Era sempre stato il mio scudo, il mio amore per lui era stato sempre la cosa il centro della mia vita.

Sono passati ormai mesi, anni ed ancora sei sempre il centro di tutto,

l’amore eterno esiste, lo so.

In ogni video ed in ogni foto rivedo i tuoi sorrisi, sguardi.

Ho avuto la fortuna di immortalare ogni singola mossa, la nostra felicità.

E come dicevi tu –Amore stai documentando la nostra vita minuto per minuto?-

Quando mi dicevi così ti facevo sempre il broncio….

Un broncio che spariva ad ogni tuo singolo bacio, carezza e coccola.

Un lacrima.

Un singola lacrima che mi permetto di far scorrere sulla mia guancia.

Ti ho promesso che non avrei pianto, almeno per il resto dell’anno però mi hai permesso un giorno, ed io ho deciso per il 14 Febbraio.

Ci sei sempre stato in tutto, la mia spalla, la mia roccia.

Lo sei sempre.

So di non aver fatto un errore ad incontrarti, quei pochi anni che il cielo ci ha concesso sono stati i più intensi della mia vita.

Ricordo sempre il giorno in cui ti ho incontrato, portavi il completo grigio topo, e quegl’occhiali che ti davano quell’aria intellettuale.

Ci siamo scontrati.

-Scusami ti prego non ti ho visto arrivare.-

-Non c’è nessun problema-

Sei andato via così velocemente, ho pensato fossi un pazzo a piede libero vestito bene.

A pensarci mi viene da ridere.

Poi quando ti ho incontrato di nuovo allo studio legale, ero una ragazza spaventata e tu serioso.

Da quel giorno ti avevo dato il nomignolo di “Ghiacciolo”.

Non lo sei mai stato.

Sono passati mesi da quel giorno e dopo quella brutta storia hai continuato a chiamarmi.

E poi a cena mi hai detto –Non riesco a trovare la forza di stare lontano da te neanche un attimo-.

Tutto è cominciato li.

Sei stato il mio eroe da sempre.

Ma quel giorno dal dottore, io sono stata la tua roccia e la tua spalla.

Hai sempre avuto il coraggio e la dignità di affrontare tutto.

Sono stata con te fino alla fine, mi hai detto –Ti amerò fino alla fine della mia vita-, ma io ho ribattuto fino alla fine dicendoti –Ti amerò fino alla fine della mia vita-

Dai tuoi occhi ho visto quanto sei stato contrariato, ma lo sapevi quanto posso essere testarda.

Ho vinto io.

Te ne sei andato una mattina d’autunno, nella pace e nella sicurezza che io sarei stata al sicuro.

Mi hai lasciato tutto.

Io volevo te.

Ma dopo qualche mese ho scoperto che mi hai lasciato una parte di te.

Mi sento persa e sola.

Ho rifiutato tutto, in me solo incredulità.

L’amore non segue alcuna logica, ed io di logica non ne ho mai seguita.

Ho dato il tuo nome a nostro figlio.

Edward.

Ha tutto di te.

Ogni volta che lo chiamo e lui si gira, vedo te.

Adesso documento minuto per minuto la sua vita.

Ed io continuo a fare lo stesso broncio, che dura pochi secondi perché di fronte al mio piccolo Edward non posso farmi vedere troppo con il broncio.

Il mio piccolo angelo così simile al mio Edward.

Una nostra parte del nostro amore.

Grazie amore mio.

Grazie mio eroe.