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Autore: _Cassandra    17/02/2013    0 recensioni
La morte vista dagli occhi di una quindicenne.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Difficile.

 

 

 

 

Difficile.

 

E’ più difficile di quello che pensavo, di quello che avevo visto in tv in quelle soap-opera struggenti che sembrano raccontare il dolore in modo impeccabile, poi un giorno ti ritrovi ad essere la protagonista di tale demenzialità e capisci che, purtroppo, la vita non è proprio come te la immaginavi.

 

 

Perché a quindici anni si pensa di essere immortali, il giorno prima credi di poter vivere per sempre e che le tragedie succedano solo a migliaia di chilometri di distanza e il giorno dopo La Signora Morte ti ride in faccia e ti sbeffeggia per aver peccato di ingenuità.

 

 

Il giorno dopo ancora, hai già finito le lacrime, la tua testa è completamente vuota e l’unica cosa che riesci a percepire è l’urlo di una trombetta da stadio che romba dentro di te e sovrasta qualunque altro suono, voci comprese. Ti senti come se una bestia famelica ti stia dilaniando il petto in cerca di cibo, vorrebbe divorare ogni parte di te strappandola con morsi voraci…peccato che di te è rimasto ben poco.

 

 

Ancora un giorno, oltre alle lacrime hai finito anche la voce, il sonno, la fame e qualunque altra funzione vitale. L’unico movimento che riesci a compiere, è carezzare quel corpo esanime, bianco come la luna, freddo…di un freddo tagliente che ti entra nelle ossa, un freddo che ricorderai per sempre, un freddo inumano… il freddo della morte.

 

 

Ultimo giorno. Guardi quella cassa di legno chiaro che passa di fronte a te, sorretta dalle spalle curve di chi in quel momento ha poca forza più di te, quella che basta per guidare l’ultimo viaggio.

Poi la terra, tutta quella terra che l’abbraccia, l’accoglie come una madre gelosa che nasconde il suo bambino dalle brutterie del mondo e tu, che in quel sudiciume ci sei appena entrata, la guardi scomparire, andarsene per l’ultima volta.

 

 

Difficile.

 

E’ difficile diventare grandi.

   
 
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