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Autore: Autumnsong    17/02/2013    8 recensioni
Gerard è venuto con me in ospedale oggi, ed è stato al mio fianco.
Gerard ha bruciato scuola per venire qui. Io sono qui perché ho bruciato la mia vita.
Adesso mi brucia la pelle del braccio, dopo che l’ago è dentro da un quarto d’ora e la flebo nell’altra vena sta iniziando a darmi fastidio.
Venti provette di sangue per sapere quanto tempo ho ancora per vivere la mia vita bruciata.

"Io sono Frank, ho diciassette anni e sono fatto di vetro".
Genere: Introspettivo, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way | Coppie: Frank/Gerard
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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You talk about life, and talk about death,
and everything in between like it's nothing,
and the words are easy-


Ciao.
Dio, già mi sento una ragazzina a scrivere su un diario, figuriamoci se inizio con "caro diario" o cose simili.
Ma hey, mi hanno dato questo coso per un motivo, e ho comunque bisogno di parlare con qualcuno, e bene, la psicologa va in ferie proprio quando mi serve.
Non che non abbia un numero di cellulare per poterla contattare, ma come io vorrei da morire prendermi una vacanza dalla mia malattia, è giusto che lei stacchi un po' dal lavoro.
Non so bene come iniziare, ad essere sincero, anche se non dovrei farmi tanti problemi: probabilmente brucerò tutto questo dopo aver finito di scrivere.
Per ora, mi brucia il cuore da giorni.
Da quel giorno, una settimana fa.
Bene, ho avuto un flashback.
Un flashback che è stato un pugno allo stomaco, ma che è stato il mio primo vero ricordo di quanto succedeva prima della malattia.
Insomma, sapevo di aver già visto Gerard in giro, quando ci ho veramente parlato per la prima volta, nella vecchia palestra; d'altronde andiamo a scuola assieme, quindi non ero rimasto a rimuginare troppo su come e quando l'avessi già incontrato.
Ma di James mi ricordo bene, ora. James era uno di quelli che era più nel giro della droga.
Era il classico tipo che organizzava i falò e che passava la roba a tutti.
James era forte e robusto, e lo ammiravo, perché io ero basso e sono sempre stato magro – ora lo sono di più, ma non sono mai stato robusto, ne muscoloso, ne niente. Niente.
Avevo iniziato a drogarmi perché avevo bisogno di staccare, e perché, sostanzialmente, a stare con quei ragazzi sconosciuti mi divertivo.
Perché appunto, erano sconosciuti.
Non dovevo spiegare niente a nessuno, solo stare lì, drogarmi con loro e poi parlare di cose inutili fino al momento di vomitare l'anima, giù tutti assieme. Soltanto ora mi rendo conto di quanto quelle persone facessero schifo, e di quanto facessi schifo io.
Tutto faceva schifo, e alla fine ne stavo pagando le conseguenze.
Fatto stava che, la sera che ho rivisto nel flashback, è stata esattamente l'ultima volta che la droga ha circolato nel mio corpo. A dire la verità avrei continuato, se solo una settimana dopo non fossi finito in ospedale in fin di vita.
E adesso sapevo anche perché. Non avrei mai immaginato che fosse andata così.
Non ricordavo nulla, dopotutto.
Ma adesso sì, adesso ricordo, ricordo da morire.
Gerard mi ha passato la siringa di James, la siringa infettata di James, l'ha data a me.
La siringa che mi ha bruciato la vita, è stato il primo gesto gentile che inconsciamente Gerard ha fatto per me.
Quando, una settimana fa, Gerard mi ha detto che James aveva l'AIDS, sono morto dentro.
Di nuovo. Non.... Insomma, avevo appena scoperto la causa della mia vita bruciata.
E poi quella frase, tanto priva di tatto quanto priva di bugie, intrinseca della verità più dolorosa e reale.
"Morirai anche tu" aveva detto Gerard, e questo è proprio il punto.
Morirò anche io, prima o poi, a causa di una stupida siringa, uno stupido ragazzo con l'AIDS e un altro stupido ragazzo che voleva essere gentile. Tecnicamente, morirò per mano di Gerard.

If it makes you less sad, I will die by your hand.

Ovviamente, avrei dato qualsiasi cosa per poter fermare le mie gambe quando hanno deciso di portarmi via da lì, da Gerard.
Me ne sono andato senza una parola, l'ho rivisto al funerale di James ma lui non ha visto me, e poi nulla, per una settimana.
E mi manca, di nuovo, come mi manca l'aria.


Finisco di scrivere e lancio il diario per terra, da qualche parte, mentre pianto le unghie della mano destra sul braccio sinistro, all'interno, appena prima del polso, e graffio più forte che posso, incidendo profonde linee rosate sulla pelle bianca.

Per la prima volta da un bel po', calde lacrime iniziano a scorrermi sulle guance.




-- Schifo, schifo, schifo.
Sono una persona schifosa.
Mi sento come uno spaventapasseri.
Costruito prendendo pezzetti a caso, brandelli di stoffa, paglia, un paio di bottoni per gli occhi, un bastone per corpo e un altro per le braccia.
E poi piazzato lì, con l'unico scopo di far fuggire tutti, con l'unico fine di rimanere da solo, per sempre.
Se potessi, in questo preciso momento mi prenderei a pugni da solo, per quanto sono stato stupido.
Ho lasciato andare Frank.
Gli ho detto che morirà, morirà ed è colpa mia, e l'ho lasciato andare.
Perché gli ho passato quella maledetta siringa?
Sarebbe stato meglio se l'avessi usata io, a questo punto.
Non capisco perché una bella persona come lui deve vivere così per colpa di uno spaventapasseri drogato e depresso.
Inoltre, ovviamente, ho mostrato tutto il mio tatto dicendo a Frank quella frase.
Ma non ho potuto fare a meno.
Quando ho realizzato che James era veramente morto di AIDS e ho pensato a Frank, mi è davvero caduto l'universo addosso.
Sapevo benissimo che dall'AIDS non si guarisce, ma vedere James mi ha aperto gli occhi e mi ha gettato addosso tutta la consapevolezza di cosa significasse davvero quella malattia.
Sono terrorizzato.
Sono terrorizzato dal pensiero di poter perdere Frank. In un attimo mi sale l'ansia dallo stomaco dritto alla gola: devo andare, devo andare da lui e controllare se sta bene.
Mi gira la testa, mi avevano raccontato di come sono gli attacchi di panico, ma non pensavo che fossero veramente così brutti.
Inizio a tremare come uno schifo, e nemmeno capisco se è solo ansia o se è anche astinenza da quella merda che chiamo elisir di felicità.
Che ha ucciso Frank – quasi.
Finalmente riesco ad alzarmi, prendo la giacca e sbatto la porta.
Suono il campanello ripetutamente, poggiando la testa sulla fredda porta dell'appartamento di Frank e chiudendo gli occhi, cercando di farmi passare la nausea.
Quando apre, gli cado praticamente addosso, e lo abbraccio come non ho mai abbracciato nessuno.
Lo stringo, lo accarezzo ed iniziano a bruciarmi gli occhi, ma non posso piangere, non ora, non sono io che sto male.
Lui mi abbraccia, poi mi poggia le mani sulle spalle per staccarsi da me, e mi guarda dritto negli occhi.
Qualcosa dentro di me si spezza con un crack secco.
Come cazzo ho fatto a rimanere una settimana intera senza quegli occhi?
Come ho fatto a rimanere una vita intera senza quei magnifici occhi?
Sorride.
Okay.
Gli ho detto che morirà e mi sorride.
«Frank, io....» inizio, prendendo un profondo respiro «non volevo dirti quelle cose. Non.... Non volevo dirti che morirai» impreco dentro di me, di nuovo il mio tatto è andato a farsi fottere. Scuoto la testa e torno serio.
«Io ti amo. Ti amo. E quando ho realizzato cosa aveva James e cos'ho fatto quella sera passandoti quella siringa, e cosa fa veramente la tua malattia, mi è crollata addosso la paura di perderti.» soffio, e distolgo lo sguardo.
Mi prende la mano. Mi sta ancora guardando, ma non guarda più i miei occhi, guarda le mie labbra. Esamina le mie labbra. Dopo quello che mi sembra un secolo, sorride e mi bacia per la prima volta, mentre dentro di me si sta infuocando l'universo, le mie labbra toccano le sue e non so veramente come muovermi, ho paura che si scosti come fa sempre un secondo prima di sfiorare la mia bocca. Non lo fa, questa volta, e ci baciamo senza alcuna maliziosità, ma solo infinita dolcezza.
A quanto pare, non c'è nessun taglio sulle mie labbra.







Ho aggiornato in freeeetta, vero? (:
Ultimamente sono molto ispirata e questo capitolo l'ho scritto la sera dopo aver aggiornato con il capitolo precedente.
E ora sto scrivendo già il prossimo.
Spero vi piaccia.
Vi ricordo il mio profilo twitter e la mia pagina facebook, fateci un salto ;)

   
 
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