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Autore: La Mutaforma    15/02/2013    2 recensioni
Risuonavano in un luogo che non esiste le voci spezzate di due sconosciuti che osservavano una silenziosa ragazza-che-scrive.
Chiamarla scrittrice sarebbe stata un’esagerazione.
Scriveva con la violenza di chi non dice cosa pensa, con la penna che sfrusciava lievemente sulla carta.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Risuonavano in un luogo che non esiste le voci spezzate di due sconosciuti che osservavano una silenziosa ragazza-che-scrive.
Chiamarla scrittrice sarebbe stata un’esagerazione.
Scriveva con la violenza di chi non dice cosa pensa, con la penna che sfrusciava lievemente sulla carta.
-Guarda come scrive. Sembra che sogni-
-Cosa sogna?-
-Qualcosa che non scrive-
-Cosa scrive?-
-Qualcosa che vede nel suo sogno. Ma non può scriverlo bene. Non ha parole, è analfabeta-
-Ma è lì, che scrive! Come può essere analfabeta?-
-Perché non sa leggersi i pensieri. Non lo capisce-
-Dici che è stupida?-
-No. Vede immagini. Nessuno sa se le capisce-
-Scrive sentimenti?-
-E’ sangue. Non vedi i suoi sogni infranti? Il sangue è il pianto delle sue vene-
-E’ solo inchiostro-
-E’ il sangue nero delle notti insonni-
-Sta scrivendo d’amore. Guarda la mano come accarezza il foglio. Vorrei chiederglielo-
-Non conosce la nostra lingua-
Si avvicinò a piccoli passi e le toccò gentilmente la spalla. Quella mano che scriveva si ghiacciò stringendo la penna.
Nemmeno un suono. Lui sgranò gli occhi.
Era morta. 
   
 
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