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Autore: koorime    05/09/2007    2 recensioni
bhè che dire? era da un pò che volevo scriverla, alla fine l'ho fatto e l'ho postata...fatemi sapere com'è.questa storia è uscita dal mio grande amore per questi personaggi, ed il loro modo di fare...ero così triste che fosse finita la loro storia, che ho cominciato a fantasticare su di un possibile seguito...e questo è il risultato:un ritorno di fiamma,una nuova nascita,il dolore della perdita...nuovi legami,e vecchie amicizie rinsaldate...e forse finalmente ammesse!
Genere: Avventura, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi di ritorno ^O^

Eccomi di ritorno ^O^

HIEI: GRRRRRRR!!!!!!!

Eh? Cosa c’è?

HIEI: GRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR!!!!!! TUUUUUU!!!!!
io?

HIEI: TUUUUUUUUU!!!!!
io?

HIEI: TUUUUU MALEDETTA!!!! COME HAI OSATO???
ma fare cosa?

HIEI: mi hai fatto piangere…

Ohhhh… m-ma no! Calmati, non è come sembra… non ho mai detto che hai pianto… solo che ne avevi voglia!!! ^-^’

HIEI: MOSTRO! HAI FATTO SUONARE QUEL MALEDETTO TELEFONO!!!

… ah allora è questo il problema… orsù piccino, non preoccupe! Ci sarà tempo anche per qualche bella lemon!!! ^_^

HIEI: O///O

 

UN ANNO DOPO: IL LENTO SCORRERE DELLA VITA!

14 Dicembre

È notte . nel silenzio della città addormentata una figura agile sfreccia per i tetti.

È notte e fa freddo, fa molto freddo… ma per un demone del fuoco non è un problema…

Hiei continua a correre, ha un appuntamento, e non vi mancherebbe per nulla al mondo!

Finalmente si ferma su un albero, proprio di fronte un appartamento, con un agile balzo raggiunge il davanzale esterno di una finestra. È chiusa… niente di preoccupante per un ex-ladro abile come lui. Silenzioso scivola nella stanza, richiudendo la finestra alle sue spalle, così che il vento gelido non entri anche lì.

Lento si avvicina ad una culla, con aria quasi divertita; si affaccia

-a quanto pare avete vinto la vostra prima piccola battaglia, eh?!- due bambini lo fissano dalla culletta; i loro grandi occhi rossi lo scrutano… poi il piccolo Shinji lento alza una manina verso di lui

-te teee…- fa il piccolo in segno di saluto.

-siete stati bravi- fa accarezzando piano il pugnetto del piccolo – non fatevi mai separare, mai! Altrimenti lo rimpiangerete per il resto della vita!- aggiunge con sguardo triste. Quasi a rispondergli i piccoli incrociano le manine tra loro

-tità!-, e HIei sorride, pensando che forse loro avranno un destino più fortunato… non soffriranno mai la solitudine… lui non lo permetterà mai!

Dei rumori lo riscuotono, probabilmente Kazuma o Yukina si sono svegliati per controllarli…

Un ultimo sguardo ai piccoli, alle pietre hirui ai loro colli… sorride!

“la cosa più bella che potesse accadere!”

Si abbassa sulla culla, li accarezza

-buon compleanno piccoli! Ci vediamo domani notte!- fa con una strizzatina d’occhio, prima di sparire nella gelida notte di Dicembre.

 

17 Dicembre

Maya guarda distratta l’orologio appeso al muro. L’aeroporto è gremito di persone, e lei le guarda passare con aria annoiata. Decide così di fare un gioco, per passare il tempo… si mette gli occhiali da sole, attiva la vista interna ed osserva…

“demone, umano, demone, demone,umano con demone, umano, umano, umano, demone… umano travestito da demone???...”

-Maya Kitajima! Dimmi che non stai facendo quello che io penso tu stia facendo!-

Lei si volta, sconcertata da quella contorta frase, e si ritrova faccia a faccia con un bel moro che le scocca un’occhiata severa

-NII-SAAAN!!!!- urla lei saltando addosso al ragazzo, che ricambia l’abbraccio con trasporto

-come stai  nee-chan? Come va col tirocinio? E l’ospedale?-

-bene bene! E l’ospedale va alla grande!- fa con un sorriso –piuttosto… dov’è nii-chan?-

-a prendere le valige, ovvio!- fa l’altro con un sorriso enorme

-ah sempre a comandarlo a bacchetta tu eh?-

-Maya-chan è bello sentirti dire così…- un ragazzino poco più piccolo di lei, le si rivolge con gli occhi lucidi per la commozione – allora mi vuoi ancora bene… non ti sei scordata di me!-

-ma certo! come potrei non volerti bene?-risponde lei abbracciandolo

-ehi, ma…-il più piccolo si stacca dall’abbraccio, guardandosi intorno – dov’è?-

-chi?-

-ma come chi? Quel tizio che volevi presentarci!-

-ah lui!... ora è a lavoro, lo conoscerete a cena, non preoccupatevi!- li rassicura mentre si dirigono verso il taxi che li attende fuori.

-approposito- comincia lei dopo un po’ – credo che dovreste sapere un paio di cose su di lui, prima di conoscerlo!- termina sperando che lo schock non sia troppo pesante, e che accettino la realtà senza troppi problemi. Sarebbe un idillio se i suoi fratello ed il suo ragazzo andrebbero d’accordo da subito!

“speriamo in bene!” pensa incrociando le dita dietro la schiena.

 

20 Dicembre

-eheheh! Quindi non sono tanto male?!- dice Yusuke bevendo un po’ di thè caldo

-no, anzi sono simpatici- risponde Kurama, dopo aver ringraziato la cameriera che aveva portato loro le ordinazioni – avresti dovuto vedere la faccia di Maya… era agitatissima! Ma per fortuna Tajuia e Mamoru non hanno fatto problemi… anche se a dirla tutta, abbiamo temuto che svenissero per quanto erano sbiancati- ride leggermente, mentre l’amico quasi si soffoca col thè.

-e con l’ospedale? Shigure mi ha detto che hanno aperto una sede nel Makai, vicino il Bosco Degli Stupidi, e che un’altra è in costruzione a Gandara-

-si è vero. Secondo i  calcoli, nel giro di cinque-sei anni ce ne sarà una in ogni stato dei due mondi-

-fantastico!-

-si suppongo che come inizio non sia male…- sorride – quei due stanno facendo un ottimo lavoro, sono instancabili!-

Yusuke sorride e beve un altro sorso della bevanda – sono felice! Con la nascita di questo ospedale è stato fatto un altro passo avanti verso una pacifica convivenza tra umani e demoni!-

Kurama risponde al sorriso dell’altro e si volta a guardare i passanti dalla vetrina

“sarà proprio un bel Natale!”

 

A passo sicuro attraversa il parcheggio per le ambulanze ed entra dalla grande porta a vetri scorrevole. Cammina tra i corridoi anonimi che sanno di disinfettante,  supera la Reception ed un gruppetto di infermiere ferme a chiacchierare; le cinque ragazze lo guardano, ridacchiando e sussurrandosi, finchè non notano la capoinfermiera avvicinarsi a lui

-ah ciao Ruka! Congratulazioni per la promozione… caporeparto eh?-

-già, grazie! Allora come stai? e gli altri?-

-stiamo tutti bene… piuttosto- lo sguardo di uno che la sa lunga – come và con Jin?-

Il viso della giovane infermiera si fa di un delizioso rosso - e-eh?-

Kurama sorride, a quanto pare nulla di fatto ancora…

-Ruka ascolta, la dottoressa Kitajima è impegnata?-

-n-no ha staccato un quarto d’ora fa, ora è nel suo studio. Sai dov’è?-

-si grazie- la saluta e si allontana, mentre lei richiama le infermiere, intente a fare un po’ troppi apprezzamenti sul rosso.

 

TOC TOC

Kurama bussa leggermente prima di sporgersi con la testa nella camera semioscura

-si si, certo, non preoccuparti…- Maya è al telefono, e gli fa cenno di entrare. Kurama chiude la porta e si avvicina alla scrivania; una pila di cartelle cliniche è posto ordinatamente sul lato sinistro, coprendo una foto scattata sei mesi prima. La prende e sorride, ricorda quel giorno, è stato uno dei più belli! Avevano deciso di andare al mare, per rilassarsi ed allontanarsi da tutti quegli impegni che li avevano tenuti lontani l’uno dall’altra per tanto tempo… troppo! Era ormai da qualche mese che si frequentavano, ma non si erano mai comportati come una vera coppia… mai, fino a quel momento. La sensazione di stringerla, sentirla fremere per una carezza, un abbraccio… tutte emozioni nuove per lui, che mai si era avvicinato tanto con il cuore. E poi quel bacio… il loro primo vero bacio… doveva essere durato un eternità per quel che ricordava, ma di cui avrebbe preferito non vedere mai la fine! Inconsciamente il suo sorriso si allarga, ripercorrendo con gli occhi le due figure abbracciate nella foto. I suoi occhi si soffermano sul viso di lei, della sua Maya… è raggiante, mentre con il suo piccolo e caldo corpo, si appoggia sul suo petto e con le braccia copre quelle di lui, che la stringono da dietro… niente di più bello!

Sentendo che Maya sta terminando la telefonata, posa la foto e si volta verso di lei

-va bene!... figurati, non c’è problema… ok ciao!- abbassa il ricevitore ed alza gli occhi verso quelli verdi di lui – ‘sera- fa sporgendosi a salutarlo con un casto bacio

-ciao- risponde lui, sorridendo al più che gradito saluto – allora andiamo? La prenotazione è per le otto e mezza-

-si certo- si alza togliendosi il camice e riponendolo nell’armadietto – solo… dovremo fare una piccola deviazione…- e con il cappotto in mano, esce col fidanzato dallo studio…

 

-… e questa per te è una piccola deviazione?-

Lei lo guarda sorridendo – hem… si, perché?-

-Maya siamo nel Makai!... e quello che si sta avvicinando è… è il Mukade???- fa lo yoko ad occhi sbarrati

-si… sai, prima, a telefono, era Mukuro… mi ha chiesto di passare…- dice vaga. Entrati nel palazzo mobile, viene loro incontro la padrona di casa, che, tra una chiacchiera ed un’altra, li porta dal “problema”!

-venite è qui!- li fa accomodare nella sua camera, dove, nel grande letto, c’è uno Hiei alquanto imbronciato. Allo sguardo interrogativo dei due, Mukuro risponde con un semplice

-ha la febbre!-

-IO NON HO LA FEBBRE!-

Con aria di sufficienza lei lo apostrofa

-ma se sono giorni che ti addormenti da per tutto!-

-io non ho la febbre!- risponde a denti stretti, in tono minaccioso

-allora come te lo spieghi che un attimo prima stavamo parlando, ed un attimo dopo ha i fatto un volo di non so quanti metri giù dalla balaustra , sulla quale per la cronaca, eri seduto?! Ti abbiamo trovano nella foresta che ronfavi di brutto!-

-io non ho la febbre!-

-TESTONE!-

-FICCANASO!-

Ma il litigio viene interrotto da Kurama che… ride di gusto…

-eheheh… no aspetta! Hiei si è addormentato e… ed è caduto giù?...- all’assenso della donna cyborg, riparte a ridere piegato in due – oddio!... quando lo saprà Ukio! AHAHAHAH! Devo… devo dirglielo!- continua con le lacrime agli occhi

-se vuoi, di là c’è un telefono! Puoi chiamarla da lì!- suggerisce la padrona di casa, beccandosi infinite imprecazioni dal povero Hiei, costretto da Doctor Maya ad infilarsi in bocca il termometro…

 

22 Dicembre

Yusuke guarda con uno strano cipiglio il golfino che Keiko gli mostra. Ma chi glielo aveva fatto fare di rispondere al telefono quella mattina? Se non l’avesse fatto ora non si ritroverebbe in quella situazione, scarrozzato a destra ed a manca dalla fidanzata per gli ultimi acquisti natalizi…                                                                                 un’odissea senza fine!

Quello era il quarto negozio che perlustravano da cima a fondo per trovare il regalo adatto a Botan… senza contare i tre per Maya, ed i due per Shizuru e Yukina! All’appello mancavano solo Kurama e Hiei… e Yusuke già sa che quella sarebbe stata la parte peggiore! Cosa si può regalare a due demoni secolari tra i più riservati dell’intero Makai? Al solo pensiero aveva voglia di piangere!!! Sarebbe stata una giornata lunga… lunghissima!!!

Intanto Keiko aveva scelto di pendere lo sguardo sconsolato del fidanzato per “carta bianca”, e quindi si era decisa ad acquistare l’articolo…

Ora camminano fianco a fianco tra le vie illuminate della città, fermandosi di tanto in tanto davanti a qualche vetrina addobbata a festa.

-hai già preso il regalo per Kazuma?-

-si non preoccuparti! Lui è stato il più facile… l’ultimo cd dei Megallica è un regalo di sicuro gradimento! Per fortuna che i suoi gusti non sono cambiati in questi anni!- sospira il ragazzo sollevato

-bene, ed io ho pensato ai gemelli!. Quindi il dilemma rimane sempre lo stesso… cosa regaliamo a Kurama e Hiei?-

I due si guardano per qualche secondo… un sospiro sconsolato…

Quella sarebbe stata una giornata decisamente lunga!

 

25 Dicembre

Kazuma guarda con disperazione l’ammasso di legno, viti e bulloni sparsi sul pavimento della cameretta dei gemelli… un sospiro di desolazione… non sarebbe mai uscito vivo da quell’impresa, se lo sentiva!

-trovato!- urla Yusuke uscendo da un enorme scatolone e portandosi dietro una marea di polistirolo fatto a pezzi – non ringraziarmi amico mio- dice sventolandogli sotto al naso un libretto d’istruzioni

-ti ringrazierò quando tutto questo putiferio sarà messo a posto-

-prenditela con i tuoi figli! Solo loro che non vogliono dormire separati… noi ci siamo solo adeguati per il regalo!-

-zitto ed aiutami a montare… ma dove diavolo l’avete trovata una culletta doppia? Io non sapevo neanche che esistessero!-

-a dire il vero, ce l’hanno spedita i fratelli di Maya dall’America, lì si può trovare praticamente di tutto!-

-ahhh! Non so se ringraziarli o maledirli… le istruzioni sono pure in inglese! Non ce la faremo mai! Saremo sconfitti da una culletta!-

Yusuke ride guardando l’aria afflitta del neo-papà, che litiga con varie parti da montare…

 

-ciaaaaooooooooo!!!- Botan entra euforica nell’appartamento Kuwabara – scusate per il ritardo, ma Koenma è stato trattenuto da una marea di scartoffie!-

-bhè qualcuno deve pur lavorare!- risponde il re jr irritato alquanto dal tentativo di “scarica barile” della traghettatrice

-figuratevi. Venite gli altri sono tutti di là!- li scorta il padrone di casa.

Nel salotto è apparecchiato un lungo tavolo al centro della stanza; il divano, spostato per l’occasione in faccia al muro, è adiacente ad un piccolo caminetto acceso, mentre nell’angolo opposto c’è un albero di Natale, decorato con luci e palline colorate. Gli addobbi sono sparsi un po’ per tutta la casa: sugli infissi di porte e finestre sono state poste delle catene natalizie gialle e rosse, e varie candele rosse sono disposte su tavoli e mobili.

La loro entrata viene seguita dai solito saluti carichi d’affetto e complicità. Mentre le ragazze preparano l’occorrente per servire le varie pietanze, i ragazzi si siedono al tavolo chiacchierando del più e del meno…

-mamma mia come sono cresciuti! Ciao piccolini!- Koenma sorride ai due gemellini, tenuti sott’occhio dall’apprensivo padre, che evita così al piccolo Shinji di arrivare allo strano ciuccio del re jr

-belli vero?.. modestamente hanno preso tutto da me!- si gonfia d’orgoglio, mentre si prende sulle gambe il suo piccolino ancora intento a tentare di afferrare il ciuccio dell’adulto

-ti posso garantire che non è così! Ironia del destino il gene delle koorime è molto forte! Hanno preso dalla mamma l’aspetto fisico.. per loro fortuna!- lo smonta Hiei, guardano la piccola Shiori aggrapparsi ai suoi jeans per non cadere, dopo la breve ed incerta passeggiata

-tsiù!-

-Hiei non ti avevo mai visto in jeans e camicia. Non sapevo neanche che ce l’avessi!- fa sorpreso l’ultimo arrivato

-di la verità, ti ha costretto Mukuro a vestirti così?- lo punzecchia Kurama, divertendosi al grugnito di assenso dello youkai

-approposito- interviene Yusuke – come stai Hiei? Ho saputo che sei stato poco bene…- e si scambia uno sguardo d’intesa col rosso, che riparte a sghignazzare, seguito a ruota  da Kazuma e Koenma. Hiei ringhia!

 

-… uma!... Kazuma! Svegliati tesoro!-

-Y-Yukina! Che c’è? Stai male? I bambini?-

-no no! È solo… ho sentito un rumore. Credevo che fosse il vento, ma la notte è calma, e poi… ah! Hai sentito?-

-aspetta qui! Vado a controllare io- esce dal letto, e, dopo aver convinto la moglie a tornare a dormire, esce dalla camera.

Non è preoccupato, crede di conoscere il motivo di quei rumori; è già da un paio di giorni che trova oggetti spostati nella camera dei bambini… solo non aveva mai fatto tanto chiasso! Che diavolo sta combinando?

Si avvicina silenzioso alla camera dei suoi bambini; la porta è socchiusa, la sposta ancora un po’ con un dito, facendo attenzione a non fare rumore, e sbircia dentro.

-shhh! Basta giocare, ok? Non vogliamo che mamma e papà si sveglino, giusto?- Hiei raccoglie vari oggetti sparsi sul pavimento, e li ripone alla rinfusa sugli scaffali. Si volta verso i suoi nipotini, in piedi e sorridenti nella culletta doppia, finalmente montata correttamente

-ghghghghgh!- sghignazzano i piccoli con il ciuccio in bocca; poi il maschietto con la manina lo toglie

-tità tsiù!-

Kazuma sorride all’immagine che gli si presenta davanti: Shinji ha appena congelato la gambe destra dello zio, provocando l’ilarità della sorellina

-ah ah! Molto divertente Shinji- fa lo youkai innalzando la temperatura della gamba, affinchè il ghiaccio si sciolga – davvero molto divertente!-

Il piccolo di tutta risposta  ride. Qualcosa sfiora di poco la nuca dello jaganshi, prima di essere fermata dalla sua mano esperta

-Shiori! Adesso ti ci metti anche tu?- richiama la piccola castana che ride guardando i vari peluches fermi a mezz’aria tra lei e lo zio

-ah ah! Tetèee-

Hiei si massaggia le tempie.

Il cigolare della porta lì fa voltare tutti e tre

-piantatela di fare tutto stò baccano… per poco Yukina non vi ha beccati!-

Kazuma, con una spalla appoggiata allo stipite della porta e le braccia incrociate, canta, dentro di sè, l’inno della vittoria per averli beccati in un attimo di distrazione. Entrata ad effetto più che riuscita – è stato un caso che abbia svegliato me, invece che venire a controllare di persona! E sappiamo bene entrambi che non sarebbe stata una buona cosa…-

-prenditela con i tuoi figli! Sono loro che fanno tutto stò casino!-

-Hiei sono solo ei bambini…-

-capiscono benissimo!-

-ah lo so! Non a caso tu per loro sei “tsiù”, mentre gli altri sono “tsiù-uke”, “tsiù-kama”, “tsia-keko”… Shizuru è l’unica “tsia”! sono molto perspicaci! Piuttosto… stà più attento Hiei!- socchiude la porta e si avvicina ai gemelli. Li guarda e ci gioca mentre parla con l’altro – ho la sensazione che Yukina sospetti qualcosa!-

Hiei lo fissa, mentre i piccoli ridono nel far congelare e scongelare le dita del padre

-è stata lei a farmi notare questo particolare sui nomi che i gemelli vi hanno affibbiato a tutti! Io le ho detto ceh sono piccoli, che il loro è un modo per esprimere le preferenze… ma lei è irremovibile! Dice che anche lei sente che siete legati, tutti e quattro! Dice che certe cose si percepiscono tra gemelli…-

A Hiei si mozza il respiro! Ora capisce lo strano comportamento della sorella: il suo desiderio di essere accompagnata all’altare, e quella strana richiesta a pochi giorni dal parto…

 

Dopo il parto ti prego di controllarlo… tienilo d’occhio, te ne prego! Sono sicura che lui si lascerà andare, si accascerà su sé stesso, incolpandosi della mia morte… ma non deve farlo, non può farlo! Diventerà padre, ciò significa che da lui dipenderà un’altra vita… ti prego Hiei proteggi mio marito…

Una richiesta tanto dolce quanto bizzarra! Lui vegliare su quello? Ci sarebbe stata una collisione tra i tre mondi prima che facesse una cosa del genere di sua spontanea volontà!

Perché lui, poi? Sicuramente gli altri lo avrebbero già sostenuto…

Kazuma non mostrerà mai a nessuno la sua debolezza, ma quando sarà solo… e poi io so che… posso fidarmi di te!

 

Lei aveva sorriso, lui aveva accettato, lei aveva sorriso di nuovo…. Maledizione! Ci era cascato come un povero scemo!

-so a cosa stai pensando, e no! Non centra affatto il tuo modo di comportarti con i gemelli o con lei… semplicemente, lo sente! Nh! Dice che finchè non avrà prove del contrario, continuerà a pensare a te come a suo fratello!-

Hiei abbassa pensieroso la testa, incrociando i grandi occhi rossi della piccola Shiori

“che cosa devo fare?”

-Hiei, Yukina non ha certezze, ed a me non ha chiesto niente, quindi… non sentirti in gabbia, non lo sei!-

-tsiùuuu!- Shinji si sporge dalla culletta con le braccine tese verso lo youkai – tsiù tsiù!-

I due adulti guardano i bambini con aria tra il seccato ed il divertito

-hei marmocchietti, siete un po’ troppo perspicaci per i mie gusti- li rimbecca il papà, dando loro un piccolo buffetto sulle fronti

-oh!- ribattono decisi loro, con un colpetto di mano sulla sbarra di legno

-per una volta sono d’accordo con te!... eh! Non hanno preso proprio niente da te… per fortuna!- fa l’altro avvicinandosi al nipotino, in modo che questi possa toccargli la faccia con le manine paffute

-cosa vorresti dire con quel “per fortuna”?-

- non sarebbe un bell’affare per loro sia psicologicamente che fisicamente…-

Cosa?... nanetto malefico!...-

I due si guardano in cagnesco, ringhiandosi contro, sotto lo sguardo divertito dei piccoli, che battono le mani per il simpatico siparietto… ormai hanno imparato a distinguere la realtà da quelle maschere che gli adulti indossano quotidianamente; quelle maschere tanto buffe e divertenti da farli sbiascicare dal ridere…

Il loro papà ed il loro zio preferito adorano portarle… chissà perché poi?!

 

 

 

Macciaaoooooo!!!!!!!!!!! ^O^

Allora vi sono mancata? Prima di tutto volevo precisare che ho fatto parlare i piccoli come parla, più o meno, il mio nipotino di un anno e mezzo! È troppo bello sentirsi chiamare “TSIA”… non sa dire la Z, quindi ha optato per il metodo nipponico… tanto il suono è lo stesso! XD

Poi vi chiedo scusa se non ho risposto alle vostre recenzioni, ma tenete conto che: ho postato 5 one-shot su Harry Potter, ho aggiornato questa, ed ho iniziato una long fic su Naruto… se poi pensate che devo anche studiare… spero mi perdoniate! Comunque vi rispondo ora!

Yuko-chan: mi fa piacere che ti piaccia la mia creazione…ma noooo, perché piangi? Dai tanto io solo per le storie a lieto fine… di solito… quindi, in un modo o nell’altro le cose si sistemano sempre… forse!

Kura92:ma come potevo far morire quell’angioletto di Yuky??? No no ù_ù non ci penso proprio (ma se…. Mphf! ndHiei narcotizzato da me per non fargli fare spoiler!). hai visto? Anche Hiei c’è rimasto male per quel telefono… ^-^ e poi fa sempre il freddo! Vallo a capire!

Ishizu: grazie tesoro! ^-^ … ma non è che sei un po’ troppo emotiva? Non credo di avere questo grande capacità di emozionare… comunque mi fa piacere che non mi hai abbandonato! Thank’s!

   
 
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