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Autore: ItsHaroldPanda    16/02/2013    1 recensioni
Un viaggio in Ghana farà capire a Martina il vero significato della vita.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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LEZIONI DI VITA


Guardo annoiata fuori dalla finestra; sono arrivata ad un punto in cui nulla ha più senso. La mia vita fa schifo, mi sento vuota, come se mi mancasse qualcosa. Più mi guardo intorno più mi rendo conto di avere tutto e di non essere comunque felice.
Ho deciso, vado in missione. E' da un po’ di tempo che il parroco della Chiesa mi invita a provare questa esperienza; dice che potrebbe cambiare profondamente la mia vita dandole un senso.

Il giorno della partenza è arrivato; sono già in aeroporto. L’ansia mi sta distruggendo lo stomaco,ora do di matto,sicuro! Inizio a contorcermi le dita delle mani; ho i nervi a fior di pelle. Ho un brutto vizio: non so gestire le mie emozioni; in più il mio sesto senso dice che sta per accadere qualcosa e il mio sesto senso non sbaglia mai. Ottimo!

Qualcuno mi risveglia dai miei pensieri toccandomi con insistenza una spalla.
“Ho capito! Ho capito! Smettila di tartassarmi le ovaie!” urlo come un pescivendolo, non badando alle fantastiche occhiatacce delle persone in aeroporto. Mi giro e  la mia mascella tocca terra. No, non può essere lui.  
“TU. COSA. CI. FAI. QUI?”  continuo strabuzzando gli occhi.
“Potrei farti la stessa domanda!”
“Sai che non si risponde a una domanda con un’altra domanda?”
“Lo stai facendo anche tu.
” Arriccio il naso in una smorfia e mi mordo il labbro inferiore.
“Ti prego, non morderti il labbro in quel modo; sai bene che effetto ha su di me. Ti potrei saltare addosso all’istante”. Mi tocco i capelli; quando sono in imbarazzo lo faccio sempre.
“Niall, io .. mmm”
“Lascia perdere. So cosa vuoi dirmi, me lo dici sempre. Non sei pronta per un’altra relazione; il tuo ex ti ha spezzato il cuore e blablabla”
. Detto questo, prende e se ne va urlandomi che il parroco sta aspettando solo noi. No, non dirmi che .. No! Impossibile! O forse no!
“Non dirmi che vieni in Ghana anche tu”; si limita ad annuire. Deglutisco.


Il tempo qui sembra non passare mai. Non c’è nulla; solo un grande silenzio. Ho passato giorni a piangere. Qui le persone vivono nella povertà assoluta, ma hanno una gran voglia di vivere; io invece ho passato questi 18 anni a rincorrere false illusioni; a fare importanza a cose inutili, superflue.
Io e Horan siamo impegnati in oratorio. I bambini ci rincorrono e io non posso fare a meno di ridere.
Joshua è un bambino di soli 4 anni; è gravemente malato, ma ha un sorriso bellissimo. Gli mancano i denti davanti e quando sorride gli si vede la finestrella. E’ veramente buffo. Mi sono affezionata tantissimo a lui, vorrei portarlo in Italia con me e farlo guarire, ma non posso farlo.

“Martina, cos’hai?”
“Ehi Niall, nulla”
“Non mentire. Ti conosco e so che stai mentendo”
. Mi spunta un sorriso a fior di labbra.
“Joshua” mi limito a rispondere. Lui conosce la sua storia; sa quanto io sia legata a quel bambino.
“Ce la farà vedrai”  scrollo la testa.
“Non illudermi Horan. Qui non ci sono le cure e i vaccini sono finiti”
“Domani arriverà un nuovo carico”
“Dici davvero?”
annuisce e io, senza pensarci, lo abbraccio.
 
[il giorno dopo]

“Ragazzi ho due brutte notizie” IL SILENZIO.
“Cosa succede?” dico
“Il furgone con le medicine si è schiantato contro un albero. Il conducente sta bene, ma le medicine si sono sparse ovunque. Se n’è salvata solo una”
“Potremo salvare Joshua”
“Potremmo,ma”
“Ma cosa?”
“Ma Niall, per andare a recuperare quella provetta è stato punto da una zanzara tigre.”
“E..”
“Ha avuto una reazione allergica. Quel farmaco è l’unica salvezza”
“Dov’è ora?”.
Il parroco indica con un cenno della testa la sua stanza e io corro da lui. Non so cosa mi stia succedendo, ma negli ultimi giorni ho capito tante cose. Ho capito di amare quell’irlandese. Io amo Niall James Horan .

“Niall!Niall! Ti prego, rispondimi!” le lacrime mi rigano il volto.
“Niall, ti prego” stringo la sua mano più che posso.
“Niall, io ti amo” sussurro sulle sue labbra. Nessun segno vitale. Mi lascio andare ad un pianto liberatorio, quando una manina color cioccolato si poggia sulla mia. E’ Joshua.
Nella sua lingua mi dice che è guarito ed è solo merito di Niall. Ha voluto che il farmaco fosse dato a lui; gli ha salvato la vita. Abbraccio Joshua, mentre la mia mano continua a stringere quella di Horan.


Sono passati tre giorni ormai, ma non smetto di sperare. Lui ce la farà, ne sono convinta.
“Ei Niall, mi senti? Sono sempre io, quella rompiscatole di Martina. Quando pensi di tornare tra noi comuni mortali? Ho bisogno di te, lo sai questo? Mi dispiace per tutto ciò che ti ho fatto.  Ho sbagliato e ti chiedo perdono; non te lo meritavi. Mi sei sempre stato vicino e io ti ho trattato da schifo.
Ti amo Horan, ti prego, svegliati” Sento la sua mano stringere la mia, divento una fontana e chiamo il dottore.
“mm,mmar,mmmart..”
“Shh,non parlare. Io sono qui e non ho intenzione di andarmene”
“Ti amo”
“Anch’io Horan”
e finalmente le nostre labbra si uniscono in un bacio stupendo.
 
 
  
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