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Autore: XxSophiexX    12/02/2013    2 recensioni
8x24,odio questo episodio. Ma la curiosità vince il più delle volte e io mi sono chiesta spesso cosa sarebbe successo se l'aereo non fosse mai caduto ma,a contrario,sarebbe arrivato a destinazione. Parlo di Lexie e Mark. Gli altri stanno bene.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Lexie Grey, Mark Sloan
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Ottava stagione
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Gli ho detto che lo amo,lui non ha fiatato. Dio continuo a pensarci,ma non ha senso,quello che è stato è stato,punto! Però mi manca il suo respiro,è da tanto che non lo sento più sulla pelle quando mi sveglio.

Jackson è stato importante ma è una fase. Mentre Mark,Mark è un'altra storia,lui è la mia storia.

 

Sono seduta nella parte in fondo dell'aereo proprio per non incontrare il suo sguardo ma a volte si gira e non posso farne a meno.

Quei suoi occhi freschi si incontrano ai miei e tutto crolla,anche le mie gambe. E' già, le mie gambe,perchè stavo andando in bagno. Che scema. Arizona che era la più vicina si è catapultata verso di me. « Lexie stai bene? » mi disse tirandomi su da terra.

« si,si tutto ok! » sorrisi . Notai Mark sogghignare ma aveva la faccia preoccupata e quando notò che lo guardavo si fece serio. Andai dritta nel piccolo bagno dove mi bagnai il collo con l'acqua fredda.

 

Tornai al mio sedile qualche minuto dopo cominciando a giocare con le mie dita.

Derek si sedette imparte a me liberando la mia mano da quel gioco stupido.

« In questi giorni ho parlato con Mark » disse.

« Si,lo so,grazie. Ma è una scelta loro quella del bambino... » dissi guardando il sedile di fronte a me.

« Dovreste parlare. Questo weekend Julia non c'è,approfittane,prendi l'iniziativa. Sei una Grey,comportati come tale » mi fece l'occhiolino sorridendomi e se ne tornò dalla sua amata.

Aveva ragione. Finalmente potevo parlare con lui in tranquillità,non avrei sprecato quest'opportunità! « Sono una Grey » Continuavo a ripetermi in testa e a bassa voce ogni tanto. Ma dopo aver appoggiato la testa al sedile i miei ricordi si fecero offuscati,ricordo solo che ho visto il suo bel faccino e poi mi sono addormentata.

 

Mi svegliò Cristina strattonandomi brutalmente. « Dai,siamo arrivati! » disse.

Annuii e scesi dall'aereo. Era pomeriggio,la sera si avvicinava e un'auto nera ci portò al nostro albergo.

Li una donna su di età ci spiegò che la conferenza sarebbe stata domattina,mentre,la sera,saremmo ripartiti per Seattle.

Feci un giro li intorno passando per la sala da pranzo e poi salii le scale raggiungendo gli altri.

Entrai nella stanza in cui avrei dormito. C'erano due posti letto. Derek era voluto stare in stanza con me per stanotte per vari motivi,il primo era che Meredith voleva stare con Cristina perchè dovevano parlare di certe cose;il secondo era che non voleva stare in stanza con Mark perchè non voleva sembrare Gay e il terzo motivo,quello l'ho dedotto da sola,voleva darmi la carica giusta per parlare a Mark. Cercò molte volte di entrare in quel discorso ma,tutte le volte,trovavo una scusa.

Mi sdraiai mettendomi sotto le coperte quando alla porta bussò Meredith. Andò ad aprire Derek e senza guardare (nemmeno ci tenevo) sentii delle risatine da parte di lei e un « No tanto dorme » da perte di lui.

Dopo un po' non ce la feci più,quindi,uscii dalla stanzetta dicendo « Ok,ok vado,vado..! » sentii le risate e poi chiusi la porta alle mie spalle.

 

Sola e in pigiama andai nell'atrio del nostro piano sedendomi su un divanetto molto comodo,quando una voce profonda e bella di quelle che si fanno spazio nel cuore per essere importanti cominciò a parlarmi sedendosi imparte a me.

« Nemmeno tu riesci a dormire,è? » disse Mark guardandomi.

Mi voltai sentendo la frangia dei miei capelli muoversi.

« Gia,forse è l'aria nuova.. » l'aria nuova? Scema!

« Si,forse.. ti va di fare un giro? » disse,annuii e alzandoci cominciammo a camminare verso un balcone lontano.

« Non voglio tornare sul discorso,ma... » disse cominciando a parlare di quello che volevo evitare.

« Vedi Lex,io e Julia » adoro quando mi chiama così,solo lui riesce a dirlo come se gli importasse davvero.

Lo interruppi attraversando la porta finestra,aperta,che divideva il balcone dall'atrio.

« Non mi importa,cioè mi importa ma non voglio parlarne,sono affari vostri i nomi dei vostri figli,sono affari vostri se vi volete sposare e sono affari vostri se volete una vita perfetta. Ti ho detto quello che provo,non ho paura a dire Ti Amo,ma non la dirò di nuovo perchè soffrirei come non mai » a quel punto mi accorsi che stavo facendo un monologo ma lui mi ascoltava,mi guardava con quei suoi occhi dolci e mi faceva scogliere.

Guardai giù dall'alto balcone mentre lui cominciò a parlare « Non voglio parlarti dei miei piani futuri perchè...» li si fermò e cominciò un'altro discorso « Io nemmeno sono sicuro di volere un'altro figlio con Julia,è fantastica ma...» li si fermò di nuovo,lo guardai e abbassò il capo sorridendo e cominciando a dire felice

« Ecco,vedi? Non riesco a finire un discorso senza arrivare alla stessa conclusione,tu»

non tolsi lo sguardo,continuò e mi prese la mano. Diventai tachicardica in quell'istante.

« Lex io... » non riusciva a continuare. Cominciai ad annuire e le lacrime mi bagnarono gli occhi senza muoversi da li.

Tolsi la mia mano dalla sua presa e dissi senza guardarlo negli occhi,la falsità si vede troppo bene,volevo essere convincente « Non voglio stare con te,lei..ti rende felice,noi con tutti i tira e molla che abbiamo fatto abbiamo rovinato la nostra storia,voglio solo che tu sia felice,con o senza di me. Io so perchè non riesci a concludere con un ''Julia'' ma con un ''Lexie'',perchè devo farmi completamente da parte per togliere quella piccola parte di me che ti è rimasta dentro » dette queste dure parole che mi ferirono il cuore,andai via lasciando che una lacrima mi bagnasse la guancia.

 

Arrivai davanti alla stanza degli uomini delle pulizie e da dietro Mark mi prese,girandomi e baciandomi. Mi baciò e quanto mi mancavano i suoi baci. Mi tenne per i fianchi e io stupida staccai la mia bocca dalla sua dicendo « Mark,non puoi...non..puoi farmi questo.. » lui come se avesse previsto tutto rispose senza perdere tempo « Lex,se soffrirai e io soffrirò per concludere questa storia,tanto vale finirla come tutti e due vorremmo » dopo quella parole lo baciai prendendogli la testa con le mani. Entrammo nella piccola stanzetta delle pulizie,come all'ospedale con quella di guardia,come tutte le volte che volevamo un po' di spazio per noi due. Continuammo a baciarci e successe,un'ultima volta.

 

Il giorno dopo mi svegliai tra le sue calde braccia con la testa appoggiata al suo petto.

« Che ore sono.. » dissi mezza addormentata.

Mark che già era sveglio da un po' e mi guardava dolcemente,disse « Non so,ma non mi importa » così mi uccide! Sospirai e mi alzai prendendo tutta la coperta,quella che avevamo trovato li,lasciandolo in mutande sdraiato per terra. « Grazie mille » disse ridacchiando,risi anche io e,rimettendomi il pigiama,mi avvicinai a lui che già stava uscendo dalla stanza. Lo guardai e mi venne naturale baciarlo.

Quando mi staccai sorrise. Uscimmo dalla stanzetta e andammo ognuno nelle nostre stanze piano piano per non svegliare nessuno. Erano le 5.30 del mattino,avevamo mezz'ora e poi ci saremmo dovuti preparare. Non si vedeva nulla,era buio e non accesi la luce,così scivolai su una maglietta e urlai abbastanza da farmi sentire dai due piccioncini che accesero la luce e staccandosi uno dall'altro si tennero coperti dal piumone del letto. « Lexie » disse Derek,chiusi gli occhi « Emm scusate è che pensavo che..be ci vediamo dopo è » dissi alzandomi. « Non facevamo niente,adesso è meglio se ci prepariamo.. » disse Meredith. Si rivestirono e io mi chiusi in bagno facendomi una doccia spazzolandomi i capelli trasandati e uscendo di nuovo rivestendomi. Loro fecero lo stesso ma si fermarono in bagno un po' di più. « Dovrei asciugarmi i capelli! » urlai senza ricevere risposta.

Aprii la porta dove Mark aspettava come se dovesse dirmi qualcosa. Mi guardò sorpreso « Lex! Hai fatto la doccia.. » (ma dai?) « Già,ma i due si sono chiusi nel bagno e..be..addio ai capelli asciutti » dissi. « Se vuoi puoi usare il mio bagno..la doccia posso farla dopo... » disse quasi agitato. Da quel comportamento capii che,forse,aveva paura a chiudere definitivamente la nostra storia.

Accettai sorridendo. Entrai nella stanzetta. Arizona era già uscita andando a fare colazione,per temerci il posto.

Entrai nel bagno e accesi il phone. Guardai nello specchio Mark che parlava da solo,come per provare un discorso. Finii di asciugarmi i capelli,spensi il phone e lo ringraziai salutandolo con un gesto della mano. Uscii. Mi sembrava di essere una ragazzina.

 

Per la colazione non c'era più tempo,Arizona lo capì. Quindi andammo tutti nell'auto nera che ci aveva portati qui.

Partimmo e arrivammo alla conferenza dove entrammo subito nel grande edificio e trovammo la donna che ieri ci aveva anticipato tutto. La seguimmo e ci porto in una grande aula dove ci fece sedere. Altri uomini e donne sempre su di età,ascoltarono ciò che Derek e gli altri dicevano. Anche io feci la mia parte,ricevendo un sorriso da Mark.

Finimmo giusti per l'ora di pranzo dove andammo in un ristorante molto carino li vicino.

Parlammo molto e tra gli sguardi che mi faceva Mark,ce ne fu uno quasi preoccupato.

Ci alzammo qualche minuto dopo aver finito e Derek fu così gentile da pagare il pranzo di tutti.

Decidemmo di partire presto per Seattle,quindi chiamammo l'autista della macchina nera che ci riportò all'aereo.

Mi sedetti al solito posto con la piccola differenza che Mark si sedette nel edile in parte.

Mi prese la mano e dissi subito « Mark » girandomi verso di lui.

« Lexie,tutta la mattina ho pensato a come parlarti,come dirti che io non voglio finirla,che tutti questi tira e molla non mi sono dispiaciuti perchè mi hanno fatto capire quanto sei importante. Perchè tu sei importante Lex,sei parte di me,sei la mia metà. Che senso ha soffrire per una cosa che entrambi vogliamo evitare,perchè non ci credo che non vuoi stare con me,l'amore fa diventare egoisiti,e ora io lo divento,non mi importa di Julia si rifarà una vita,io voglio te Lex,ora e per sempre. Ti Amo e non ho paura a dirlo » . mi lasciò senza respiro. Cominciai a ridere,mi avvicinai a lui e lo baciai. Non l'avrei più lasciato andare,perchè la paura non esiste,la paura con l'amore scompare,vola via. Sono sicura che durerà,si stavolta è per sempre.

TI AMO MARK SLOAN,E NON HO PAURA A DIRE TI AMO

  
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