Non è facile.
Lei ti considera un’amica.
E forse anche tu.
Però in questo momento…
Lei dorme davanti a te nel sottile divano-letto che hai aperto
perché poteste
giacere insieme. Naturalmente prima
vi siete
messe a parlare, a chiacchierare e infine, come lei adora, a raccontare
favole.
Lei si è girata di schiena a un certo punto e tu ne vedi i capelli bruni,
lisci. Ne vedi il collo
e la schiena.
Ha cominciato a raccontarti di Biancaneve per la centesima volta. Tu
hai adorato la
sua voce.
Hai cominciato a intrecciarle i capelli, perché
l’hai fatto? Non lo sai.
E in un attimo tutto è diventato magico.
La sua voce che, in un sussurro appena udibile, racconta come solo lei
sa fare.
I suoi capelli setosi fra le tue dita. La penombra.
Poi la storia è finita.
Nessuno a parlato, nella stanza.
Hai continuato ad intrecciarle i capelli e ora lei si è
addormentata.
Non à facile.
Non è facile capire te stessa. Tu, che in quei momenti credi
di amare. Tu, che
in altri momenti credi di odiare. Tu, insicura. Tu, che non ti conosci
abbastanza. Tu, che hai paura.
Tu, la ami?
E’ questo, dunque, l’amore?
Cosa vuol dire amare una persona?
Cosa vuol dire amare un’altra ragazza?
Perché è così difficile?
Lo sarebbe anche se quella ragazza fosse un ragazzo?
E poi. E poi non puoi rovinare tutto.
Quei momenti magici che ti fanno credere di amare profondamente sono
gli stessi
che ti frenano.
Momenti che ami e che odi. E Catullo accompagna le tue notti ripetendo:
Odi et amo. Quaere id faciam,
fortasse requiris. Nescio, sed
fieri sentio et excrucior.
Ti odio e ti amo. Ti chiederai come faccia. Non lo so, ma avviene ed
è la mia
tortura.
Se solo tu potessi capire, sapere. Se
è giusto o no.
Al di la del fatto che è una ragazza.
Non dicevi di considerarla tua sorella?
Forse la consideri tua sorella. Forse quello che provi è
affetto.
Ma quei momenti, quando chiacchierate, vicine sotto medesima coperta, e ne guardi gli occhi, gli
zigomi, le labbra…
in quei momenti vorresti baciarla. Ti fa paura. Ti piace. La ami. Non
la ami.
La odi.
Ma cosa sei?
Perché dovresti baciarla?
Lei ti rifiuterebbe. È così, è la
verità, lo sai.
E la vostra amicizia cadrebbe.
E tu cadresti.
Non riusciresti ad andare avanti sapendo di aver distrutto una
così grande
amicizia.
Allora eccoti in una situazione di
stallo.
Eccoti, che ti perdi nelle sfumature dei suoi capelli. Eccoti, che
pensi che
quel momento dovrebbe poter durare per sempre. Eccoti, che temi di
svegliarla.
Eccoti, che vorresti smetterla di intrecciarle i capelli. Eccoti, che
non
potresti mai interrompere quell’effimero contatto.
Eccoti.
Ma perché sei così confusa? Perché sei così oscura?
Qualcuno accende la luce? No. Buio totale.
Ma chi sei?
Sei una ragazza, sei lesbica, sei
eterosessuale, sei, sei,
sei…
Devi essere, giusto? Se no non esisteresti.
Allora, cosa sei?
Una ragazza.
Chi ti piace?
Non lo so.
Come non lo sai?
Non. Lo. So.
Possibile?
Possibile.
Ma ti piace lei?
NON. LO. SO.
Non è facile.
Come farai a capire? Come farai a risolvere questa situazione?
Non lo sai. Per il momento sai solo che è bello stare li, in
quel momento. con
il suo respiro regolare nelle orecchie e i suoi capelli così
incredibilmente
morbidi fra le mani.
Li intrecci, ma dopo pochi secondi sono di nuovo lisci e liberi.
Come i tuoi pensieri. Tenti di arrivare a una conclusione, tenti di
capire, ma appena
ti sembra di essere giunta a qualcosa, tornano a liberarsi i tuoi dubbi.
Goditi questa notte, perché domani i suoi capelli e il suo respiro, saranno di nuovo lontani.
Non c’è conclusione, certo.
Cosa ti aspettavi?