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Autore: The_Ruthless    13/02/2013    3 recensioni
Non sono brava con le introduzioni...ma leggendo un libro mi è venuta voglia di scrivere questa os, è folle lo so, ma non è altrettanto pazzesca la guerra dell'ex-Jugoslavia? Mi sono ispirata a quella, a fatti realmente accaduti, una sporca guerra di sterminio per un motivo stupido come le religioni...Se volete, leggete, sono contenta di avere pareri, anche negativi:)
Genere: Drammatico, Erotico, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Non-con
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Il giglio bianco del campo di battaglia




Repubblica serba di Krajina-Croazia-1995. Chiesa ortodossa.
Una giovane ragazza bionda, era inginocchiata e con le mani giunte, in preghiera:-Hristos...perché è necessario combattere...? Coloro che prima aspiravano a un unico paese e ad un unico ideale...-
Il portone della chiesa si spalancò, una bambina sorridente, bionda anche lei, corse verso la fanciulla:-Sorella Wilma!-esclamò, abbracciandola.-Vieni...-la condusse nel rigoglioso prato appena fuori da quel luogo sacro.-Guarda! I boccioli!-Il prato era colmo di boccioli di gigli, non ancora aperti.-Tra poco fioriranno!-continuò la bambina.
-È grazie a te che li hai curati, Teresa.-rispose sorridendole Wilma.
Un'anziana suora arrivò loro alle spalle e si chinò su Teresa, scompigliandole i capelli:-Lo sai, Teresa? Questi sono i fiori della Jugoslavia.-
La giovane Wilma fissò i fiori:-Il paese che un tempo ci univa tutti: noi serbi, i croati e i bosniaci...-mormorò.
La bambina la guardò, gli occhioni verdi colmi di lacrime:-Adesso non possiamo più essere amici?-chiese.
-Suvvia, non fare quella faccia.-disse la fanciulla, sorridendole e facendole una carezza sul capo.-Se continuiamo a sorridere, prima o poi tutti si accorgeranno dello sbaglio e metteranno fine a questa guerra...hai capito, Teresa?-
La piccola tornò a sorridere, teneramente, le guance infiammate di colore, il volto risplendeva:-Sì!-esclamò, convinta.

Qualche giorno dopo...

I boccioli erano ancora chiusi. Un rombo, dei civili, autotramutati in soldati, marciarono sul prato. I gigli furono schiacciati sotto il loro peso.
-Andatevene! Brutti maiali serbi!-gridò uno.
-I serbi hanno massacrato i nostri connazionali in nome della loro pulizia etnica! Vendichiamoci!-strillò un'altro.
Wilma corse verso l'armadio in un angolo della chiesa, trascinandosi dietro Teresa. Aprì le ante e la fece sedere dentro:-Qualunque cosa succeda, non uscire di qui!-le prese il viso fra le mani.-E non urlare!-
Le lacrime scendevano copiose sul viso della piccola:-Sorellaaa!-urlò, tendendo la mano, prima che l'armadio si richiudesse su di essa, lasciandola nella penombra. C'erano delle fessure da cui poteva osservare quello che accadeva. Le sorelle erano rannicchiate in un angolo, tutte tranne la più anziana, al centro della navata e Wilma, che si trovava subito dietro di lei. Il portone si spalancò e gli uomini si fermarono un'attimo sulla porta, con le armi in pugno.
-Questo è un luogo sacro, siete anche voi dei cristiani, no?-disse, piano, la vecchia suora. -Andatevene!-esclamò, con l'ultimo briciolo di coraggio che le rimaneva.
-Non sprecare il fiato!-ribattè aspro, quello che pareva il capo. -Dobbiamo epurare il paese dagli sporchi eretici e dalle altre etnie...-Gettò una piccola bomba di gas, la suora emise un gemito e poi cadde a terra, morta. -Allora? Vi piace questo gas?-Si voltò verso i compagni:-Avanti! Sterminio! Uccidete! Violentate! Pulizia etnica! Epurazione! Cancellate dalla faccia della terra chi crede in una religione diversa!- Gli uomini si fecero avanti, mentre Teresa tratteneva il fiato, osservando la scena. Le sue amate sorelle venivano private dai loro abiti e stuprate e uccise senza pietà. Wilma finì contro il muro, sotto il peso di un uomo. La violentò, le morse un seno, poi le sparò al ventre. -Soffrirete soltanto per un istante! Poi il gas vi eliminerà...-
Wilma scivolò a terra, con la schiena appoggiata al muro. Voltò la testa verso Teresa, le lacrime scorrevano sulle sue guance. Poi si aprì in un sorriso:-Io ci credo Teresa...-sussurrò-Un giorno i fiori sbocceranno...-






   
 
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