Era una giornata come tutte le altre sulla Thousand Sunny, anche se non era un giorno qualsiasi... Infatti era il quattordici febbraio, il giorno di San Valentino, la festa degli innamorati e Nami aveva le più che chiare intenzioni di festeggiarlo con la sola persona che avesse mai amato in tutta la sua vita.

Nico Robin, l'archeologa della ciurma, era seduta sul suo solito sdraio e leggeva placidamente un libro e la rossa navigatrice le si avvicinò "Ciao, Robin..."

"Ciao, navigatore! Hai bisogno di qualcosa?"

"E-Ecco, io... Io volevo darti una cosa..."

"Mh...? Certamente, di cosa si tratta?" Chiese la mora, alzandosi e Nami arrossì e poi, con tutto il coraggio di cui disponeva, rossissima, chiuse gli occhi e porse alla mora una scatoletta rossa con dei cuori rosa e Robin la prese "Grazie...! Ma cos'è...? Perchè mi fai un regalo?"

Nami sbattè un paio di volte gli occhi, incapace di credere che quel magnifico genio che era Nico Robin non sapesse che il giorno di San Valentino si regalavano cioccolatini alla persona amata, che ognuno preparava col cuore... Infatti lei aveva chiesto apposta il permesso a Sanji per usare la cucina e prepararli e consegnarli solo alla mora.

"Ehm... Sono cioccolatini, li ho fatti io seguendo una ricetta che mi sono fatta consegnare da Sanji... S-Sono solo per te...!"

"Ti ringrazio, sei molto gentile! Io adoro i dolci..." Rispose la mora, sorridendo dolcemente e Nami andò sottocoperta correndo, come se stesse fuggendo e subito, sia Franky che Brook s'avvicinarono all'archeologa.

"Nico Robin, perchè Nami è scappata via?" Chiese il cyborg.

"Non so... Mi ha dato questa e ha detto che dentro ci sono dei cioccolatini, ma non capisco perchè l'abbia fatto...!"

"Ma stai scherzando, yohohooooho?? Oggi è San Valentino, il quattordici febbraio, la festa degli innamorati..."

"E si regalano cioccolatini preparati in casa alla persona di cui si è innamorati!" Concluse Franky e Robin sgranò i suoi bellissimi occhi azzurri e subito andò sottocoperta, dopo aver pregato Sanji di non disturbare lei e Nami ed il cuoco, ovviamente, obbedì alla mora senza fiatare.

"Ma dove va'...?" Domandò Zoro, appena svegliato e quasi travolto dalla mora in corsa.

"Ha appena capito cos'è la festa di San Valentino...!"

"Che???" Fece interdetto il marimo e, mentre Franky si metteva le mani sul viso, Rubber se la rideva e Brook spiegava tutto allo spadaccino ed all'interessato Chopper, con Usop che si vantava di tutte le conquiste che avrebbe, a detta sua, fatto sulla sua isola natale, stupendo la piccola renna.

E, mentre tutti quelli più svegli fantasticavano sulla possibile notte delle due ragazze, Nico Robin era arrivata innanzi alla stanza che divideva con Nami ed entrò, trovandola stesa in posizione supina sul letto e chiuse a chiave la porta alle sue spalle.

"Sai... Non pensavo che mi avresti regalato del cioccolato..." Iniziò la mora, avvicinandosi e sedendosi sul bordo del letto.

"S-Se non lo vuoi puoi buttarlo..."

"Assolutamente no...! Io... Io non sapevo nulla di questa festa, perchè nella mia vita non ho mai pensato all'amore e cose simili, ma Franky e Brook mi hanno spiegato in cosa consiste questa festa e... Ed ho fatto bene, a comprare dei dolcetti al cioccolato, così ora posso regalarli a qualcuno!"

E Nami, messasi a sedere, prese il pacchetto bianco e rosa dalle mani di Robin, lo aprì e trovò al suo interno dei dolcetti al tartufo... D'istinto si lanciò verso Robin, cingendole il collo con le braccia e la mora, sorridendo teneramente, corrispose il dolce gesto.

"Grazie, Robin, io adoro i dolcetti al tartufo ripieni di cioccolato!"

"Lieta che ti piacciano...! Li avevo presi affinchè potessimo mangiarli assieme..."

"Assolutamente!! Oh Robin... Io..." Tentò la navigatrice, ma la mora le posò due dita sulle labbra, per farla stare in silenzio.

"Nami, io... Io sono molto lusingata dei tuoi sentimenti ed ora posso dirti che anche tu mi piaci, che ti ho sempre considerata molto più di una sorella minore e... E ti ringrazio per aver accettato tutto di me ed anche se non potrò offrirti una vita agiata e piena di ricchezza, prometto che farò del mio meglio se fra noi dovesse funzionare!" Disse tutto d'un fiato l'archeologa, che mai aveva parlato così tanto.

E la rossa sentì le piccole lacrime rigarle le gote per l'intensità, l'emozione e la verità con cui aveva parlato Nico Robin e la strinse maggiormente a sè "A me importa averti accanto e poterti amare...! Ci sono mille modi per essere ricche... Rubando, per esempio!"

La rivelazione di Nami fece sorridere di gusto Robin, che si aspettava una risposta simile dalla rossa, quindi aprì la scatoletta rossa e prese un pezzo di cioccolato, gustandolo con sapienza "E' buonissimo! I miei complimenti..."

Nami sorrise e mangiò un tartufo, assaporando quella dolcezza con lussuria "Sono ottimi...! Assaggiane uno!"

"No, sono per te...! Io ho già questo..."

"Solo metà... Ma a modo mio!" Disse maliziosa la navigatrice, passando le braccia dietro il collo della mora, tenendo il dolcetto fra i denti e Robin colse il messaggio, mordendo la sua metà dopo aver stretto a sè Nami, ma costei catturò subito le fresche labbra dell'archeologa fra le proprie.

"Beh... Direi che il tempo di mangiare dolcetti è finito...!"

"Esatto! Amami, Robin... Amami come io ti amo!"

"E' grande l'amore che provo per te, Nami... Sarà una cosa molto lunga!"

"Meglio!" Ribadì la navigatrice e l'archeologa sorrise dolcemente, di cuore, baciando subito la rossa con decisione, fermezza e molta passione poi, usando i suoi poteri, spogliò lentamente Nami, che spesso sorrideva per via del lieve solletico che Robin si divertiva a farle sul ventre.

"Ti amerò sempre, te lo prometto sul mio onore!"

"Anch'io, Robin! Finchè morte non ci separi!"

"Più che giusto...!" Ribadì l'archeologa, prendendo poi la sua rossa preferita, vivendo intensamente la loro prima notte d'amore. Ed entrambe sapevano che non sarebbe stata l'ultima.