Lampo! Il fulmine che squarcia il cielo;
Tuono! Terremoto che scuote la terra;
Fuoco! Corrode, brucia, distrugge
mangiando la vita e rigettando cenere.
Salto! La strada crolla, veloce;
Fuggo! I lupi ringhiano, sbranano;
Corro! La montagna cade, sembra
quasi che si inchini al vento.
Cado! In quel burrone nero;
Urlo! Ma la mia voce è muta;
Piango! Come la pioggia, fitta
che lambisce il terreno spoglio.
E infine Muoio con spavento e terrore;
vedo il carnefice che mi sorride:
che triste fine per questa vita
vissuta sempre come Formica.