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Autore: angyp    14/02/2013    8 recensioni
Storia classificatasi 16° al contest "E la morte non avrà più dominio" Di Ginevra Corvino.
Gli ultimi istanti di vita di Tonks, che ancora non si rassegna alla vista di Remus morto ..
L'ho scritta in fretta, spero non sia male!
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Nimphadora Tonks, Remus Lupin | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Eccomi … la sfida si è conclusa, finalmente!
Da anni, da quella maledetta battaglia al Ministero, ho giurato a me stessa che te l’avrei fatta pagare, che avrei vendicato mio cugino, che non ti avrei permesso di uccidere altre persone.
Ed ora ci siamo ritrovate faccia a faccia di nuovo, tutte e due desiderose di combattere, ma con motivi diversi.
E la sfida si è conclusa.
Ma purtroppo non sono io ad aver vinto.
Sono qui, stesa sul pavimento, con un dolore allucinante, disgustata dall’odore del sangue che mi sta bagnando i vestiti. Bellatrix si è messa a ridere.
Ero corsa a cercare Remus, mi avevano detto che stava combattendo, non ricordo nemmeno con chi. L’ho trovato a terra, immobile. Non poteva essere vero! Non era possibile che l’uomo che amo, l’uomo che mi ha stretto la mano pochi giorni fa mentre partorivo Teddy, l’uomo che mi ha regalato questa creatura preziosa, fosse morto. No! Io dovevo svegliarlo, era solo stordito. Perché non mi hai risposto Remus? Nemmeno i miei schiaffi, i pugni forti, servivano a svegliarti? Ti ricordi quanti te ne ho dati? Quando mi avevi lasciata, sentendoti in colpa per avermi messo incinta? Come ero arrabbiata, mi sentivo ferita da te! E tu, come ti facevi male! Ma non reagivi, te lo meritavi!
Bellatrix ero dietro di noi, rideva, ci canzonava. Come ha osato  chiamarti feccia? Tu che sei così meraviglioso! Come si è permessa di dire che eri morto? Eri solo svenuto …
Mentre ci lanciavamo maledizioni a raffica, temevo che qualcosa colpisse anche te, perciò ti guardavo, ma tu eri sempre lì, e non ti muovevi. Sarà per questo che lei mi ha colpito. Ho perso di vista il mio bersaglio. E lo sono diventata io.
Oh, Remus, mi sembra di sentire i rimproveri della mamma in testa, lei direbbe che aveva ragione, che stanotte non sarei dovuta venire, che dovevo stare con nostro figlio. Ma come facevo a restare a casa? Tu avevi bisogno di me!
Le forze mi stanno abbandonando, forse sto morendo. Cerco di avvicinarmi il più possibile a te. Non riesco a prenderti la mano. Prendi tu la mia, Remus!
Non reagisci …
Eppure sento il tuo respiro su di me … mi stai venendo a prendere?
Si, mi hai preso la mano, lo sento. Come sempre quando sono triste.
Ma nostro figlio?
Non possiamo lasciarlo.
Andiamo da lui, Remus, ho tanta voglia di dargli un bacio. Ho voglia di rivedere i suoi capelli azzurrini e sentirlo piangere e osservarlo quando ride mentre sogna.
Non possiamo morire! Abbiamo tanti anni davanti a noi! Tanti momenti da vivere! Dobbiamo veder crescere il nostro bambino, insieme!
Ti prego …
Alziamoci.
E andiamo da lui!
Andiamo …
 
  
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