Fin dalla prima volta che l'aveva visto, Reim aveva desiderato essere suo amico. 

Non sapeva spiegarsi bene nemmeno lui la causa di tanta curiosità.

Tuttavia, conoscendolo meglio con il passare dei giorni, dei mesi, degli anni,

almeno una cosa Reim l'aveva capita.

Aveva capito che Xerxes Break non era una persona a cui lui avrebbe potuto guardare le spalle.
Aveva capito che era troppo forte, troppo  maturo, troppo indipendente.
Xerxes Break riusciva a farsi carico dei problemi dei suoi amici, 
riusciva a rassicurare tutti con un sorriso, per quanto falso potesse essere.

E Reim lo sapeva, oh, se lo sapeva.
Sapeva quanto i sorrisi del suo migliore amico fossero sforzati, in certi momenti.
Eppure era così forte da andare avanti sorridendo, anche sinceramente, Break.
Era così irragiungibile, Xerxes, per chiunque.
Così distante da ciò che era il servo di casa Barma. 

Lui si era sempre limitato al lavoro di scrivania .
Non era portato per il combattimento sul campo di battaglia, Reim,
ed era consapevole che sarebbe stato un peso per tutti.

Quando Xerxes aveva perso la vista Reim si era sentito estremamente triste e dispiaciuto
per il suo amico, che tuttavia affrontava la situazione sorridendo,
con l'estrema fermezza degna di un cavaliere.

Anche allora il servo di casa Barma si chiedeva incessantemente
come facesse Break ad affrontare la crudele realtà senza battere ciglio.

Si disse, però, che non era il momento di farsi domande.
Si disse che doveva essere forte, anche per il suo amico. 
Si disse che se c'era un momento in cui Break aveva bisogno di lui era quelo.

Per questo avrebbe combattuto, Reim.
Avrebbe fatto il possibile per aiutarlo, 
per fargli sentire che non era solo. 
Finalmente avrebbe potuto veramente aiutare il suo migliore amico. 

A coloro che gli chiedevano come stesse, Reim sorrideva 
e rispondeva di stare bene. 
Reim voleva diventare una persona forte come Break, 
magari non oggi, non domani, ma un giorno, sicuramente...

Quella notte il servo di casa Barma combattè in prima linea contro i Baskerville.
Quella fu la prima notte in cui il ragazzo rischio seriamente la vita.
Quella fu la prima notte in cui fece preoccupare così tanto i suoi compagni. 

Fu anche la notte in cui, tuttavia, si accorse di quanto lui contasse per il suo amico,
che non l'aveva mai considerato inutile.
Nessuno, a Pandora, riteneva Reim una persona inutile. 

Quando se ne rese conto potè fare solo una cosa, 
per non far preoccupare ancora di più il suo migliore amico.


"Reim, sicuro di star bene, ora?"

"Certo, Xerxes. Mai stato meglio! Quando tutto questo sarò finito, 
prenderemo tutti insieme il tè a Pandora, vero?"

"Certo, Reim. Insieme."






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Angolo dell'Autrice!

Ringrazio di cuore tutti coloro che hanno avuto il coraggio di leggere fino alla fine questo scempio.
L'ho scritta di botto, all'una di notte, dopo aver riletto un paio di capitoli di Pandora Hearts.
Che dire... Io adoro Reim, è un personaggio che merita davvero, davvero tanto,
dovrebbe essere trattato di più!