Fanfic su artisti musicali > Austin Mahone
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Autore: Giuliettaa    17/02/2013    1 recensioni
Ciao, eccomi ancora a rompere i coglioni ahaha
Allora, è una storia fatta molto a casaccio, quando ero un po' più piccola, ma mi piace di impazzire. Più o meno.
Praticamente mi trasferisco in Texas, e lì incontro Austin, anche se non è molto incentrata su di lui, ma non sapevo dove infilarla ahaha
Ditemi cosa ne pensate, per favore! Anche delle altre, grazie c:
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Avanti, mancano cinque centimetri! Cinque centimetri e mi troverei in Paradiso. Mi troverei in te, il mio Paradiso. Sentire le tue labbra sulle mie, la tua lingua che danza con la mia, in una musica suonata dal battito accelerato dei nostri cuori. Quattro centimetri, ed è un'attesa che mi fa morire. Mi lancerei su di te, ma rovinerei tutto. In fondo tu, tu devi controllarti. So che metterti in queste circostanze è stato un grave errore. Tre centimetri, ma ormai siamo in pista, balliamo. Avanti Jake, non resisto più! Pensare me e te, in un bacio? Oh, è fantastico. Due centimetri, due centimetri! Solamente due. Oddio, è vero che tu puoi leggermi nel pensiero. Beh Jake, se mi stai sentendo, muoviti. Niente. Il bacio. Perfetto. Il nostro primo bacio, ed è perfetto. Le tue labbra, così calde si sposano con le mie, troppo fredde per "una comune mortale". La tua lingua, è così maestra, sa dove portare la mia. E la porta in posti che non ti immagini neanche. Mi fai sognare Jake, vorrei che non finisse mai. DRIIIIIIIIIIIN Ecco, un altro dei miei bellissimi sogni che è finito così. Oh Jake, se succedesse davvero. Se tu almeno mi parlassi, anche solo un 'ciao'. Comunque piacere, sono Giulia e ho 16 anni. Mi sono trasferita da poco in una cittadina della California. Purtroppo per me, qua è caldo e mi tocca stare in costume, o cose corte, con cui non mi trovo a mio agio. Per niente. Sapete, non sono molto magra. Anzi, non lo sono per niente. Dicevo sono arrivata in questa 'città' da qualche settimana. Frequento il liceo, un posto carino dai, proprio uguale a quelli nei film. Chi è Jake? E' la mia vita, e io vorrei essere la sua. La prima volta che l'ho visto, a biologia, mi si è aperto il cuore. Mi sono vista con lui, tra le sue braccia. Per sempre. Ma non ho avuto il coraggio di parlargli, in fondo perchè dovrei? e perchè dovrei farlo? Ho conosciuto qualche persona veramente simpatica. Diciamo che sono 'famosa', sono la prima studentessa italiana in questa città, in questa scuola. Percio' tutti mi chiedono di parlare in italiano, di raccontare qualcosa dell'Italia. E io racconto. Ho conosciuto Benedetta, ed è diventata la mia migliore amica. Anche lei ha origini italiane, ma abita da sempre qui. Abbiamo gli stessi orari per fortuna. Ma ricominciamo da capo. Mi sono dovuto trasferire qui, che devo stare con mia zia, dato che i miei sono in africa, ad aiutare le persone bisognose. Ma non è un problema, loro odiano stare con me e.. Francamente anche io odio stare con loro. Andiamo d'accordo in fondo, no? Mia zia è molto simpatica, si chiama Linda. Purtroppo è separata, ma fidanzata, italiano anche lui. E' un tipo molto simpatico, e carino per la sua età. Il primo giorno di scuola, non sapevo come muovermi la High School è molto diversa da un Liceo, quindi ho dovuto chiedere indicazioni tutto il primo giorno. Beh, la prima ora avevo matematica, e l'unico posto libero era di fianco a una ragazzina, un po' bassa e un po' cicciotta, meno di me però, e dall'aria molto intelligente, ma simpatica. Quando mi sono seduta mi ha dato un bigliettino 'Ciao, sei tu la ragazza italiana, vero?' 'si, sono io. Mi chiamo Giulia, piacere.' 'Piacere mio! Sai, anche io sono un po' italiana. Cioè ho le origini italiane, ma sono americana. Benedetta, ma chiamami Benni.' 'Ciao Benni :) come va?' 'bene, bene. a te?' 'benissimo!' 'come ti trovi qui?' 'bene. E' tutto molto diverso dall'Italia, ma è bello anche qui.' 'Immagino. E i ragazzi? Trovato qualcuno di bello?' 'Acc, non ho ancora avuto modo di guardarli...' 'A pranzo stai con me, te ne faccio vedere qualcuno di bello bello!' 'Eh, speriamo!' 'AHAHHA, fidati di me!' 'Certo!' e abbiamo passato tutta l'ora così. -Che cos'hai dopo?- -Io ho biologia. Anche tu, no?- -Vedi Giulia, qua le ore sono diverse per tutti. Ma sei fortunata, ho biologia!- -Yuppi!- ridiamo. Questa Benedetta mi sta simpatica simpatica. Prende fuori la macchina fotografica e dice:-Questa sarà la prima di una lunga serie. Sento che la nostra amicizia durerà un bel po'! Sorridi!- faccio una faccia smonca, guardiamo la foto e avevamo fatto la stessa faccia. Scoppiamo a ridere mentre andiamo verso l'aula 421. L'aula che mi ha fatto sognare. Quando entriamo, insieme ad altra gente, inizio a guardare 'i bei maschioni' che ci sono nella scuola. Noto molte teste bionde. Benni li indica e mi dice i nomi. Vedo un ragazzo, che mi sembrava di aver già visto. Lo indico e le chiedo:-Benni, ma quello... Chi è?- lei sorride e risponde:-Beh, lui è Austin Mahone.- non ci credo! -oddio, viene a scuola qui? Ma è fantastico.. Gli devo chiedere un autografo, una foto, un.. tutto! lo devo conoscere io devo.. devo..- mi giro e per poco non vado a sbattere contro un ragazzo. Un ragazzo alto, moro, un po' scuro di pelle. E molto, ma molto carino. Mi sorride, e io e Benni ci andiamo a sedere, in fondo. Le scrivo un biglietto. 'benni, chi era quello?' 'Beh, lui è Jake.' 'Lui è...' 'Si,lo so. Ma diciamo che va un po' con tutte..' 'Ma davvero?' 'Purtroppo..' 'E' stato anche con te?' 'Nono... Lui è uno di quelli o sei magra, alta e bionda o nulla.' 'Sul serio?' 'Si.' 'Oh, che peccato.' 'Già... Come trovi biologia?' ascolto di cosa sta parlando il professore e sento le parole sangue, cervello e robe simili.. Sento un giramento di testa. 'Mi fa schifo.. Mi sento da svenire..' 'Oddio, dillo!' 'No,no' -Professore, la mia compagna è un po' debole di stomaco.. La posso accompagnare in infermeria?- -Davvero signorina?- Annuisco. -Mahone, la puo' accompagnare lei?- -Ehm, certo professore.- La Benni mi fa l'occhiolino e mima con le labbra 'fai la brava', le sorrido e mi sento avvolgere da un braccio. Guardo di fianco ed era Jake. -Professore, l'accompagno io che sto per sboccare.- -Signorino, le parole! Comunque andate, veloci prima di rimettere qui.- -Va bene.- Era bellissimo. E così forte. E il suo profumo, è così buono, inebriante. Fantastico. Era un sogno essere lì, sorretta da lui. -Scusa, puoi fermarti un secondo?- Lui si ferma, e mi tira indietro i capelli. Io rimetto una, due, tre volte. Lui rimane immobile, come se lo facesse di mestiere. Mi sentivo imbarazzata. Cè, lui era così bello, io già di mio non ero bella, e poi mentre vomitavo.. Era una cosa strana. Quando ho finito mi porge un fazzoletto, mi riprende come prima e continuiamo a camminare. Sembra quasi che mi legga nel pensiero. Non vedo l'ora di arrivare. Mi fa segno di entrare, e mi fa sedere su un lettino. Ma è troppo alto per me, così mi prende in braccio, più o meno, e mi fa sedere. E' una cosa obriosa questa storia, ma continuiamo, dai! Sparisce. Prendo il cellulare e mando un messaggio alla Benni. 'Benni, sto facendo figure di merda, una sull'altra!' mi risponde:'come mai?' 'Allora, prima gli vomito di fianco, poi mi deve prendere in braccio perchè sono troppo bassa che non riesco a sedermi sul lettino..' 'ahahahah, davvero? Fra un po' finisce la lezione, poi vengo da te!' 'Ok Benni, a dopo <3' '<3' -Signorina, è strano, succede sempre a qualcuno durante la prima lezione di biologia. Ma non preoccuparti, fra un po' starai meglio. Però proviamo lo stesso la febbre.- va' in uno stanzino, e torna con un termometro, me lo mette sottobraccio e dice:-torno fra cinque minuti, mi raccomando non barare.- esce. Chiudo gli occhi, quando li riapro mi trovo Jake davanti. Mi sento mancare. Prende il termometro da sotto il braccio. Ha la pelle così calda.. Lo guarda e si mette a ridere, me lo porge. Guardo 34.8. Arriva l'infermiera. -Ehm, non è normale avere una temperatura così bassa, tesoro.- Jake va via. Uffa ): -Cosa potrei darti per fartela aumentare un po'? mh..- torna nello stanzino. Ma io mi sentivo benissimo. -Scusa signorina?- lei arriva di corsa. -si?- -Guardi, io mi sento benissimo. Posso andare?- -Ah, certo!- -Grazie- lei mi sorride. Aspetto lì fuori per un po', e passa Austin Mahone. Si ferma davanti a me e mi dice:-Sei tu quella che doveva accompagnare, vero?- annuisco. Sono senza parole, è bellissimo! -Come stai?- -Beh, ho rimesso tipo tre volte, e ho la temperatura troppo bassa.- -Assì? Tipo?- -beh, 34 e 8.- si mette a ridere, sorrido. -Non sarai mica un vampiro?- tiro fuori i canini, lui si mette a ridere:-okok, no.- -Giuli! E... Austin -.- - -Benni.- -ciao benni- sorrisi. Da quel che vedevo non mi sembrava che andassero molto d'accordo.. Austin mi da un bacio sulla guancia, e mi da un biglietto. Squadra la Benni e mi saluta, poi se ne va. -Benni, certo che lui ha un culo, oh!- -non direi- mi metto a ridere. -ma che avete?- -puah, lunga storia.- -me la racconterai vero?- sorride, e suona la campanella. -vai che ora si mangia! Ho una fame!- dice. Rido e ci incamminiamo verso la mensa. Apro il biglietto, e mi accarezzo la guancia. Leggo:'Ciao Giulia! (se ti chiami così), spero tu stia meglio. Volevo darti il benvenuto, e chiederti se ero famoso in Italia... Ma questa è la cosa meno importante... Ecco il mio numero, per qualsiasi cosa... Beh, lo sai. Un bacio, Austin- Finisco di leggere e mi accarezzo la guancia... Il bacio me lo aveva dato :33 Entriamo in mensa e c'è un casino assurdo! -Benni.. io...- beh, non ho idea di cosa fare! Lei sorride, mi prende per un braccio e ci mettiamo in fila. -Sei fortunata, questa settimana hamburger e patatine!- -niente male!- -Beh, solo questa settimana...- rido. Speriamo scherzi... Arrivo davanti alla cuoca e mi da un hamburger e delle patatine fritte. Andiamo a sederci a un tavolo, dove ci sono un paio di ragazze, una di loro conosce Benedetta. Questa ragazza si chiama Christine, è un po' bassa, magra, ha gli occhi azzurri e i capelli castani, un po' corti. Non mi piace com'è vestita. Pantaloncini invisibili e una cannottiera scollatissima. La ragazza di fianco a lei si chiama Lia. Lei è alta e magra. Ha gli occhi marroni, come i capelli. Lei è in costume '-' -ehm... Benni, a scuola si può stare in costume?- -beh, se tuo babbo è il preside... si.- -oh- ci sediamo e iniziamo a parlare. Mh, discorsi interessanti, del tipo:-Lia, secondo te questa maglia mi copre troppo?- -Oddio,si! Mi deludi Chris- e una risata di me e la benni. Dato che non mi interessa cosa dicono:-Benni, dimmi che dopo hai francese, ti prego!- -Giuli... Faccio spagnolo,io.- -uffa!- sorride e fa una foto. La solita. Suona la campanella, e si deve tornare in classe. Benni mi accompagna alla mia aula:-Buona fortuna Giuli!- -Ehh.- ride, a dopo! Annuisco, prendo un respiro profondo e entro. Wow, fortuna. La prof non è ancora arrivata. Noto che la classe è disposta a banchi di due. E che tutti i banchi sono occupati. Ecceto uno. L'ultimo a destra, di fianco a un ragazzo. Biondo. Aspetta... Era con Jake! -Scusa, è libero?- mi guarda e fa un cenno con la testa. perfetto. speravo fosse socievole... Mi siedo e tiro fuori il libro di francese. Inizio a ripassare qualcosa. Alla mia vecchia scuola non ero una fiamma in francese... -Si vede che sei nuova- uh, mi sento dei brividi per tutto il corpo. -come scusa?- ride. wow. -Si. La prof di francese è una vecchia che ormai non sa neanche perchè continua a venire a scuola...- rido. -ma quanti anni ha?- chiude gli occhi. Dio, che bello che è! -settanta- rido -e come hai fatto a capirlo?- -eeeh, segreto!- rido, ok, è simpatico! -ma quindi che si fa?- -beh, dipende dalle persone...- -assì, tipo?- chiudo il libro e mi giro verso di lui. -beh, ci sono i secchioni- indica la prima fila di banchi. -loro vivono per il francese... Mi spiace per loro.- scuote la testa e mi metto a ridere. -Poi ci sono quelle due.- guardo dove indica, e ci sono Lia e Christine. -che fanno loro?- -beh, stanno a imbottirsi. Non è un bello spettacolo... Sono carine,ok, ma... Vabbeh- mi metto a ridere. Sorride e continua. - Quelli lì... Stacci lontana, va.- si fa serio. -Perchè,scusa?- -...Spero non avrai la fortuna di scoprirlo!- mi fa l'occhiolino, e inizia a fissarmi. Cè, mi fa piacere, perchè lui è fuohgioueeo, ma io non sono bella... Mi giro, per vedere che fissa.... -Stavo fissando te..- scoppiamo a ridere. -Aspetta,aspetta... Tu eri quella che è stata male a biologia?- guardo per terra imbarazzata... -si...- -Jake mi ha detto che hai la febbre bassa! E che hai sboccato...- ride. -non fa ridere...- mi poggia una mano sulla spalla, e da quel tocco sento dei brividi per tutto il corpo, e noto che lui trema... Toglie subito la mano. -Stai bene?- è diventato tutto pallido. -Sisi, scusa- sorride, e torna del suo colore. -Comunque mi chiamo Richard- -Piacere, io Giulia- entra la professoressa. -Ehm... Richard, e noi che facciamo?- ride -no, non in quel senso,dai!- ride -non so... io devo trovare le parole per una canzone...- -Canti?- chiedo sorridendo -Ci provo... Tipo Jake suona la batteria, e Austin era alla chitarra e Benni cantava con me..- -cosa,cosa?- -Austin sa suonarela chitarra...- -no,non quello.- -Jake e la batteria?- -no..- -Benni cantava con noi?- -si.- -e poi è successo un casino... troppo lunga da spiegare...- -ok... scusa...- ride -di cosa?- sorrido, -non so- -tu canti?- -ehm.... non sono brava..- -ma andiamo, hai una voce bellissima!- rido - e tu che ne sai?- ride -ho tirato a caso u.u- sorride -se non canti... suoni!- -probabile- -pianoforte!- -no!- -il triangolo!- ridiamo. -l'ultima possibilità!- -ook, fammi vedere le mani- gli mostro le mani. -suoni la chitarra,e sai suonare anche quella per mancini... perchè?- rimango sbalordita. -che c'è?- -c o m e h a i f a t t o?- ride -esperienza... perchè?- -è una cosa un po' personale...- -avanti, a me puoi dirla!- -ma... non ti conosco!- sorrido. -daaaai- -perchè un giorno spero di essere notata da Bieber...- ride. lo sapevo... è una cosa abbastanza imbarazzante! -davvero?- -si... non sfottere!- ride -ma non sto sfottendo! Sei una grande, spero ti noti un giorno!- rido... A chi lo dice... -Dopo che hai?- -Musica- -figata, anche io!- sorrido -da me non si faceva musica...- -che brutto- -beh, dipende da cosa si fa- -oh, qua è bellissimo!- -davvero?- -si! E se mi aiuti con la canzone la proviamo!- -mh,si!- suona la campanella. -merda, oggi la lezione è passata subito.- -è vero D:- guardo in basso -che hai?- -io volevo suonare...- -non è un problema. Conosci Just the way you are?- rido -quindi?- -ossì- -perfetto, faremo quella allora- sorridiamo e andiamo verso l'aula di musica. Prima di entrare sento un assolo fantastico alla batteria. -Cazzo, c'è Jake. Spero non gli dia fastidio...- Ma sono troppo occupata ad ascoltare Jake. E' spettacolare. Richard entra. -ti spiego meglio. Qui non c'è un professore. Puoi fare tutto quello che vuoi, basta che riguarda la musica, ovviamente.- -è...fantastico!- -ossì, sono le mie ore preferite- -cosa,cosa,cosa? c'è più di un'ora?!- sorride e si dirige verso la batteria, vero Jake. Io rimango ferma, a guardare la stanza. è grande, ci sono tre pianole, un pianoforte, due batterie, due chitarre classiche per destri, una per mancini, e in un angolo a parte, loro, le chitarre elettriche. Senza neanche pensarci mi dirigo verso di loro. Cerco quella per mancini, ma non c'è. Mi dovrò accontentare di una normale. Inizia a arpeggiare, corda per corda, tenendo gli occhi chiusi. Questi suoni sono come droga per me. Mi faccio trasportare, e inizio a improvvisare. Non mi preoccupo degli altri, sono nel mio mondo, con la chitarra. Dopo circa cinque minuti le dita iniziano a gridare, e hanno la meglio. Riapro gli occhi e vedo tutta una classe seduta davanti a me. In particolare noto Jake, in piedi, e Richard con un sorriso enorme stampato sulla faccia. Mi sfilo la chitarra e l'appoggio. I compagni vedendo che non suono più tornano ai loro strumenti. Richard corre da me. -SEI STATA FANTASTICA.- sorrido -grazie- guardo Jake, ma lui.. niente. Mi sento rabbrividire. -Pronta per Just the way you are?- -Lasciale cinque minuti... Ormai le dita sanguinano...- la voce di Jake mi lascia senza fiato. Richard torna verso di me e mi guarda le mani, cosa che faccio anche io. Ha ragione. -Scusa Giuli...- -Fa niente, io sono prontissima!- Richard sorride, Jake no. Vado a prendere la chitarra che ho usato prima, mentre Richard prepara il microfono e fa esercizi per la voce. Jake si siede alla batteria e chiude gli occhi. Vado da loro, e noto tutta la classe che si siede davanti a noi. Perfetto. Richard sorride:-Ciao classe! Vi chiedo se potete stare in silenzio... Ah, e poi è la prima volta che suoniamo assieme... Quindi... Comunque Just the way you are, di Bruno Mars.- Un paio di ragazze sorridono a Jake, lo guardo e lui gli fa l'occhiolino. Ci rimango un po' male. Richard mi guarda e fa un cenno con la testa. Quando inizio a fare il primo accordo, parte anche Jake. Non mi ero mai accorta di come la chitarra e la batteria andassero d'accordo... Distolgo lo sguardo da Jake, mi concentro chiudendo gli occhi... E non vedo l'ora che Richard canti! -Heart I, heard i...- rimango senza parole. Ha una voce fantastica. Ma richiudo gli occhi. -When I see you face...- Sento il suo respiro vicino, apro gli occhi ma lui è dov'era prima... Strano. L'emozione mi prende, e inizio a improvvisare. Nello stesso momento di Jake. E' una cosa assurda! Ma siamo bravi, o almeno lui. La canzone è cambiata. E' inventata, è nostra. Richard si siede con il resto della classe, in fondo lui che può fare? Vorrei andare di fianco a Jake... Ma non ci riesco. Sento un gran dolore alle dita, davvero tanto. Jake smette di suonare, viene da me e mi sfila la chitarra. -ma che fai?!- ci rimango male, mi stavo divertendo! Mi prende la mano e me la mostra. Sangue. Perfetto. Jake mi avvolge come a biologia. -Richard, la devo portare in infermeria, ancora...- -Giuli! Sei stata grandissima!- gli sorrido. -Ti va di venire a casa mia,dopo?- Mi va di traverso la saliva... -Richard!- Richard ride, e Jake mi riporta in infermeria. Spero che almeno adesso mi dica qualcosa.... Ma nulla. Dovrò iniziare io... -Sei bravissimo! Prendi lezioni?- silenzio. Magari ho parlato troppo piano... -Sei brav..- ma mi mette un dito sulla bocca. Ma se mi odia tanto perchè mi devi accompagnare,scusa?! -non è che ti odio. Non ti voglio parlare.- Lo guardo male. Mi ha... Mi ha letto nel pensiero! -Siamo arrivati- -Ma..perchè?- -Dì all'infermiera di disinfettarti i tagli... Sai le corde non sono così pulite... E non andare a casa di Richard. Vai dalla Benni semmai.- e se ne va. -grazie- riesco a sussurrare. Lui fa un cenno con la mano. Io...non so. 'Giulia, sei morta?' 'Benni, vieni qui ti prego!' 'Che c'è? Dove sei?' 'Non lo so... Sono in infermeria...' 'Ancora? <3' 'ahahah, si.. <3' 'Danno il compito poi arrivo!' 'Veloce,su!' mi siedo sul marciapiede, e guardo per terra. Così tanti pensieri... Sono successe troppe cose in poco tempo! Jake, Austin e Richard... Aiuto! -Stai tanto male?- e adesso questo chi è? Alzo la testa e c'è un ragazzo un po' basso, muscoloso. -No...- -Che c'è che non va,allora?- si siede di fianco a me. -Non lo so... Stanno succedendo troppe cose...- -A me non succede mai nulla.- -Neanche a me di solito! E' per quello che non ci capisco nulla!- sorride. Denti perfetti. -Vuoi una mano?- -Non so, non ti conosco...- -Beh, di solito le persone che non conoscono possono aiutarti più di quanto immagini!- sorride, e io di ricambio. -Beh, se è così... C'è un ragazzo famoso e bello che è in classe con me ogni tanto...- -Austin- -già... Poi ho conosciuto uno a francese che è simpaticissimo, ma quando mi ha sfiorato è diventato pallido e tremava...- -che strano...- -lo so! Poi c'è lui. Io lo amo! Anche se non lo conosco, non mi vuole parlare e va solo con quelle alte, magre e bionde...- -JAKE!- -...- -puoi fidarti di me. Davvero!- -si, è lui. ma non dirglielo...- -stai tranquilla, non lo conosco di persona..- -oh, fortuna!- ridiamo. -io perchè ero qua..?- rido -non so, lo chiedi a me?- lui chiude gli occhi e pensa. Magari deve provare la febbre. Gli tocco la fronte. -Merda, ma tu sei congelata- ci rimango male. -no, non per offesa ma hai la mano freddissima- ride -comunque hai ragione, devo andare a provarmi la febbre!- -Ma adesso bisogna andare a casa!- -Hai ragione ancora...- si alza e se ne va. Arriva la Benni, "di corsa" -Ce l'hai fatta!- ride -scusa!- rido -Fa niente- -comunque che c'è?- -ah no, niente... Passato- -Sei libera oggi?- -Non so...- -Vieni a casa mia?- -Mi piacerebbe, ma credo che mia zia abbia bisogno di me e..- -okok, allora a domani!- sorride e corre via. -Giulia! Ancora qui?- mi giro e c'era Austin. Rido. -Stavo andando a casa...- -Vuoi un passaggio?- -Se hai la macchina...- -Si, dai vieni.- Lo seguo e mi porta da una Mercedes. -Wow, che macchina!- -Bella, eh?- sorride. Salgo e anche lui. -Dove abiti?- -Vicino al cimitero...- -Uuuh, che bello!- ridiamo -Allora sei uno zombie!- rido -Ma smettila!- ride -Comunque si.- -Cosa?- -Sei abbastanza famoso in Italia. Almeno, io ti ascoltavo!- si ferma, semaforo rosso. Mi guarda. -Davvero?- -Certo! Sei bravissimo, anche se tu le abbassi tutte le canzoni...- ride -Non è colpa mia... Non sono una donna...- -Beh, si, hai ragione anche tu!- ridiamo. -Mi fai sentire qualche canzone italiana?- -Ora?- -Si.- -E come?- -Beh, è semplice... La canti!- scoppio a ridere. No, ma sul serio? -No.- sbuffa. -Ecco, siamo arrivati, waa che bella casa!- sorrido -Grazie!- -Vieni a casa mia oggi?- mi blocco. -Eh?- slaccio la cintura -Non saprei... Se mia zia ha bisogno di aiuto...- -Ah, capisco... Però chiamami,ok?- -Ehm... ok.- Mi da un bacio sulla guancia, ma molto molto vicino alle labbra. Sorride. -A oggi.- sorrido e esco. Mia zia è fuori a prendere il sole. -Zia, sono tornata..- -Giuli! Com'è andata?- -Eh, è andata...- -C'è il fratello di Matteo, in casa.- -Aspetta, aspetta, chi è Matteo?- -Il mio ragazzo!- -Ah già, scusa.- ride -Ha la tua età suo fratello, ed è carino!- ridiamo -Zia, ti prego non parliamo di ragazzi che oggi ne ho visti abbastanza.- sorride -carini, almeno?- -Beh, carini è dir poco!- sorride. Entro in casa e vado in camera mia. E' ancora tutto da mettere a posto. Ed è grande, mi piace. Però non voglio il letto vicino alla finestra... L'armadio vicino alla finestra! Inizio a spostare il letto, e fa un gran casino.... Vabbeh. Inizio a cantare. Canto In Aria di Entics ft. Guè. Mi ricorda quest'estate... Oh :33 Noto che nella finestra c'è quel coso, tipo un mezzo divano, come si vede nei film. -UH, CHE FIGATA- urlo, per sbaglio. -Cosa?- La conosco questa voce... Mi giro e c'è il ragazzo dell'infermeria. -Oh no. Non dirmi che sei il fratello di Matteo.- ride -si,mi chiamo Seth- -cosa?- -Seth, perchè?- -Ma... Non siete italiani?- -si, ma... boh- ridiamo. -Adesso era il pezzo di Guè, vero?- -La conosci?- -Io amo Entics,davvero.- -wow- ride e inizia a cantare il pezzo di Guè, seduto su quel coso figo. Certo che è bravo a rappare,e non è brutto. Intanto io sposto il letto, ed è arrivato il momento del ritornello. Dopo varie canzoni di Entics, Seth mi ha aiutato a mettere come volevo la camera, poi mi ha mostrato la sua. -Tu abiti qui?- -Si... So che non fa parte dei sacramenti convivere, ma io e mio fratello non abbiamo una casa...- -Per me non è un problema!- Entriamo in camera sua, e c'è una chitarra elettrica. Mi avvicino. -NO!- -cosa?- -TU SEI MANCINO!- ride -si, e quindi?- -ah,niente. posso?- -anche tu sei mancina?- -no..- -ma quella è per mancini...- -lo so, lascia fare u.u- Mi faccio prendere dalla musica. Dopo qualche minuto sento un paio di applausi. Apro gli occhi. -Matteo!- ride -sei bravissima!- sorrido -Grazie!- -Dov'è Linda?- -E' giù, non l'hai vista?- -Ehm... no..- -Allora è in camera!- -ah,ok. Ehi, fate i bravi!- io e Seth ridiamo e lui se ne va. Mi siedo sul letto e Seth di fianco a me. -Wow.- -Solo questo?- sorrido. -Mi hai... catapultato in un mondo fantastico! Sei forte! oddio, aspetta, com'è che ti chiami?- rido -Giulia- -Anche una mia ex si chiama Giulia- -.- prendo un cuscino e glielo tiro addosso. Lui si mette a ridere e me lo ritira. E così inizia una mini battaglia, tra risate e piume. A un certo punto io sono stesa, e lui su di me. Il cuore inizia a battere a mille. Non so che fare. -Ah, ti ho presa- mi metto a ridere. Lui mi guarda, serio. -E ora, Giulietta?- sorrido. Si,voglio baciarlo. Cazzo, se voglio baciarlo! Ma voglio baciare anche Austin e Jake e Richard! -Sarai tu il mio Romeo?- sorride. Si avvicina, è cos carino............ Manca pochissimo, incliniamo la testa, le labbra socchiuse e... -Vi avevo detto di fare i bravi,però!- Seth si siede meglio su di me e ci mettiamo a ridere. -Mattè per favore, chiudi la porta che qui faremo scintille!- Matteo sorride e mi guarda. Io faccio l'occhiolino. -Mi raccomando la protezione!- Io e Seth ci mettiamo a ridere, e gli tiriamo un cuscino. -okok, vado!- ridiamo. -No,ok- sorride e si siede di fianco a me. Ci rimango male. Ride:-Scusami, ma non mi sembra il caso. Cioè, dovremmo essere di più come... come...- -Fratello e sorella?- -esattamente!- sorrido -Per me non è un problema... Scusami anche tu.- -Dai, va beh.- -Ti va di vedere un film?- -Ehm... Certo...- -Seth, però in italiano, vero?- ride -sisi, tranquilla!- -Eclipse?- -no, ti prego!- rido -okok, dinne tu uno!- si mette a pensare -.... Never say never?- mi metto a ridere. Cè, non ci credo! -ok, è da bimbiminchia, scusami... Però a me piace, non posso farci nulla!- sorrido -Scherzi? è perfetto!- sorride -Va là che ti piace Justin!- -Ma dai! Lo amo!- ride, si alza e apre una 'porta segreta' dove c'è una televisione al plasma e uno scaffale pieno di DVD. -WTF, l'ho regalato alla mia ex del cazzo.- mi metto a ridere. Lui mi guarda sorridendo. -Che ridi? e.e- -boh D:- si mette sul letto di fianco a me, e iniziamo a parlare di robe a caso (?). *driiiiiiiiin* -Seth, vado io o vai tu?- -Vai tu, và.- Scendo di sotto, e apro la porta. La richiudo. C'è Jake. JAKE. Ommioddio, ommioddio, crepo. *toooc tooooc* -Seeeeeeeth, vieni ad aprire tu??- -Perchè?- -C'è una persona...- -e chi?- -ehm.... una persona...- -ODDIO. è jake? hahahaha- -si...- -dai, apri gay, se nò va via.- -oddio, è vero.- torno dalla porta e la apro, con un sorriso. -ciao giulia, mi chiamo jake.- -ehm... c-ciao j-jake.- -posso entrare?- -tu.. vuoi entrare a casa mia?- lo guardo stupita. -ehm... si, se posso.- -sisi, certo che puoi.- -ok.- entra, e io sono sommersa dall'ondata del suo splendido profumo.... -sono venuto qui per chiederti una cosa.- oddio. -ok..- -ma non mi ricordo. vado, ciao.- lo guardo strana. lui viene verso di me, fà per abbracciarmi, ma ci ripensa e và via. solo quando chiude la porta riesco a dire -ciao.-
  
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