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Autore: CloudJammer    15/02/2013    0 recensioni
In una città rurale del Nevada vive Alistair Maist, scienziato di 32 anni, insieme a sua moglie: Castalia Luins, pittrice e fotografa di 29 anni. Alistair conduce una ricerca sperimentale sulle onde neurali emanate dal cervello durante il sonno, lo stesso fenomeno che provoca i sogni e gli incubi. Il suo desiderio, nonché lavoro di una vita, è quello di riuscire a simulare queste onde per far vivere alle persone dei sogni totalmente personalizzabili e controllati in cui possono essere felici, lontani dalla triste e deludente realtà dove tutto è comandato dal caso. Tuttavia, a un passo dalla conclusione del progetto, un tragico evento manderà tutto in frantumi. Questa è una storia di conflitti con i propri sogni, il proprio amore, le proprie convinzioni e le basi della vita stessa. Si può vivere per sempre nel mondo dei sogni?
Genere: Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Calcoli – caffè – calcoli – caffè e ancora calcoli. Ho smesso di contare le ore in cui ho ripetuto questa tiritera e stavo iniziando ad accusare i sintomi della stanchezza nonostante la caffeina. A questo, sommiamo il fatto che sono sottoterra con tanto di illuminazione artificiale, che alla lunga porta gli occhi a compiere uno sforzo titanico. Mi meraviglio che la mia pelle e le mie retine sopportino ancora la luce del sole! Interrompo tutto, mi alzo svogliatamente e inizio a riporre tutti gli oggetti che ho sul tavolo. Se non ho il laboratorio in ordine impazzisco con estrema facilità.

Nella mia testa mi ripeto che dovrei essere felice e soddisfatto di essere arrivato a questi ritmi di lavoro, sono un segno evidente del mio avvicinamento a coronare il sogno di un’intera vita spesa a studiare ed a sputare sangue. Potrei essere ad un passo dal rivoluzionare l’intero mondo scientifico, dall’esaudire miliardi di richieste di persone speranzose, dallo sguazzare in una piscina d’oro come Zio Paperone e dal mio meritato, anzi meritatissimo, premio Nobel. Dovrei iniziare a preparare un discorso strappalacrime da presentare; non voglio risultare il solito banale stereotipo dello scienziato pazzo ed esaltato come tutta l’umanità si aspetta che io sia. No, io sarò un uomo di classe che racconterà aneddoti moderatamente divertenti e sarò il soggetto perfetto per tutte quelle immagini modificate con Photoshop che le ragazzine amano fare.

-Proprio così bello mio, la mia faccia sarà ovunque! Aspetta e vedrai!- Dico energicamente al microscopio mentre lo rimetto nella sua scatola.

La mie promesse di fama e di gloria verso i miei compagni di lavoro vengono interrotte bruscamente da una voce che proviene dal piano di sopra: -Alistair? Parli ancora con gli oggetti?-

La mia compagna, Castalia Luins, scende delicatamente le scale che portano al mio laboratorio. Guardarla è sempre piacevole, sopratutto dopo aver trascorso ore ed ore insieme ai numeri e alle lettere, i quali non sono decisamente stimolanti. I suoi lisci capelli biondi le arrivano fino alle spalle e la sua frangia scende sulla parte destra del volto. Il colore dei suoi occhi è di un azzurro surreale che sembra essere luminoso perfino nei luoghi più tetri. Il suo è un corpo slanciato e magro con tutte le curve al loro posto. Non è eccessivamente magra ed è in carne proprio quanto piace a me, a dispetto di tutte quelle riviste di moda piene di modelle anoressiche. Lei invece è fissata con la linea, come ogni donna di questo mondo; vede un minimo di grasso e dice: “Ahhhh! Lo vedi che devo mettermi a dieta! Da domani non la vedi più la mia pancia!” ma in cuor mio so che sono minacce totalmente innocue, visto che finisce sempre per cucinarsi qualche dolce. Oggi è vestita con un maglioncino di lana e dei jeans, qui in Nevada fa abbastanza freddo anche d’estate quindi è normale girare coperti in questo modo anche in casa.

-Tesoro! Ti ho detto che se li chiami così si offendono, cerca di essere più gentile con i miei colleghi, soprattutto con Bob.- Bob è il mio tritarifiuti. - La moglie lo ha lasciato e sta un po’ giù- aggiungo sottovoce.

Lei scuote la testa per poi chiudere gli occhi sospirando. -Io te lo dico sempre che tutto quel caffè ti fa male. Ora vieni su che ho preparato una bella sorpresa per il mio Frankenstein preferito.-

Detto questo inizia ad avviarsi ridacchiando su per le scale. Quella battuta sembra divertirla molto ogni volta che la usa, ovvero sempre. Tuttavia è più allegra del solito, di norma è euforica quando fa una delle sue “Sorprese” e, ovviamente, non riesce a contenersi. Io sospiro e sorrido portandomi al piano di sopra con tutta la calma possibile. Il mio compleanno non è poi così importante dopotutto.


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Salve a tutti! Il mio nome è CloudJammer e questa è la storia che sto scrivendo. Non ho molte pretese, ma nella mia testa ha sempre balenato uno scenario del genere, il che racchiude quasi tutte le mie passioni. Riconosco di non essere uno scrittore provetto, ma spero che possa piacervi ugualmente! Per ora vi fornirò alcuni accenni degli elementi base che costituiscono la storia, rivelando tutto mano a mano che Alistair ve ne parlerà. Enjoy!

  
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