Twilight, 'Me, Math and you.' di E4e (Cap 1) su EFP Fanfiction

Ciao a tutti! Dopo un lunghissimo periodo mi trovo a postare una nuova storiella, senza pretese. Mi piacerebbe dirvi un sacco di cose, ma preferisco lasciarvi alla lettura di questo primo capitolo. Proprio così, sto pensando di trasformare questa storiella in una mini-fic… Il secondo capitolo è già pronto, mi piacerebbe però, chiedervi un parere e decidere in seguito se andare avanti o meno.

Vi ringrazio in anticipo! Un bacione.

Accidenti a me, avrei dovuto ascoltare Alice mentre cercava di spiegarmi perché le parametriche esistessero. A detta sua il mondo dei numeri era qualcosa di magico ed assolutamente fantastico… Facile, aggiungerei: se avessi una bella A in algebra la penserei allo stesso modo! Purtroppo, invece, io vado d’accordo con la suddetta materia tanto quanto sono coordinata. Uno spasso, direi.
Sbuffai interrompendo il flusso di pensieri e preparandomi alla sfuriata di Charlie, assunsi quell’aria serafica che tanto riusciva ad addolcire lo sceriffo.
Mi chiusi la porta alle spalle ed una volta buttato il mazzo di chiavi nello svuota tasche all’ingresso , mi addentrai in cucina. Fortunatamente mio padre non era lì: almeno avrei potuto nutrirmi prima di essere segregata, per punizione, nella mia camera al piano superiore.
Aprii il frigo e mi ci infilai letteralmente dentro, alla ricerca di un’insalata fresca. Il caldo quella settimana risultava oltremodo opprimente, e per noi abitanti di Forks, abituati a temperature più rigide, sarebbe stata una brutta prova. Le previsioni lo avevano annunciato, e ne sarei stata molto felice, se non fosse stato per quell’insufficienza in matematica! Avrei dovuto passare la settimana di pausa primaverile a studiare, cercando di recuperare quanto più potessi.
Sentii lo sciabattare di mio padre al piano superiore, e finendo0 di trangugiare il mio pasto, attesi l’arrivo di Charlie.

-Lo sapevo che sarebbe finita così- borbottai, rigirandomi nel letto. Nonostante fossero solo le tre del pomeriggio, come previsto, mi trovavo bloccata in camera. Charlie era dapprima diventato pallido, per poi arrossire violentemente, quando finii il mio resoconto scolastico.
-Isabella Mary Swan, ti giuro che, in un modo o nell’altro, tu imparerai la matematica!- aveva concluso con il volto rosso e l’indice puntato verso di me. Che ingiustizia!
La porta si spalancò e fece capolino nella stanza un Charlie dal viso soddisfatto. Lo guardai interrogativa, chiedendomi che cosa fosse successo.
-Bells, mi hanno appena telefonato dalla centrale, dovrò stare via per l’intera settimana… Sai, quel caso che stavamo seguendo da un po’- cominciò mio padre.
Vidi uno spiraglio di luce e organizzai mentalmente un piano di mansioni (tra cui era incluso molto divertimento e poco studio) per quella settimana di libertà.
-Ma ho già parlato con Esme , ti aspettano per stasera: rimarrai con loro per l’intera settimana- disse.
Inorridii al pensiero: non che non volessi bene ai signori Cullen, tra l’altro genitori di Alice, ma se pensavo che mio padre fosse fiscale, bhe… Loro vincevano su tutti i fronti!
-Ma, papà! Ho quasi diciotto anni, posso cavarmela benissimo da sola- mi lagnai come una bambina.
-Questo è vero, ma ricordi la questione matematica?- mi interruppe lui, con ancora quel sorrisino vittorioso.
-Oh, papà. Lo sai che con alice non riesco proprio a studiare! Siamo troppo amiche e non riesco a seguirla quando fa la maestrina!- dissi sincera. Se c’era una cosa che Alice amava fare era proprio comandare… Piccola dittatrice!
-Ed è per questo che prenderai ripetizioni da suo cugino Edward!- rispose allargano il sorriso.
Edward Masen, il da sempre genietto brutto come la fame, parente di Alice?! Aiuto!