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Autore: sakuraelisa    13/02/2013    0 recensioni
Blaine è rimasto vedovo a crescere sua figlia Melanie, convinto che per lui l'amore non esistesse più decide di vivere solo per lei, ma quando il destino si mette di mezzo, tutto è possibile.
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Blaine Anderson, Kurt Hummel, Mike Chang, Tina Cohen-Chang | Coppie: Blaine/Kurt
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo diciassette
 

 
La mattina dopo risvegliarsi non era mai stato così bello; Blaine socchiuse gli occhi e si ritrovò tra le braccia quella persona che la notte precedente era diventata davvero speciale per lui, avevano fatto un passo importante ed erano diventati in qualche modo più intimi di quanto già non lo fossero prima.
Guardare Kurt riposare tranquillo era una gioia per lui, era così felice di averlo trovato nella sua strada e di averlo fatto entrare nella sua vita, ed in quella di Melanie.
Gli accarezzò una guancia e con le dita gli levò dei ciuffi che gli ricadevano sulla fronte, poi si sporse leggermente sollevandosi sui gomiti e gli lasciò un lieve bacio sulla sua pelle bianca e soffice.
Il suo fidanzato come svegliatosi da un incantesimo aprì gli occhi e ancora una volta si specchiò in quelli dorati del suo Blaine che lo guardava ammirato, anche se nel suo sguardo l’unica cosa che riusciva a leggere era l’amore che li legava.

“Buongiorno”

“Buongiorno a te Kurt, hai dormito bene?” gli chiese Blaine amorevole.

“Beh sono tra le tue braccia” gli rispose Kurt accoccolandosi di più al suo corpo ancora accaldato.

Blaine gli sorrise e lo strinse maggiormente a sé; rimasero in silenzio, non avevano nulla da dirsi in quel momento, sentire i loro respiri era la sola cosa che in quell’istante li faceva felici.

“Stai bene?” domandò Blaine nel nulla.

“È …  stato bello per te? Come lo immaginavi?” continuò accarezzandogli dolcemente il gomito.

Kurt attese prima di rispondere, posò un bacio sul suo petto, proprio nel punto vicino al cuore e alla fine solo allora levò il viso e lo guardò in quelle pupille color nocciola che tanto amava.

“È stato come lo desideravo Blaine e tu sei stato quello che volevo … dolce, attento e premuroso, non potevo desiderare di meglio” concluse sorridendogli ancora.

Entrambi si avvicinarono nello stesso momento e si baciarono in quella mattina appena iniziata; non si resero conto che alzandosi il lenzuolo che li copriva era scivolato e che alla luce del sole in quella stanza si notavano solo i loro corpi che si stavano cercando e in pochi secondi erano ricaduti nel letto teneramente avvinghiati, le loro mani che si tenevano strette, che cercavano inquiete le loro spalle per aggrapparsi e creare un nuovo intreccio, le loro labbra che si assaggiavano vogliose di volere sempre di più, Blaine che succhiava leggevo il suo labbro inferiore e Kurt che gemeva direttamente nella sua bocca.
Avrebbero continuato a lungo se un rumore non li destò dal loro sogno, il cellulare di Blaine stava squillando e il rumore si sentiva dal soggiorno.
Si separarono e si guardarono negli occhi leggermente imbarazzati, le loro guance tinte di rosso e i loro sorrisi sbarazzini.

“Dovresti andare a rispondere” suggerì Kurt.

“Sì potrebbe essere Melanie … che ore saranno?”

Kurt si voltò un momento e dalla sveglia poggiata sul suo comodino video che erano le otto della mattina.

“Sono appena le otto” risponde voltandosi ancora una volta verso di lui, si sporse e gli lasciò un bacio sulle labbra.

“Adesso vai a rispondere, nel mentre io mi rivesto e vado a prepararti la colazione” gli disse sorridente

“Non è necessario che mi prepari la colazione Kurt, posso farla a casa o al panificio” gli rispose Blaine con ancora le mani posate sui suoi fianchi.

“E invece voglio prendermi cura di te” gli rispose baciandogli la punta del naso alzandosi e lasciando Blaine ancora seduto sul letto.

Kurt dal cassetto del comò prese della biancheria pulita e si diresse verso il bagno per farsi una doccia; Blaine lo ammirava dalla sua postazione, aveva un corpo perfetto e lui era cosi orgoglioso di poter affermare che fosse tutto suo.
Quando lo vide chiudersi la porta alle spalle, si alzò anche lui e dalla sedia prese la sua roba ordinatamente piegata, si rivestì velocemente e lasciò la stanza, ma prima diede un ultimo sguardo alla famosa busta, si doveva ricordare di ringraziare per bene Santana, per una volta era stata gentile e premurosa. Arrivò in salotto e prese il suo cellulare che era poggiato sul mobile vicino l’ingresso, vide la chiamata persa e lesse il nome di Tina, compose il numero e la chiamò, portando l’apparecchio all’orecchio. Dopo pochi squilli la sua amica rispose.

“Blaine sei tu?”

“Sì Tina”

“Allora com’è andata?”

“Bene”

“Lo avete fatto vero?” domandò lei curiosa.

Blaine arrossì subito e abbassò il volto imbarazzato, e Tina anche se era al telefono poteva benissimo immaginare la reazione che stava avendo in quel preciso istante.

“Sì io e Kurt abbiamo fatto l’amore stanotte” ammise alla fine con ancora tutte le guance rosse.

“È stato bello?” chiese sorridente.

“È stato perfetto Tina, lui è stato meraviglioso e tutto era come doveva essere”

“Sono tanto felice per te tesoro”

“Anche io tanto”

“Melanie mi ha chiesto di te, l’ho appena accompagnata a scuola, la vai a riprendere tu?”

“Sì certo”

“Ok allora ti lascio, ora puoi ritornare dal tuo Kurt”

“Ci sentiamo più tardi”

“Ok tesoro a dopo” rispose Tina chiudendo la chiamata.

Blaine allontanò il telefono dall’orecchio e lo poggiò ancora una volta sul mobile. Decise di fare una sorpresa a Kurt: avrebbe preparato lui la colazione per entrambi. Si diresse in cucina con un sorriso stampato in volto.
Blaine preparò dei pancakes e fece il caffè per entrambi e proprio quando stava posando tutto sul tavolo, Kurt arrivò e si fermò sulla soglia a guardarsi la scena, stava ammirando il suo compagno nella sua cucina ed era una bellissima visione.

“Non avresti dovuto” gli disse entrando nella stanza e sedendosi al tavolo.

Il suo fidanzato si voltò verso di lui con un sorriso dipinto in volto e con gli occhi luminosi, si avvicinò senza dire una parola e lo baciò dolcemente.

“Per te anche la luna” gli disse separandosi da lui un attimo dopo.

Kurt sorrise imbarazzandosi un poco e quando Blaine si sedette di fronte a lui, iniziò a mangiare, fecero colazione quasi in silenzio, solo guardandosi negli occhi come facevano sempre, e mettendosi d’accordo per la sera.
Finirono di fare colazione e Kurt non lasciò che Blaine facesse nulla, semplicemente lo accompagnò alla porta e lo salutò baciandolo appassionatamente sulla soglia, si sorrisero ancora una volta e poco prima che lui andasse via Kurt gli prese il polso.

“Blaine”

“Si”

“È stato bello stanotte”

“Anche per me … a stasera” gli rispose Blaine lasciando la sua mano e allontanandosi.

Kurt lo vide andare via, rientrò in casa e si avvicinò al telefono, compose il primo numero in rubrica.

“Sì pronto”

“Rachel” sibilò Kurt a bassa voce.

“Kurt sei tu?”

“Certo che sono io”

“Tutto bene?”

“Sì certo, verresti subito qua”

“È successo qualcosa?” chiese lei iniziando a preoccuparsi

“Ti spiego tutto a voce e che finalmente sono pronto”

“Pronto per cosa?”

“Pronto per liberarmi dei vecchi ricordi e iniziare una vita nuova”

Rachel aveva capito benissimo a cosa si riferisse il suo migliore amico, finalmente aveva trovato la felicità e lei era contenta di fare parte della sua vita per vederlo diventare veramente felice.

“Arrivo subito” rispose sicura chiudendo la chiamata.

Kurt poggiò il telefono e andò a sedersi sul divano aspettando pazientemente e con volto sorridente la sua migliore amica.
Quando Rachel arrivò, Kurt le sorrise e l’abbracciò di slancio, la teneva così stretta che lei dovette dirgli di lasciarla andare. Si separarono e bastò uno sguardo perché tutto fosse più chiaro.
Lei portò una mano sul suo viso e gli accarezzò una guancia, si alzò sulle punte dei piedi e gli lasciò un bacio sulla fronte. Erano l’una di fronte all’altro e Kurt stava osservando la sua amica, con il suo vestito rosa a palloncino, e un maglioncino bianco sulle spalle, i suoi capelli raccolti in una coda di cavallo e quel sorriso che aveva sempre fatto parte della sua vita; le prese le mani e l’accompagnò in camera sua. Rachel non disse nulla, si limitò a seguirlo silenziosa, arrivarono sulla soglia e bastò un’occhiata alla stanza e vedere il letto del suo migliore amico sfatto, per farle capire cosa era successo, si voltò verso di lui e gli sorrise maliziosa.

“Allora è successo davvero?” iniziò curiosa.

Kurt arrossì di colpo e annuì velocemente.

“E com’è stato?” continuò stringendogli più forte la mano.

“È stato bellissimo Rach …”

“Blaine è stato gentile vero?”

“Sì certo … lui è stato anche troppo premuroso, ha reso tutto meraviglioso e stare tra le sue braccia è una delle cose più belle che mi potesse capitare”

Rachel sorrise e lo abbracciò senza rendersene conto, vedere negli occhi del suo Kurt quell’amore così limpido e cristallino per lei fu stupendo, e quando si separarono gli domandò perché aveva voluto che venisse così di fretta.

“Devo liberarmi di tutte le cose di Adam, lo sai no, quegli scatoloni che sono nello stanzino vicino all’ingresso, voglio buttarli via e ho bisogno di te per farlo”

“Vuoi buttare via tutto? Anche le vostre fotografie, anche i bei ricordi?”

“Tutto Rachel, io rimpiango ogni attimo perso con lui, vorrei non aver mai vissuto un solo istante vicino a quell’uomo, e adesso c’è Blaine lui è il mio
tutto, è la mia anima gemella e non voglio che un giorno veda queste cose, che fanno parte solo del mio passato, un passato che voglio dimenticare”

“Sei sicuro?”

“Certo che lo sono, e non devi dubitare che sia solo un colpo di testa”

“Ma no Kurt, io ti conosco e so quanto sei stato male, vedrai Blaine è quello giusto e non vedo l’ora di farti da damigella al matrimonio”

“Sarai bellissima, ma accetterò solo se ti metterai un vestito scelto da me” le disse sorridendo.

Rachel annuì contenta, insieme chiusero la porta della stanza e la lasciarono, arrivarono al famoso stanzino e insieme presero le scatole a cui Kurt faceva riferimento.
Presero in mano le scatole una per una, e mentre Kurt apriva la porta d’ingresso, Rachel usciva di volta in volta portando una scatola, buttarono via ogni cosa, finì tutto nei cassonetti vicino al portone del palazzo. Per Kurt fu liberatorio liberarsi di loro, non fu per nulla doloroso lasciare andare via quella parte della sua vita, certo doveva ammettere che qualche momento buono c’era stato ma non era sufficiente di certo a salvare tutto; vivere quegli anni con il suo ex fidanzato era stato brutto, e adesso per andare finalmente avanti doveva eliminare tutto, ed era felice di farlo, perché adesso nella sua vita c’era Blaine, il suo dolce e affettuoso fidanzato che lo amava e c’era anche la piccola Melanie. Erano la sua nuova famiglia, e non voleva rovinare nulla, per questo cancellare il suo passato era un passo importante da compiere per far sì che tutto potesse continuare in meglio.
Quella sera Blaine se ne stava nella sua cucina, stava preparando la cena, Kurt sarebbe venuto a casa sua e con Melanie avrebbero cenato tutti insieme. Era molto emozionate pensare di cenare con la sua famiglia; da quando Kurt era entrato a far parte della loro vita, era cambiato tutto, era diventato più bello, e la sua bambina era più felice, Blaine riusciva a vederlo dai suoi occhi e dalla sua risata più limpida.
La sua bimba arrivò in cucina e lo vide armeggiare con i piatti, si avvicinò a lui e li diede un bacio sulla guancia, lui si accorse del suo dolce gesto e le sorrise.

“Amore eccoti qua, vuoi aiutarmi a preparare la tavola?”

“Sì certo papà”

Melanie iniziò a sistemare i piatti nella tavola, stando bene attenta a metterli delicatamente e correttamente in ogni posto, poi prese le posate dalla credenza e le sistemò ordinatamente sopra ogni tovagliolo.
Mentre sistemava, ne approfittò per domandare al suo papà ogni novità.

“Deve venire Kurt vero?”

“Se stai apparecchiando per tre tesoro”

“Papà, posso farti una domanda?” gli chiese alzando il suo visino e guardandolo negli occhi.

“Dimmi”

“La notte scorsa è cambiato tutto?”

“Cosa ti ha detto la zia Tina?” cercò d’indagare Blaine.

“Tu rispondimi” insistette lei.

“Sì piccola mia” le confermò suo padre, arrendendosi.

Melanie sorrise tra sé e sé, poggiò uno dei bicchieri che teneva in mano e si sedette in una delle sedie.

“Adesso Kurt verrà ad abitare con noi?” continuò ancora.

Blaine si avvicinò e si inginocchio di fronte a lei, le prese le mani tra le sue e le diede un bacio sulla fronte facendo indugiare le labbra qualche secondo di più.

“Solo se lo vorrai amore”

“Ma … ma tu lo vuoi papà?”

“Sì, mi piacerebbe molto”

“E dovrei chiamarlo sempre papà?” chiese lei quasi allarmata da quel nuovo compito.

“No tesoro certo che no, solo se te lo sentirai, a me basta che lo accetti come hai sempre fatto”

“E tra me e te non cambierà nulla vero papà?”

“Noi saremo sempre noi, io e te, un papà e la sua bambina”

Melanie sorrise ancora e lo abbracciò stringendolo forte, Blaine la strinse a sé e le baciò i capelli.

“Quando glielo chiederai papà?”

“Non lo so ancora, per adesso divertiamoci a questa cena, ti va?”

“Sì papà” gli rispose Melanie contenta.

Sciolsero il loro abbracciò e Blaine si sollevò in piedi e raggiunse il fornello riprendendo a cucinare, Melanie fece lo stesso e finì di apparecchiare la tavola. Blaine era sollevato nel sapere che la sua bimba era d’accordo su tutto, era davvero una brava bambina, molto giudiziosa e intelligente, era fiero di lei.
Quando Kurt arrivò, Melanie lo accolse teneramente, molto più del solito, lo prese per mano e lo condusse in cucina, facendolo sedere alla sedia, cercando di essere ospitale, anche più del dovuto.
Kurt la guardava sorpreso e felice di sapere che ci teneva così tanto a lui, si accomodò per farle piacere e attese ogni sua mossa.
La bambina si sedette poi vicino a lui e tenne sempre le loro mani legate, posandole sul suo grembo; non disse una parola, bastavano i loro sorrisi a inscenare una qualsiasi conversazione. Per Blaine quello era uno spettacolo favoloso ed essere l’unico spettatore ad avere l’accesso rendeva il tutto ancora più bello.  
Si pulì le mani sul grembiule che portava legato alla vita e si avvicinò a loro; Kurt si alzò leggermente e gli diede un bacio sulle labbra appena accennato per salutarlo, si sorrisero e lui si risedette aspettandolo per cenare.
La cena fu semplice, il tempo passò lentamente e sia Kurt e Blaine parlarono del futuro coinvolgendo la piccola Melanie che ascoltava attenta ogni parola. Erano felici di coinvolgerla, dopotutto era la loro figlia, certo non quella ufficiale per Kurt, ma era come se lo fosse e quando si sarebbero sposati, sarebbe stata una delle prime cose che avrebbe fatto da uomo sposato: adottarla.
Melanie ne approfittò per fare loro alcune domande: quando si sarebbero sposati, dove sarebbero andati a vivere, chi sarebbe stata la damigella, se un giorno avrebbero conosciuto la famiglia di Kurt e se in un futuro prossimo avrebbe avuto un fratellino o una sorellina.
Kurt e Blaine si guardarono e decisero di risponderle con un sorriso sulle labbra estasiati dal fatto che lei si sentisse cosi partecipe della loro favola.

“Non abbiamo ancora deciso Melanie” le disse Kurt avvicinando la sua mano a quella di Blaine e intrecciando le loro dita.

“Sì tesoro non è arrivato ancora il momento” continuò Blaine rafforzando la stretta delle loro mani.

“Ma quando decidete poi me lo farete sapere vero?” chiese curiosa.

“Certo piccola mia” le rispose Blaine.

“E cambieremo casa una volta che vi sarete sposati?” domandò ancora.

Kurt guardò Blaine un momento e con un suo accenno di assenso decise lui di rispondere alla bambina.

“Mi piacerebbe restare ad abitare nella vostra casa Melanie, ma se tu vorrai potremo trasferirci”

“Sarà la nostra casa allora” finì Blaine.

La bimba sorrise entusiasta di quella risposta, era contenta di non dover lasciare la sua scuola, i suoi amici e la casa a cui si era affezionata, senza contare che era molto legata anche al parco dove andava ogni pomeriggio con la zia Tina.
Li guardò attenta e decise di proseguire con le sue domande ai suoi due genitori: perché lei considerava Kurt già una figura importante come un genitore, come tutti gli altri bambini che ne avevano due.

“Chi sarà la damigella?”

“Oh io pensavo che potevi essere tu Melanie insieme alla mia amica Rachel” le rispose Kurt sorridente.

“Ma io sono la prima e lei sarà la seconda vero?” chiese, ostentando in qualche modo il privilegio che pensava di avere in quanto figlia degli sposi.

Kurt e Blaine la guardarono divertiti e Blaine avvicinò la mano a quella della sua piccola e stringendola forte la rassicurò.

“Certo tesoro mio tu sei la prima”

Melanie annuì e proseguì.

“E conosceremo anche la tua famiglia Kurt?” domandò speranzosa di avere dei nuovi nonni e magari qualche nuovo zio o zia.

“Certo Melanie, quando tuo padre penserà che sia opportuno andremo a Lima, così conoscerai la mia famiglia, anche perché prima di tutto devo parlarli di voi” le disse Kurt tranquillamente.

“E pensi che possiamo piacere alla tua famiglia?” chiese quasi preoccupata.

“Non ho dubbi tesoro, tu e Blaine siete il mio tutto, e la mia famiglia lo capirà appena ci vedrà insieme”

Blaine a quelle parole s’intenerì talmente tanto che si sporse leggermente e gli baciò la guancia. Kurt a quel gesto si voltò verso di lui e gli sorrise in quel modo così complice che li legava.

“Posso fare un’ultima domanda?” chiese Melanie timorosa, dopotutto era una domanda importante e aveva paura di essere inopportuna.

“Dimmi Melanie” le rispose Kurt sorridendole per farla rilassare.

“Ecco... rimarrò per sempre figlia unica?”

Kurt le sorrise.

“E chi lo sa tesoro, solo il tempo lo dirà”

“Ma chiederete il mio parere quando arriverà il momento?”

“Certo piccola mia” le rispose Blaine.

Melanie fu felice di tutte queste risposte, si sentiva come parte di un qualcosa d’importante, e adorava vedere il suo papà sempre con il sorriso e Kurt le piaceva molto, era bello, buono e gentile e le voleva bene sia a lei che al suo papà.
Finirono di cenare e dopo che ebbero pulito la cucina tutti insieme, guardarono un film seduti vicini nel divano del salotto; in quel momento si sentivano una vera famiglia pronta a nascere, con Melanie che si accoccolava ai suoi due papà e le mani di Kurt e Blaine che erano legate, le loro dita erano intrecciate. Non si erano sentiti mai così vicini come in quel momento, si amavano e tutto sembrava perfetto e lo era, dovevano solo lasciare che accadesse.
 

Note

Buon pomeriggio, ecco il nuovo capitolo, mi scuso per il ritardo, questo è solo un capitolo di conferme, volevo solo avvisarvi che alla fine della storia mancano solo quattro capitoli più un possibile epilogo, al prossimo aggiornamento. Un abbraccio alla mia beta Bonnie.
  
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