivo il moro non riusciva a capacitarsi del fatto che avesse potuto nascondergli una cosa importante come un fidanzato, chissà poi per quanto tempo…


 
“Ehi Dare…non starai esagerando un pochino?” chiede Joey, con una nota di preoccupazione nella voce, fissando il suo migliore amico buttare giù il sesto bicchiere di vodka.

“…Che?” rispose Darren che ormai non riusciva quasi più a distinguere la fantasia dalla realtà.

L’ immaginazione gli stava regalando meravigliosi scenari di lui e Chris avvinghiati l’uno all’altro, distesi proprio sopra il tavolo sul quale stava mangiando, che si baciavano con passione e desiderio mentre tutti nella sala li guardavano allibiti.

La realtà invece lo colpiva duramente in viso con la pura verità dei fatti: quei sguardi, quelle risate, i movimenti…tutto tra il controtenore e il suo accompagnatore sembrava gridare al mondo che fossero molto più di due semplici amici.

Tutto questo non avrebbe dovuto toccarlo minimamente e invece lo stava facendo lentamente precipitare in un vortice di sensazioni, che gli opprimevano mente e corpo. Si sentiva irrazionalmente arrabbiato ma anche sorprendentemente  triste, era felice ma anche deluso…non riusciva più a sentire ciò che il cuore cercava di dirgli.

O forse era solo colpa dell’alcol che gli impediva di ascoltare…


 
Sarebbe volentieri rimasto lì, seduto a terra nell’ingresso del suo appartamento, ma aveva bisogno di fare una doccia e soprattutto di dormire. Doveva riflettere meglio su cosa diavolo gli era preso da spingerlo a scappare in quel modo dopo aver visto Chris e-

“Dare! Aprimi!” una voce cristallina e famigliare lo spinse nuovamente a focalizzare la sua attenzione sulla realtà, non si era neanche accorto che il campanello era stato suonato già due volte “Darren! Perché non rispondi alle mie chiamate e sei praticamente fuggito dalla festa prima? Stai bene? Ho incontrato Joey, sembrava molto preoccupato e mi ha detto che hai bevuto un po’…aprimi!”

Il moro non aveva alcuna voglia di vederlo ne di parlare con lui.

Non si sarebbe mosso di lì.

Non aveva alcuna intenzione di aprire a-

“Finalmente!” esclamò con il fiato corto quando Darren aprì lentamente la porta d'ingresso, mentre lo guardava come una madre che aveva appena ritrovato suo figlio.

Il suo migliore amico era più bello e preoccupato che mai: indossava ancora lo smoking elegante e scuro, un ciuffo ribelle di capelli gli accarezzava la fronte, velata di sudore, che gli regalava un aspetto meravigliosamente pieno di vita.

Praticamente l’esatto opposto di Darren in quel momento.

 “Perché mi stai evitando?”  occhi verde-azzurri pieni di preoccupazione e delusione.

Darren lo guardò negli occhi per un’ultima volta prima di pentirsi della scelta appena compiuta e quindi apprestarsi a chiudere la porta di nuovo.

“C-Che fai Dare?” un piede avvolto in una scarpa nera e lucida bloccò l’uscio giusto in tempo “Che cos’hai?” chiese dolcemente, entrando finalmente in casa dell’amico.

Una volta dentro vide alla luce il volto dell’altro e gli parve di contemplarne il fantasma: aveva i vestiti, una volta eleganti, stropicciati; i capelli sconvolti e gli occhi color ambra ricolmi di una tale tristezza e confusione che arrivò a domandarsi se per caso avesse sbagliato persona.

Quello non era il suo Darren…

Darren Criss era il ragazzo coglione, pazzo e adorabile che lui aveva amato con tutto il cuore sin dalla prima volta che si erano conosciuti.

…dov’era in quel momento?

“Ho fatto qualcosa di sbagliato?” il suo tono era ormai preoccupato e triste.

L’oggetto delle sue attenzioni non sembrava minimamente incline a rispondere…o a spiccicare parola, continuava semplicemente a fissare il pavimento rimanendo appoggiato allo stipite dell’ingresso in modo piuttosto malfermo. Il brunetto fece qualche passo avanti e gli pose una mano sulla guancia per accarezzarla, il moro chiuse gli occhi beandosi semplicemente di quel tocco gentile.

Rimasero in quella posizione per alcuni istanti prima che il controtenore si accorgesse delle lacrime silenziose che rigavano le guance dell’altro, cercando disperatamente di scivolare via da quegli occhi così espressivi e così trasparenti.

“Ehi…no…vuoi dirmi che ti succede?” sussurrò ancora delicatamente.

“I-Io…Chris-” si gettò tra le braccia del controtenore e lo strinse disperatamente come mai aveva fatto “I-Io, scusami ti prego…non volevo…oddio non so nemmeno io cosa voglio! Ero solo così arrabbiato e poi ti ho visto…tu…e lui…e-”

“Ehi, no aspetta un momento!” Chris sciolse l’abbraccio e lo guardò confuso e sorpreso “Che cosa hai visto?”
 


Le sue compagne di cast continuavano a cantare  in coro mentre i ragazzi stappavano bottiglie dalla quantità quasi illegale di spumante. In tutto quel mix di persone, bibite e musica però, Darren cercava solo una persona: Chris.

Lo aveva perso di vista dopo le premiazioni e voleva assolutamente parlargli di questa romantica scena tra Kurt e Blaine che avrebbero girato nel prossimo episodio di Glee, di cui era appena stato messo al corrente, e inoltre voleva festeggiare insieme a lui ma…non riusciva a trovarlo da nessuna parte.

Aveva giusto appena chiesto a, una particolarmente brilla, Lea se lo aveva visto quando si voltò e lo adocchiò aggirarsi vicino a un gruppo di fotografi, sempre seguito da Will come un cagnolino. Appena lo vide, un enorme sorriso si fece involontariamente strada sul suo viso e affrettò immediatamente il passo, impaziente di parlare con lui finchè non assisstette una scena che gli fece gelare il sangue: il suo migliore amico era appena fuggito dai fotografi non prima di aver stampato un bacio sulle labbra del suo accompagnatore.

Improvvisamente il mondo si fermò e la vista del moro si appannò. Non riusciva più a respirare o parlare…non arrivava più a comprendere nulla di ciò che gli stava succedendo.

Sentì solo l’unico e inevitabile suono del suo cuore che andava in mille pezzi.


 
“Tu…hai baciato il tuo amico Will.” Esclamò in fine Darren, in un sospiro esasperato e deluso.

Chris lo guardò più sorpreso di prima: “C-Cosa?”

“Ti ho visto baciare Will…prima i-io…ti stavo cercando per parlarti e…ti ho visto e non sono riuscito a trattenermi, dovevo andare via io…non ce l’ho fatta scusami!” le lacrime continuavano a cadere lente e inesorabili da quegli occhi così brillanti e caldi.

“Perdonami...” disse improvvisamente il controtenore attirando l’attenzione del moro, che alzò lo sguardo di scatto, incredulo “Scusami ma…sembravi così felice e spensierato che…non lo so, non ho avuto il coraggio di dirti la verità..” abbassò lo sguardo, colto da un improvviso interesse per il pavimento.

“Quindi è vero? Mi hai mentito? L-Lui è…” continuò deluso, strofinandosi le guance e con la manica del completo da sera che indossava ancora anche lui.

“Si…Will e io siamo fidanzati da un mese ormai…” sussurrò grave, quasi come se ne vergognasse.

“E tu l’hai tranquillamente detto a tutti quanti tranne che a me? Perché non hai avuto il coraggio??” replicò con amarezza, alzando involontariamente il tono della voce, ricordando le parole di Lea.

“I-Io…beh si ma-”

“Perché? Perché non me lo hai detto? Dovevo essere il primo a saperlo!”

Chris lo guardò un attimo confuso e poi rispose con tono violato: “Dovevo? Scusami se non volevo esattamente gridare ai quattro venti che per una volta un ragazzo è davvero interessato a me!”

Will?? Ah si, si vede eccome! Non fa altro che seguirti come un cagnolino!”

“Questa è cattiveria! Tu non lo conosci nemmeno!”

“Ma conosco te e so che ti meriti di meglio!”

Il meglio per me? Ma di cosa parli Darren? Cosa ne sai tu di cosa è meglio per me? Sei mio amico ma non devo rendere conto di tutto ciò che faccio a te!”

Ok, forse aveva un tantino esagerato…

“Beh scusami se non mi reputi degno di conoscere queste informazioni così top secret da condividerle senza problemi con chiunque altro!

“Allora è per questo che sei arrabbiato!” ora anche il suo tono di voce era più alto.

“Non sono arrabbiato!” rispose il moro con il tono di un bambino furioso.

“Oh, si che lo sei Darren!” ribatté con insistenza, puntando involontariamente il dito indice sul petto del suo interlocutore.

“Perché non me l’hai detto?”

“Perché sei geloso?”

“Non sono geloso!”

“Beh non sembra proprio-”

“Perché io ti amo idiota!” urlò Darren, tirandosi angosciosamente i capelli con entrambe le mani, indietreggiando fino ad avere le spalle al muro.

Chris si zittì immediatamente e rimase immobile, a bocca aperta, osservandolo completamente allibito.

 

Non poteva aver capito bene.


“C-Cosa? M-Ma Dare tu…sei etero…”  

Il moro lo guardò ferito: “Etero?” mosse un passo avanti “Cosa credi che mi importi delle etichette? So solo che quando sono insieme a te vorrei mandare tutto a puttane e…” si avvicinò a una spanna dal viso dell’altro con un solo passo in più e pose entrambe le mani sulle guance pallide del ragazzo di fronte a sé “…e non dirmi che non provi lo stesso perché riesco a sentire che anche tu ci sei dentro quanto lo sono io…”

“Perché non me l’hai detto prima?” sussurrò controtenore, praticamente sulle labbra del moro, guardandolo profondamente negli occhi ancora lucidi.

“Non volevo rovinare la nostra amicizia con i miei dubbi! E inoltre credevo che il desiderio di uccidere quello stupido ragazzo fosse dovuto al fatto che passavi tutto il tempo con lui ma…quando ti ho visto baciarlo, ho capito quale razza di idiota sono stato fino ad ora a non dirti ciò che voglio davvero…”

"E cosa vuoi davvero?" Chris lo guardò in viso: una strana luce animava l’ambra dei suoi occhi e dava loro vita come non aveva mai visto. All’interno di questi improvvisamente capì tutto: tutte le parole non dette, troppi sguardi evitati, troppi segnali ignorati… semplicemente troppo per lui.

Ma soprattutto riuscì finalmente a comprendere cosa fosse quella luce perpetua che animava gli occhi del moro ogni volta che erano insieme: un desiderio nascosto, una domanda sopita nel profondo del suo cuore.

Lì dove, paradossalmente, solo lui era in grado di arrivare.

Chris alzò entrambe le braccia e accarezzò lentamente i polsi dell’altro, rimasti fermi all’altezza del suo viso, poi li afferrò delicatamente e li spostò sui propri fianchi. Una lacrima solitaria segnava l’ultimo rivolo salato sulle guance di Darren e il controtenore gli portò le braccia dietro il collo, facendo sfiorare i loro nasi, lentamente.

Darren chiuse gli occhi per un momento: “E-e…Will?” chiese con una nota di sospetto nella voce rialzando le palpebre.

Il controtenore lo guardò e sorrise spontaneamente: “Hai appena detto di amarmi.”

“Si lo so ma-”

“Non aspettavo altro che tu lo facessi! Proprio in questo momento non riesco a trattenere l’impulso irrefrenabile di baciarti e tu sei preoccupato per Will?” rise limpidamente “Non significa più nulla per me dal momento in cui mi hai detto la cosa più bella che avresti mai potuto dirmi e-” il resto della frase perse importanza quando il suo viso fu catturato da un paio di labbra che non esitarono a farsi avanti.

Si baciarono una, due, tre volte prima che la lingua di Darren chiedesse silenziosamente il permesso di entrare.

Permesso ovviamente accordato con piacere.

Chris spostò involontariamente la mano, che poggiava sulla nuca dell’altro, tra i suoi riccioli mentre il moro continuava ad accarezzare i suoi fianchi snelli. Si avvicinarono sempre di più approfondendo quel sublime contatto finché non avvertirono le loro erezioni sfiorarsi prudentemente attraverso i rispettivi pantaloni. Si staccarono all’unisono e si guardarono imbarazzati prima di scoppiare a ridere fragorosamente.

“Non riesco a credere di averlo fatto davvero…” esclamò Darren, il ritratto della felicità, ora più che mai consapevole dei propri sentimenti “I-Io…ti amo Chris…ora lo so, ma mi sembra ancora tutto così sbagliato che-” il controtenore lo guardò quasi commosso e lo baciò di nuovo nel modo più dolce che sapesse utilizzare.

“Anch’io ti amo…dal primo momento che ti ho visto. So che potrà sembrarti difficile ma...l’amore non è mai un errore.”

Continuarono a baciarsi ancora e ancora e ancora finché non arrivarono in camera da letto. Quella notte dormirono insieme, rimanendo così…abbracciati stretti e assopiti, come se il tempo si fosse bloccato magicamente, solo per loro.
 
L’amore non è una cosa semplice. A volte e segreto, a volte sembra impossibile...

Il loro invece è solo complicato…ma non è mai sbagliato amare, se ciò che si prova è autentico.

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