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Autore: xla    02/09/2007    4 recensioni
+ amore, fiori, litigi... ecco la storia di due ragazzi che si sono illusi + Scusatemi per i titolo, non so nulla d'inglese ,a mi piace come suonano^^! Piccola FanFic scritta di getto poco fa, spero che vi piaccia e di ricevere commentuzzi^^o!Ziao&Kizz Xla Guru ^*^
Genere: Triste, Malinconico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash | Coppie: Draco/Harry
Note: Alternate Universe (AU), OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Altri fiori sul tavolino dell’ ingresso.

Non per me, magari, per te.

Datiti da chissà quale persona a me estranea.

Di solito sono gli uomini a fare doni del genere alle donna, ma a te no, a te, che sei uomo, tutti ti fanno regali. E a me? Mai fatto uno.

Fatti tanti e ricevuti mai.

( dato e mai ricevuto )

Ti ho dato il mio amore, ma sicuramente per te vale meno di quel mazzo di fiori avvolti in carta argentea.

Ma già so che fine faranno… rimarranno lì ad appassire. È quello il loro destino.

Ma ci sono io, che li prendo e li metto nei vasi che poi odorano e ornano la casa.

Perché tu non ti preoccupi degli altri, no. Ti preoccupi solo di te.

Hai voluto adottare un bimbo, e quando è entrato in casa non l’ hai neanche guardato.

Quando mi hai sposato avevi la faccia di un condannato a morte.

Vuoi la verità Draco? Neanche io ho mai voluto sposarti, ma bastava la mia bimba.

Anche se non l’ avevo partorita io, impossibilitato a causa della mia sessualità, la sentivo come un mio piccolo miracolo.

In giorno in cuoi mi dissi

‘ Voglio un marmocchio ‘

Io ero felice come non mai, ma evidentemente i tuoi genitori no. Sembrava che gli avessimo detto che avevi qualche strana malattia incurabile, tua madre ha commentato

‘ Lo sapevo che c’ era qualcosa ‘

Ero stato veramente tentato di dire di no, dire che non ti volevo sposare.

Mi hai trattato come uno schiavo…

Mi hai picchiato perché dicevo che tua madre era pazza…

( e tu, da bravo figlio, la difendevi )

Mi hai usato come una bambola…

Mi hai umiliato provandoci gusto sadico…

Dal momento del ‘ si ‘… non ti ho più amato.

Poi?

Poi non lo so. Come si può parlare a una persona, capirsi, se questa non c’è mai.

Torni, posi la borsa, i fiori, e ti dirigi in studio senza neanche guardarmi, senza neanche guardare la bimba.

Ti lamenti che non ti chiama ‘ papà ‘ e mi picchi se ti rispondo che ‘ non ci sei a casa ‘.

Porti sempre con te un pranzo al sacco, tua madre crede che io ti tratti male.

Tuo padre è calmo, non ha fatto una piega, mai.

Non sembra che la cosa gli vada a genio, ma anche che non ci trovi nulla da ridire.

Posizioni il vaso con i tuoi fiori sul tavolo devo io e la piccola mangiamo sempre.

Un giorno, mentre giocava col tuo portafoglio, da esso caddero dei foglietti.

Tanti.

Erano tutti numeri e indirizzi di ragazze.

Volevi anche trasferirti lontano da qui, perché lavori lontano e, con questa scusa, volevi prendere un’ appartamento lì e starci per sempre.

Lì avevi una delle tue amanti.

Ma, per fortuna

( o per sfortuna )

Tuo padre non ha voluto e così; sei dovuto rimanere qui.

Qualunque cosa che io dica, tu la ridici dandomela contro.

Mentre parliamo, alcune volte la radio è accesa, alla piccola piace molto la musica, e da essa arrivano varie note, tu mi urli che io ho alzato per non sentirti… quando la radio è nell’ altra stanza…

 

Metto acqua fresca nel vaso, mi siedo e osservo.

Osservo ciò che non vedo.

 

Basta…

 

Il giorno prima del matrimonio, tu mi dissi… ‘ io non ti amo, ti sposo solo perché c’è quella disgrazia della bimba ‘…

Mi si è spezzato il cuore e l’ anima.

 

Basta…

 

Mi prendo cura dei tuoi fiori,

Mi prendo cura dei tuoi amanti,

Mi prendo cura di te… di me…

Perché tu… non ne sei in grado.

 

Basta…

 

 

* 16 anni dopo *

 

La mora salì sulla macchina di suo padre, ci stava bene assieme; erano molto simili.

Seppur non si vedevano molto, gli voleva un gran bene.

Però non potrà mai smettere di ringraziare il cielo per il fatto che i suoi ‘ genitori ‘, fossero divisi.

Stava bene assieme con entrambi, ma crede che sarebbe impazzita se si fossero trovati ad abitare sotto lo stesso tetto.

Suo padre aveva una fidanzata, l’ ultima della lista era molto graziosa e gentile.

A quanto gli risultava, il papi faceva furore con entrambi i sessi.

Bello, intelligente… e tutte le qualità che un uomo che si rispetti deve avere, molte sue insegnati si sono innamorate di lui.

Buffo!

A sentire sua ‘ madre ‘, papà era un persona che non si era mai rivelata molto… presente. Come di solito lo è l’ uomo di casa. Eppure tutti parlavano bene i lui e lei non vedeva proprio quel mostro orrendo della quale ogni tanto sua madre parlava, quando credeva di non essere ascoltato.

Molte volte aveva origliato alla porta della sua stanza, e non aveva mai avuto il coraggio di andare da lui e consolarlo, anche solo per aiutarlo a sfogarsi.

Semplicemente, non se la sentiva, aveva paura di essere di troppo.

Credeva che se gli parlasse in quei momenti, era come se invadesse un suo spazio personale. Un mondo fatto di ricordi tristi dal sapore amaro un po’ speziato. Dove esisteva solo: la madre e il padre.

Ma aveva preso una decisione, se non poteva parlare con la madre, almeno avrebbe parlato col padre: dopotutto, lui era senza peli sulla lingua e diceva le cose in faccia.

Si era ripromessa di cercare di spolverare il passato dei genitori, non si voleva intromettere, certo, ma almeno… almeno… avrebbe capito qualcosa in più sulle persone che si son prese cura di lei per tanti anni.

E si ripromise che, qualunque cosa il padre avrebbe risposto, tra di loro non sarebbe cambiato nulla.

Avrebbe accettato tutto.

“ Papà… “

“ Dimmi “

“ Senti… tu… amavi la mamma? “

Silenzio.

 

Era pronta a tutto, a qualunque cosa gli avrebbe risposto.

Per questo, da quel giorno, non si videro, se sentirono più:…

Perché non gli aveva risposto…

 

 

 

 

 

ANGOLINO

 

Scusate se sembra senza senso, ma è stato un poco come una valvola di sfogo.

L’ ho scritta mentre litigavo con mia madre, ma più che altro sentivo dei squittii, perché gli è andata via la voce e non ha la sua solita ugola d’ oro che gli permette di fare Pavarotti a qualunque ora e io, cogliendo la palla al balzo; gli ho mostrato un mio disegno Yaoi Drarry. Il risultato è che lei ha imprecato a bassa voce per una quindicina di minuti, minuti che, io, ho passato a piegarmi in due sullo schienale del divano ridendo come una matta… e facendola impifferare sempre di più!

Così, quando ha finito i santi da invocare, mi sono rimessa a rileggere qualche ff o, come le chiama lei ‘ famme i cazzi degli altri ‘ e, mentre leggevo una ff molto triste, mi è venuta in mente questa ff, che spero vi piaccia! Ah, per chi segue la mia ff Bb.D.G. v’ informo che il 4° capitolo è in cantiere e che sarà sfornato a giorni^^ ( max uno o due… forse per lunedì sera sarà pronto, altrimenti martedì sera! )! Dico Azzie a chi leggerà questa ff e a chi commenterà, che fa sempre piacere sapere il pensiero altrui su una cosa a cui tieni^^!

 

Ziao&Kizz

 

Xla Guru ^*^  

   
 
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