Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |      
Autore: AloneAgainstZombies    17/02/2013    0 recensioni
Questa fantifction è ambientata nel mondo di Naruto ma ha come protagonista un Original Character: il fratello gemello di Neji Hyuga. E' il racconto della sua vita e del suo cambiamento.
Per la prima volta in vita mia capii cos’era l’amore. Quel sentimento che non avrei mai voluto conoscere.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Nessun contesto
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Strano, non trovate? Molte volte ho pensato come sarebbe stata la mia vita se né Shinichi né Luna ne avessero fatto parte.
Ad essere sincero, quella che mi ha cambiato totalmente è stata proprio Shin. Già, il suo comportamento impacciato e svogliato, il modo in cui mi guardava e io, in seguito, non smettevo mai di pensare a lei. Per la prima volta in vita mia capii cos’era l’amore. Quel sentimento che non avrei mai voluto conoscere.
Fino ad allora la mia vita non poteva proseguire meglio di così, avevo tutto quello che volevo: rubavo tranquillamente i soldi dal Capo-clan per andarli a spenderli e divertirmi con i miei amici, scopandomi qualche bella ragazza completamente ubriaca che il giorno dopo manco si ricordava il mio nome. Era una vita che mi appagava a dismisura. Facevo quello che volevo, tutta Konoha mi conosceva e mi aveva etichettato come la feccia peggiore di tutto il Villaggio, ma a me non importava. Potevo avere tutte le ragazze che volevo e nessuna preoccupazione, tutto quello che desideravo era qui.
Ma dopo averla conosciuta, quella Nara non mi usciva dalla testa. Non riuscivo più a fare sesso con nessuna, era come se il mio “inquilino” si rifiutasse di uscire allo scoperto. Feci tante di quelle figure di merda, la mia reputazione scemò e io non facevo che pensare a lei.
Quando, finalmente, riuscii a farla mia, non ci vidi più: ero completamente cotto di lei. Ricordo ancora la nostra prima volta. Eravamo nella mia baracca immersa nella foresta, poco fuori le porte del Villaggio. Eravamo solo noi due e la luce della luna. Mi presi la sua verginità come se fosse la cosa più preziosa del mondo, la sentì fremere sotto le mie carezze e capii che tutto quello che stava succedendo non era semplice sesso, era amore. Stavo facendo l’amore per la prima volta e, vi dirò, che era molto, molto più gratificante e piacevole di fare pura e semplice ginnastica.
Ma decisamente quel sentimento chiamato amore è, in realtà, una lama a doppio taglio. Contrariamente a mia sorella, che si mise subito con il suo primo amore e ancora, dopo più di 10 anni, non hanno la minima intenzione di lasciarsi; io subii quelle che si chiamano pene d’amore. Auguro vivamente a tutti di non viverle come feci io. Sapevo che questo sentimento mi stava cambiando, ma non avrei mai immaginato fino a questo punto.
Quando Shinichi mi lasciò io caddi nell’oscurità. Ero un ragazzo perso, senza di lei non ero nulla. Volevo morire. Avete mai provato la sensazione che, senza quella persona accanto, non sareste più riusciti ad andare avanti? Beh, io sì. Mi lasciai andare, cominciai a trascurarmi, a drogarmi. Non volevo vedere nessuno, sentire nessuno, volevo rimanere solo nel mio dolore. Mi umiliai a tal punto di donare il mio corpo al mio spacciatore per pagarmi le dosi, con cui potevo provare piacere solo per pochi miseri attimi. Stavo morendo e la cosa mi dava sollievo.
Ci fu solamente una persona che mi salvò da quel baratro di agonia, una persona con cui non avrei mai pensato di mettermi assieme. Il suo carattere mi dava sui nervi, per non parlare del suo tono di voce. Eravamo completamente incompatibili, così incompatibili che, alla fine, non potevamo fare a meno l’una dell’altro.
Con la sua dannata cocciutaggine e determinazione, riuscì nel suo intento e io tornai quello di prima, più o meno. Ero guarito, solamente le cicatrici sulle mie braccia mi richiamano ancora a quei terribili ed oscuri ricordi. Riaffiorò in me quel sentimento tanto odiato e non potei fare altro che accogliere nel mio cuore quella ragazza.
Ci amammo da quel momento fino ad oggi, non amai un’altra ragazza con un tale sentimento, nemmeno Shinichi. Avemmo le nostre divergenze e i nostri – pensanti – problemi, ma non ci lasciammo mai. La sorte volle che anche Luna non avesse mai avuto rapporti con nessuno prima di me. Così, con una dolcezza e una delicatezza estrema, la resi donna sotto l’incessante rumore della pioggia. Eravamo noi due soli, in una grotta illuminata dallo scoppiettare del fuoco. La sentii stringersi a me, graffiarmi la schiena con le sue unghie mentre io mi muovevo lentamente, facendomi spazio dentro di lei. La sentii gridare per il dolore della prima volta e dovetti fare leva sul mio autocontrollo per non procurargliene dell’altro. Eravamo diventati una cosa sola, due cuori uniti da un passato simile e un futuro insieme.
Mi ricordo ancora le sue parole, sussurrate tra le lacrime: «Promettimi che non mi lascerai e che questo non è solo sesso.» io per tutta risposta mi ero incollato alle sue labbra per farla star zitta, come poteva pensare ad una cosa del genere? Soprattutto dopo che io ero stato il primo a dirle il fatidico “Ti amo”?
Quella notte raggiunsi l’orgasmo dopo un tempo particolarmente lungo, dovevo controllare le mie spinte e farle provare il piacere della prima volta. Con le altre ragazze era tutto più facile, non erano vergini e soprattutto erano affamate di sesso. Divoravano, letteralmente, il mio membro quando stavo con loro. Luna era diversa da tutte, si era sempre rifiutata di fare certe cose e io non potevo obbligarla. Con lei mi sentivo completo, potevo contare su di lei in qualunque momento e sapevo che anche lei pensava lo stesso.
Quando, qualche mese più tardi, mi disse di aspettare un bambino io la trattai malissimo. Sapevo che quello che le avevo detto era sbagliato, ma avevo solo 18 anni e lei 16, eravamo decisamente troppo giovani per pensare di poter allevare un figlio. Ancora non faccio altro che darmi la colpa della sua morte. Sì, Sora, ne sono convinto, non ce l’ha fatta perché io non l’ho accettato fin da subito. Ero uno stupido ragazzino di 18 anni, immaturo nonostante tutto quello che era successo. La visione di quell’esserino chiuso in una incubatrice mi lacerò il cuore, non si muoveva e non respirava. Quella creaturina era il frutto del nostro amore e vedere i medici portarmelo via mi distrusse e distrusse anche la mia Luna.
Il nostro rapporto non era più quello di prima, avevamo paura di sfiorarci e di parlare. Eravamo scostanti, distaccati, ci baciavamo a fatica, figurati fare l’amore. Vivevamo sotto lo stesso tetto, nella mia – ormai nostra – casetta nella foresta. Io cominciati a lavorare come cameriere in un ristorante accanto a Ramen Ichiraku, dovevo mantenere me e Luna, che aveva abbandonato le missioni.
Gli anni passarono e noi, lentamente, prendemmo a sfiorarci mentre eravamo sotto le coperte: prima un piede, poi una mano, fino ad arrivare ad un abbraccio vero e proprio. Fu quando ci stringevamo che Luna mi sussurrò: «Amore, credo che… se te la senti… possiamo riprovarci.» quelle parole non mi resero che felice. Mi girai verso di lei e le donai uno dei miei sorrisi più belli, mi sentivo determinato, anche se un po’ di paura mi bloccava. La feci mia dopo tanto tempo e l’amai come non mai.
Forse qualcuno credeva in noi, o forse fu un miracolo, ma il tempo ci donò una bellissima bambina: Yuri. Gli occhi candidi come la neve e i capelli scuri come la notte. Non potevamo essere più felici, eravamo una famiglia! Non l’avrei mai pensato, ma dopo quel piccolo miracolo, ne susseguirono altri 4. In tutto avevamo dato alla luce 5 bellissimi bambini: tre maschietti – Naoki, Takumi e Kazuya – e due bellissime femminucce – Yuri e Haru –.
Ma il mio, il nostro, cuore non può mai dimenticare quell’angelo che, da tanti anni, non smette mai di proteggerci.
Sora…

   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: AloneAgainstZombies