Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: GiadaGrangerCullen    14/02/2013    2 recensioni
Una Pansy/Draco agli sgoccioli. La fine di una storia, proprio nel idilliaco giorno degli innamorati, San Valentino.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Pansy Parkinson | Coppie: Draco/Pansy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Quel sabato mattina, come sempre, Pansy si svegliò e l'unica cosa che le premeva era scendere in Sala Comune per riabbracciare il suo Draco.

Lui era seduto su una poltrona davanti al fuoco e lei gli si avvicinò dolcemente, baciandolo sulle labbra. Lui però non ricambiò il bacio. Era da un po' che qualcosa lo turbava, ma adesso era molto più freddo del solito. Si accoccolò sulle sue ginocchia nel modo più sensuale possibile, sperando di farlo uscire da quello stato. Passò la mani fra i suoi capelli biondi avvicinando il viso al suo. Lui si scansò e disse: “Scusami, Pansy, oggi non è giornata.” e spostandola uscì dalla Sala Comune diretto a colazione. Impietrita e sgomenta passò qualche istante prima che lei lo seguisse di sotto.

La Sala Grande era un po' troppo rosa per i suoi gusti, tutta adorna di cuori e cupidi. “Puah”, pensò, “San Valentino, la festa di ogni cretino.” Non le era mai importato un accidente di quest'inutile “festività”, quindi ignorò tutto e si diresse verso il tavolo dei Serpeverde, dove Draco non era accerchiato dai suoi soliti amici e nemmeno dai suoi scagnozzi Tiger e Goyle: era da solo a fissare il suo piatto si uova e pancetta. Si sedette vicino a lui e gli chiese cosa stesse succedendo, accarezzandogli i capelli e invitandolo ad andare con lei in un luogo appartato. Eludendo la domanda la prese per mano e la trascinò al settimo piano, nella Stanza delle Necessità. Per l'occasione era diventata simile ad una piccola camera d'albergo con un letto e una squallida poltrona. I due si avvinghiarono l'uno all'altra, si buttarono sul letto e lasciarono fluire la loro passione. Ad un tratto, però, Draco si fermò e allontanandosi disse: “Non può continuare così!”.

Riallacciandosi la camicetta Pansy si accostò a lui con sguardo interrogativo e supplicante, ma prima che potesse aprir bocca lui continuò: “É un po' che ci penso e ogni volta che voglio provare a dirtelo finisce che andiamo a letto insieme.”

“Dirmi cosa, Draco?”.

“Che non voglio più stare con te, Pansy.” disse risoluto alzandosi, ma notando lo sguardo della ragazza aggiunse: “Senti, tu sei fantastica, ma io non ti amo. Ho troppe cose per la testa in questo periodo e credo che tu te ne sia accorta. Non ho tempo per l'amore e nemmeno la voglia. Ultimamente il nostro rapporto è stato solo e puramente sesso e non credo che questo sia ciò che meriti. Mi dispiace.” Abbassò lo sguardo e iniziò a rivestirsi.

“C'entra qualcosa quell'Asteria, vero? Non venire a rifilarmi cazzate, lo so. Ho notato come la guardi e come sei compiaciuto quando lei ti sorride...” disse lei a metà fra l'arrabbiatura e la delusione.

“Astoria non c'entra niente.” rispose irritato. “E' vero, la trovo carina, ma in questo momento non vorrei nemmeno stare con lei. Scusami, non volevo farti soffrire, volevo chiedere prima, ma...”

“Ma ti dispiaceva troppo rinunciare al sesso!” finì lei al suo posto, sprezzante.

“Non è per quello...” tentò lui debolmente; era rimasto spiazzato dalla verità delle sue parole. Imbarazzato uscì dalla stanza, lasciando Pansy sola, seduta sul letto a fissare il punto, dal quale lui era appena sparito. Delle lacrime iniziarono a bruciarle negli occhi, ma lei le ricacciò dentro. Non si sarebbe abbassata a quel livello, non avrebbe pianto. Finì di rivestirsi e si sistemò i capelli davanti allo specchio, che era appena apparso. Lei era bella, affascinante e aveva una dignità, che non avrebbe perso per colpa di una cotta per uno stupido... bellissimo e adorabile ragazzo. Lei amava Draco e l'avrebbe riconquistato. Al diavolo quella ragazzina! Uscì a testa alta e si diresse verso il parco, dove, era sicura, avrebbe trovato le sue amiche e insieme avrebbero trovato una soluzione.

I corridoi erano infestati da coppiette felici che si scambiavano regalucci per dimostrare il loro amore. Che assurdità! Magari sarebbero andati tutti da Madama Piediburro a prendere un caffè e sbaciucchiarsi sotto una pioggia di coriandoli rosa. Ingenui, l'amore si dimostra giorno per giorno, non soltanto in una data stabilita. Lei e Draco... Interruppe quel pensiero. Lei e Draco non stavano più insieme. L'aveva scaricata, per giunta nel giorno degli innamorati che entrambi disprezzavano. Che l'avesse fatto apposta per andare contro questa moda? Per farla sentire sola, quando tutti erano felicemente accoppiati e insolitamente sereni?

Mentre l'ennesima coppietta si abbracciava dolcemente, lei si rifugiò nel bagno delle ragazze, incapace di trattenere le lacrime, che avevano iniziato a rigarle il viso.








Salve! Buon San Valentino a tutti! Solitamente sono contro questa festività che ritengo frivola e commerciale (dalla storia non si nota, no?), ma da quando sto con il mio ragazzo la considero in modo un po' diverso... non troppo, però. xD
Chissà se riesco a pubblicare anche una storia a lieto fine? Spero di riuscire entro stasera...
Comunque mi sono persa e non ho detto niente di questa cosa che ho scritto... beh, è stata scritta un anno fa per un contest finito nel dimenticatoio e... beh è venuta come è venuta...
Spero non faccia troppo schifo.
A presto
GGC :D

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: GiadaGrangerCullen