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Autore: louslove    13/02/2013    3 recensioni
'e tu chi sei?' ' ehi! io.. io sono louis, louis tomlinson.. peter pan' 'e che cazzo ci fai qui?'
'angie ma non ti ricordi?' COME CAZZO FA A SAPERE IL MIO NOME? E COSA CAZZO CI FA IN CASA MIA?
'cosa ti fumi?' 'cosa?' MINCHIA MA DA DOVE VIENE? 'Come cazzo fai a conoscermi? chi cazzo sei tu?'
IO C'HO PAURA DI STO SCONOSCIUTO IN CASA MIA A QUEST'ORA CHE SA IL MIO NOME E DICE DI CONOSCERMI 'Sono peter pan' PETER CHE?
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                       *non so fare i banner ma appena imparo lo metto giurin giuretto*
               
                                                                                                  ‘so fica, so bella, so fotomodella’
 

‘Mamma, mamma’
‘che c’è amore?’ chiese la madre entrando in camera della figlia.
‘mamma c’è peter’
‘cosa stai dicendo amore? Peter chi?’
‘peter pan mamma l’ho visto! Io l’ho visto stanotte!’
‘amore dormi che è tardi era..era solo un sogno’
‘no mamma, peter è vivo, viene ogni sera e ha detto che un giorno verrà a prendermi’
‘oh tesoro, bhe allora aspetteremo peter pan ma intanto dormi’

‘Cos’ha adesso?’ chiese il signor horan rigirandosi nel letto
‘sempre il solito sogno,peter pan sempre lui, io non capisco’
‘Ohh basta con sto peter pan! Mi ha davvero scassato i coglioni.
prima tu quando eri piccola ora lei ma che cazzo!Non esiste è solo un sogno lo vuoi capire? Buonanotte’

**
7 anni dopo

‘Dai Angelica che fai tardi’
‘mamma caz.. cazzuaruolaa non c’ho voglia’ gridai per farmi sentire dall’altra parte della casa
‘Cos’hai? ti vedo agitata’
‘niente’ risposi fredda
‘il solito sogno?’
‘si ma non ne voglio parlare.. vado a scuola ciao’
Mi alzai dal letto mi chiusi in bagno, dopo trenta minuti ne uscii mi diressi verso la cucina al piano di sotto afferrai un muffin e me ne andai senza salutare nessuno.
Non sognavo peter pan da almeno sette anni e invece in quel mese aveva deciso di ritornare a farmi compagnia.
mamma mi ha sempre detto che era solo un sogno, anche lei lo sognava da piccola.
Presi il pullman giallo piscio per andare a scuola, non avevo voglia di vedere nessuno così mi sedetti all’ultimo sedile in fondo con le cuffie e la musica.
Tutto sembrò che andasse alla perfezione che nessuno mi rompesse le palle per una volta nella vita. Ho detto sembrò perché neanche dopo cinque minuti mi sentii picchettare la spalla
‘Senti dovremmo parlare, posso sedermi?’
Riconobbi quella voce e non mi girai nemmeno . ‘ Senti oggi proprio non è giornata se non vuoi che ti urli in faccia è meglio che te ne vai. E sto cercando di essere gentile, ringraziami’
Si sedette lo stesso.
‘ti ho percaso detto che puoi sederti?’ sbottai ‘ forse non hai capito -feci una pausa per riprendere la calma andata a puttane- NON-E’-GIORNATA HARRY OK?OK ORA PUOI ANDARE’ dissi rimettendomi le cuffie e dandogli le spalle
harry era il mio ex, lui è alto riccio occhi verdi, diciamo che è davvero bello ma..non faceva per me. Siamo stati insieme tutto un anno poi ci siamo stufati, almeno io mi sono stufata e l’ho lasciato. Bella storiaa.. e avevamo deciso di restare amici, forse era meglio.
‘volevo parlare dell’altra sera’ disse lui
Oh cazzo.
Diciamo che quella frase mi fece scattare perché me ne ero proprio dimenticata dell’altra sera.
Non sono proprio la brava bambina di mammà che sta a casa, a studiare all day all night e a cucinare per il fratellino, anche se potrebbe sembrare così perché ho la faccia da angioletto e mi chiamo Angelica, ho due genitori che cercano di fare i perfetti,una casa gigante. NO. Io ero l’unica della famiglia ( e la mia aveva antenati molto distanti dei tempi dei dinosauri) a essere trasgry, come si dice oggi,in tutto.
Quando i miei non ci sono organizzo feste da sballo in casa mia chiudendo mio fratello nel bagno con pane e latte, come l’altra sera.
Una volta i miei sono tornati trovando la casa un disastro io collassata nel letto birre dappertutto, ragazzi in giro per la casa e mio fratello che sbatteva i pugni sulla porta del bagno.
E’ stata bella però la loro reazione.
Divertente.
Caruccia.
Bhe dai vederli fermi immobili davanti alla porta per trenta minuti cercando di capire cosa fosse successo era divertente.
E’ stato divertente anche quando sono scesa barcollando e ,trovandomi i miei davanti, mi sono irrigidita e sono svenuta.
Quando mi sono svegliata ero nel mio letto, la casa era a posto e mio fratello era uscito dal bagno. Mio padre era alquanto sorpreso che è dovuto andare a fare una seduta dalla psicologa per riprendersi dallo shock.
Non potei più uscire per un mese. Mi chiusero dentro casa a studiare all day all night senza che io potessi vedere i miei amici. No ok diciamo che all day all night proprio no perché uscivo dalla finestra appena andavano a lavorare e tornavo giusta giusta per far vedere che stavo studiando da brava bambina che non ero.
‘allora non rispondi?’ Mi fece sobbalzare
‘…’
Ecco l’altra sera. Ah si bhe eccco come ho detto non sono la brava bambina che sta a casa tutte le sere.. anzi.
Bhe non mi ricordo niente di quella sera.
Mi fece vedere una mia foto di quella sera, sorrisi inorridita da cosa avevo davanti
OK QUELLA NON ERO IO.
NON ERO IO QUELLA CON UNA BOTTIGLIA DI VODKA LISCIA IN MANO MEZZA VUOTA CON UNA FACCIA DA UBRIACONA I CAPELLI TUTTI BAGNATI PROBABILMENTE DI VOMITO SDRAIATA SU UN DIVANO.
NON ERO IO.

Gli presi il cellulare dalle mani scorsi per vedere le altre foto.
ERO SPIAZZATA.
NON POTEVO ESSERE IO.
QUELLA CHE BEVEVA, QUELLA CHE BALLAVA IN MEZZO A MIRIADI DI GENTE. IN CASA MIA.
QUELLA CON IL VESTITO ROSSO MACCHIATO. QUELLA SOPRA LA LAVATRICE CHE BALLAVA.
OK. NO. OK. NON ERO IO QUELLA CHE VOMITAVA NEL SALOTTO DI CASA MIA SULLA MIA MIGLIORE AMICA.
In due secondi quelle foto non esistevano più.
Lo guardai malissimo come se fosse colpa sua ‘ TU. NON PROVARE A FAR VEDERE QUESTE FOTO IN GIRO PERCHE’, SE LO FAI, TI RITROVERAI I TESTICOLI AL POSTO DEGLI OCCHI E NON SARA’ PIACEVOLE.’ Quasi urlavo facendomi sentire da tutto il pullman.
Notai la sua faccia un po’ scandalizzata ma divertita e notai anche che i nostri visi erano a cinque centimetri, mi ritrassi subito.
‘Non devi darmi una spiegazione e non ti preoccupare non le ha viste nessuno queste foto’ disse sghignazzando
‘io non sto scherzando’ dissi facendogli vedere il pugno (ke bulla xd)
‘Ma non ti ricordi del bacio?’ Oh cazzo. No.
‘QUALEE BACIO?’ urlai facendomi sentire da tutto il pull man che si era voltato per guardarmi. Un pullman che si volta? 
‘No  senti mi sa che c’è un errore, io non ho baciato nessuno, davvero non penso e comunque se ti ho baciato mi spiace io non volevo non era mia intenzione fai finta che non sia mai esistito ok? ok’  e senza dargli il tempo di rispondere mi alzai e mi precipitai giu dall pullman giallo piscio per incrociare miriadi di sguardi puntati su di me come fossi una stella di holliwood che deve attraversare il tappeto rosso.
Mi fermai qualche istante per poi dire davanti a tutti ‘ che minchia guardate? Lo so che so fica so bella e fotomodella’ ecco dopo questa figura di merda me la diedi a gambe verso la mia classe nell’ultimo banco in fondo nell’angolino.

‘tutt’apposto? Dopo la tuaa figura di merda in cortile non ti ho più vista’
Era clara, la mia migliore amica.
Mi girai verso di lei rivolgendole uno sguardo alquanto seducente e pieno di sonno.
Avevo dormito durante le ore del balzano, quello di italiano
‘Ecco. Meglio non farsi più vedere no? Ti chiamo quando arrivo in canada’
No, non stavo partendo per davvero, ma avevo intenzione di andarmene e non farmi vedere per un po’.
‘dovresti ringraziarmi per aver messo apposto la casa mentre tu collassavi’
‘sai,sono stata sveglia fino alle sei con sveva per mettere a posto’ ‘ ah poi ti devo presentare una mia amica’ continuava mentre io mettevo i libri nell’armadietto
‘mhhh era il minimo che poteste fare dopo che mi avete costretta ad organizzare un’altra festa’ ‘ e anche se stasera i miei non ci sono, scordatelo’ dissi guardandola. ‘ minchia stai calma’ ‘ scusa sono un po’ nervosa meglio che vada ciao’
sapete com’è tutti che ti fissano ridendo e guardando lo schermo del cellulare è normale no?
Mi afferrò per un braccio e mi disse
‘tranquilla non ti sei fatta harry’
AKSJHDGSAKSJDHGHS GRAZIEE OH SIGNORE GRAZIE OH SIGNORE
Tirai un sospiro di sollievo. Minchia mi aveva liberata di un peso enorme
‘ci sei andata vicino però’ Ah.
‘ah. E le MIE foto immagino diventeranno l’immagino profile di tutte le gossip di sta scuola, e come didascalia ci metteranno un bel ‘ bhe che minchia guardate? Lo so, so fica so bella so fotomodella’ No?’
‘Meglio non parlare di quelle foto e poi non sarà mica la prima figura di merda che hai fatto in tutta la tua vita? Tu sei la regina delle figure di merda’ eh? Che amica confortevole non ho?
‘Grazie come mi sei d’aiuto amica mia’ dissi spiritosa andandomene
‘va bhe ti chiamo dopo’ urlò quando stavo girando l’angolo.
Diceva sempre così poi non mi chiamava mai.

I miei dovevano partire per l’america per lavoro e ci restavano due settimane.
come sempre.
Loro a casa non c’erano mai. Ogni due settimane partivano per due settimane e quando erano a casa non ci cagavano di striscio,( non che io e mio fratello li cagassimo molto) stavano tutto il tempo nel loro studio, soprattutto mio padre.
Era come se non esistesse, mia madre ogni sera leggeva le storie a mio fratello prima di addormentarsi come faceva con me fino a qualche anno prima, ma di giorno non c’era mai.
Lei era bella, bionda alta e magra e aveva conosciuto mio padre, ciccione bruno e brutto, al liceo l’ultimo anno. Si erano innamorati e decisero di passare la loro vita insieme 4ever. Che poi secondo me, c’era sotto qualcosa, l’aveva ricattata tipo mio padre l’aveva legata e le aveva detto ‘o tu mi sposi o ti ammazzo’ perche, ragazzi, è davvero brutto mio  padre e perfino antipatico.
Tutto questo mentre li guardo uscire di casa pieni di bagagli per dirigersi in un posto lontano e non vederli per due settimane.
‘NIENTE FESTE, GIURALO ANGELICA, GIURALO’ parlo da sola. ‘MA I MIEI NON HANNO DETTO NIENTE QUINDI QUALCHE FESTINO POTREI PURE ORGANIZZARLO’ dico mentre agito la mano per salutare ‘NO SCORDATELO, CHE POI SE TI BECCANO SO UCCELLI SENZA ZUCCHERRO’ non sono proprio io che parlo. Sono il diavoletto e l’angioletto appoggiati sulla mia spalla per discutere se fare feste o no ‘CIOE’ CAZZI AMARI’ ‘BHE IO UN PENSIERINO LO FACCIO’ questo è il diavoletto. ‘ NO.’
‘EDDAJJE CHE TI DIVERTI SEMPRE ANCHE TU’ a chi non capita di avere un angioletto e un diavoletto che discutono nella tua mente?
Chiudo la porta e mi dirigo verso camera mia, quando sento una presenza che mi chiama. Ah giusto io ho un fratello.
Già, purtroppo.
‘che minchia vuoiiiiiiiiiiiii? Urlo
‘io esco’ dice
‘va bene, bravo’
Ah mio fratello ha tredici anni è biondo e sembra irlandese, si chiama Niall, niall horan.  E’ dolce, simpatico e anche caruccio per essere il fratello di una diva. Quando eravamo più piccoli andavamo davvero d’accordo, giocavamo sempre insieme poi io sono cresciuta ho fatto nuove esperienze e non ci siamo più cagati molto.
Bene, direi che ho la libertyyy più assoluta ma soprattutto che i compiti balzano.

‘Ehy ciao’
‘mmh ciao’
‘non ti ricordi di me? Ahaha’
‘ma veramente no, ma dove siamo?’
MA DOVE PORCAMINCHIA SONO FINITA? UN ATTIMO PRIMA ERO IN CAMERA MIA E ORA SONO CON UN TIZIO, CHE NON CONOSCO NON SO DOVE.
‘come dove siamo? Sei proprio cresciuta sai’
‘senti moro, non so chi sei’ E QUESTO?
‘vuoi venire con me?’
‘dove scusa?’
‘su una stella’
HAHAHAHA SPERO STIA SCHERZANDO SE NO VOGLIO SAPERE DI CHE ROBA SI E’ FATTO
‘AHAHAHHA AMICO TI SEI FATTO DI ROBA PESANTE’
‘come scusa?’
Perche’ sto pirla mi porge la mano?
che cazzo succede?


HI,
occheii eccomi qui
spero leggerete e mi direte cosa ne pensate
grazie a chi leggerà
grazie a chi recensirà
grazie a tutti

devo partire e andare in montagna se no resterei qui ma mio daddy rompe er cazzo
spero leggerete
spero vi piaccia
fatemi sapere
bello è sto colore?
love you all

-Angelica
  
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