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Autore: Zomi    16/02/2013    7 recensioni
Il liquido trasparente oscillò contro le pareti vetrose, come le onde di marea sugli scogli, macchiando la bottiglia del suo chiaro colore.
Digrignò i denti nel suo solito ghigno sghembo, riportandosi sulle labbra il liquore, che ridiscese lento e appagante nella bocca, stuzzicandogli il palato. Sghignazzò soddisfatto, schioccando le labbra umide.
Caldo, saporito, profumato, stordente... era perfetto.
Niente poteva superare il prelibato gusto di una buona sorsata di Sakè.
C’era al Mondo qualcosa di altrettanto bello e inebriante?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Roronoa Zoro | Coppie: Nami/Zoro
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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SAKE’

 
Le bottiglie tintinnarono tra loro vuote, risuonando acute e flebili tra  le note armoniose e felici del palazzo Ryuuguu.
Zoro le fissò oscillare in semi cerchio alla  sua sinistra, mentre sfottevano lui e i suoi sensi annebbiati dall’alcol della festa.
“Sbronzo” decretò di se stesso, portandosi alle labbra una delle poche bottiglie piene rimaste attorno a lui.
Ingurgitò avido l’ennesima sorsata di Sakè della serata, inebriandosi del suo alcolico odore fruttato, che gli pizzicò le papille gustative, eccitandole col sapore forte e deciso.
L’alcol scese caldo e denso nella sua gola, bruciandola appena e risvegliando i sensi dormienti, prima di diramarsi a scaldarlo nell’intero corpo, facendolo ghignare soddisfatto.
Mmh… Sakè…
Il suo Sakè.
Solo ed unicamente suo.
Fece oscillare davanti a se la piccola bottiglietta trasparente di liquore, fissandola ghignando.
Il liquido trasparente oscillò contro le pareti vetrose, come le onde di marea sugli scogli, macchiando la bottiglia del suo chiaro colore.
Digrignò i denti nel suo solito ghigno sghembo, riportandosi sulle labbra il liquore, che ridiscese lento e appagante nella bocca, stuzzicandogli il palato. Sghignazzò soddisfatto, schioccando le labbra umide.
Caldo, saporito, profumato, stordente... era perfetto.
Niente poteva superare il prelibato gusto di una buona sorsata di Sakè.
C’era al Mondo qualcosa di altrettanto bello e inebriante?
-Hich… uffa!!!! Ho finito tutte le bottiglie!!!-
Distolse i suoi pensieri dall’alcol, volgendo l’occhio sano sulla compagna, seduta accanto a lui e sbronza altrettanto, che guance rosse e labbra incurvate in un tenero broncio da mocciosa, singhiozzava fissando la bottiglia vuota tra le sue mani.
-Hich… le ho bevute tutte… e ora non ce ne sono più…- si lamentava ridacchiando.
Le brillavano gli occhi, velati di liquore, mentre si guardava attorno alla ricerca di qualche rimasuglio di alcol attorno a loro, schioccando la bocca lucida di piccole gocce di Sakè ogni volta che singhiozzava.
Zoro la fissò attento, studiandola stranamente curioso.
La cartografa era quasi totalmente stesa a terra, ma si reggeva ancora alzata dalla pavimentazione puntandosi con i palmi, e scrutando attenta gli elementi in movimento attorno a lei. Lo spadaccino si leccò le labbra interessato.
Nami era calda?
Si, a vederla con quel semplice bikini addosso e i soli jeans a cerchiarle il sodo sedere, doveva essere decisamente calda.
Ed era saporita?
Non lo sapeva, ma cavolo profumava di mandarino, e i mandarini erano appetitosi tanto quanto il liquore.
E profumata?
Bhè, l’aveva appena detto che profumava di mandarini, no?
Stordente?
Assottigliò lo sguardo cupo, posandolo sulle curve floride e prosperose del corpo della rossa, perdendosi su di esse pochi centimetri sopra ai fianchi.
Si, Nami decisamente lo stordiva con le sue curve, confondendo anche con i suoi dolci sorrisi, gli occhi di cioccolato e i capelli di fuoco.
-Sakè… dove sei?!?- chiamava con voce acuta l’alcol la navigatrice, scrutando il fondo di una bottiglia.
Lo spadaccino smosse le labbra, rigirandosi tra le dita la sua bottiglia mezza piena di liquore.
-Tieni mocciosa…- gliela porse, attirando la sua attenzione.
Nami fissò la bottiglia scura oscillare sotto il suo sguardo.
Sakè.
Il Sakè di Zoro.
Alzò sul compagno lo sguardo di cioccolato, sorridendo sornione. Felina, si sporse verso di lui, sbattendo le lunghe ciglia con fare civettuolo.
-Ma come buzzurro…- ridacchiò alticcia -…vuoi dividere il tuo Sakè con me?!? E che ne è stato del “Senti un po’… un eroe deve condividere con gli altri il suo Sakè. Ma io il mio me lo voglio bere tutto da solo!!!!” ?!?-
Scoppiò a ridere per la sua brutta imitazione del compagno, ricordandogli la discussione avuta con la Principessa Shiraoshi prima di arrivare al palazzo reale,, piegandosi in avanti e rovesciando la sua cristallina risata per tutto il balconcino su cui sedevano. Il verde la fissò zitto, per poi sogghignare con labbra sghembe.
-Considerala un’eccezione…- fece oscillare la bottiglia accanto al suo viso.
-Io un’eccezione?- sorrise indicandosi la rossa.
-Perché no?-
Alzò un dito dalla presa con cui reggeva il collo della bottiglia, portandolo a sfiorarle una guancia rosata, accarezzandole il volto fin sul mento.
-Quindi… solo per questa volta?- sussurrò ancora Nami, spostandosi più vicina a lui.
Non le diede risposta, limitandosi a ghignare fissandola negli occhi, scatenandole un’altra crisi di risate.
Con le gote purpuree e gli occhi umidi di lacrime, la rossa cercò di ricomporsi, per poi puntarsi con i palmi a terra e sporsi col busto verso il compagno, guardandolo divertita e schioccando le suadenti labbra sotto i suoi occhi.
-Ho sete…- gli ricordò malandrina.
Il samurai le avvicinò la bottiglia alle mani, ma lei deviò la sua presa verso l’alto, costingendolo a inclinare il collo della bottiglia verso le sue labbra, e lì versare poche gocce di Sakè su di loro.
Le chiare lacrime alcoliche scivolarono veloci e sfuggenti nella bocca della navigatrice, dissetandola, scomparendo nella rosea bocca.
-Ancora…- ordinò avvicinandosi maggiormente.
Zoro assottigliò lo sguardo, esaudendo il desiderio della ramata, versando altro liquore sulle sue labbra, osservando attento le gocce scomparire leste tra esse, raccolte dalla rapida lingua della mocciosa per poi immergersi nella sua gola.
-Ancora…- sussurrò suadente.
Ghignando, lo spadaccino versò altre poche gocce di liquore sulla bocca, bagnandola appena, e cercando di studiare con maggior attenzione il loro effetto sulle carnose labbra.
Le morbide e dolci labbra femminili brillarono madide del suo Sakè, lasciandosi bagnare senza protesta.
Una goccia malandrina scivolò lungo il profilo del mento della ragazza, ma prima ancora che tentasse di oscillare sul bordo del viso, la lesta lingua di lei l’asciugò con un tocco fugace, riportandosela sulle labbra e dissetandosi con essa.
-Ancora…- socchiuse gli occhi la rossa, fissando ammaliatrice il ragazzo -… voglio ancora il tuo Sakè…-
Zoro ghignò malefico, gettando lontano la bottiglia con ancora dentro qualche goccio di liquore, sportando le braccia attorno alla vita della rossa.
-Non ce n’è più…- sghignazzò prima di posare le labbra su quelle della rossa, che sorridente l’accolse abbracciandolo per le spalle.
Le labbra s'incrociarono assetate, unendo i loro sapori e saziandosi di un fame che trattenevano e soggiogavano ai loro orgogli da troppo tempo.
La lingua dello spadaccino leccò avida le labbra carnose della navigatrice, inebriandosi del loro dolce sapor di mandrino alcolico, mischiando l'estivo gusto di frutto al sotrdente sapore del liquore.
Morse goloso il miscuglio della bocca della cartografa, stringendola maggiormente a se, deciso a non volerla più lasciare. Il suo sapore e il suo profumo, senza essere mischiati a quello del Sakè, lo ubriacavano del tutto, confondendolo e rendendolo euforico senza motivo.
Aveva invidiato a morte le dolci gocce di liquore che erano scivolate sulle labbra di Nami, desiderando di poterle sostituire con la sua bocca, dissetando la ramata e tutte le sue voglie, inebriandosi della purezza alcolica della ragazza.
Accidenti: si era ubriacato di Nami.
-Un'altra eccezione, buzzurro?- sussurrò la cartografa, accerchiandogli il volto e accarezzandolo dolcemente.
Zoro ghignò, baciandola ancora.
-No...- biascicò, fissandola negli occhi -... ho solo deciso che d'ora in poi tu sarai il mio Sakè, e io ti voglio bere tutto da solo: non ti dividerò con nessuno. Mai!!!! È una promessa...-
Nami arrossì, sorridendo imbarazzata.
Piano le loro labbra tornarono ad unirsi, mischiando nuovamente i loro profumi e sapori.
Ghignado Zoro, ripensò al suo quesito sul Sakè:
C’era al Mondo qualcosa di altrettanto bello e inebriante?
Sghignazzò, stringendosi la rossa al petto. Ora ne era certo: c'era qualcosa di più bello e inebriante del liquore, ed era la sua dolce mocciosa.
 



ANGOLO DELL’AUTORE:
Leggendo il numero 66 del Manga, non potevo non scribacchiare qualcosina riguardo al capitolo 650 “Danze di orate e sogliole” e alla memorabile frase del Marimo: “Senti un po’… un eroe deve condividere con gli altri il suo Sakè. Ma io il mio me lo voglio bere tutto da solo!!!!”
Commentate per favore, grazie...

Zomi


 

   
 
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