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Autore: Nivees    17/02/2013    2 recensioni
{ Cinque drabble tratte dalle favole più belle | Rin&Len; Miku; Luka; Meiko; Kaito }
Hansel and Gretel ~ «Vedo la casa, Len. Stringimi la mano».
Rapunzel ~ «Vieni presto, mio principe».
The little Mermaid ~ «Voglio poter vivere sotto il sole, con te».
Red Riding Hood ~ «Ne vuoi una fetta, lupacchiotto?».
The Frog Prince ~ «Posso essere il tuo principe? Devi solo darmi un bacio».
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaito Shion, Len Kagamine, Luka Megurine, Meiko Sakine, Miku Hatsune | Coppie: Len/Rin
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Salve, popolo del fandom dei Vocaloid.
Ultimamente l'ispirazione ha bussato molte volte alla porta del mio cervello, e non posso che approfittarne dato che, quando se ne va, non si fa vedere per un bel po'. *sigh*
E con che cosa mi presento? Con una piccola raccolta di drabble - a parte che so fare veramente solo raccolte di composizioni così piccole oh - su delle favole che hanno segnato la mia infanzia. Che bello.
Ho usato i personaggi dei Vocaloid a causa di un'immagine bellissima (Click here!) a cui mi sono ispirata per i ruoli. Neh, spero che vi piaccia, anche se sono drabble veramente senza pretese, scritte in appena mezz'ora.
Recensioni e quant'altro sono sempre molto gradite, altrimenti ringrazio comunque anche chi solo leggerà e metterà la fic tra le preferite/ricordate.
Ja ne~
Niv.




Live in a fairy tale

 

Hansel and Gretel.

Mano nella mano, i due fratelli vagavano da soli nel bosco, non sapendo dove andare, non sapendo che cosa fare. La sorellina si strinse al braccio del fratello, il quale la teneva a sé come se fosse la cosa più importante nell'intera foresta.
Sapevano benissimo che non sarebbero riusciti a tornare a casa, stavolta.
E sapevano bene anche che, da qualche parte nell'oscuro bosco, la casa della strega era pronta per poterli trascinare nelle grinfie della sua proprietaria.
Ma ormai non faceva più così tanta paura. Finché sarebbero stati insieme, Rin e Len avrebbero superato qualsiasi cosa.
«Vedo la casa, Len. Stringimi la mano».

 

Rapunzel.

Tutta una vita passata da sola, Miku non faceva altro che dedicarsi con cura e dedizione ai suoi lunghi capelli, che erano la cosa più bella e potente che sapeva bene di possedere.
Li pettinava, snodava i nodi e li lavava ogni giorno, così che fossero sempre perfetti.
In qualunque momento.
Perché Miku aspettava il suo principe che sarebbe arrivato, prima o poi, a portarla via da quella torre troppo alta, da cui voleva scappare e non rimetterci mai più piede.
Sapeva che non avrebbe aspettato invano. I suoi stessi capelli lo avrebbero portato da lei, quando sarebbe giunto il momento.
«Vieni presto, mio principe».

 

The little Mermaid.

L'acqua era la cosa che amava di più. Più del sole che scaldava la pelle, più della sabbia che sfiorava la sua lunga coda, più dei pesci che le nuotavano attorno e tra i capelli.
L'acqua era la cosa più preziosa, per Luka.
Ma bastò solo una notte trascorsa sulla superficie, accarezzata ancora da quell'elemento che tanto adorava, che i suoi sentimenti furono radicalmente cambiati.
La cosa che amò di più, da quella notte in poi, fu giovane uomo che camminava con i suoi piedi nudi sulla sabbia, e che sembrava adorare l'oceano che si distendeva davanti agli occhi proprio come lei.
«Voglio poter vivere sotto il sole, con te».

 

Red Riding Hood.

La foresta non le faceva paura. Lei era una donna forte, non si sarebbe di certo arresa di fronte al primo imprevisto che le si sarebbe presentato davanti.
Nemmeno se l'imprevisto aveva la forma di un lupo che guardava affamato il suo cestino.
Non sembrava che volesse farle del male, Meiko se ne sarebbe accorta in tal caso. Aveva solo fame, quel povero lupo. Forse la nonna poteva aspettare ancora un po' per la sua torta, forse non si sarebbe arrabbiata se ne sarebbe mancato un pezzo.
«Ne vuoi una fetta, lupacchiotto?».

 

The Frog Prince.

La vita di un ranocchio non era facile, e lui lo sapeva bene. Soprattutto quando il ranocchio s'innamorò della dolce principessa che giocava con la sua pallina dorata.
Kaito avrebbe fatto qualsiasi cosa, pur di vederla sorridere. Anche nuotare per tutto lo stagno per poter riprendere il giocattolo prima che fosse tardi, prima che dagli occhi della donna potessero scendere delle calde ed inutili lacrime.
Le avrebbe donato la cosa che amava di più, solo per poter diventare poi lui ciò che di più importate lei aveva.
«Posso essere il tuo principe? Devi solo darmi un bacio».

  
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