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Autore: Larrystattoos    15/02/2013    1 recensioni
La notte di San Valentino, per Harry, da inutile si trasformerà in una nottata perfetta. LARRY.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciaooo :) Questa è la prima storia che scrivo, per cui sono consapevole che non è granchè. Forse è un po' tardi per postarne una di San Valentino, però ho voluto metterla lo stesso. E' una Larry, spero vi piaccia! :) 
Magari lasciatemi una recensione, anche negativa, per farmi sapere cosa ne pensate, mi farebbe molto piacere. Buona lettura! 

13 Febbraio 2012.

23:50. Anche il tempo sembra prendersi gioco di me. Tra 10 minuti sarà San Valentino e il mio ragazzo non ci sarà perché troppo impegnato a fare il fidanzatino perfetto. Mi ha chiamato poco fa per dirmi che non sarebbe potuto tornare quella sera. Colpa dei manager, che volevano solo separarci. Mi aveva detto, però, che mi avrebbe chiamato a mezzanotte in punto, fanculo Eleanor e fanculo il management.  E ora stavo sul divano, aspettando la sua chiamata. Ma le lancette sembravano muoversi a rilento.
23:55. Ancora 5 minuti. Resisti, Harry. 5 minuti e sentirai la sua voce, quella bellissima voce che mi manda il cuore in tilt.
23:56. 4 minuti. 4 fottutissimi minuti. Mi sento una ragazzina che aspetta con ansia il primo appuntamento. Dio, mi sto rammollendo.
23:58. 2 minuti. Sento già l’euforia attanagliarmi lo stomaco. 2 minuti e l’amore della mia vita mi chiamerà. “Sono proprio andato” penso sorridendo come un ebete.
23:59. Un minuto. Comincio a contare i secondi al rovescio, neanche fosse l’ultimo dell’anno. 59, 58, 57.. Dio, ci vuole ancora troppo! 43, 42, 41, 40.. Louis, amore mio, vedi come mi sono ridotto per te, sembro una fottuta ragazzina! 21, 20, 19, 18.. Inizio a guardare il display del cellulare, a fissare la nostra foto, quella bellissima in cui ci baciamo. Se qualcuno la vedesse.. I manager non vogliono che la tenga, ma si fottano. La mia vita è già controllata abbastanza da loro, non possono anche scegliermi lo sfondo del cellulare! 12, 11, 10.. Inizio a contare sottovoce: 9,8,7,6,5,4,3,2,1.. 00:00. Aspetto con ansia. Passano diversi secondi. “Forse il suo orologio va indietro.. Non mi darà buca, no..” Penso mentre ormai sono già le 00:04. Mi stendo sul divano, in attesa. Accendo la tv e cerco di distrarmi.
00:18. “Non mi chiamerà. Non stanotte.”, penso mestamente. Nonostante tutto, rimango sul divano. Non ho voglia di alzarmi e andare a letto, non senza il calore del corpo di Louis contro il mio. Sarebbe troppo grande e troppo freddo per poter dormire tranquillamente. Oramai si sono fatte le 00:27 e ho perso la speranza. Qualche lacrima mi solca il viso, nonostante sappia che non è colpa sua, ma dei manager che lo controllano. Rassegnato, faccio per alzarmi. In quel momento suona il campanello. La voglia di non aprire è tanta, ma il pensiero di rimandare ancora un po’ il momento in cui sarei andato a dormire, e il secondo squillo della campanella, mi spingono ad aprire. Ciò che trovo fuori è la cosa più inaspettata che potessi vedere: non è niente di strano, niente che in qualche modo potesse essere sovrannaturale, ma in questo momento è l’unica cosa che non mi aspettavo. Perché, fuori la porta di casa, c’è il mio ragazzo con un mazzo di fiori in mano, i capelli spettinati e il fiatone (doveva aver corso), ma il sorriso più splendente che gli abbia mai visto in 3 anni che lo conosco.
-Scusa per non averti chiamato come ti avevo promesso, ma ero troppo impegnato a farmi tutta Londra di corsa. Mi dice il mio Louis, per poi porgermi i fiori e sussurrarmi nell’orecchio: - Buon San Valentino piccolo!
Prendo i fiori e li appoggio sul ripiano lì vicino, per poi afferrarlo per i fianchi e baciarlo dolcemente, chinandomi un po’, data la differenza d’altezza, per poi dirgli: -Anche a te, amore. Dopodichè lo spingo in casa, chiudo la porta, e lo sollevo per i glutei, facendogli circondare i miei fianchi con le gambe. Ci dirigiamo in camera da letto baciandoci sempre meno castamente e con più foga.  Ora non vedo l’ora di arrivare in camera, a differenza di 10 minuti fa. Il nostro letto, ora  non sarà più troppo grande e freddo, ma protagonista ancora una volta del nostro amore. Pian piano ci togliamo i vestiti e ci uniamo di nuovo. I nostri corpi combaciano perfettamente, sono due pezzi di un puzzle, semplicemente perfetti insieme.
Sono passate poche ore da quando abbiamo iniziato a fare l’amore e ora è notte fonda. Io ho la testa poggiata sul petto di Louis e lui mi accarezza i ricci, come fa sempre. Sa che mi rilassa e che amo quando lo fa.
-Lou, devo darti una cosa. Dico ad un tratto, alzandomi e prendendo un pacchetto dal comodino. Glielo porgo sorridendo e lui lo scarta. E’ una collana con il ciondolo a forma di aeroplanino, uguale alla mia. La fissa, poi mi guarda con gli occhi lucidi.
–Questo è il regalo più bello che potessi farmi, ma io non ti ho fatto niente.. Dice abbassando gli occhi.
-Hei Lou, guardami. Il solo fatto che tu sia qui con me stanotte è il regalo più bello del mondo. Significa tantissimo per me. Per cui, non ringraziarmi e non sentirti in colpa. Gli dico, perdendomi in quei zaffiri che sono i suoi occhi.
-Sei la cosa più bella che potesse capitarmi. Mi dice tornando a baciarmi. E in un attimo ci ritroviamo a fare ciò che sappiamo fare meglio di qualunque altra cosa: amarci.
  
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