E' cosi strano quando tra mille e mille lapidi, trovi proprio quella. 

Quando hai cercato quella persona cosi tanto, e ci hai messo anni per trovarla, ora puoi raggiungerla in un attimo, in mezzo ad altri corpi, ormai morti. 

Quando potevi toccare ogni suo minimo particolare. 

Una ruga, la pelle secca, la bocca screpolata,  le palpebre che si chiudono, poi si riaprono, e ti mostrano quelle iridi. 

Iridi marroni, verdi, azzurri. 

Quando potevi sentire il suo respiro sopra la tua pelle. 

Quando pensavi 'manca poco e non potrò rivederlo'. E allora inizi a rendere ogni momento unico, speciale. 

Quando ogni suo sorriso ti faceva pensare. 

Ma soprattutto, quando lui ti sussurrava parole dolci, parole che, ormai, vivono nei tuoi ricordi. 

 

Era una fredda, forse gelida giornata di gennaio. Il calore solare ti riscaldava, ma l'aria che rendeva le tue guance e il tuo naso rosso, ti toglieva il respiro. Quel sole, semplicemente, serviva a darti speranza.

Tutto danzava intorno a me: alberi, foglie, rami, fiori. 

Tutto seguiva il vento, come se fosse l'unico che poteva renderli vivi. 

Camminavo con la testa bassa, guardando le mie all star bianche, ormai sporcate dalla terra. 

Le dita si intrecciavano tra di loro, il mio nervosismo era al massimo. 

Davanti a me si presentava un enorme cancello. 

Sorrisi non appena sollevai il volto. 

'Harry' urlai, attraversando la strada ed entrando in quel triste posto. 

Lo vidi anche se eravamo distanti. 

Lo notai fra gli altri, come era già successo, tanti anni prima. 

Mi misi seduta sull'erba, ricoperta dalla brina invernale. 

Mi scaldai, mi sentivo protetta. 

'Sai, Harry, è bello rivederti.' riuscivo a sentire il suo profumo che vagava nell'aria.

'Quel profumo? Te lo regalai io. Ricordi? Eri cosi felice. Era la tua festa di compleanno. Da lì iniziò tutto. Comunque ti sei fatto una bella casetta'

Sorrisi, poi, nella mia mente i ricordi iniziarono a scombussolare ogni mio discorso programmato. 

'Mi ricordo quella volta in cui mi portai fuori a cena. Scommetto che ricordi anche questo. A scuola manchi tanto, sai?' 

Le nuvole iniziarono a scomparire nel cielo, rendendo ancora più accogliente quella giornata. 

'Sono sicura che vuoi sapere come stanno andando le cose. Infondo sei sempre stato un ragazzo curioso. Mi ricordo quando tornavo a casa e mi facevi il terzo grado. 

Oppure le mille litigate che ci siamo fatti, ma poi venivano dimenticate con un bacio. 

Un altro innocente sorriso, illuminò il mio volto. 

'Harry, ho le converse che mi hai regalato tu. Si sono sporcate, dovresti prendermene un altro paio, non credi?' 

Riuscivo a sentire le sue braccia, scaldarmi il corpo. 

Parlai con lui per tutto il giorno, non rendendomi conto degli uccellini che cantavano, del mio stomaco che urlava dalla fame. 

'Ho anche parlato con Anne. Lei si che è la madre che non ho mai avuto. Mi ha accolto in casa tua, dicendomi che posso andarci quando voglio. 

Ora non sta molto bene. Manchi tanto, anche a tua sorella Gemma. Se prima noi di ci odiavamo, ora andiamo a fare qualche compra insieme. E' simpatica e poi mi ricorda tanto te.

Dovresti farti sentire qualche volta, sai Harry?'

Sbuffai. 

Per tutto il tempo, tenevo la testa bassa, non riuscivo a guardarlo. 

'Voglio sentirti respirare, Harry.' 

Alzai lo sguardo. 

Cercai di continuare i miei discorsi tra i singhiozzi. 

Le lacrime rigavano il mio viso.

'Non voglio piangere. Quando piangevo, mi dicevi che stavi male, e uscivi in balcone, per non farti vedere debole.'

Asciugai in fretta l'ultima lacrima sulla guancia. 

'Ho una cosa per te'

Presi una rosa rossa, poi la misi vicino a lui, cercando di non guardarlo. 

'Ora vado, Harry. Ritorno a casa.' mi alzai, notando il fango sui miei pantaloni. 'Guarda che poi li lavi tu' 

'Ciao campione' 

Iniziai a correre verso il cancello, volevo fuggire da quel posto. 

Mi fermai, e pensai ad ogni nostro bacio, ad ogni nostra carezza. 

Girai il viso verso di lui, per poi iniziare a corrergli incontro.

'Ho dimenticato una cosa' sussurrai. 

Una lapide di marmo si presentò davanti a me, poi vidi la sua foto. 

Iridi color smeraldo, gli occhi, come sempre, sembravano assonnati. Il sorriso dava spazio a due fossette sulle guance. 

I riccioli castani gli incorniciavano il volto.

'Un'ultima volta' 

Avvicinai il mio volto a quella foto, lo sentivo cosi vicino. 

Le mie labbra erano a pochi centimetri dalle sue, poi si poggiarono sul vetro freddo che ricopriva la sua immagine. 

In quel momento, un brivido percorse il mio corpo. 

'Harry, non ho nessuno, voglio raggiungerti. Voglio solo farla finita. Voglio sentire il sapore della tua saliva mischiarsi con la mia. Harry, vieni a prendermi. Mi hai detto che troverò quel ragazzo adatto a me. Hai insistito tanto con quelle parole. Ma nessuno potrà mai sostituirti. Però, se ci tieni tanto, continuerò a vivere per te e per farti felice. Vuoi che io trovi quel ragazzo? Harry, te lo prometto. Lo troverò. Ma aiutami tu, io voglio solo raggiungerti'  

Il sole sparì, e andai via. 

Diedi un'ultimo sguardo a quel cimitero, e mi sentii pronta a ricominciare. 

Uscii dal cancello, o almeno ci provai. 

Andai a sbattere contro il muro. 

'Stai bene? Oddio' 

'Sì, aiutami ad alzarmi piuttosto' 

'Sono Liam, piacere' 

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ATTENZIONE
saalve lol allora, questa è principalmente una os ma siccome ho molte idee per il seguito, vorrei renderla una fan fiction.. questo ovviamente se vi piace e se siete d'accordo. comunque vorrei sapere cosa ne pensate, quindi ogni commento è ben accetto... e ovviamente sarei felice se per voi va bene se la rendo una ff.. quindi vi prego (?), ditemi se posso mandare avanti la storia e se la seguirete. (quanti 'se' lol) 
grazie. sdfgj
ps. so che non è lunghissima, ma ci ho provato.
adios xx (danielle peazer mode ooooon)