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Autore: S_Lion597    17/02/2013    8 recensioni
-Castle, se ti ammali per colpa mia giuro che ti sparo!-
...Cosa succede se si sommano un neurone Caskett ammalato, tanta voglia di scrivere e una cioccolata calda con panna?
Genere: Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kate Beckett, Richard Castle | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro, Contesto generale/vago
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-Castle, se ti ammali per colpa mia giuro che ti sparo.- La voce nasale e roca di Kate gli arrivò ovattata dal fagotto di coperte che si stringeva in un angolo del divano.
Castle ridacchiò prima di inginocchiarsi sul tappeto, di fianco al corpo tremante e influenzato della sua ragazza. Intrufolò un dito fra tutti gli strati che la coprivano e le diede una giocosa  grattatina al naso, a cui lei rispose con una smorfia divertita.

-Per quanto mi piacerebbe giocare con te al paziente e l'infermiera, non sono ancora così masochista da volermi ammalare di proposito, Kate-
L'uomo le donò una carezza sul viso arrossato e un bacio sulla fronte mentre lei gli stava ancora lanciando un'occhiataccia delle sue.
Beckett chiuse gli occhi e si lasciò andare ad un sospiro di sollievo quando sentì le labbra fresche dell'uomo entrare in contatto con la sua pelle bollente.

-Sei freddo.- mugolò stringendosi di più nelle coperte e premendo la fronte contro di lui.

Rick sghignazzò: -Questa sì, che è una novità! Di solito sei tu la regina del ghiaccio: hai sempre le mani gelide.-
La donna sbuffò e Castle sorrise ancora lasciandole tanti piccoli baci lungo il viso, per poi appoggiare la guancia contro quella di lei nel tentativo di darle un po’ di sollievo.
Fu una mano di lei, sbucata da sotto i plaid, ad allontanarlo di mala voglia facendo forza sul suo petto.

Kate lo guardò con gli occhi lucidi per il raffreddore. -Sul serio Rick, non voglio che ti prendi la febbre, io posso cavarmela. Vai a casa.- lo supplicò quasi, mentre lui andava e tornava dalla cucina portando con sé un enorme tazza di cioccolata calda con panna.
Ignorandola quasi, le piazzò la tazza tra le mani e si posizionò seduto sul divano, dietro di lei, alzandola quasi fosse una bambina e facendola adagiare al suo petto.

-Non ci penso neanche! Ora bevi. Prima bevi, prima guarisci.-

Beckett si girò a guardarlo scettica. -E sentiamo come influirebbe bere una cioccolata sul fatto che ho l'influenza?-

-Kate, Kate, Kate… non è una cioccolata, è la cioccolata!- le rispose l'uomo con aria saccente, come se questo bastasse a chiarire il resto. Le sopracciglia di Kate si inarcarono a dismisura mentre lui ancora parlava.

-Devi capire che la cioccolata in certi casi è fondamentale! Puoi essere triste, depressa, ammalata, ma stai sicura che la cioccolata ti farà stare meglio di qualsiasi altra cosa.-
Kate ridacchiò prima di abbandonarsi completamente contro di lui, portandosi la tazza alle labbra.

-Sei diventato terribilmente scontato, Castle.-
Richard spalancò la bocca fingendosi offeso prima di passarle le braccia intorno alla vita e di posarle il mento sulla spalla, stringendola a sé.

-Come osi?- Le disse soffiandole aria fredda sul collo e facendola rabbrividire.

-Oh, è la verità.- Kate sorrise appoggiando ciò che rimaneva della sua cioccolata calda sul tavolino di fronte a loro, aspettando l’inevitabile.
Contò tre secondi e sentì l'uomo sbuffare prima di iniziare a pizzicarle i fianchi, per farle il solletico.

-Quindi sapevi anche che avrei fatto questo…-
Beckett cercò di trattenere le risate, muovendosi per tentare di sfuggire alle sue mani.

-Ovvio.- gli rispose, intrecciando le dita con le sue e riportandosi le sue braccia intorno ai fianchi per stringersi nel suo abbraccio fresco.
Castle a sua volta, si sistemò meglio sul divano. Non si sarebbe mai stancato di averla tra le braccia, influenzata o meno che fosse.

-Sei una stufa, Detective Beckett, l'equivalente di un forno. Muoio di caldo.- le disse baciandole delicatamente il collo e il profilo della mascella. La donna sospirò ancora godendosi le coccole del suo uomo.

-Te la sei cercata. Ti avevo detto di andartene.-
Fece sgusciare un braccio fino alla sua nuca ad accarezzargli dolcemente i capelli corti mentre girava il volto verso di lui per lasciargli un bacio lieve sulle labbra. Castle rispose lentamente prima che lei si allontanasse ancora.

-E se ti ammali ti uccido!-

-Questo l'hai già detto, detective, stai perdendo colp... ETCHIU!-
Rick la guardò impaurito mentre lei sbuffava scocciata, incrociando le braccia al seno.

-Oh, cavolo...-

 

   
 
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