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Autore: Alexia_Sutcliffe    15/02/2013    0 recensioni
“Vivere la realtà per una sola notte..Riponendo il personaggio che ho interpretato fino a questa notte..iniziare ad interpretare il vero me stesso da adesso fino a quando lui vorrà."
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Sovrannaturale
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Salve questa è la mia primissima storia spero che vi piaccia..Buona lettura ^^

  ROSE DI’ CARNEVALE
  
Nobu entra in camera fermandosi davanti allo specchio,si porta le mani sulla giacca sistemando,con estrema cura il risvolto fino a che non si adagiò alla perfezione e risaltasse la sua parte lucida sul completo blu notte opaco “Vivere la realtà per una sola notte..”Sposta lo sguardo abbassandolo sul comodino,sotto lo specchio vi era maschera. La prese in mano,facendola ruotare da ogni parte osservando come se fosse la prima volta che la vide:una maschera nera semplice,con i bordi sfumati sul bianco,leggermente ondulata,in modo che si adatti bene al viso,abbracciando dolcemente i lineamenti.”...Riponendo il personaggio che ho interpretato fino a questa notte..” Si portò la maschera al viso,la sistemò accuratamente sugli occhi,facendo scorrere l’elastico sui capelli lasciando che un ciuffo castano,ricada accanto all’occhio sinistro,lasciandolo intravedere.
Fissò l’immagine riflessa,l’abito che fasciava il suo corpo lo rese affascinante e seducente con uno sguardo calmo e penetrante,pronto a scrutare l’ambiente che lo circonda,sguardo che si posò sull’orologio a pendolo in fondo alla stanza,scandiva le 22:00 precise “sarà meglio che mi sbrighi..”
Si avviò all’uscita della stanza,chiuse la porta facendo girare la chiave, fino a sentire un clic.Scese le scale che lo portarono fuori,in un vialetto notturno illuminato da qualche lampione e dalla luce che provienente dalle abitazioni nei dintorni “..iniziare ad interpretare il vero me stesso da adesso fino a quando lui vorrà.”salì in macchina,che subito partì,portandolo verso la festa di Carnevale, che avrebbe avuto luogo in una residenza fuori città.
Yuki scrutava la folla di persone mascherate,cercando di intravederlo,dietro a quei visi scherzosi e allegri,ma nulla…lui ancora non èra arrivato,sconsolato abbassò lo sguardo guardando l’ora “sono le 22:15”, sospirò impaziente di rivederlo ancora “e se lui non viene più?”,scacciò subito questo pensiero,mentre si portò il bicchiere alle labbra,osservava la stanza ghermita di gente mascherata,che si butta in pista col proprio cavaliere,riempiendola di vari colori vivaci e accesi che si mescolano tra di loro,con la melodia che scandisce la danza e il tempo,pronti ad interpretare il personaggio,che hanno scelto per quest’occasione riponendo loro stessi in un cassetto o armadio,fingendo di essere migliori o solo dimenticare i problemi che li affliggono nella quotidianità di ogni giorno…Sorrise amaro,visto che lui in quel giorno,ha riposto il suo personaggio,per essere se stesso hai gli occhi castano-dorato di Nobu…Occhi che intravide tra la folla,a Yuki ebbe un tuffo al cuore quando lo vede entrare nella stanza,”mio dio anche se è lontano riesco a distinguere i suoi capelli ondulati,un po’ più lunghi dall’ultima volta,devo dire che gli stanno bene perfetti per stringerli fra le dita,chissà se sono rimasti morbidi come li ricordo”Yuki si mordicchiò il labbro inferiore,rimase appoggiato con la schiena sulla parete,continuando ad osservarlo,fino a che non incrociò il suo sguardo “Si è accorto che lo stavo fissando”sorrise vedendolo avanzare verso di lui,rimase fermo lì in piedi,non poteva crederci che stava succedendo davvero,aveva sognato così tanto questo momento,ed ora vederlo così vicino a sé gli sembrava uno dei suoi sogni che lo avevano perseguitato queste notti”Ti prego fa che sia vero…”Si ripeté mentre lo vide fargli un inchino <> Gli domandò, mentre un sorriso gli si allargò sul viso,dolce e caldo, gli fece l’occhiolino,ridacchiò Yuki rispondendogli <> “Ha sempre questa abitudine di darmi della donna.” Gli strinse la mano,tirandolo a sé fra le sue braccia,stretto nel suo calore “Ti prego fa che sia vero e non solo un sogno da cui non voglio svegliarmi mai..”sperava Yuki mentre Nobu lo conduceva lento fra le note della dolce melodia,che li accompagnava,in mezzo i vari colori degli altri ospiti,gli cinse il collo con le mani,mentre lo guardava negli occhi,attraverso la maschera donandogli un alone di mistero,il resto scomparve intorno a loro,rimane solo la musica e loro che ballavano abbracciati,nel giorno speciale di Carnevale, ,mentre lo strinse a sé,sui fianchi con le sue mani calde,Yuki riusciva ad avvertirlo attraverso i vestiti ed è una cosa meravigliosa,gli è mancato molto in questi giorni <gli sussurrò Yuki in un filo di voce,in modo che nessun altro udisse queste parole,rimasero li tra loro ad aleggiare fra le note. Nobu prese il volto di Yuki,con una mano alzandolo verso di sé <suggella queste parole con un bacio,accarezzando le sue labbra con la lingua,chiedendo un dolce permesso al suo amante,che non gli negò dischiuse le labbra facendo incontrare la lingua con quella di lui,leccandola e gustandosela avido,gli era mancata più di tutto,sentirlo così vicino a sé con un contatto che nessuno gli avrebbe mai dato…Si allontanò da lui,solo quando l’aria cominciava a mancare rimanendo fra le sue braccia,guardandolo nei suoi occhi scuri,un suo sguardo vale mille mila parole,intrecciò le dita nei suoi capelli neri,respirando il suo stesso respiro,senti le sue mani accarezzargli il corpo,rievocando una infuocata nostalgia,socchiuse gli occhi sospirando il suo nome <> incontrò il suo sguardo,gli prese la mano conducendolo lontano dalla pista,facendosi strada verso l’uscita,arrivando su un terrazzo in pietra circondato da una ringhiera,anch’essa in pietra,impreziosita da una pianta di rose bianca e blu,che si arrampicavano,fino alla parete incorniciando un entrata ad arco che conduceva su delle scale verso l’alto,il tutto sotto la luce della luna piena,Yuki rimase estasiato e meravigliato davanti a un tale spettacolo “è semplicemente meraviglioso..” posando lo sguardo su ogni rosa,mentre si fece condurre dal suo amante verso le scale “è surreale,mai visto un posto così magico in tutta la mia vita..”Pensò Yuki mentre saliva le scale,accompagnato dal suo Nobu,salirono i gradini in pietra,illuminati dalla luce che entrava dalla finestra rischiarando l’ambiente intorno a loro,rivelando le rose che li accompagnano fino ad intrecciarsi intorno ad una porta in legno scuro,con la maniglia in ferro ondulata in una forma strana,ma armoniosa,un po’ vissuta dall’aspetto come se custodisse al suo interno la storia che li lega e impedisse a chiunque di entrarvi. Nobu si allontanò da Yuki facendo girare una piccola chiave un po’ arrugginita,estratta dalla tasca,la fece girare nel buco della serratura,fino ad aprirla,spinse la porta rivelando una stanza piccola,accogliente con pochi mobili ad arredarla,le pareti ricoperte da tendaggi,che penzolavano intorno al letto,erano di colore bianco candido,in contrasto con le coperte scure del letto,scorsero fino a terra,creando onde blu e bianche sinuose,con vari giochi di colore,sembrava un invito a sdraiarsi sopra,per giacere senza alcun risveglio. Nobu prese Yuki fra le braccia e lo condusse nella stanza,fino a farlo sdraiare fra le coperte,lo guardò negli occhi,perdendosi come sempre in quelli chiari di Yuki,che erano liquidi e trasparivano passione e desiderio,di cui animavano i suoi,”questa notte sarà l’inizio del loro amore,visto che nessuno dei due non vuole separarsi di nuovo..”
Yuki si risveglia la mattina nel letto,la luce filtrava dalle tende,con una lieve brezza di fresco,che pervase la stanza,facendolo rabbrividire quando si infrange sulla pelle,allungò una mano un po’ titubante,sicuro che non lo avrebbe trovato,come l’ultima volta,ma questa volta la sua mano incontrò qualcosa di solido e caldo,sorride notando Nobu dormire accanto,tranquillo avvolto nelle lenzuola,dopo la notte passionale appena passata,si sdraiò accanto l’amante pensando che stavolta niente e nessuno avrebbe potuto infrangere la promessa che si sono fatti la notte scorsa.
  
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