3 aprile 2009
Caro diario, è un pò di tempo che cerco di iniziare a scriverti. Sono passati  3 anni  da quel giorno.
Era il tre aprile del 2006. Come sempre eravamo tutti riuniti a casa mia, Zayn era su twitter, Harry e Louis si sfidavano al’ x-box, mentre Niall svuotava per l’ennesima volta la mia dispensa,siccome fuori diluviava avevo chiesto ai ragazzi dopo cena di fermarsi a dormire da me,ma i ragazzi rifiutarono, insistetti un poco ma i ragazzi non vollero accettare. A fine serata dopo aver guardato un film, i ragazzi si prepararono per uscire.  Quando tutti uscirono Louis si fermò davanti alla porta e mi disse: scusa se non ci fermiamo a dormire, ma domani ognuno ha i suoi impegni. Gli feci un sorriso di rimando e lo accompagnai fuori bagnandomi un po’, li salutai con  la mano e  restai sul portico finche la macchina svoltò dal mio vialetto fino a sparire. Chiusi delicatamente la porta e guardai l’ora, era l’una di notte e i ragazzi solitamente ci mettevano circa un ora per arrivare a casa,mi misi nel letto e mi addormentai.
 Era l’1:45 quando mi svegliai, per colpa del suonare incessante del mio telefono.
Era Louis.
Gli risposi un “ pronto”scocciato,aspettando la  risposta con la sua voce squillante.
La  voce che mi parlò non era quella squillante di Louis ma di una signora.
Sei Liam mi disse?
Senza neanche lasciarmi il tempo di rispondere mi disse che il proprietario del telefono e altri tre ragazzi avevano fatto un incidente,mi disse di venire in ospedale immediatamente. Non riuscivo a parlare, staccai la chiamata e mi vestii velocemente e  neanche cinque minuti dopo sfrecciavo verso l’ospedale. Appena arrivai mi precipitai sul banco dove un infermiera mi condusse nella loro stanza. Ero stato molte volte in quell’ospedale ed ero convinto che il luogo dove l’infermiera mi stesse portando  non erano le camere dei pazienti. Mi porto in un corridoio freddo, sulla porta che varcammo c’era scritto OBITORIO. Capii all’istante quello che era accaduto, l’infermiera mi disse qualcosa ma ero troppo perso nel dolore che non l’ascoltai. Mi toccò un braccio e gentilmente mi chiese se conoscessi i quattro ragazzi. Annuii, non riuscivo a parlare,la gola era terribilmente secca,con un po’ di sforzo gli dissi i loro nomi, l’infermiera scrisse i nomi su un foglio e mi chiese se li volessi vedere. Ci misi più di cinque minuti per rispondere, annuii. La signora piano tolse il telo bianco dal primo cadavere, era Niall.
Tolse il secondo telo e vidi Zayn.
Tolse il terzo telo e vidi Harry.
Tolse il quarto velo e vidi Louis.
Solo dopo aver visto i miei migliori amici  stesi su quella barella di acciaio iniziai a piangere come mai avevo fatto,faceva malissimo, mi sentivo malissimo, solo due ore prima erano con me, e adesso erano Morti. Non riuscivo a crederci, non volevo crederci, loro erano i miei fratelli, avevo condiviso tutto con loro e adesso loro non c’erano  più. Tolsero tutti i loro oggetti personali e me li diedero, c’erano i loro cellulari e il loro anello dell’amicizia che ci eravamo fatti fare su misura  per tutti e cinque. Gli diedi l’ultimo saluto cantando la nostra canzone preferita TORN.
Dopo due giorni ci furono i funerali,lasciai cinque fiori su ognuna delle loro tombe vicine l’una all’altra.
 
 La mia vita dopo la loro morte era cambiata radicalmente. erano passati  tre anni e mi mancavano come il primo giorno.
 
-Papà??
-si tesoro?
-andiamo a trovare gli zii?
-vai a prepararti e andiamo.
Appena la mia piccola Amy andò via una lacrima uscii dai miei occhi.
Andammo al cimitero e come sempre poggiai sulle loro tombe cinque fiori in segno della nostra amicizia infinita.