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Autore: BlackDrake    12/02/2013    4 recensioni
Primo posto Concorso: Scatena la tua Forza! (GS.net)
Il Jedi Oscuro Galen Marek, alias Starkiller, si ritrova privo di forze in un pianeta sperduto nell'Orlo Esterno. Mentre si sta riprendendo gli appare un buffo ometto verde che gli rivela qualcosa del suo "passato", portandolo a riflettere su chi sia veramente e sulle basi delle sue credenze.
Genere: Fantasy, Introspettivo, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Yoda
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Le strade che prendiamo


Luogo: Un pianeta dell'Orlo Esterno, probabilmente Rion

Periodo: 3 B.B.Y. Pochi giorni dopo l'infiltrazione di Starkiller nella fabbrica di Caccia TIE


«E'... é freddo qui.»

Una marea di corpi inondava il centro comunicazioni. Su di un lato della struttura era crollato tutto, ciò permetteva alla bianca copertura nevosa di infiltrarsi e di creare una soffice lingua pallida, colpita di tanto in tanto da qualche leggero fiocco.

In un angolo, disteso e poggiato con la schiena alla parete, un uomo dai capelli radi e la veste composta da brandelli e da corazzatura. Una spia di Lord Vader: il temuto e misterioso Starkiller. Che fosse stato lui a fare quella strage? E come faceva ora a trovarsi in fin di vita, là su quel remoto pianeta dell'Orlo Esterno?

Una voce proferì in uno strano dialetto. Una voce che proveniva dalla penombra:

«Sconfitto, tu sei...»

Non si poteva distinguere il volto dell'individuo. Starkiller, con un po' di sforzo, si limitò a ruotare appena il viso.

«Uh... chi... chi sei?»

La voce non rispose, procedendo nel suo discorso per tutt'altri argomenti:

«Questa dunque la tua vera strada è?»

«Se non sei qui per aiutarmi... allora vattene via! Lasciami morire in pace...»

«Pace tu non avrai mai, giovane Apprendista! Se scelto il sentiero del Male tu hai...»

L'Apprendista abbassò gli occhi, ma un attimo dopo fece una smorfia contrariata e cercò di guardare nella direzione opposta alla sagoma.

La voce rise divertita. La sua risata simpatica e buffa, però, non destò alcuna risposta positiva in Starkiller. La voce quindi domandò:

«Allora, chi tu sei?»

«Io sono una spia di Lord Vader. Un assassino. Un giustiziere.»

«Giustizia tu porti?»

«Sì. Sono l'ordine nel caos. La pace nella guerra. La verità nella menzogna!»

«L'ordine? Già ordine c'è! Noi seminatori di disordine siamo... Pace? La pace solo in te trovare puoi. Verità? Concetto relativo questo è.»

L'Apprendista scosse la testa.

«Che stai cercando di dirmi?»

«Solo che un'altra possibilità ancora c'è, io cerco di dirti!»

«Quale altra possibilità?»

«Il sentiero di un Jedi mai scritto è!»

«Jedi? Non sono un Jedi! Sono un Sith!»

L'ombra rise ancora a denti stretti. Sembrava fosse più colpita delle precedenti volte.

«Jedi Oscuro forse tu sei. Ma Sith? No Sith. Un Sith completamente accecato dal Lato Oscuro è. Un Sith divorato dal Male è. Tu invece, saputo trovare nel tuo cuore la calma hai. La riflessione. L'amore! Non passioni. Non odio. Tante domande tu poste ti sei. Tanti dubbi insorti nella tua anima sono!»

Starkiller non dissentì.

«E così, lasciare che io ti faccia vedere tu devi...»

Distratto per un momento dalle parole dell'individuo nascosto, Starkiller provò a concentrarsi e a tornare in sé, lasciando da parte tutte quelle insulse rimurginazioni.

«No. Ora sto morendo e non ho altro bisogno che di essere abbandonato a me stesso. Non voglio vedere nulla!»

«Il tuo cuore lasciato aperto uno spiraglio ha già fatto. Più forte di ogni tua barriera esso è.»

Piombò in un sonno profondo, ma qualcosa di strano accadeva e sentiva ancora di essere sveglio. Un misto di veglia e coma, un viaggio profondo nella sua mente, che lo portò lontano attraverso la Forza.

Quando riaprì gli occhi era più in forze di prima. Si sentiva rinvigorito e in ottima forma. La prima cosa che vide fu un cielo violaceo coperto da cirri rosei.

Abbassando la sua vista gli si manifestò dinnanzi allo sguardo un'armata di quelli che sembravano soldati imperiali! Le armature erano bianche e scintillanti. Mentre fissava le truppe si accorse di essere sopra a qualcosa che si muoveva con passi ciondolanti e lenti, una specie di animale meccanico a sei zampe.

Fu destato dalle sue osservazioni sovrappensiero dalla voce microfonica di un soldato inginocchiato vicino a lui.

«Generale Marek! Ci avviciniamo all'obiettivo: il QG Separatista è a poche miglia di distanza, in quella direzione.»

Questi sembrava un ufficiale. Non avendo molta scelta l'Apprendista, scopertosi Generale, probabilmente delle Guerre dei Cloni, si sforzò di partecipare all'attacco, dando prova anche delle sue qualità come stratega. Il suo plotone raggiunse la base nemica, situata in una montagna purpurea erbosa, aperta sulla cima come fosse un cratere. Sfondando nella struttura, le esperte truppe clone si fecero strada nei cunicoli, guidate dal Generale Marek, che si presentava anche come un asso della Forza. Nel fitto labirinto al di sotto dell'installazione, Marek percepì i colpi di alcune armi, che però non parevano essere dei droidi.

Improvvisamente su di una parete illuminata da led bluastri, comparvero le ombre di alcuni soldati non regolari, comandati da un Maestro Jedi. Questi era Rahm Kota, che Starkiller ben ricordava di aver affrontato nella fabbrica di caccia TIE, su Nar Shaddaa.

«Kota! Ancora una volta...»

«Chi sei ragazzo? - rispose il Maestro, parendo non riconoscere il suo cacciatore. Poi aguzzando un po' la vista lo riconobbe e sorrise.

«Ah! Generale Marek! Quale onore averla anche qui... avevo sentito che l'avrebbero mandata da noi!»

Starkiller inizialmente non riconobbe più il suo ruolo di comandante e si gettò spada accesa contro l'incredulo Generale Jedi. Quello rispose illuminando anche la propria arma e si cimentò in uno scontro durissimo con Starkiller.

Rahm riuscì fortunatamente a far tornare in sé il ragazzo, facendogli capire che dovevano collaborare per giungere allo scopo. L'Apprendista si rese conto dell'errore e guidò i suoi cloni, insieme a Kota e alla sua milizia, al reattore principale degli scudi. Devastato il generatore, i carri AT-TE poterono dall'esterno bombardare la struttura e mettere in fuga i separatisti.

Finita la battaglia Kota si complimentò personalmente col giovane comandante.

Troppo triste il fatto che quel comandante dovette risvegliarsi dal suo sonno.

«Cosa... cosa è successo?»

«Al tuo presente tornato tu sei. Ora che visto hai, andare in pace tu puoi.»

Starkiller si accorse di avere tutte le ferite rimarginate e di aver ritrovato il vigore. Controllando di avere tutto apposto riguardò nella direzione della voce, notando che l'individuo di bassa statura era però scomparso nel nulla.

«Ma dove...? Che mi hai fatto? Dove sei?»

L'Apprendista rimase lì da solo, nel freddo di quella stanza, sotto una colonna turbinosa di neve.

Link al concorso: http://www.guerrestellari.net/?p=4499

   
 
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