La luce solare era da ormai qualche ora scomparsa

mentre il tepore della notte avvolgeva Setter

come una nube. Quasi nessuno girava per le strade

ed il silenzio regnava sovrano, solo un trio di

persone giravano silenziose per la periferia della città,

girovagavano arzilli ma soprattutto assetati.

“Non esageriamo Joen o ci faremo notare troppo”

“Tranquillo Steve un altro e poi basta” concluse il secondo (vampiro)

“Ei, ragazzi ho sentito qualcosa…” fece notare il vampiro

con i sensi più sviluppati dopo essersi

fermato un attimo.

“Che sia qualche preda succulenta?”

“No, sembra un altro vampiro e non è da solo!”

I tre si misero in assetto d’attacco pronti (in caso di bisogno)

a coprirsi le spalle a vicenda

“Dove sono?!”

“Ci stanno accerchiando prima di attaccare”

“Sono vampiri?”

“Si, ma non solo, hanno qualcosa di strano”

“Eccoli!”

In un secondo un gruppo di nemici saltò dai tetti

verso i tre vampiri e durò tutto un attimo.

Era rimasto in vita solo il vampiro di nome Joen,

anche se era privo di tre arti (aveva ancora il

braccio sinistro).

I nemici stavano andando via mentre l’ultimo di questi

si era avvicinato a Joen pronto a finirlo

“Chi c***o sei perché lo hai fatto?!”

“Perché, quando qualcuno perde tutto l’unica cosa che

gli rimane è il rancore, e quel rancore

accumulato per troppo tempo diventa follia”

quella frase fu l’ultima cosa che ruppe il silenzio di Setter quella notte,

seguita dall’urlo disumano

emesso da Joen (Ovviamente).