La cosa migliore che potesse capitarmi?
Sbagliare.

Quell'ERRORE, se tornassi indietro lo commetterei di nuovo decine e migliai di volte perchè.. l'ERRORE è stato innamorarmi di lui,
del fratello del mio migliore amico.

Conoscerlo è stata la cosa più semplice e naturale che potesse succedermi, mi è bastato frequentare la casa di Tom, il mio migliore amico, praticamente tutti i giorni e quasi tutte le notti. Di solito lui non c'era, LUI, Matthew.. Matt, era quasi sempre in giro con i suoi amici, quelli fighi, I PIU fighi della città.
Non mi sono innamorata subito di lui, anzi, ero quasi intimidita dalla sua figura: più grande, carino, e.. popolare.
Ma Matt non era solo questo, Matt era ed è molto di più di un semplice "belloccio", ed è per questo che me ne sono innamorata.

Tom, beh, non faceva che parlarmi male di lui, di quanto litigassero, di quanto si facessero i dispetti, e io? Potevo mai non stare dalla parte del mio migliore amico?

Partiamo dall'inizio, okay? Partiamo da me e Tom.

Innanzitutto io sono Mary, ho 17 anni e vivo in una piccola cittadina del Texas. I miei genitori si sono separati quando avevo 5 anni, adesso vivo con mia madre, mentre mio padre vive in un'altra città e non lo vedo da anni. Non sono figlia unica, ho un meraviglioso fratello che studia a Dallas e che mi manca moltissimo. Mia madre è una grossa imprenditrice e passo la maggior parte del tempo senza di lei, quasi sempre con Tom, a casa di Tom e con la famiglia di Tom.

Ho conosciuto Tom il primo giorno di liceo, era così imbranato che era difficile non notarlo, e per di più indossava una sciarpa gialla.
Mentre camminava guardandosi un pò intorno, un pò in sù e un pò in giù mi venne addosso facendomi cadere per terra.
Esiste qualcosa di più imbarazzante?
Avevamo entrambi gli occhi dei più grandi puntati contro che continuavano a fissarci e ridere di noi.
Lui timidamente mi porse una mano e mi aiutò a tirarmi sù. Ero grassoccia allora, ma cercavo comunque di non dare nell'occhio essendo una povera matricola spaventata.
Ci scambiammo qualche parola, lui mi chiese ripetutamente scusa e poi scoprimmo di essere capitati nella stessa classe.
Io mi sedetti al primo banco e lui dietro di me. Ci volle del tempo prima che ci iniziassimo a capire a vicenda, ci vollero due anni.
Di cambiamenti in due anni ne avevamo fatti molti, io avevo perso 15 chili, non si può dire che fossi una ragazza dal fisico statuario ma insomma, non potevo lamentarmi; lui continuava con la sua passione delle sciarpe colorate e in più aveva assunto un nuovo taglio di capelli che lo faceva sembrare meno sfigato.
Eravamo quei tipi di ragazzi a cui non importava essere notati, farsi centinaia di amici, essere popolari, io avevo Tom, Tom aveva me, e questo ci bastava.

La prima volta che misi piedi in casa sua fu per un "progetto" di scienze, e fu allora che vidi Matt.
Io vidi lui, lui non vide me. Non rimasi colpita, sembrava sgorbutico e poco socievole, e non avevo avuto occasione neppure di guardarlo in faccia.
Tom mi disse che tipo fosse suo fratello, e io gli credetti.. "E' un tipo solitario, sgorbutico e vanitoso", mi ripeteva, "Lascialo perdere!"

Di certo non mi andava di attirare la sua attenzione anche perchè.. avevo un ragazzo..