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Autore: Stella Matta    04/09/2007    3 recensioni
All’uomo cosa rimarrà tra pochi anni, se non la distruzione e l’egoismo? Niente.
Solo un freddo e gelido vento, che continuerà per sempre a spazzare via i sentimenti, fino a ridurre lui stesso
in un individuo avido e infelice.
Genere: Triste, Malinconico, Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Apro la mia finestra grigia
e vedo solo ombre che vagano
senza meta e confuse.

Apro la mia finestra grigia
e alzo gli occhi al cielo.
Non vedo che uno specchio corvino
che geme e strepita abbattuto.

Apro la mia finestra grigia
e sento sulla pelle la brezza gelida e tagliente
che non posso più respirare.
Percepisco nell’aria l’esuberante bramosia
d’un uomo ormai solo con la sua cupidigia.

Vorrei ancora calore, voglio sentirmi fuoco
ma mi rimane soltanto vacuità infelice che
mi obbliga a riempire ogni giorno.

Apro la mia finestra grigia
i giorni sono ormai tutti simili
frivoli ed avari.

Voglio esser di fuoco, vorrei avvampare
ma di me può restare soltanto il vuoto.

Dell’umanità ormai non è rimasto niente.
Solo il vuoto ghiacciato,
come questo vento,
che non cesserà mai di esistere.

Apro la mia finestra e poi la richiudo addolorata.

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Un ringraziamento speziale a tutti voi.
  
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