Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: itsabluelove    13/02/2013    2 recensioni
-Insieme affronteremo tutto, Boo. Non vedi come tutto questo continua a migliorare? Continua a migliorare sempre, amore mio. E continuerà così, sarà sempre meglio. Questo te lo prometto-
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ovviamente They don't know about us non è stata scritta da Harry e Louis. Oh, al diavolo, si, l'hanno scritta loro e quei fottuti manager di 'sta minchia hanno ritenuto corretto non far comparire i loro nomi . E' così palese, così ovvio riconoscere i soggetti della canzone. Ed anche con quel misero "girl", non riuscite a celare un bel niente. Dunque, buona lettura, di qui a poco vi si presenterà il testo di come They don't know about us è nata, grazie all'aiuto del più grande shippatore Larry Stylinson che sia mai esistito.





Grazie Niall, Louis ed Harry 
per aver dato vita a questa canzone.

 

Con quale criterio si può giudicare qualcosa per definirla giusta o sbagliata? Chi possiede realmente gli strumenti adatti per poter decidere qual'è la cosa giusta da fare? Nessuno, è così. Perchè è solo la vita che quando fai qualcosa di sbagliato di fa sbattere dritto contro ad un muro. E quando fai qualcosa di giusto ti apre le porte del paradiso. Ma prima di sperimentare, prima di rischiare, non puoi mai sapere se la tua scelta è stupida o sensata. "Chi lotta può perdere, ma chi non lotta ha già perso" queste le parole del grande Che, questa la frase che manda avanti la vita di Harry e Lou. Harry lotta, con tutte le sue forze. E nonostante sia solo in questa battaglia, lui non ha ancora perso. Anzi, ogni giorno conquista un granello di coscienza dei fans. Le sue fans lo sanno, si dice sempre. Si autoconvince del fatto che le sue vere fan lo conosco, sanno interpretare i linguaggi del suo corpo. Sanno rappresentare perfettamente la fitta mappa di simboli che si è tatuato nel corpo. Ed Harry lotta, lotta per dare un segnale a tutto quel mondo che gli sta dietro. Ma senza l'aiuto di Louis, non può fare di più, non può sbilanciarsi più di tanto. Purtroppo, Louis non è ancora pronto. Louis ha paura. Semplice.

-Per favore, Boo.- ormai divenuta una tradizione, ogni notte Harry stringeva la mano del suo ragazzo, dopo aver fatto l'amore, e cercava di infondergli tutta la sua forza attraverso quel gesto, per avere il coraggio di uscire finalmente allo scoperto.

-Harry ci massacreranno. Ci umilieranno. Ci faranno finire in tutte le prime pagine di tutti i giornali di tutto il Mondo. Io non voglio essere la loro notizia, non voglio essere il frocio di turno.- Louis chiuse gli occhi, portandosi un braccio a coprirsi il volto, per rimanere ancora di più assorbito dal buio.

-Ma perchè dai così tanto credito alle persone? Che t'importa di ciò che pensano?! Passerà, così come passano tutti gli scandali. Sarà solo un momento, un lasso di tempo in cui io sarò al tuo fianco, in cui ci sarò io Louis. Io, non ti basta?- Harry allora si appoggiò su un gomito, portandosi le loro mani intrecciate alle labbra e baciando ogni nocca della mano del suo compagno.

-Amore, il problema non sei te.- il più grande aprì gli occhi, puntando il suo sguardo sul quello dell'altro. -Il problema è che la gente dice che noi non dovremmo stare assieme ed andargli contro sarebbe rovinare la band- sospirò, sfiorandoli con il pollice il labbro gonfio dei suoi propri morsi -il mondo è troppo omofobo, ancora di più se siamo pressochè dei ragazzini-

-Adesso qual'è il problema? I giovani non possono conoscere il "per sempre"?- sentì il sangue scorrergli più veloce nelle vene. Avrebbe voluto prendere ogni persona omofoba nella terra, strapparsi il cuore dal petto e mostrargli tutto l'amore che provava per Louis. Ad iniziare da quei loro fottuti manager.

-Harry, il nostro è un per sempre. E lo è stato già dal primo momento in cui ti ho visto. Ma loro non la pensano così, loro non sono pronti.-

-E tu Louis?- chiese allora il riccio, mettendosi a sedere per non perdersi nessuna reazione del castano. -Tu sei pronto?-

L'altro, allora, distolse lo sguardo da Harry, fissando il soffitto. Era pronto? Si, lo era. Ma aveva paura della gente, dei pregiudizi, delle reazioni delle fans, del Mondo in sè. Si sentiva codardo come un coniglio, intrappolato e sottomesso dal parere della gente. Neanche Harry riusciva a salvarlo, nessuno ancora poteva salvarlo. Solo lui stesso. Quindi no, non era pronto per dirlo a tutti.

-Non lo so Harreh- sospirò infine, attirando il riccio verso il suo petto nudo ed accarezzandogli distratto i capelli. -Non lo so- ripetè, sussurrando.

-Amore mio- Harry alzò il viso verso il suo, fondendo verde con celeste. -Io ti amo, ti amo come non ho mai amato nessuno. E tutti i loro pensieri, maldicerie, tutta la loro omofobia è dettata dal fatto che stanno parlando senza sapere nulla. Stanno solo creando un mucchio di supposizioni che si distinguono in vere e false. C'è chi ha capito e c'è chi non vuole capire. Ma nonostante tutto, non sanno di cosa stanno parlando perchè la vera storia la sappiamo io e te, fine. Io so quanto mi ami e tu sai quanto io amo te. E a me questo basta.- riprese fiato, creando cerchi immaginari con le dita sulla pelle del ragazzo -voglio solo poterti prendere per mano quando mi pare e piace. Voglio baciarti quando ho voglia. Non voglio nascondermi, io non sono una persona che si nasconde e non capisco perchè io debba cambiare perchè a loro non va giù il nostro amore.- si imbronciò, appoggiando la guancia sopra il cuore di Louis, perdendosi nei suoi battiti che accelleravano il ritmo ad ogni sua carezza.

Il più grande non rispose, si limitò a sospirare e a tormentare i suoi ricci con le dita, rilassandosi sotto il peso della sua testa nel petto. Per il momento potevano solo parlarne, scriverci pure un libro, che la situazione non sarebbe cambiata. Non potevano mettere a rischio il futuro della band, soprattutto in un momento di grande fama come quello che stavano passando. Sarebbe stato un totale suicidio. E allora si potevano solo limitare a lanciare continui segnali, sperando che tutti potessero aprire finalmente gli occhi e capire quello che ancora non sapevano di per certo.

 



-Tutto apposto?- chiese Niall, sedendosi accanto al più grande del gruppo, intento a rigirarsi tra le mani il proprio cellulare.

Louis alzò le spalle, senza rispondere. Stranamente, non aveva voglia di parlare. Non dopo aver passato la notte a pensare. Ma l'irlandese non si arrese.

-Problemi con Harry?- insistette, puntandogli i suoi occhi celesti addosso.

-No, per niente- Louis scosse il capo, con un mezzo sorriso sul volto. -Con Harry va alla grande- sospirò, infilando le mani nelle tasche della sua giacca in jeans -è solo il solito problema, Nialler. La paura- e come ad enfatizzare il discorso, spalancò gli occhi sull'ultima parola, scatenando una risatina da parte del biondo.

-Paura di cosa? Louis, amico, non ho mai visto qualcosa di così reale.- Niall abbassò il suo tono di voce, come imbarazzato. -Questa cosa che avete tra voi, questo amore, è come se stesse diventando sempre più forte e credo, personalmente, che potrebbe superare qualsiasi cosa.- chinò il capo, le gote rossissime, la voce quasi un sussurrò.

-Biondo- lo apostrofò Louis, sorridente -credi che io non lo sappia? Il problema non è ciò che c'è tra me e Harry. Il problema è ciò che c'è tra me, Harry e le persone.- si rimise apposto il ciuffo, chiudendo un poco gli occhi e sospirando pesantemente.

Una mano sulla sua spalla precedette la risposta di Niall. Quel tocco, quelle scariche elettriche sul suo corpo. Quel contatto, quel profumo che riusciva sempre a riconoscere. Loro erano l'esempio pratico dei due androgeni che finalmente si rincontrano. Due metà di un'unità che si incontrano in ogni vita possibile e parallela, magari con corpi diversi, accenti diversi e dettagli diversi. Magari un Louis ramato, alto, dagli occhi verdi come il muschio, un Tudor purosangue. Ed un Harry rozzo, servo dell'antica casata inglese, dai tratti rudi, gli occhi nocciola, i capelli corti ed ispidi. Non sarebbe mai importato il loro aspetto, era l'anima che sempre trovava l'altra.

-Di che si parla?- sorrise Harry, con quel suo sorriso che amaliava tutti, tutti.

-Di voi, come sempre- Niall, si imbarazzò se è possibile ancora di più, tendendo un poco le labbra verso l'esterno e congedandosi con un'occhiata verso la sala buffet dell'hotel.

Il tour promozionale di Up all night stava per finire, così sfruttavano ogni spazio nascosto per stare insieme, scambiarsi qualche smanceria o semplicemente per tenersi per mano.

-Ok, voglio sapere una cosa- Louis si mise meglio a sedere sul divanetto bi-posto foderato di verde, volgendo il suo sguardo verso Harry, che aveva preso il posto di Niall. -Se tu fossi fan di mmh..- si guardò attorno per cercare ispirazione. E vide Zayn guardare con occhi scintillanti le labbra di Liam, per poi accanirsi su di esse, cogliendolo di sorpresa. -wow- commentò, per poi tornare ad Harry. -Si ecco. Se tu, amore, fossi fan di Zayn, ma proprio fan che ti risvegli la mattina con un erezione violacea per il sogno erotico che hai appena fatto su di lui.. Come reagiresti se scoprissi la verità?-

-Io penso che..- iniziò il riccio, osservando Zayn e Liam pomiciare allegramente sul divano opposto al loro -che sarei felice per il mio idolo, ecco. Io credo che non sia solo una questione di "Siamo cinque ragazzi che fanno arrappare le ragazze"- mimò tra virgolette -ma bensì cinque ragazzi che a modo loro trasmettono qualcosa. Abbiamo cinque storie alle spalle che non sono semplici, abbiamo realizzato un sogno solo ed esclusivamente grazie a loro e alla nostra forza di andare avanti. Sinceramente, penso che lo accetterei, se lui fosse davvero il mio idolo- fece una piccola pausa, scuotendosi i capelli. -Con la 'i' maiuscola, ovviamente-

-Ti amo- disse allora semplicemente il più grande -non riuscirei mai a spiegarti cosa provo Harry. E' un sentimento che va oltre l'inspiegabile. E sono più che sicuro che un ti amo non basterà mai. Sei la cosa più bella ed importante che la vita mi abbia mai dato- si spostò sopra le sue gambe, circondandogli il collo con le braccia e baciandolo con foga. Forse un bacio sarebbe servito ad accennare tutta l'immensità che aveva dentro.

-Non voglio aspettare ancora di più, Lou- Harry strofinò il suo naso contro quello del ragazzo, ad occhi chiusi -non ce la faccio, davvero.-

-Credi che io non abbia voglia di dire al mondo che sei mio? Non è facile tenere al mio fianco Eleonor, prenderla per mano, baciarla..- represse un brivido di disgusto -farmi anche solo vedere con lei è qualcosa che non mi va di fare. Non mi piace fingere, per quanto possa essere un bravo attore- sorrise, sulle labbra del riccio che riprese a baciarlo.

 



-Se solo sapessero, Harry- ansimò Louis, mentre le labbra del più piccolo si schiusero ancora una volta su di lui, avvolgendolo nel caldo della sua bocca. -Non sanno nulla, non sanno che cosa facciamo.. Che cosa tu sai fare..- gemette, mordendosi a sangue il labbro inferiore, quando la risata di Harry si propagò per tutta la sua lunghezza, facendo vibrare tutto il suo corpo. E pochi secondi dopo scoppiò, cacciando fuori un gridolino soffocato dalla propria mano. Perchè si erano nascosti in bagno, di nuovo. Perchè non riuscivano a trattenere i propri corpi. Perchè mentre tutti erano disperati nel cercarli, loro erano lì, nascosti per amarsi. A modo loro, certo.

-Sei un porco, William- Harry sorrise maliziosamente, con gli occhi lucidi e le labbra gonfie e rosse. -Pensi sempre a quello che non sanno su di me, su cosa so fare meglio, modestamente- tirò con i propri denti il labbro inferiore di Louis, facendo scivolare la lingua dentro la sua bocca e riprendendo i movimenti appena conclusi.

-Non è colpa mia se tu mi porti alle solite conclusioni- sghignazzò Louis, stampandogli un altro bacio sulle labbra.

-Beh, di certo non sanno dei ti amo che mi smieli addosso tutto il tempo, no? Immagina quanto si annoierebbero al sapere quante volte mi dici che mi ami in un giorno- Harry finse uno sbadiglio ridacchiando.

-Ah, ma scommetto che se lo sapessero, sarebbero solo gelosi-

-Di chi? Di noi?- chiese il riccio, confuso.

-No, sciocco, di me ovviamente.- rise Louis, mostrando i suoi piccoli denti bianchi e stringendo gli occhi.

-Fanno bene, anche io mi odierei se non fossi me, cioè..- si grattò i ricci, quasi imbarazzato -se io non fossi il tuo ragazzo, sarei geloso delle persone a cui tu rivolgi la tua attenzione. Anzi, a dirla tutta sono geloso delle persone a cui rivolgi la tua attenzione- lo guardò come offeso, con un'ombra di sorriso sugli occhi verdi.

-Io amo solo te Harold, mettitelo bene in testa- e riprese a baciarlo con tutto l'amore che aveva in corpo.

 



-Che ore sono?- biascicò Harry, stropicciandosi gli occhi per la stanchezza.

-Le quattro del mattino, caro- rise Louis, posandoli un dolce bacio sulle labbra rosse. -Andiamo a fare una doccia?-

-Insieme?- lo sguardò del più piccolo si illuminò. Di colpo il sonno sparì, rimpiazzato da una forte eccitazione.

-Si, sai..- il castano prese a sfiorarli il petto con i polpastrelli -io potrei lavare te e tu potresti lavare me- fremette quando la sua mano fu raggiunta da quella di Harry -un po' come una patetica coppia di neo-sposini- scese dal letto, trascinando con se il suo compagno.

-Non chiedo di meglio- commentò il riccio, infilandosi per primo dentro il box doccia.

-Dio, Harry, ma quanto sei cresciuto?- Harry si spiaccicò contro le piastrelle fredde del muro, per lasciare spazio a Louis, ridacchiando. -Neanche un anno fa..- ma non finì la frase, perchè Harry gli tappò la bocca con due dita, intimandoli il silenzio.

Louis sorrise sotto il suo tocco, scostandosi i capelli appiccicati sulla fronte dal sudore e osservando i gesti di Harry. Questo prese la spugna rosa del più grande, cospargendola di un'abbondante dose di bagnoschiuma alla lavanda. Sorrise, mostrando le fossette, quando il getto dell'acqua fredda inondò i loro corpi ancora caldi.

-A volte mi chiedo- disse Louis, mentre Harry strofinava la spugna insaponata sulla sua schiena -se, come coppia, ci avviciniamo al canone di normalità-

-Perchè no? Credo che non siamo ne i primi ne gli ultimi a farci una doccia insieme alle 4 del mattino- Harry spinse lo sfregare della spugna sulle spalle del compagno, sfregando da una parte all'altra con fare lento e dolce.

-Non parlo solo di questo- Louis si rilassò, abbandonandosi al ritmo delle mani di Harry -parlo in generale. Della notte, in generale. Quante persone stanno sveglie fino al mattino quasi ogni fine settimana? Tutte, ovviamente- si rispose da solo, accigliandosi. -Ma chi sta bene come noi? Chi può amare qualcuno così come ti amo io alle 4 del mattino? Nessuno.-

-Tu non puoi sapere cosa la gente prova o fa all'alba, amore. Così come loro non sanno delle nostre notti passate svegli. Ma ancora non capisco perchè ti interessano così tanto le persone o ciò che fanno o ciò che provano- Harry sospirò, facendo voltare Louis per lavarlo sul petto.

-Sono solo curioso. E poi- gli circondò il collo con le braccia, alzandosi sulle punte per fissarlo dritto negli occhi -loro non sanno che io ho aspettato tutta la vita per incontrare un amore che finalmente sento così giusto e così vero. Diciamo che mi darebbe fastidio sapere che qualcuno possa incontrare questo stesso tipo di amore magari in uno stupido colpo di fulmine.-

-Louis, questo non è un tipo di amore. Questo è il nostro amore- lo sguardo del più piccolo divenne serio -nessuno mai al Mondo sarà capace di provare ciò che provo io adesso. E nè di provare ciò che provi te adesso-

-A volte credo che tu abbia, non so, almeno 250 anni. Sei molto cavalleresco, insomma sei un Lancillotto inglese- Louis ridacchiò.

-La tua preparazione in fatto di letteratura mi spiazza sempre.- lo guardò storto, ma con un ombra di sorriso sul volto -E comunque intendevo dire che da parte mia è stato un colpo di fulmine. Perchè dal primo momento che ti ho visto ti ho amato- gli alzò il mento, incatenandolo nel suo sguardo -e con un tocco ci ho creduto subito, sapevo che non dovevo aver paura, di niente e di nessuno. Mi è bastato sfiorarti, stringerti la mano per presentarmi,- e le sue dita lasciarono la presa sul viso, percorrendo il braccio destro del più grande sino ad arrivare alla sua mano, che strinse con forza -per capire che tutto sarebbe andato bene, che ti avrei amato per tutto il resto della mia vita.-

Louis si aprì in uno dei suoi più grandi e sinceri sorrisi. Era incredibile da credere, ma Harry ricambiava tutto ciò che Louis provava per lui. Ed era folle, perchè lui aveva sempre avuto paura. Paura di tutto.

-Harry io sono troppo codardo per meritarti- affermò, portandosi le loro mani unite all'altezza del cuore -ma credimi che non ti perderò, perchè con ogni bacio tutto è diventato più dolce, questa paura è diventata più dolce.-

-Insieme affronteremo tutto, Boo. Non vedi come tutto questo continua a migliorare? Continua a migliorare sempre, amore mio. E continuerà così, sarà sempre meglio. Questo te lo prometto- e vedendo le lacrime spuntare dagli occhi di Louis, lo tirò addosso a se, facendo aderire i loro corpi e baciandolo a labbra aperte.

-Meno male che non sanno quanto tu sia speciale. Finirebbero solo per odiarmi ed invidiarmi, più di quello che già fanno- commentò il più grande, staccandosi dalla sua bocca e giocherellando con i suoi ricci.

-Io dico meno male che non sanno cosa hai fatto al mio cuore, altrimenti inizierebbero a rinnegarmi come idolo. Chi vorrebbe qualcuno che per amore diventa così sdolcinato, mieloso, patetico e chi più ne ha più ne metta?-

-Tu sei perfetto- ribadì Louis, serio.

-Questo è quello che dicono tutti, ma la verità sta in ciò che dice..-

-Nessuno, tutti possono dire ciò che vogliono, pure che hai un corpo da donna, dove concordo pienamente- rise, zitendo con un'occhiata il ribadire di Harry -tu sei perfetto, non importa cosa pensa la gente..-

-Non usare le mie citazioni-

-perchè la gente può parlare quanto vuole- fece finta di non sentirlo, continuando con il suo discorso -che tanto non sa nulla. Ci sono supposizioni, ma niente di concreto-

-O di confermato.- completò Harry -le ragazze sono intelligenti Louis, dovremo iniziare ad offrirgli più segnali per cancellare i loro dubbi e capire chi è disposto a seguirci anche così e chi no- sospirò, appoggiando la fronte su quella del ragazzo -io voglio rischiare, per te-

Louis si alzò sulle punte, sfiorò con la lingua il labbro inferiore del riccio, incontrando poi la sua. Le mani del più piccolo sostituirono ben presto il posto della spugna, intrufolandosi tra i solchi dei fianchi di Louis. Mentre quelle del più grande si aggrapparono ai suoi ricci con ancora più foga.

E di nuovo, fecero l'amore. Perchè sì. Perchè si amavano con ogni fibra del corpo, perchè entrambi avevano bisogno di sentire sotto i propri sensi l'altro, in tutto il suo essere, in tutta la sua essenza. Perchè sentivano l'esigenza di fondersi tra loro, di appagarsi reciprocamente e di raggiungere l'apice della felicità insieme.

 

-Credo che questa sia la cosa migliore che facciamo, intendo integrarci così tanto quasi da fonderci- ansimò Harry, con la testa ancora appoggiata al muro, Louis tra le sue gambe e una scia di baci lungo la schiena pallida. -E' tra me e te, è il nostro segreto, nessuno lo verrà mai a sapere- continuò, sospirando, stanco di dover fingere ancora.

-Ma io voglio dirlo, Harry. Ti giuro che io voglio dire al Mondo che sei mio, è il Mondo in se che, a parer mio, non è ancora pronto per saperlo- uscì da lui, posandoli un ultimo bacio sulla nuca ed uscendo dalla doccia.

-Ce la faremo, amore mio- si strinse contro il suo petto, mentre Louis avvolgeva entrambi dentro un telo in spugna -Te lo prometto- ripetè, stampandoli un ultimo bacio sulle labbra. 

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: itsabluelove