13 Febbraio

Era il 13 Febbraio nel Regno dei Funghi. Ed era la vigilia di San Valentino.

Bowser era seduto sul tavolo, in silenzio. Aveva gli occhi socchiusi, la bocca digrignata, la faccia concentrata e un braccio a sostenerli il mento. E il suo cervello stava andando a mille. Si, ogni singola rotella della materia grigia del koopa stava ruotando a velocità stratosferica, tanto che si poteva vedere il fumo uscir dalle orecchie della tartaruga.

Bowser: "Mumble mumble... mi serve un' idea... mumble... devo pensare a qualcosa di incredibile per quest' anno... mumble... qualcosa con qui far finalmente cadere la principessa hai miei piedi... mumble... ma cosa?"

SBADACRASH!!!

Un rumore di cianfrusaglie che si schiantano al suolo rimbombò per il castello.

Bowser alzò di scatto lo sguardo, quasi terrorizzato, vedendo davanti a se un Luc sotto uno scatolone di roba rovesciato.

Bowser: "Luc!"

Il koopa corse ad aiutare l' amico, scaravenando lo scatolone e tutta sua paccotiglia contro il muro, centrando inavvertitamente la finestra.

 

Sotto...

Paracaio stava camminando, quando a un certo punto si fermò. I suoi occhi avevano visto qualcosa luccicare per terra.

Paracaio: "Uh! Una monetina!"

Il Koopa si piegò per prenderla.

Paracaio: "EHEheh! Oggi è indubbiamente il mio giorno fortunat..."

SBADACRASH!!!

 

Ma ritorniamo a Bowser e co.

Bowser: "Luc! Stai bene? E' tutto apposto?"

Luc, con in testa un gigantesco bernoccolo, boffonchiò: "Qui, monsieur... tutto apposto... più o men..."

Il koopa aiutò l' amico ad rialzarsi, dopo di chè ordino a una guardia di portare immediatamente una tazza di cioccolata calda, mentre Luc si sedeva su una sedia, ancora mezzo frastornato. 

Bowser: "Eheheh! Tranquillo Luc! Tra poco ti rinfrescherai la mente con la miglior cioccolata del regno e..."

Il koopa all' improvviso notò una foto sul pavimento, uscita dallo scatolone quando Luc se lo era buttato addosso. Raffigurava il giovane Bowser mentre teneva per mano una piccola koopa. Era alta, con una buona stazza. Aveva i capelli ricci e castani, gli occhi vispi marroni e le guanciotte e il nasino rossi. Indossava un maglione arancione e aveva un grosso cerotto al ginocchio.

Luc: "Monsieur...? Che me voleva dir?"

Ma Bowser non stava più ascoltando nessuno, mentre nella sua mente partiva un velocissimo flashback.

 

???: "Ahiahi! Che male!"

Bowser: "Ti sei fatta male?"

???: "Ma va, geniaccio! Guardà un po', ho sulla gamba una ferita grande quanto un continente, e mi chiedi se mi son fatta male?!"

Il principino guardò sorridendo la piccola koopa davanti a lui, seduta per terra mentre si teneva il ginocchio sanguinante.

Bowser: "Be', scusatemi se volevo esser premuroso!"

La piccola koopa lo guardò. Poi abbassò lo sguardo.

???: "No, scusami tu. E' che fa un male cane. Mi dispiace"

Bowser sghignò: "Fa niente, fa niente. Piuttosto, riesci a camminare?"

La piccola koopa provò ad alzarsi in piedi.

???: "Ah!!! Porcaboia, che male!!!"

E si buttò a terra, stringendosi il ginocchio.

Bowser gli sorrise dolcemente: "Vuoi che ti porti io?"

La ragazza lo guardò stupita: "Com..."

 

Il piccolo Bowser stava correndo verso il castello, tenedo sulle spalle la ragazza.

???: "AHahahha! Che bello! E' divertentissimo!"

Bowser rise: "Ahahahah!"

???: "Vai cavallino! Vai!"

Bowser rise di nuovo: "Subito! Ahahahah!"

Così, mentre Bowser correva tenendosi la koopa sulle spalle, la ragazza lo guardò: "Senti, come mai mi stai aiutando?"

Bowser restò stupito dalla domanda. Poi disse: "Perchè sei nei guai. E se io trovo qualcuno nei guai lo aiuto. Tutto qua"

La ragazza restò in silenzio. Poi disse: "Be'... grazie. Io mi chiamo Emily. Com' è che ti chiami?"

Bowser sorrise: "Di nulla! Comunque, mi chiamo Bowser! Per la precisione Principe Bowser Koopa I. Molto piacere, Emily"

La ragazza lo guardò stupefatta: "Bowser?! Quel Bowser?! Intendi il principe della Terra Oscura?"

Bowser ghignò: "Sisi! Hai davanti a te il re del mondo! Ed è al mio castello che ci stiamo dirigendo ora!"

Emily guardò davanti a se, e vide la sagoma di Castel Bowser comparire tra la nebbia e i lapilli dei vulcani sempre più presenti sul paesaggio.

 

Bowser: "Allora, Kamek, è grave?"

Il Magikoopa era in silenzio. Poi abbassò la gamba di Emily, appena finita di visitare. Poi ci appoggiò un semplice cerotto e guardò Bowser.

Kamek: "Principino... mi ha disturbato mentre stavo presenziando a un' importantissima assemblea diplomatica coi sovrani di Fagioladia per... UNA SEMPLICE SBUCCIATURA?! MA QUESTA VOLTA NON LA PASSI LISCIA!!! QUESTA VOLTA TE LE SUONO DI SANTA RAGIONE!!!"

Bowser diventò paonazzo, mentre un giovane Kamek prendeva un bastone e lo brandiva minaccioso.

Bowser urlò: "VIA!!!"

Il koopa prese la ragazza per il braccio e iniziò a correre per il castello, mentre un Kamek alquanto inferocito lo inseguiva sbraitando: "VIENE QUI, PICCOLO TEPPISTA!!!"

Bowser si girò, e fece una linguaccia al Magikoopa: "Marameo!"

Emily: "BOWSER!!! IL MURO!!!"

Il koopa si rimise a guardare all' improvviso la strada, schiantandosi contro un muro.

STUND!!!

Bowser barcollò, cadendo per terra mezzo frastornato: "Ohi ohi..."

Kamek all' improvviso arrivò, sempre col bastone ben alto: "Ah-ah! Beccato! E adesso..."

Emily balbetto: "A-aspetti, signor Kamek! N-non si dimentica qualcosa?!"

Kamek si voltò a guardare la piccolina: "Che vuoi?!"

Emily balbettò, ancora più impaurita: "N-non si ricorda l-la r-riunione? L-la staranno a-aspettando, n-no?"

Kamek sbiancò. Poi guardò truce Bowser: "Con te faccio i conti dopo!" e corse il più velocemente possibile verso la sala delle assemblee di caste Bowser.

Bowser ed Emily erano attoniti, mentre il polverone per la fuga del magikoopa si diradava. Poi...

Bowser: "Auuuuuuuuf! E anche questa volta me la sono cavata!"

Si, perchè Bowser lo sapeva che le arrabbiature di Kamek duravano al massimo dieci minuti, e che dopo il magikoopa gli avrebbe offerto una bella fetta di torta per risaldare i rapporti mentore-figliolo.

Emily annuì: "Bene"

Bowser si girò a guardare la ragazza, tutta tremolante: "Be'... grazie"

Emily lo guardò sorridendo: "Di nulla"

Bowser poi assunse una faccia perplessa: "Perchè lo hai fatto?"

Emily ghignò: "Perchè eri nei guai. E io aiuto chi è nei guai. Tutto qua" La ragazza fece una linguaccia al koopa, che iniziò a ridere.

Bowser: "Che fai, mi rubi le battute?!"

Emily: "Ahahah! si!"

Altra linguaccia, e altre risate da parte dei due piccoli compari.

 

Luc: "MONSIEUR!!!"

Bowser: "E?! CHE C' E'?!?!"

Luc sobbalzò, vedendo l' improvvisa reazione di Bowser. 

Bowser: "Luc! Stai bene?!"

Il povero Luc, che si teneva una mano sul petto ansimando e che si era visto passare davanti tutta la sua vita in un secondo, borbottò: "Q-qui..."

Bowser poi lo guardò perplesso: "Ma che è successo?"

Luc ispirò profondamente, poi disse: "Monsieur, era come se fosse en trans! Je me stavo preoccupando!"

Bowser all' improvviso si ricordò di cosa stava ripensando... stava pensando a quella ragazza che aveva incontrato tanto tempo prima... Emily...

Bowser: "...si... tutto apposto, Luc, scusa se ti ho fatto preoccupare..."

Luc: "Fa niente, Monsieur!"

Bowser sorrise all' amico, si scusò un' ultima volta, per poi tornare alla sua occupazione. Cos' è che stava pensando? A si, a cosa fare per stupire Peach quel San Valentino... il koopa guardò la lista che aveva stilato, dove comparivano cancellati tra le più variegate idee, da il classico "Fuochi D' artificio" a cose più elaborate, come "Creare un robot alto 500 metri con le sue fatezze".

Poi il Re dei Koopa guardò ancora una volta la foto che aveva in mano, guardando la piccola koopa accanto a lui. Sorrise. Poi prese la lista, la strappò e ne buttò i resti fuori dalla finestra.